Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Zincherie, il giudice dice no all’oblazione e il processo prosegue

$
0
0

ESTERNI TRIBUNALEDISO (Lecce) – Non si chiuderà con un’oblazione (il pagamento di una somma di 30mila euro) il processo alle Zincherie Adriatiche. Il giudice della prima sezione penale Silvia Minerva ha respinto la richiesta dei difensori dell’opificio di Diso e il processo andrà avanti. Prossima udienza fissata per il 31 marzo. Sul banco degli imputati con l’accusa di inquinamento ambientale sono finiti i rappresentanti legali e amministratori Fernando Serafino, 55 anni, di Matino, Fabrizio Indraccolo, 59, residente a Padova e Filippo Giacomo Corvaglia, 40,  di Diso responsabile qualità, produzione, sicurezza e ambiente della società.

L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Antonio Negro che ha riunito due fascicolo inizialmente separati. Nel corso delle indagini, poi, sono scattati due sequestri nel 2011 e un anno fa. Nel procedimento si sono costituiti parte civile Legambiente con l’avvocato Luigi Aquaro, il Comune di Spongano con l’avvocato Luigi Corvaglia e i residenti della zona con l’avvocato Pietro Viola. Agli atti processuali ci sono anche le relazioni dell’Arpa che scagionerebbero l’azienda.

Da qualche mese l’opificio non è più in funzione. La sede è stata trasferita a Taranto e proprio per questo gli avvocati degli imputati, Giuseppe e Michele Bonsegna e Ernesto Sticci Damiani avevano chiesto l’oblazione ottenendo anche il parere favorevole del pubblico ministero. Non del giudice.

F.Oli. 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>