Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all 34969 articles
Browse latest View live

Cosparse di benzina l’ex suocero per poi barricarsi in casa della ex: 33enne condannato a 11 anni

$
0
0

F.Oli.

NARDO’ (Lecce) – Un’afosa mattina d’estate rischiò di finire in tragedia quando un giovane tentò un ultimo incontro con la ex dopo la fine della relazione. Una volta entrato a casa della ragazza perse le staffe e i lumi della ragione. Cercò di mettere fuoco al suocero e prese in ostaggio un’intera famiglia minacciando di far saltare in aria la casa. Per un giudice non si sarebbe trattato di un raptus di violenza o di un improvviso travaso di bile ma di un piano covato a lungo. E consumato a freddo, come il copione impone a chi sogna la vendetta. Alvise Miccoli, 33enne di Nardò, il protagonista di quella mattinata interminabile, è stato così condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1000 euro. La sentenza, in abbreviato, è stata emessa dal gup Simona Panzera a fronte di una richiesta di 9 anni invocata dal pubblico ministero di udienza Emilio Arnesano.

L’imputato è stato condannato con le accuse di tentato omicidio, rapina aggravata, porto e detenzione d’arma, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e violazione di domicilio aggravata. L’iniziale contestazione di sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina è stata riqualificata in sequestro di persona. Il lungo dispositivo annovera anche l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e a pena espiata l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per due anni. L’ex fidanzata, il padre della ragazza e altri tre stretti familiari si erano costituiti parte civile con l’avvocato Simone Fontana  e avevano invocato 100mila euro per i danni fisici e morali da destinare ad un’associazione impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne. Per loro il giudice ha disposto un risarcimento danni da quantificarsi in separata sede. Il deposito delle motivazioni è atteso nei prossimi 90 giorni. Subito dopo l’avvocato difensore Luigi Corvaglia potrà impugnare la sentenza in Appello.

La lunga mattina di fuoco risale al 20 luglio del 2016. Il 33enne raggiunse l’abitazione della ex in via Dè Bernardini, alla periferia di Nardò. Il giovane avrebbe voluto avere un chiarimento ma una volta in casa perse completamente la ragione. Iniziò ad inveire contro l’ex suocero. L’anziano, per difendersi, impugnò uno dei quattro fucili tutti regolarmente detenuti. Miccoli riuscì a disarmarlo. Gli gettò addosso della benzina per poi dargli fuoco. Poi prese due bombole di gas dal giardino e si barricò in casa con la nonna e la sorella della ex minacciando di far saltare tutto in aria se la ragazza non fosse tornata con lui: “Oggi ammazzo tutti e poi ammazzo” avrebbe ripetuto Miccoli. La tempestività della ex risultò decisiva. Riuscì a scappare attivando prontamente l’intervento dei carabinieri della stazione di Nardò e della Compagnia di Gallipoli giunti in massa.

Dopo una lunga ed estenuante trattativa con le forze dell’ordine Miccoli si arrese consegnandosi alle forze dell’ordine senza alcun spargimento di sangue. Nel corso delle indagini, il giovane è stato interrogato dal sostituto procuratore Francesca Miglietta. Davanti al pm, Miccoli ricostruì quanto accadde quel giorno. Raccontò di aver raggiunto la ex per avere un confronto dopo la sua decisione di troncare la relazione e di aver reagito violentemente non appena vide il suocero imbracciare un fucile. Una sorta di difesa in un impeto di follia. Una ricostruzione alla luce degli esiti del processo di primo grado disattesa da un giudice.

The post Cosparse di benzina l’ex suocero per poi barricarsi in casa della ex: 33enne condannato a 11 anni appeared first on Corriere Salentino.


Nuovo ospedale del sud Salento, presentato lo studio di fattibilità in Regione

$
0
0

LECCE – Il nuovo Ospedale del Sud Salento muove il suo primo importante passo. La ASL Lecce, infatti, nei giorni scorsi ha presentato lo Studio di prefattibilità in Regione Puglia, dando così formalmente inizio all’iter amministrativo e progettuale che condurrà alla realizzazione del nuovo ospedale di primo livello dell’Area Adriatica. L’opera sarà realizzata in un sito di 120.000 metri quadri a cavallo tra i Comuni di Melpignano e Maglie, con una dotazione di 350 posti letto e per un investimento previsto di 142 milioni di euro. Lo studio, curato dal tecnico progettista ASL Lecce ing. Antonio Leo e firmato dal Direttore Generale Ottavio Narracci, descrive sostanzialmente le caratteristiche dell’opera e il contesto in cui andrà ad inserirsi.

Il punto di partenza è uno scenario complesso, che riguarda un territorio comprendente 43 comuni e un bacino d’utenza di 209mila abitanti, strettamente connesso con le altre strutture ospedaliere presenti a breve distanza (i Presidi di Scorrano e Galatina) e con i quattro distretti socio sanitari di riferimento, Poggiardo, Maglie, Martano e Galatina. La scelta del sito in cui allocare il nuovo Ospedale del Sud Salento deriva da una serie di valutazioni espresse anche in funzione di precedenti studi e, in ultimo, dall’individuazione avvenuta durante la riunione della conferenza dei servizi tenutasi il 28 marzo scorso presso il Dipartimento regionale Promozione della Salute.

Costruire un nuovo ospedale ha un valore strategico, in termini sanitari, infrastrutturali ed economici, e si basa sull’analisi puntuale di costi e benefici. A partire dalla considerazione che gli edifici ospedalieri esistenti sono obsoleti e non a norma dal punto di vista strutturale e impiantistico, per cui qualunque intervento di manutenzione e di adeguamento alle nuove normative vigenti comporterebbe un elevato costo, senza un reale giovamento in termini organizzativi e di efficienza.

Tradotto in cifre, l’adeguamento degli Ospedali di Scorrano (207 posti letto) e di Galatina (143) alle norme di prevenzione antincendio costerebbe 12,6 milioni, altri 50 milioni circa servirebbero per l’adeguamento strutturale alle norme antisismiche, oltre ai 10 milioni stimati per i costi indiretti necessari allo svuotamento e trasferimento prima e dopo gli interventi di adeguamento, dovendosi comunque garantire l’efficienza del servizio.

La costruzione di nuove strutture ospedaliere, al contrario, è più economica e vantaggiosa in termini sia di economicità di gestione che di funzionalità, oltre a tenere conto dell’evoluzione della domanda proveniente dal territorio e dei vincoli definiti nel vigente Piano Regionale di rientro. Il nuovo Ospedale del Sud Salento sarà progettato con criteri innovativi dal punto di vista strutturale ed impiantistico, con principi di flessibilità e modularità, nel rispetto della normativa in materia di prevenzione (anti-incendio, anti-sismica, ecc.) e tali da configurarsi quali edifici “intelligenti” anche riguardoall’innovazione tecnologica informatica e telematica. Inoltre, l’uso di principi domotici e di risparmio energetico qualificheranno ulteriormente l’intervento in un’ottica di sostenibilità e di rispetto ambientale.

Nel dettaglio, il nuovo Ospedale conterà su un totale di 350 posti letto, di cui 317 per acuti e i restanti dedicati a Day Hospital/Day Surgery, distribuiti su 3 piani oltre seminterrato per una superficie coperta di circa 44mila metri quadri, 201 stanze di degenza (con uno o due posti e bagno interno), e un’area a parcheggio dedicata per circa 1200 posti auto.

In coerenza con il Piano di Riordino della rete ospedaliera, il nuovo Ospedale del Sud Salento disporrà di tutti i reparti previsti per un nosocomio di primo livello, avrà un Gruppo operatorio dotato di sei sale chirurgiche e tre sale parto/travaglio. Saranno presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (traumi, cardiovascolari, ictus) saranno previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso il Centro di II livello. La struttura sarà anche dotata di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare).

La versatilità del nuovo Ospedale consentirà poi di poter attuare una rideterminazione logistica dei posti letto, che non inciderà sul numero complessivo dei posti letto assegnati con la normativa regionale attualmente vigente per la ASL Lecce.  E’ anche prevista la rimodulazione delle specialità, sempre all’interno delle varie aree mediche e chirurgiche, con alcune ulteriori dotazioni senza posti letto. In tal modo sarà possibile qualificare l’offerta del nuovo Ospedale, arricchendola con la Medicina e Chirurgia d’accettazione e di urgenza (con letti tecnici di osservazione breve), Patologia clinica, Radiodiagnostica (Radiologia, Mammografia, TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia, Ecografia), Farmacia ospedaliera,  Emodialisi (per circa 32 posti rene) e  Servizio di Medicina Emotrasfusionale.

La realizzazione del nuovo plesso, ed è questa la chiave di lettura dello studio di prefattibilità appena presentato, va vista come la grande opportunità di costruire un moderno ospedale realizzato secondo i più avanzati metodi costruttivi e con l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Il cronoprogramma ne scandisce i tempi: 89 mesi per completare l’opera, compresi i 40 per la consegna del cantiere e i lavori veri e propri. Ogni grande marcia, del resto, comincia con un passo e l’Ospedale del Sud Salento l’ha appena compiuto.

The post Nuovo ospedale del sud Salento, presentato lo studio di fattibilità in Regione appeared first on Corriere Salentino.

Tutto pronto per lo spettacolo “Ogni 4 anni – piccola storia dei mondiali di calcio” a Leverano

$
0
0

Leverano, paese del vino, dell’olio, dei fiori e anche di un fermento culturale che non conosce pausa, nemmeno nelle calde serate che preannunciano l’imminente estate. Patrocinato dal Comune di Leverano, sabato 9 giugno andrà in scena presso il teatro comunale lo spettacolo “Ogni 4 anni – piccola storia dei mondiali di calcio”

“Ogni 4 anni” è un viaggio emotivo che ripercorre le gesta consegnate, ogni quattro anni, all’immaginario collettivo e gli aneddoti rimasti celati dallo schermo.

“Ogni 4 anni” è un pretesto per parlare, sotto la poderosa spinta popolare dello sport più bello del mondo, di storia e musica, letteratura ed umanità.

“Ogni 4 anni” è un modo per guardarci dentro, per riconoscere la singolarità del proprio vissuto suggerita da un momento condiviso.

Sul filo di un equilibrio sottile in cui si intersecano parole, immagini e musica, si racconterà dei mondiali e di calcio che inevitabilmente, raccontano di tutti noi.

I testi sono di Michele Fiore, autore e monologhista, interpretati dagli attori di scena Piergiorgo Martena e Gustavo D’Aversa, dell’associazione culturale A.Lib.I.

Le musiche sono curate dal cantautore Domenico Pròtino, già vincitore nel 2008 del Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar, e dal musicista Marco Scarciglia.

 

The post Tutto pronto per lo spettacolo “Ogni 4 anni – piccola storia dei mondiali di calcio” a Leverano appeared first on Corriere Salentino.

Nuovo Ospedale del Sud Salento, Asl Lecce presenta lo Studio di prefattibilità in Regione

$
0
0

LECCE – Il nuovo Ospedale del Sud Salento muove il suo primo importante passo. La ASL Lecce, infatti, nei giorni scorsi ha presentato lo Studio di prefattibilità in Regione Puglia, dando così formalmente inizio all’iter amministrativo e progettuale che condurrà alla realizzazione del nuovo ospedale di primo livello dell’Area Adriatica. L’opera sarà realizzata in un sito di 120.000 metri quadri a cavallo tra i Comuni di Melpignano e Maglie, con una dotazione di 350 posti letto e per un investimento previsto di 142 milioni di euro. Lo studio, curato dal tecnico progettista ASL Lecce ing. Antonio Leo e firmato dal Direttore Generale Ottavio Narracci, descrive sostanzialmente le caratteristiche dell’opera e il contesto in cui andrà ad inserirsi.

Il punto di partenza è uno scenario complesso, che riguarda un territorio comprendente 43 comuni e un bacino d’utenza di 209mila abitanti, strettamente connesso con le altre strutture ospedaliere presenti a breve distanza (i Presidi di Scorrano e Galatina) e con i quattro distretti socio sanitari di riferimento, Poggiardo, Maglie, Martano e Galatina. La scelta del sito in cui allocare il nuovo Ospedale del Sud Salento deriva da una serie di valutazioni espresse anche in funzione di precedenti studi e, in ultimo, dall’individuazione avvenuta durante la riunione della conferenza dei servizi tenutasi il 28 marzo scorso presso il Dipartimento regionale Promozione della Salute.

Costruire un nuovo ospedale ha un valore strategico, in termini sanitari, infrastrutturali ed economici, e si basa sull’analisi puntuale di costi e benefici. A partire dalla considerazione che gli edifici ospedalieri esistenti sono obsoleti e non a norma dal punto di vista strutturale e impiantistico, per cui qualunque intervento di manutenzione e di adeguamento alle nuove normative vigenti comporterebbe un elevato costo, senza un reale giovamento in termini organizzativi e di efficienza.

Tradotto in cifre, l’adeguamento degli Ospedali di Scorrano (207 posti letto) e di Galatina (143) alle norme di prevenzione antincendio costerebbe 12,6 milioni, altri 50 milioni circa servirebbero per l’adeguamento strutturale alle norme antisismiche, oltre ai 10 milioni stimati per i costi indiretti necessari allo svuotamento e trasferimento prima e dopo gli interventi di adeguamento, dovendosi comunque garantire l’efficienza del servizio.

La costruzione di nuove strutture ospedaliere, al contrario, è più economica e vantaggiosa in termini sia di economicità di gestione che di funzionalità, oltre a tenere conto dell’evoluzione della domanda proveniente dal territorio e dei vincoli definiti nel vigente Piano Regionale di rientro. Il nuovo Ospedale del Sud Salento sarà progettato con criteri innovativi dal punto di vista strutturale ed impiantistico, con principi di flessibilità e modularità, nel rispetto della normativa in materia di prevenzione (anti-incendio, anti-sismica, ecc.) e tali da configurarsi quali edifici “intelligenti” anche riguardo all’innovazione tecnologica informatica e telematica. Inoltre, l’uso di principi domotici e di risparmio energetico qualificheranno ulteriormente l’intervento in un’ottica di sostenibilità e di rispetto ambientale.

Nel dettaglio, il nuovo Ospedale conterà su un totale di 350 posti letto, di cui 317 per acuti e i restanti dedicati a Day Hospital/Day Surgery, distribuiti su 3 piani oltre seminterrato per una superficie coperta di circa 44mila metri quadri, 201 stanze di degenza (con uno o due posti e bagno interno), e un’area a parcheggio dedicata per circa 1200 posti auto.

In coerenza con il Piano di Riordino della rete ospedaliera, il nuovo Ospedale del Sud Salento disporrà di tutti i reparti previsti per un nosocomio di primo livello, avrà un Gruppo operatorio dotato di sei sale chirurgiche e tre sale parto/travaglio. Saranno presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (traumi, cardiovascolari, ictus) saranno previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso il Centro di II livello. La struttura sarà anche dotata di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare).

La versatilità del nuovo Ospedale consentirà poi di poter attuare una rideterminazione logistica dei posti letto, che non inciderà sul numero complessivo dei posti letto assegnati con la normativa regionale attualmente vigente per la ASL Lecce. E’ anche prevista la rimodulazione delle specialità, sempre all’interno delle varie aree mediche e chirurgiche, con alcune ulteriori dotazioni senza posti letto. In tal modo sarà possibile qualificare l’offerta del nuovo Ospedale, arricchendola con la Medicina e Chirurgia d’accettazione e di urgenza (con letti tecnici di osservazione breve), Patologia clinica, Radiodiagnostica (Radiologia, Mammografia, TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia, Ecografia), Farmacia ospedaliera,  Emodialisi (per circa 32 posti rene) e Servizio di Medicina Emotrasfusionale.

La realizzazione del nuovo plesso, ed è questa la chiave di lettura dello studio di prefattibilità appena presentato, va vista come la grande opportunità di costruire un moderno ospedale realizzato secondo i più avanzati metodi costruttivi e con l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Il cronoprogramma ne scandisce i tempi: 89 mesi per completare l’opera, compresi i 40 per la consegna del cantiere e i lavori veri e propri. Ogni grande marcia, del resto, comincia con un passo e l’Ospedale del Sud Salento l’ha appena compiuto.

 

The post Nuovo Ospedale del Sud Salento, Asl Lecce presenta lo Studio di prefattibilità in Regione appeared first on Corriere Salentino.

Cambio al vertice al Nardò Technical Center

$
0
0

STUTTGART/NARDO’ (Lecce) – Il 15 giugno 2018Fabio Barsotti lascerà la guida del Nardò Tecnical Center per motivi personali. Fino a nuovo avviso, Edmund Sander assumerà la responsabilità della gestione del Centro. Sander è stato Direttore Tecnico del Nardò Technical Center dal 2013, ricoprendo un ruolo decisivo nell’integrazione dell’impianto da parte del Gruppo Porsche.

Durante la sua gestione, Barsotti ha gettato le basi per rendere Nardò Technical Center una struttura all’avanguardia nei test sulla mobilità del futuro. “Fabio Barsotti ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’impianto“, afferma Malte RadmannPresidente del Comitato Esecutivo del gruppo Porsche Engineering e del Consiglio dei Partner del Nardò Technical Center. “Ringraziamo Barsotti per l’impegno e la dedizione con cui ha svolto il suo lavoro e gli auguriamo il meglio per le sue prossime attività”.

Dal 2012, quando Porsche Engineering ha acquisito il Nardò Technical Center, sono stati effettuati numerosi investimenti per il rinnovamento delle strutture e delle piste. Attualmente il Centro impiega oltre 150 persone, impegnate nel rendere l’impianto all’avanguardia nei test per la mobilità del futuro. A Nardò hanno saputo cogliere rapidamente le opportunità offerte dalla guida autonoma e dall’e-mobility, e stanno realizzando una struttura avanzata per lo sviluppo dei test nei prossimi anni.

 

The post Cambio al vertice al Nardò Technical Center appeared first on Corriere Salentino.

Appalti in odor di mafia? Comune di Surbo si costituisce parte civile e chiede 1 milione di euro

$
0
0

F.Oli.

SURBO (Lecce) – Un milione di euro come richiesta risarcitoria. E’ la somma avanzata dal Comune di Surbo, tramite i componenti della Commissione Starordinaria, come risarcimento danni nella prima udienza del processo che dovrà stabilire eventuali contatti tra imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata nell’affidamento di appalti per un milione di euro nel paese alle porte di Lecce. Nell’atto di costituzione di parte civile, l’avvocato Marco Pezzuto quantifica la maxi richiesta risarcitoria in virtù “del clima di intimidazione, assoggettamento ed omertà ai danni del lavoratori dipendenti, con ripercussioni sulle attività produttive (se si pensa alla concorrenza sleale subita dalle attività imprenditoriali del settore) all’immagine e allo sviluppo turistico di Surbo per le frodi nelle pubbliche forniture e dei falsi contestati”. Sempre in giornata l’avvocato Antonio Savoia ha depositato una lista con 37 testi in larga parte rappresentati dai dipendenti Trio.

Il processo, davanti ai giudici della seconda sezione collegiale, è stato aggiornato al 15 giugno quando verrà avanzata richiesta di prove e sarà conferito incarico ad un perito di trascrivere il contenuto delle intercettazioni. Sul banco degli imputati compaiono in otto: Oronzo e Vincenzo Trio, rispettivamente amministratore di fatto e procuratore speciale della Trio Costruzioni, di 38 e 40 anni, di Surbo; Giovanni Frassanito, 58, di Veglie, dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Surbo; Franco Mele, 54, di Surbo, titolare di una ditta subappaltatrice; Alessandro Monaco, 42, di Lecce, direttore tecnico della Trio Costruzioni; Antonio Pellegrino, 43, di Squinzano; Oronzo Fasano, 42, di Surbo e Giuseppe Conte, 64, di Surbo, esecutori materiali dei lavori. Le accuse, a vario titolo, sono di tentata estorsione aggravata, minaccia aggravata, frode nelle pubbliche forniture e falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Il collegio difensivo è completato dagli avvocati Laura MinosiRoberta CapodieciElvia Belmonte, Cristiano Solinas e Luigi Rella.

Le indagini, coordinate dall’allora sostituto procuratore Antonio Negro (attuale procuratore aggiunto a Brindisi) e dall’aggiunto Guglielmo Cataldi (presente in aula), sono state condotte dai carabinieri del Norm di Lecce e sono culminate con lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Gli accertamenti sono stati avviati nel 2014 e hanno fatto luce su presunte illecite procedure di affidamento di lavori pubblici nel Comune di Surbo per un valore superiore al milione di euro, mai effettuati o realizzati in difformità rispetto al capitolo tecnico d’appalto falsificandone i relativi certificati di regolare esecuzione. Sono due gli appalti su cui si sono concentrate le indagini. Il primo ha svelato un intrico di responsabilità su più livelli per i lavori di riqualificazione urbana di Piazza Unità Europea.

Sul Comune di Surbo già a tempo è stata inviata un’inchiesta bis. Gli approfondimenti riguardano un appalto affidato alla Trio Costruzioni che avrebbe utilizzato basoli di spessore inferiore a quanto previsto dal contratto senza realizzare la rete fognaria; il secondo appalto, invece, si riferisce ai lavori di urbanizzazione primaria in zona Fontanelle (affidati dal Comune di Surbo alla Trio Costruzioni) in cui sarebbero computati lavori di sbancamento mai effettuati e di conglomerato bituminoso di uno spessore superiore a quello reale. Sotto la lente d’ingrandimento sono poi finiti episodi di presunte estorsioni (tentate) ai danni di alcuni dipendenti compiute da Trio. In questo secondo filone sono quattro gli indagati i cui nomi sono stati sdoganati nei giorni scorsi dopo la richiesta di proroga avanzata dalla Procura.

 

The post Appalti in odor di mafia? Comune di Surbo si costituisce parte civile e chiede 1 milione di euro appeared first on Corriere Salentino.

“Bogotà”, scacco ai trafficanti di droga: sgominata organizzazione italo-albanese

$
0
0

LECCE – Un’organizzazione criminale italo-albanese, in grado di muovere centinaia di chili di sostanza stupefacente, tra marijuana, hashish, eroina e cocaina. È quanto sono riusciti a smantellare nelle scorse ore i finanzieri dei Nuclei di polizia economico-finanziaria di Lecce e Brindisi, chenel corso delle indagini hanno sequestrato oltre 700 chili di droga ed arrestato 10 persone, quattro delle quali – due albanesi e due brindisini – raggiunte dalle ordinanze di custodia cautelari all’alba di oggi.

L’inchiesta delle fiamme gialle – convenzionalmente denominata “Bogotà”, come la capitale della Colombia – ha accertato il coinvolgimento nei traffici illeciti di 51 soggetti di nazionalità italiana ed albanese, tutti deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per detenzione e traffico di stupefacenti. Tra di essi – come detto – in 10 sono stati arrestati in flagranza di reato, nel corso delle varie operazioni di servizio svolte tra Bolzano, Livorno, Lecce e Brindisi. Ingenti i quantitativi di droga smerciati dall’organizzazione: nel tempo, infatti, sono stati sequestrati ben 600 chili di marijuana, 21 chili di hashish, 32 chili di eroina e 2 chili di eroina. Sotto sequestro anche i numerosi mezzi utilizzati per il trasporto dello stupefacente, quali imbarcazioni, furgoni ed autovetture modificate con sofisticati doppifondi.

Gli indagati, strutturati in vari gruppi criminali, erano radicati nelle provincie salentine di Lecce e Brindisi, con “proiezioni operative” in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Basilicata e persino in Belgio, ove usavano approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina che successivamente distribuivano sulle piazze locali.

Dalle indagini è inoltre emerso come, in alcuni casi, usassero fornire “supporto logistico” anche ad altri gruppi criminali stanziati in Albania, individuando gli immobili ove custodire lo stupefacente giunto via mare ed alloggiare gli scafisti e gli altri sodali preposti alle operazioni di sbarco, fornendo quando necessario anche la disponibilità di mezzi ed autisti, per il trasporto dello stupefacente verso varie destinazioni su tutto il territorio nazionale.

L’attività investigativa dei militari del Goa di Lecce e della sezione mobile del Nucleo di Brindisi, che si è avvalsa del supporto di sofisticate tecnologie, ha portato il gip del Tribunale di Lecce Michele Toriello ad emettere – su richiesta della Dda Alessio Coccioli (ora divenuto procuratore aggiunto a Bari) – un provvedimento restrittivo nei confronti di due albanesi e due brindisini, tutti residenti nella provincia messapica. In carcere sono finiti i due albanesi E.L. ed M.M., rispettivamente di 38 e 29 anni; ai domiciliari, invece, sono finiti A.D.M. 49Enne originario di Cellino San Marco ma residente in Torchiarolo, ed E.V.F. 35Enne originario di Mesagne e residente ad Erchie, accusati di traffico di stupefacenti.

The post “Bogotà”, scacco ai trafficanti di droga: sgominata organizzazione italo-albanese appeared first on Corriere Salentino.

Teatini, anche M5S punta il dito sull’ “arbitrarietà della giunta Salvemini”. La replica: “Cooperativa Don Bosco referenziata”

$
0
0

LECCE – Con delibera di giunta comunale n. 394 del 30 maggio è stato assegnato il chiostro dell’ex Convento dei Teatini alla Cooperativa Don Bosco di Lecce per la realizzazione dal 22/06/2018 al 16/09/2018 di una rassegna di cinema all’aperto. Addio al mercatino dell’antiquariato: l’amministrazione Salvemini rimette la gestione generale nelle mani del Comune, ma offre la gestione della rassegna a un privato. Il regolamento per la fruizione degli spazi interni al convento dei Teatini è stato nei giorni scorsi motivo di scontro non solo tra maggioranza ed opposizione, ma anche all’interno della stessa compagine di governo della città.

“Durante la mia presidenza della commissione Affari generali e statuto, ho sollevato due problemi in merito al regolamento e rinviato la sua approvazione – riflette su Facebook il consigliere pentastellato Fabio Valente –
Il primo è che lo stesso non aveva destinatari, ovvero l’Amministrazione comunale avocando a sè l’uso della struttura, di fatto eliminava i possibili destinatari di un regolamento e di conseguenza ne rendava ininfluente l’approvazione, il secondo è che la stessa Amministrazione si riservava di rendere disponibili gli spazi ad enti ed associazioni la cui attività culturale incontrasse le esigenze di programmazione stabilita dal Comune.

Il secondo punto apre, di fatto, l’uso della struttura ad operatori graditi all’Amministrazione non stabilendo criteri oggettivi ma del tutto soggettivi e quindi di fatto suscettibili di diniego a suo insindacabile giudizio.
Nella fattispecie poi, la Cooperativa Don Bosco ha fatto richiesta degli spazi a mezzo PEC il 29 maggio ed il giorno dopo la Giunta Comunale, con una meritevole solerzia, ha approvato la richiesta e deliberato in tal senso. Senza nulla togliere alla bontà dell’iniziativa che la Coop. Don Bosco porterà avanti, mi prese sottolineare l’assoluta arbitrarietà della nuova gestione, nessun criterio oggettivo stabilito, nessuna commissione valutativa delle iniziative, nessuna linea guida. In ultimo, ma non meno importante, tutto questo contrasta con quanto affermato in una delle prime audizioni in commissione dell’Assessora Agnoli, la quale dichiarava che i contenitori culturali della città sarebbero stati ‘messi a reddito’ ovvero avrebbero reso introiti alle casse dell’amministrazione, cosa che di fatto non avviene per i Teatini che saranno concessi gratuitamente”.

Ancora una volta l’accusa è di arbitrarietà: come nella vicenda di Parco Belloluogo, qualcuno sospetta che gli “amici” abbiano la strada spianata, mentre chi non è in “linea con l’amministrazione” venga ostacolato. Un teorema che il centrosinistra respinge al mittente. La replica del sindaco Salvemini alle dichiarazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Valente sul cinema all’aperto ai Teatini non tarda ad arrivare.
Letto il post Facebook del consigliere del Movimento 5 stelle Fabio Valente, ritengo utile precisare, in primo luogo allo stesso consigliere, che la cooperativa Don Bosco è un operatore di lungo corso del settore cinematografico a Lecce, il cui lavoro si svolge all’interno del Cinema Db d’Essai ai Salesiani, che collabora stabilmente con la Regione Puglia, l’Apulia Film Commission e il suo Circuito d’autore, la cui presenza in città ha assunto rilevanza crescente, incrociando da tempo l’interesse dell’amministrazione comunale con proposte che sono risultate interessanti per i risultati raggiunti. Da anni la cooperativa svolge in un altro spazio comunale – le Officine Cantelmo – una rassegna di cinema all’aperto in estate. Quando l’amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura hanno cominciato a lavorare all’idea del cinema ai Teatini è stato naturale partire da questa esperienza positiva instaurando un dialogo articolato con il Db D’Essai concretizzatosi poi nella proposta che la Giunta ha fatto propria. 
 
Il regolamento di utilizzo dei Teatini, che presto approderà in Consiglio comunale, è la cornice delle regole alle quali gli utilizzatori di quello spazio dovranno attenersi nel momento in cui realizzeranno le iniziative per le quali l’amministrazione riterrà di concedere i Teatini, secondo indirizzi che da ultimo sono stati illustrati e discussi in un incontro pubblico aperto al contributo di tutti. Il consigliere Valente può tranquillamente non condividere gli indirizzi, proporre emendamenti al regolamento, presentare proposte migliorative. Ci troverà come sempre attenti. Non può, invece, sostenere, come fa, e me ne dispiaccio personalmente, che ai Teatini sarà realizzata una gestione “ad personam”. È falso oltre che offensivo. 
 
L’allusione a cui si abbandona il consigliere Valente sulla candidatura della vicepresidente della cooperativa Don Bosco in una lista a supporto di Alessandro Delli Noci, la ritengo uno scivolone, voglio considerarla un incidente di percorso. Se infatti il consigliere Valente intende mettere in dubbio la moralità del sindaco, dei membri della Giunta, o sostenere che la collocazione politica in campagna elettorale della persona in questione abbia avuto un peso nell’orientare le decisioni di questa amministrazione mi aspetto che questi dubbi vengano esplicitati in maniera chiara, senza ricorso a puntini di sospensione, non detti, ammiccamenti. Invito Valente ad alzare forte e chiara la sua voce a tutela dell’onestà e della trasparenza. Sono valori che condividiamo”.

The post Teatini, anche M5S punta il dito sull’ “arbitrarietà della giunta Salvemini”. La replica: “Cooperativa Don Bosco referenziata” appeared first on Corriere Salentino.


Una 14enne stuprata due volte in auto da un amico di famiglia: condannato a 8 anni di reclusione

$
0
0

di F.Oli.

TAURISANO/UGENTO (Lecce) – Stuprata in auto per ben due volte a soli 14 anni. L’ennesimo processo su una storia di adolescenza violata si chiude con la condanna a 8 anni di reclusione per il presunto orco: L.P., 51 anni, originario di Ugento e domiciliato a Taurisano. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale (Presidente Gabriele Perna) che hanno ridotto di due anni la richiesta di condanna invocata dal pubblico ministero di udienza nonchè titolare del fascicolo d’indagine Stefania Mininni. Nel dispositivo vengono riportate anche l’applicazione dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla potestà genitoriale dell’imputato oltre a una provvisionale di 50mila euro in favore dei genitori della ragazzina (residente a Taurisano) costituitisi parte civile con l’avvocato Silvio Caroli (sostituito nel corso dell’istruttoria dal collega Vincenzo del Prete).

Dunque, gli elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini sono risultati granitici e hanno superato anche l’ultimo scoglio quando, in mattinata, l’imputato si è sottoposto all’esame negando tutte le accuse davanti ai giudici. Schiaccianti si sono rivelate le prove confluite nel processo: il sangue ritrovato nell’auto dell’imputato è risultato compatibile con il profilo genetico della minore; nel corso dell’incidente probatorio la giovane ha confermato senza incertezze gli abusi; le relazioni della ginecologa e del medico legale hanno evidenziato segni di violenza e l’esame psicologico della vittima, infine, ha trovato una sponda nelle dichiarazioni rilasciate in aula dai vari testimoni.

L’inchiesta è scattata grazie ad una denuncia della ragazzina che decise di recarsi presso il commissariato di Taurisano e denunciare i gli abusi. Gli agenti di polizia hanno così alzato il velo su una storia maturata in un contesto di forte degrado sociale, umano ed economico. L’uomo, che già conosceva la famiglia della ragazzina, si sarebbe avvicinato più volte nello stabile dove viveva la minore conquistando velocemente la sua fiducia. Tanto che tra i due sarebbe iniziato un vero e proprio flirt con lettere d’amore e messaggi.

Le presunte violenze si sarebbero consumate nell’auto dell’uomo. Due i casi. Risalgono al 2 e al 7 ottobre del 2011. Sempre alla periferia del paese e lontano da occhi indiscreti. Dopo il secondo episodio, però, la ragazzina confidò i presunti abusi alla madre e ai fratelli mettendo in moto l’attività d’indagine raggiungendo gli uffici di polizia. Nel corso delle indagini la Procura dispose il sequestro dell’auto dell’imputato che consentì di rilevare tracce di liquido biologico riconducibili alla ragazzina sul sedile anteriore del passeggero. L.P., anche in fase d’indagine, ha sempre negato ogni accusa riferendo di essere rimasto vittima di un raggiro messo in atto dalla famiglia della minore e di essersi limitato ad aiutare la ragazzina accompagnandola a fare la spesa ma mai allungando le mani sul suo corpo. Non appena verranno messe nero su bianco le motivazioni l’avvocato difensore Pasquale Scorrano presenterà ricorso in Appello.

The post Una 14enne stuprata due volte in auto da un amico di famiglia: condannato a 8 anni di reclusione appeared first on Corriere Salentino.

Il rimpasto è arrivato: delega aggiuntiva allo Sviluppo Economico per Nunziante e rientra Giannini. Niente da fare per i leccesi

$
0
0

BARI – “Il rientro nella squadra di governo dell’assessore Gianni Giannini è sicuramente una buona notizia. La sua comprovata esperienza amministrativa e professionale darà sicuramente nuova linfa all’azione della giunta regionale in due settori strategici come i Lavori Pubblici e i Trasporti. A Giannini vanno quindi i nostri più sentiti auguri di buon lavoro”. La Puglia con Emiliano festeggia il rientro in giunta di un assessore che era stato travolto da un’inchiesta giudiziaria poi scioltasi come neve al sole. È un rientro già annunciato, anche dalle colonne di questo giornale. Per ora il presidente della Regione Puglia si ferma a un mini-rimpasto. Ma ci sono solo suoi uomini in queste nuove nomine: il vicepresidente della Regione Puglia, ex prefetto, viene proprio dalle liste che sostennero Emiliano e oggi ottiene una delega aggiuntiva.

I componenti del gruppo consiliare La Puglia con Emiliano, il presidente Paolo Pellegrino, l’assessore Alfonso Pisicchio e il consigliere Giuseppe Turco festeggiano anche per il vicepresidente Antonio Nunziante, “per l’assegnazione di una delega aggiuntiva come lo Sviluppo Economico, quanto mai delicatissima in questa fase di vertenze occupazionali ancora irrisolte”. Nessuna novità, invece, per i due salentini che erano nella rosa dei nomi dei possibili assessori, Blasi e Abaterusso, i più votati delle scorse elezioni regionali. L’allargamento ai dalemiani e ai renziani non è avvenuto, forse anche perché le vicende nazionali hanno indebolito pesantemente queste due aree. Però è certo che se Mazzarano uscirà pulito dallo “scandalo di Striscia”, come pare che avverrà, anche lui rientrerà in giunta. Emiliano ha voglia di altre alleanze: il governatore è un politico che osa.

Garcin

The post Il rimpasto è arrivato: delega aggiuntiva allo Sviluppo Economico per Nunziante e rientra Giannini. Niente da fare per i leccesi appeared first on Corriere Salentino.

Violenta per anni la figlia adottiva, finisce in carcere un settantenne

$
0
0

SALENTO – Per anni avrebbe maltrattato ed abusato sessualmente della figlia adottiva. Ed ora è stato arrestato ed scompagnato in carcere: si tratta di un contadino di 70 anni, arrestato dai carabinieri della stazione di Martano con le accuse di maltrattamenti in famiglia, atti sessuali con minorenne e violenza sessuale aggravata.

L’arresto dell’uomo è scattato nelle prime ore del mattino, in un comune della Grecìa Salentina dov’è residente, quando i militari hanno bussato alla porta della sua abitazione, notificandogli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine su disposizione del sostituto procuratore Stefania Mininni.

I fatti di cui è accusato il contadino salentino risalgono al periodo compreso tra gli anni 2009 e 2014, quando la figlia adottiva era ancora minorenne.

La terribile storia di abusi e violenze tra le mura domestiche venne a galla quando la ragazzina, a seguito di un diverbio col padre adottivo che lo aveva portato ad alzare le mani, si rifugiò presso la caserma dei carabinieri.

Il comandante di stazione riuscì con la sensibilità e professionalità a conquistare la fiducia della ragazzina, che così confidò la lunga serie di abusi che era costretta da anni. Un incubo finito con l’arresto del 70enne. La giovane è ora ospite di una comunità protetta. L’interrogatorio di garanzia è fissato per mercoledì alla presenza dell’avvocato difensore Dimitry Conte.

The post Violenta per anni la figlia adottiva, finisce in carcere un settantenne appeared first on Corriere Salentino.

Inguscio: Una buona notizia per tutti gli studenti

$
0
0

COPERTINO ( Lecce ) – ” La Provincia di Lecce ha inserito all’interno del redigendo Piano Triennale dei Lavori Pubblici la costruzione del nuovo Polo Scolastico comprendente anche l’IISS “Bachelet” e IL Liceo “Don Tonino Bello” di Copertino per far fronte all’aumento della popolazione scolastica e alla sua relativa evoluzione. Lo comunica Anna Inguscio Consigliera Provinciale Lista “Salento Bene Comune”

È una buona notizia per Copertino che negli ultimi anni ha visto crescere il suo numero di studenti, tale da comportare il ricorso a contratti di locazione, ovvero a forme di delocalizzazione parziale di alcune sezioni, presso locali non adeguati all’evoluzione delle esigenze formative.

In virtù di questo la Provincia di Lecce parteciperà all’“Avviso pubblico per la presentazione di candidature per lo sviluppo di attività di progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva”, che permetterà il finanziamento della progettazione tecnica avvalendosi del “Fondo rotativo per l’anticipazione delle spese di progettazione tecnica a favore delle amministrazioni pubbliche”, istituito dalla Regione Puglia.

In questo modo la Provincia intende dotarsi della progettazione tecnica per gli interventi da candidare a finanziamento per l’Avviso pubblico “Piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020 e dei relativi piani annuali ai sensi del D.L. n.104/2013”, approvato con Determinazione Dirigenziale della Regione Puglia n.16 del 16/04/2018 e pubblicato sul BURP n.55 del 19/04/2018.

Anche se depotenziate e ridotte a enti di secondo livello, le Provincie continuano a svolgere un ruolo importate per il territorio e l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia di Lecce della costruzione del nuovo Polo Scolastico di Copertino è una bellissima notizia per tutta la nostra comunità.”

The post Inguscio: Una buona notizia per tutti gli studenti appeared first on Corriere Salentino.

Giudice di Pace, il Comune di Maglie lo vuole tenere aperto: “Gli altri Comuni si sono disinteressati”

$
0
0

MAGLIE – Il sindaco Ernesto Toma interviene sulla questione del Giuduce di Pace per spiegare la posizione dell’amministrazione: “In riferimento alla questione della chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Maglie desidero precisare quanto segue:
Negli anni scorsi fu evitata la soppressione del Giudice di Pace di Maglie grazie all’opera del mio predecessore Antonio Fitto, che ha promosso un consorzio tra i Comuni che facevano parte del mandamento di Maglie e di Otranto e che si assunsero l’onere di farsi carico proporzionalmente dei costi necessari per il funzionamento.
Ben presto quasi tutti gli altri Comuni o non hanno rimesso al Comune di Maglie -che aveva anticipato i costi di funzionamento –  le somme pro quota promesse, o hanno formalmente revocato la precedente adesione.
Ho rappresentato la situazione al Ministero, sperando che i Comuni – dinanzi alla soppressione dell’Ufficio – dimostrassero il loro reale interesse al mantenimento del Giudice.

Ho convocato una riunione, nella quale speravo si potesse deliberare una nuova manifestazione di interesse alla conservazione dell’ ufficio: a tale incontro hanno partecipato, oltre ai capigruppo consiliari di Maglie, i Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati Di Lecce Ancora, Corvaglia e Fiorenza, il Presidente della Camera Forense di Maglie ed il rappresentante del Comune di Uggiano La Chiesa.
Tutti gli altri Sindaci hanno confermato il loro disinteresse, mentre il rappresentante del Comune di Uggiano ha ribadito la già manifestata scelta di non partecipare al funzionamento dell’Ufficio.


Gli avvocati, pur dimostrando interesse per il problema, hanno preso atto dell’impossibilità per il comune di Maglie di sostenere i costi di funzionamento del Ufficio, adducendo anche che nulla è ancora deciso per il futuro dei giudici di  pace in Italia. 
Poiché però ritengo che sia mio dovere tentare di assicurare quantomeno ai cittadini la permanenza di un presidio di giustizia, che dal 2021 potrebbe vedersi assegnare maggiori competenze, rinnovo l’invito ai Colleghi Sindaci interessati affinché rivedano la posizione, dimostrando un fattivo interessamento alla permanenza dell’ Ufficio. Ove ciò non accadesse, chiederò al Ministero la conservazione dell’Ufficio, a beneficio dei soli cittadini del Comune di Maglie e degli altri comuni disposti ad assumersene i costi.
Il resto è disinformazione o propaganda”. 

The post Giudice di Pace, il Comune di Maglie lo vuole tenere aperto: “Gli altri Comuni si sono disinteressati” appeared first on Corriere Salentino.

Un premio al Comune di Lecce per la sua vocazione europeista

$
0
0

LECCE – Lecce è la città del Sud che ha maggiormente sviluppato negli anni una cultura europeista.

A dirlo è uno studio sul grado di propensione e sensibilità verso l’Europa dimostrato dai Comuni italiani con popolazione non inferiore ai 50.000 abitanti nell’arco temporale 2009-2016, realizzato dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” in Roma in collaborazione con Anci, che domani mercoledì 6 giugno alle ore 10.30 presso l’Open Space di Palazzo Carafa consegnerà un riconoscimento al Comune di Lecce.

Si tratta di un riconoscimento per la vocazione europeista dell’Amministrazione, manifestata nella propensione a utilizzare finanziamenti dell’Unione Europea per la migliore qualità della vita della popolazione, nell’attivazione di gemellaggi comunitari e nella promozione di eventi di dimensione continentale.

Durante l’incontro saranno presentate le strategie del Comune di Lecce relative all’attuazione locale delle politiche comunitarie, i risultati della ricerca promossa dell’Istituto “S. Pio V” e la presentazione del Volume “L’Europa in Comune. Opportunità e limiti tra città italiane e UE”, a cura di Caterina Cittadino e Stefano Sepe, Editrice Apes 2017.

Interverranno, per il Comune di Lecce il Sindaco Carlo Salvemini, il vicesindaco già assessore alle Politiche comunitarie Alessandro Delli Noci, l’Assessore all’Europa e Cooperazione Internazionale Patrizia Guida, il Dirigente del Settore Programmazione Strategica e Comunitaria Raffaele Parlangeli, il Consigliere Comunale Marco Giannotta e Paolo De Nardis, Presidente dell’Istituto S. Pio V, Ordinario di Sociologia presso la Sapienza di Roma. La presentazione della ricerca sarà a cura di Antonio Iodice, già Presidente dell’Istituto S. Pio V e direttore responsabile della omonima Rivista di Studi Politici e di Caterina Cittadino, manager pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri e co-curatrice del Volume.

“Siamo molto contenti di questo riconoscimento al lavoro svolto dal Settore negli anni passati – dichiara l’Assessore Patrizia Guida. Oggi stiamo lavorando per mantenere e superare questi risultati con una serie di iniziative – International hub, Newsletter, Formazione – tese a rafforzare la conoscenza delle opportunità che la Comunità offre ai Paesi membri.”

 

The post Un premio al Comune di Lecce per la sua vocazione europeista appeared first on Corriere Salentino.

Xylella, Abaterusso presenta una Pdl per rimodulare il PSR e sostenere il comparto agricolo pugliese

$
0
0

PUGLIA – Il Consigliere regionale di Art.1-Mdp/Leu, Ernesto Abaterusso, si è fatto promotore di una Pdl di modifica della Legge Regione n. 4/2017 “Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia”.

Scopo della Pdl è declinare il programma di interventi, in aggiunta agli interventi per le aziende, in favore della tutela del patrimonio paesaggistico nelle aree colpite da Xylella con specifico riferimento a quanto disciplina l’attuale regolamento comunitario per gli aiuti di Stato. Il programma si inserisce all’interno dei Piani Integrati di Paesaggio, trattandosi di uno strumento che può disciplinare alcune delle condizioni che attivano misure quali gli aiuti agli investimenti non produttivi e gli aiuti compensativi legati ad attività di manutenzione dei territori che non hanno finalità produttive.

“Di fronte a una calamità come la Xylella – spiega Abaterusso –, che ha colpito duramente il Salento e che sta investendo tutto il territorio regionale, credo che la Regione Puglia abbia il dovere morale, oltre che politico, di dare una risposta e speranza agli agricoltori che combattono ogni giorno, pur tra mille difficoltà, per restare in piedi”. “Non possiamo accettare – prosegue Abaterusso – che il futuro dell’agricoltura pugliese sia ormai segnato. Né possiamo continuare a ignorare un settore che, nonostante la calamità che lo ha colpito, dimostra di essere vitale per la nostra economia”.

“Al contrario – conclude l’esponente di Art.1-Mdp/Leu – occorre dare a tutti gli agricoltori la certezza che, nonostante la Xylella, in Puglia si può ancora investire e che è possibile guardare alla ripresa oltre la batteriosi. Per farlo però occorrono risorse certe. Sono fortemente convinto che questa proposta di legge contenga in sé le soluzioni tangibili per permettere al comparto agricolo di rialzarsi e di guardare al domani con fiducia”.

 

The post Xylella, Abaterusso presenta una Pdl per rimodulare il PSR e sostenere il comparto agricolo pugliese appeared first on Corriere Salentino.


S Oggetti Un libro in mostra. Dal 6 al 14 giungo presso Set32 FotoScuolaLecce

$
0
0

Sette fotografi per quattordici autori. Francesco Avallone, Riccardo Berardi, Eddy Ferriero, Marina Murrone, Daniela Paladini, Micaela Pedone, Elisangela Saracino, , allievi di FotoScuolaLecce che, sotto la guida del fotografo Bruno Barillari, hanno messo a fuoco il progetto dal titolo“S Oggetti”. Un lavoro di altissimo livello fotografico, dal taglio antropologico che evidenzia un significativo tassello di storia sociale contemporanea.
In mostra nello spazio SET32 di FotoScuolaLecce, in via dei Principi di Savoia, dal 6 giugno al 14 giugno 2018,le fotografie di alcune personalità di spicco della comunità salentina: il coreografo Fredy Franzutti,la scrittrice Luisa Ruggio, la musicista Irene Scardia, il critico d’arte Lorenzo Madaro, la docente Maria Agostinacchio, il giornalista Pierpaolo Lala, l’avvocato Valeria Pellegrino, l’imprenditore Gigi Rigliaco, l’assessore comunale Silvia Miglietta, la responsabile del Museo di storia naturale del Salento Simona Potenza, il giornalista e attore Mauro Marino, l’artista Vittorio Tapparini, l’imprenditore Igor Napolitano,Daniele Ferrocino vicepresidente della Comunità Emmanuel.
Vernissage il 6 giugno ore 20:30 con un calice di Amure, direttamente dalle Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo. Come per tante altre aziende, ci sono state precedenti occasioni di collaborazione tra la nota azienda vinicola salentina e FotoScuolaLecce; collaborazione che prosegue attraverso questo nuovo progetto con la direzione artistica di Bruno Barillari. Il premiato vino bianco innaffierà un fresco aperitivo con i prodotti a km 0 forniti da Passalorto che consegna a domicilio a Lecce le bontà provenienti dalle migliori campagne del territorio.
La mostra “S Oggetti” vede,inoltre, nel solco del sodalizio con la casa editrice Il Raggio Verde, la pubblicazione dell’omonimo libro curato da Bruno Barillari e inserito nella collana Libri di fotografia diretta dal fotografo che firma progetto grafico e impaginazione. Un volume di pregevole fattura, a tiratura limitata,oggetto per collezionisti e appassionati. Una bella prova d’autore, tutta da sfogliare e ammirare, una galleria di ritratti, tra parole e visioni, in cui si fondono bellezza e originalità oltre che abilità tecnica, eleganza compositiva e creatività. Rigorosamente in bianco e nero, le foto raccontano, tra luci, ombre e oggetti quotidiani, i soggetti scelti per il primo libro del progetto ideato da Alessandra de Donatis, deus ex machina di FotoScuolaLecce che, oltre a formare, avvicinare e appassionare i suoi allievi alla fotografia, riesce a raccontare per immagini il territorio. Il mondo della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria si incontrano tra le pagine di “S Oggetti”mostrando come la stessa de Donatis spiega che “la fotografia è essenza, profondità interiore, emozione”.

The post S Oggetti Un libro in mostra. Dal 6 al 14 giungo presso Set32 FotoScuolaLecce appeared first on Corriere Salentino.

Grand hotel Costa Brada a Gallipoli: l’eccellenza dell’imprenditoria turistica nella Città Bella

$
0
0

Tra spiagge incontaminate e acque cristalline, a cavallo tra storia e modernità, immerso in una florida pineta, a Gallipoli sorge il Grand Hotel Costa Brada.

Raccontare l’eccellenza che il Grand Hotel Costa Brada rappresenta per il territorio salentino significa mettere al centro del lavoro svolto dal direttore Anio Iannuzziello e dal suo team di professionisti, la precisa volontà di offrire al cliente un’esperienza, soprattutto emozionale, che renda indimenticabile la permanenza nella Città Bella.

Il Costa Brada, per i turisti che decidono di organizzare la propria vacanza in Salento, è un sicuro punto di riferimento, poiché oltre alla struttura alberghiera composta da 76 camere suddivise in comfort, deluxe, jr suite e suite, offre anche una serie di location interamente dedicate al relax e al benessere degli ospiti:
• 2 parchi;
• 1 piscina vista mare;
• 1 centro fitness;
• 3 ristoranti con proposte gastronomiche differenziate per offrire ampia scelta agli avventori;
• 4 bar;
• 1 centro congressi con 200 posti;
• 3 sale meeting da 80 posti;
• 1 Royal Sporting club;
• 4 parcheggi per un totale di 3000 posti auto di cui 2 esterni scoperti adiacenti alla struttura, 1 interno scoperto e 1 interno coperto;
• 3 lidi, tra cui il Lido Sant’Anna.

La struttura, negli ultimi 5 anni è stata ristrutturata adeguando agli standard le camere, la hall, la reception, la sala meeting e il grande parco naturale di 2500 mq.

Nel Grand Hotel Costa Brada grande attenzione è riservata alle famiglie con bambini, infatti dal 15 giugno al 15 settembre, la struttura organizza una serie di eventi e il servizio animazione per i più piccoli, che potranno così godere di una vacanza su misura per loro.

Il Grand Hotel Costa Brada è un’istituzione radicata nel Salento che ha trovato nella gestione di Anio Iannuzzello l’incontro perfetto tra innovazione, tradizione e cultura dell’ospitalità turistica di alto livello.

«Gallipoli merita un turismo che ne sappia apprezzare e valorizzare la bellezza, per questo motivo abbiamo deciso di investire in questa direzione tutte le nostre energie e competenze», ha dichiarato il direttore del Grand Hotel Costa Brada Anio Iannuzziello, che abbiamo raggiunto telefonicamente e ha aggiunto: «La mia esperienza nel settore mi ha insegnato l’empatia, ho imparato che ogni cliente ha esigenze differenti ed è compito mio e del mio team intuirle, interpretarle e soddisfarle

Il Grand Hotel Costa Brada ha anche accettato una sfida: riportare a Gallipoli il turismo estero e italiano di qualità, e a oggi i numeri indicano che la strada intrapresa è quella giusta, infatti già nei mesi di aprile e maggio, le prenotazioni hanno avuto un incremento rispettivamente del 40% e del 60%, portando ad un’affluenza da record che ha visto le stanze occupate nell’arco dell’intera settimana e non solo nei weekend con un indice medio di soggiorno di 4 notti.

I turisti che maggiormente scelgono di soggiornare presso il Grand Hotel Costa Brada sono svizzeri, russi, americani, tedeschi e spagnoli, quelli che si trattengono per un lasso di tempo maggiore sono i francesi, mentre gli italiani prediligono i soggiorni brevi.

«I turisti italiani ricercano un soggiorno dedicato al relax e al mare, mentre quelli stranieri sono attratti dall’enogastronomia e dalla cultura – ha detto ancora Anio Iannuzziello – e non dobbiamo dimenticare che in molti paesi europei, sono previsti ponti e festività che non abbiamo in Italia, quindi la stagione turistica inizia già tra marzo e aprile e inoltre il nostro centro congressi ospita molti meeting, i nostri clienti sono molto esigenti e dimostrano il loro apprezzamento tornando a soggiornare da noi, infatti molti di coloro che sono venuti ad aprile e maggio, torneranno tra fine agosto e settembre e questo significa portare un forte movimento economico nel Salento che favorisce non solo noi, ma tutto il territorio, sperando in una potenziale collaborazione con strutture extra alberghiere e attività commerciali. L’essenza è fare sistema e lavorare sulle sinergie

L’obiettivo che si è posto Anio Iannuzziello quando ha preso in mano le redini del Grand Hotel Costa Brada è importante e dalle sue parole, dal suo modo elegante ed educato di rapportasi, è facile intuire che ha le idee chiare di chi ama la propria terra adottiva, essendo lucano, e desidera il meglio: un turismo che finalmente porti un beneficio economico e culturale al Salento, agli operatori del settore, ai ristoratori e ai commercianti, un turismo che non sia più ostaggio di affittacamere abusivi, di una mentalità gretta che associa il divertimento allo sbando portando Gallipoli all’attenzione dei giornali più per fatti di cronaca che la sua bellezza.

L’obiettivo del Grand Hotel Costa Brada è raggiungibile, Anio Iannuzziello è il portabandiera del turismo di qualità, ma affinché ciò si realizzi è necessario che tutti facciano fronte comune a partire da una collaborazione tra strutture per lavorare in totale sinergia, passando per le istituzioni che hanno il dovere di impegnarsi nella lotta all’abusivismo e concludendo con la Regione che deve proporre un efficace piano di potenziamento dei trasporti pubblici che collegano Gallipoli a Lecce, Bari e Brindisi.

Un successo meritato dunque quello del Grand Hotel Costa Brada, di Anio Iannuzzello, del suo team e della proprietà Filograna, costruito con la fatica, l’impegno e la passione tipici delle grandi imprese destinate a vincere non le battaglie ma le guerre.

Claudia Forcignanò

The post Grand hotel Costa Brada a Gallipoli: l’eccellenza dell’imprenditoria turistica nella Città Bella appeared first on Corriere Salentino.

Nardò, Parco dell’Incoronata: ripartiti i lavori di “colmatura”

$
0
0

NARDO’ (Lecce) – Parco urbano all’Incoronata, avanti tutta. Sono ripresi stamattina infatti i lavori di frantumazione del materiale che servirà a riempire una piccola parte dello spazio “svuotato” dall’incompiuta del “nuovo” palazzo di città. Per completare la “colmatura” e quindi per mettere in sicurezza la superficie che ospiterà l’area a verde e il parco, servirà altro materiale e un distinto intervento. L’autorizzazione a questa operazione è arrivata dall’Autorità di Bacino del Pai (Piano per l’Assetto Idrogeologico) che ha superato il vincolo di “pericolosità idraulica” esistente, determinato dall’erronea convinzione che ci fosse una depressione morfologica naturale, peraltro tipica del territorio salentino.

Grazie a un sopralluogo e alla consultazione della cartografia storica, è emerso che l’area presenta semplicemente un scavo realizzato dall’uomo nell’ambito dei lavori per la costruzione dell’edificio, quindi facilmente colmabile. Circostanza confermata dal fatto che le carte non contemplano la depressione nel periodo antecedente agli anni Ottanta. Hanno seguito con molta attenzione questo passaggio il segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale Vera Corbelli e il consigliere del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per l’attuazione dei programmi in materia di sistemi idrici, di risorse naturali e opere pubbliche Anna Maria Curcuruto.

Il progetto di rigenerazione, com’è noto, porta la firma dell’architetto Elisabetta Ferrocino, del geometra Salvatore Albanese e del geologo Andrea Vitale e prevede una spesa di 420 mila euro. Peraltro, ieri la Giunta comunale ha approvato la sua versione definitiva, passaggio che autorizza la redazione del progetto esecutivo che dovrà tenere conto delle prescrizioni contenute nei pareri acquisiti e l’espletamento dei bandi di gara. Il parco sarà un’area verde aperta, finalizzata a garantire l’attraversamento pedonale e l’installazione di attrezzature per il gioco e lo sport, nonché l’impianto di vegetazione a basso ed alto fusto.

Sentieri pedonali disegneranno e individueranno vaste aree con differenti funzioni finalizzate allo svago e alla socializzazione. Ci sarà infatti un’area parcheggio al servizio del parco, un’area giochi per bambini, un’area fitness, un’area per lo street basket, un campo da bocce e un campo di beach volley. Inoltre, è prevista la realizzazione del dog park, distinto in uno spazio per lo sgambettamento dei cani e in uno per agility dog. Infine, non mancherà un’area ristoro. Tutti i materiali sono stati scelti in funzione dei criteri della naturalità, del basso impatto e della gradevolezza estetica.

“Avanti tutta sul parco – esulta il sindaco Pippi Mellonecon la ripresa dei lavori di colmatura e con l’approvazione del progetto definitivo. Sta prendendo forma uno degli interventi di rigenerazione urbana più vasti e significativi che la città abbia mai conosciuto. Peraltro, con un peso simbolico straordinario, perché una bruttura in cemento farà spazio a un luogo di fruizione per migliaia di cittadini”.

“Anche se c’è ancora qualcuno che speculando politicamente – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capotiavrebbe preferito tenersi il vecchio palazzo, con rischi e degrado annessi, noi siamo convinti di aver intrapreso un grande percorso che cambierà il volto di questa zona della città. Un intervento dal grande valore urbanistico e sociale”.

 

 

The post Nardò, Parco dell’Incoronata: ripartiti i lavori di “colmatura” appeared first on Corriere Salentino.

Teatini, schiaffo di Valente a Salvemini: “Domanda protocollata dopo delibera di giunta”

$
0
0

LECCE – “Teatini, quando la forma è sostanza!” – comincia così la controreplica di Fabio Valente, consigliere del Movimento 5 Stelle, che ieri ha contestato duramente l’assegnazione della rassegna cinematografica alla Cooperativa Don Bosco, senza alcuna procedura che permettesse la partecipazione di altri soggetti. Oggi si scopre che la richiesta è stata protocollata il 31 maggio mattina, dopo la delibera di giunta (anche se la pec è stata inviata il 29 maggio e era all’esame della giunta il 30 dello stesso mese: gli uffici possono prendersi 48 ore per protocollare ciò che arriva). Insomma, la data del protocollo parla chiaro. Ma la celerità con cui è arrivata la delibera, ancor prima di procedere al protocollo, insospettisce l’opposizione. L’accusa è di “favorire gli amici degli amici” e di arbitrarietà. Ma Carlo Salvemini, in serata, aveva subito replicato che si tratta di una cooperativa con grande esperienza in quel campo e che già si era discusso del progetto con quei soggetti per migliorare la fruizione di un monumento storico importante.

Per quel progetto è stato sconfessato il vecchio regolamento che permetteva l’utilizzo ai privati e lo svolgimento, una volta al mese, del mercatino dell’antiquariato. Leggendo la delibera si scopre che i film devono essere concordati tra privati e Assessorato alla Cultura e che l’ingresso costa 5 euro, proprio quanto un cinema privato che proietta film d’autore. Inoltre, il lunedì è il venerdì sono previsti vecchi film apprezzati dagli intenditori, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Proprio su questi punti l’opposizione storce il naso: visto che si tratta chiedere soldi ai fruitori per un’attività organizzata in collaborazione con i privati, non sarebbe stato meglio fare un bando per raccogliere le proposte di tutti gli altri operatori e, successivamente, decidere a chi affidare quel compito?

“Dopo la piccata risposta del nostro sindaco che mi intimava di essere più esplicito, di non fare accuse senza alcun fondamento, né allusioni, ho ritenuto opportuno replicare, in serata, dal mio profilo facebook, nell’intento di chiarire che ci sono circostanze in cui il senso di opportunità deve prevalere sulle decisioni da prendere e se ciò non accade allora tutte le perplessità sono legittime – insiste Fabio Valente del Movimento 5 Stelle – Oggi ho richiesto all’Ufficio Protocollo una copia della PEC inviata dalla Coop. ‘Don Bosco’, per visionare il progetto presentato. Con stupore ho scoperto che la stessa è stata protocollata il 31 maggio alle ore 11:00, un giorno dopo la delibera di Giunta in cui la stessa PEC veniva citata e datata 29 Maggio.

Ora, gentile Sindaco, non vorrei dover vestire i panni di uno Scherlock Holmes, come qualcuno mi ha definito, ma quantomeno salviamo la forma, talvolta vale tanto quanto la sostanza”. Insomma, la risposta alla domanda della Cooperativa non avviene con solerzia, ma con preveggenza. È una grande dote, che però il Movimento 5 Stelle ritiene lesiva del diritto di uguaglianza tra privati.

AGGIORNAMENTO, LA REPLICA DI GABRIELE MOLENDINI:

“TEATINI, CINEMA SOTTO LE STELLE E SHERLOCK HOLMES A 5 STELLE

Mi spiace dover precisare alcuni fatti, un po’ superficialmente ricostruiti dal consigliere pentastellato Fabio Valente, usualmente più cauto nelle valutazioni.
Credo che lo scivolone sia ascrivibile all’euforia del nuovo governo appena insediato.
Diciamo che questa vicenda, che lo ha visto nei panni di novello Sherlock Holmes a 5 stelle, avrebbe meritato un po’ più di precisione nella ricostruzione dei fatti.
Addirittura l’amico Fabio fa intendere che la richiesta sia successiva alla delibera, datate la prima 31 e la seconda 30.
Ora sarebbe stato sufficiente dire le cose con precisione per non alimentare inutili polemiche:
Il 31 è il giorno della registrazione a protocollo ma la pec è del 29 ed è indirizzata per conoscenza all’assessora Antonella Agnoli ed al dirigente, che ovviamente la leggono ed esaminano il 29 stesso. Ora non ci vuole un esperto per sapere che la data della posta certificata non è taroccabile.
Di più, se avesse continuato nella sua verifica avrebbe scoperto che la Pec del 29/05 era un’integrazione che la COOP DON BOSCO inviava facendo seguito a mail del 24/05.
Di fatto la pec del 29 maggio integrava il progetto con l’elenco completo del programma cinematografico.
Il progetto dunque era stato già inviato il 24 maggio è solo integrato in data 29/05.
E comunque tutto antecedentemente alla delibera di giunta.

E fin qui siamo ai fatti che sono questi e non quelli che rappresenta con imprecisione, se non malizia, il collega Valente (che qui poco valente è stato).

Permettimi però caro Fabio, da appassionato cinefilo qual sono, aggiungere una considerazione non formale.
Che l’interlocuzione sia stata con la COOP DON BOSCO mi pare poco scandaloso. Di grazia con chi altrimenti? Io li ringrazio, dopo la chiusura del cinema Santalucia, per aver consentito a tutti gli appassionati di cinema di usufruire della bellissima programmazione che ogni anno il DB d’Essai offre alla città. Con pellicole mai banali, le pellicole restaurate, i film in lingua originale.

Controllare è giusto ed è dovere di un buon amministratore.
Però, prima di insinuare il germe del sospetto, si sarebbe potuto mettere in fila le date e non alimentare senza fondamento alcuno il dubbio, oltre che sull’Amministrazione, anche su questi bravi operatori culturali. Perché le magagne, caro Fabio, si fanno in due. E tu, qui, tiri pesantemente in ballo la Coop Don Bosco. Che decisamente non lo meritava”.

 

 

Garcin

The post Teatini, schiaffo di Valente a Salvemini: “Domanda protocollata dopo delibera di giunta” appeared first on Corriere Salentino.

Confcommercio, inchiesta sulle deleghe: alcuni soci confermano che sono i dipendenti a chiederle. Rizzo: “Risponderò nelle sedi opportune”

$
0
0

LECCE – I richiami provengono dall’interno, nella campagna elettorale, da ben due candidati: Maurizio Pasca e Corrado Iurlano. Secondo quest’ultimo, alcuni dipendenti della “Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo”, che dovrebbero essere super partes (secondo gli aspiranti presidenti) si impegnano a raccogliere le deleghe per il voto dei soci. Il presidente del Silb ha vergato una lettera indirizzata al commissario per richiamare il personale interno di Confcommercio, affinché ciò non accada. La ratio è chiara: i dipendenti hanno un rapporto diretto con tutti i soci e possono orientare il voto degli iscritti a favore dell’establishment oppure a favore di chi è più vicino ai loro orientamenti. Secondo alcuni soci che hanno dato la delega, però, può essere una cosa positiva: un venire incontro a chi potrebbe non aver tempo per votare.

Il 24 e il 25 giugno sono date sempre più vicine e il clima elettorale continua ad arroventarsi: nemmeno queste saranno elezioni serene, dopo anni di commissariamento. A qualche socio che vorrebbe cambiare i rapporti di forza interni non è piaciuto quello che avrebbero fatto alcuni dipendenti: prima avrebbero spinto i soci a chiedere le elezioni al commissario, poi avrebbero chiesto delle deleghe per la votazione del bilancio. Abbiamo ascoltato alcuni soci che confermano i sospetti dei due candidati in campo. Dicono che i dipendenti si prodighino per le deleghe, come mai? – chiediamo a un socio. “Siamo soci da anni. Sappiamo che c’è una situazione di stallo, ma a volte, stando a distanza dall’associazione, normalmente la delega si può anche fare: ho dei rapporti personali con molti di loro (i dirigenti ndr). A volte, se il rapporto è buono…Non conosco altri soggetti con cui relazionarmi. Per questo spesso si dà la delega.

Si delega per tante ragioni. Non entro nel merito del perché i dipendenti si occupino delle deleghe, ma può essere anche una cosa positiva, un modo di tenere aggiornato il socio”. Qualche altro socio al telefono conferma con un timido sì e non ha voglia di parlare, si insospettisce, qualcun altro parla. “Se ogni mese incontro delle persone, che sono disponibili, e non conosco nessun altro, mi vado a relazionare con queste persone. Se voglio andare a partecipare, nessuno limita questa mia libertà” – spiega un iscritto. Alcuni dipendenti le hanno chiesto la delega al bilancio? “Sì” – risponde un altro socio. E’ normale per lei questa cosa? “Si dà fiducia. Però alle elezioni andrò a votare”. “Al bilancio ho firmato la delega: si va un po’ a fiducia” – risponde un altro socio. Ho delegato una persona di mia fiducia”.

Iurlano, il candidato, protesta proprio per il fatto che molti soci vengono contattati addirittura da qualche dirigente per firmare le deleghe. “Nel mio caso, se non avessi dato la delega al bilancio, non sarei andato nemmeno a votare”- spiega un socio che vuole difendere l’operato dei dipendenti. Quindi, da questo punto di vista il dirigente che le ha chiesto la delega le ha fatto un favore? “Sì, ci siamo fatti un favore a vicenda. Fino ad ora siamo contenti, certo vorremmo qualche agevolazione reale in più, qualche sgravio”- si confida l’iscritto a Confcommercio. Anche il direttore di Confcommercio, Antonio Rizzo, ha poca voglia di parlare con i giornalisti e al telefono replica lapidario: “Risponderò nelle sedi opportune, come sempre”. A ogni domanda sulle accuse relative ai dipendenti che avrebbero chiesto le deleghe risponde come un mantra la frase delle “sedi opportune”. Insomma, secondo lui, il dibattito non può essere sviluppato sui giornali ascoltando anche le sue risposte insieme alle dure critiche dei due candidati.

The post Confcommercio, inchiesta sulle deleghe: alcuni soci confermano che sono i dipendenti a chiederle. Rizzo: “Risponderò nelle sedi opportune” appeared first on Corriere Salentino.

Viewing all 34969 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>