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LECCE – Art & Co di Lecce ospita a partire da oggi, fino al 16 settembre 2017, la Mostra “Warhol vs Gartel”, uno dei confronti PoP Art più stimolanti degli ultimi anni: il suo indiscusso maestro Andy Warhol (1928 Pittsburgh – 1987 New York) e Laurence Gartel (1956 New York), uno dei più famosi esponenti della sua declinazione in ‘formato’ digitale, si affrontano in un’inedita sfida.
L’esposizione d’Arte Contemporanea è curata da Maurizio Vanni, direttore del LuCCA (Lucca Center of Contemporary Art), con il patrocinio del Comune di Lecce e vede confrontarsi due mondi affini, quello della Pop Art e dell’Arte Digitale, che dalla fine degli anni ’70 in poi hanno profondamente trasformato il comune senso dell’Arte.
“Andy Warhol e Laurence Gartel – spiega il curatore della mostra, Maurizio Vanni – sono due di quegli artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali e sociali di un luogo in un determinato momento storico. Gartel svela a Warhol i segreti di Commodore Amiga, la loro sintonia è immediata, perché sono tantissimi i punti in comune“. Dopo il loro fortunato incontro, Warhol e Gartel hanno sperimentato le potenzialità del mezzo digitale applicato all’arte: lavorando sui software, Gartel ha trasformato fotografie, graffiti, dipinti in nuove ed inedite opere che hanno trovato uno spazio importante nel mondo dell’arte contemporanea. Gartel ha dato un notevole contributo anche al mondo della comunicazione pubblicitaria: le sue creazioni per Absolut Vodka, Philips Morris e Coca Cola sono ormai storia della pubblicità. In mostra sono esposti acetati, litografie e stampe digitali, tra cui il suo famoso ‘Absolut Gartel’, che ricostruiscono l’importante contributo di questo artista.
L’eredità di Andy Warhol è indiscussa: l’intero immaginario del contemporaneo, non solo artistico, è permeato delle sue immagini, moltiplicazioni del quotidiano, che si trasforma in straordinario. In mostra serigrafie e litografie storiche, come il ‘Gianni Agnelli’ del ’79 e il ‘Mao’ dell’89. Ma anche la copertina dell’LP ‘The Velvet Underground & Nico’ del 1967. “Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa”, aggiunge il curatore. “Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per Warhol, dall’altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink- Jet di Xerox, le novità di Canon con la macchina fotografica 760, le stampanti a getto d’inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche – spiega Vanni – che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e ‘fisico’ dell’artista“.
La mostra indaga le caratteristiche espressive di Warhol e Gartel, accomunati dallo stesso spirito pop-digitale e dall’approfondimento intorno all’oggetto e al ritratto, sottolineando le differenze stilistiche e temporali. Warhol
con la sua irriverente moltiplicazione seriale dell’oggetto o dell’icona, Gartel con la sua capacità di proiettare al di là del presente e del reale le immagini che individua.
“Non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti – sottolinea il curatore – la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le immagini proposte dai mass-media documentate, senza timore reverenziale. La Hyper Pop di Gartel, si nutre di immagini presenti nell’immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì – conclude Vanni – le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi, iper suggestivi, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper contemporanei“. Fa eco Maria Agostinacchio, storica dell’arte e collaboratrice della Galleria ART&CO Lecce: “Warhol e Gartel hanno operato una delle grandi rivoluzioni del ‘900, spingendo la loro ricerca oltre le Avanguardie storiche, attraverso la produzione seriale e onnivora dell’oggetto-arte, nei territori della riproducibilità infinita, per dirla con Walter Benjamin, attraverso la tecnica seriale. Se per un verso l’arte è stata depauperata dal suo significato di unicità, per l’altro verso è penetrata capillarmente nel tessuto iconico ed estetico, creando una familiarità con il grande pubblico e azzerando lo scollamento tra fruitore ed opera d’arte”.
La mostra Warhol vs Gartel è stata fortemente voluta dal titolare di Art & Co, Tiziano Giurin e dal socio Simone Viola, per portare sempre più progetti museali e internazionali, negli spazi ART&CO. Dopo Palazzo Bufalini a Spoleto e dopo il LuCCA – Lucca Center of Contemporary Art, la mostra viene infatti proposta alla galleria ART&CO di Lecce, accompagnata dal catalogo edito da Prearo editore. Il libro d’arte, presentato durante l’ inaugurazione della mostra, in cui sarà presente il maestro Laurence Gartel, renderà omaggio a “Lecce Città del Libro 2017” .
La mostra è aperta al pubblico a partire da oggi, 8 giugno 2017 dalle ore 18,30 e sarà visitabile fino al 16 Settembre 2017, presso la galleria ART&CO di Lecce, in via 47 Reggimento Fanteria 22.