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False buste paga per ottenere finanziamenti: indagati due dipendenti di banca e sedici clienti per una truffa da 270mila euro

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di Francesco Oliva

LECCE – Buste paga false per concedere finanziamenti ai clienti e compiere una truffa ai danni di banca e finanziaria per oltre 274mila euro. Nei guai finiscono in diciotto: due dipendenti di banca e sedici clienti. Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore Donatina Buffelli ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a: Francesco Franzutti, 43 anni e Maurizio Greco, 52, entrambi di Lecce, nel ruolo di due dipendenti dell’Agenzia 1 di Lecce della banca Monte dei Paschi di Siena. L’avviso è stato recapitato anche ai clienti Erica Errico, 30, di San Cesario; Antonio Basile, 56, di Lecce; Luca Vantaggiato, 31, di Lecce; Giusy Pichierri, 42, di Torre Santa Susanna (comune in provincia di Brindisi); Marcella Martina, 39, di Sternatia; Luana Perrone, 32, di Trepuzzi; Giuseppe Liaci, 49, di Lecce; Giovanni Crisigiovanni, 46, di Lecce; Azzurra Farina, 35, di Francavilla Fontana; Luisa Puglielli, 41, di Lecce; Walter Michele Serino, 49, di Lecce; Giuseppina Giordano, 56, di Lecce; Antonio Rotondo, 56, di Lecce; Michele Marini, 31, di Supersano; Roberta Capoccia, 53, di Lecce; Donato Lezzi, 34, di Copertino. Gli indagati rispondono di truffa aggravata, falso materiale commesso da pubblico ufficiale e da privato.

L’inchiesta è stata condotta dagli ufficiali di pg della Polizia di Stato guidati dal vice questore aggiunto Antonio De Carlo. Al centro degli accertamenti è finito il ruolo dei due dipendenti della banca. Sia Franzutti che Greco avrebbero fatto sottoscrivere ai clienti finanziamenti pur non disponendo dei requisiti necessari. Nelle domande di finanziamento sarebbero stati allegati documenti falsi (buste paga, modelli cud, buste paga Inail, buste paga Asl). L’accordo prevedeva il pagamento della sola prima rata del finanziamento determinando in tal modo un danno alla Banca (da considerarsi parte offesa nel procedimento). Il solo Franzutti avrebbe curato 12 pratiche di finanziamento Consum.it per una truffa complessiva quantificata in oltre 173mila euro; insieme al collega Greco sarebbero state istruite altre 4 pratiche per complessivi 101mila euro.

Sullo sfondo dell’inchiesta compaiono altre figure rimaste ignote: intermediari-promotori avrebbero indirizzato i clienti verso i due dipendenti per ottenere e preparare la “giusta” documentazione accordandosi anche per un compenso dopo l’esito positivo della pratica. Il solo Franzutti è accusato anche di alcune presunte truffe compiute quando operava presso la filiale della Monte dei Paschi di Siena di Monteroni. Avrebbe fatto sottoscrivere ai clienti in fase di preparazione della documentazione necessaria per ottenere dei finanziamenti, documenti ulteriori riferendo falsamente che servivano o per la stipulazione di polizze assicurative a garanzia dei prestiti personali richiesti o come ricevuta del carteggio consegnato.

In realtà le firme sarebbero state apposte su distinte di prelevamento di somme dai conti correnti dei clienti tra dicembre 2014 e febbraio 2015. In totale sarebbero state eseguite cinque operazioni per complessivi 9mila euro con l’aggravante di aver commesso il reato con abuso del rapporto di lavoro. Ora gli indagati hanno venti giorni a loro disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive prima che il pm formalizzi l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.


L’ultimo saluto da sindaco di Paolo Perrone: «Voglio continuare a dare una mano a Lecce». Ma il futuro è a Roma

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LECCE – Va via però resta. Il sindaco uscente non esce del tutto: è in campo «per dare una mano a Mauro Giliberti», ma anche per non perdere influenza sulla città (anche per questo la sua lista è nuovamente in campo). Tenere sotto controllo da vicino la sua squadra, essere ancora in partita e magari fare un buon risultato alle comunali significa avere un peso maggiore alle parlamentari, dove ci saranno troppi appetiti da tenere a bada. Paolo Perrone si prepara a un viaggio in prima classe, destinazione Montecitorio, ma prima deve fare bella figura a Lecce e dimostrare di aver avuto un grande peso in un’eventuale vittoria di Giliberti. La competizione con il vicesindaco Gaetano Messuti c’è, ma non è distruttiva: secondo il candidato sindaco del centrodestra, è costruttiva, dà più forza alla squadra. Tra Perrone e Giliberti c’è grande affinità: lo ricorda il sindaco uscente al Tiziano, in occasione dell’ultimo saluto agli amici da primo cittadino di Lecce. Insieme al giornalista di Porta a Porta stavano scrivendo un libro sui suoi 10 anni di governo, poi è arrivata la chiamata alle armi e oggi si apprestano a scrivere un altro capitolo, con il finale ancora da vedere.

«Voglio continuare a dare il mio contributo per questa città che amo – spiega Paolo Perrone – Continuare a essere utile, anche da semplice cittadino: sarò sempre dalla parte della mia città e sono sicuro di poter contare sul vostro aiuto. Cedo il testimone a Mauro e sono sicuro che saprà fare benissimo». Gli applausi sono scroscianti in un Tiziano colmo di amici, quando Perrone spiega che non bisogna fermarsi, che bisogna andare avanti sulla strada tracciata. Conti in ordine, nonostante i tempi bui e i tagli centrali, tanti beni storico-culturali recuperati e tanto ancora da fare: il sindaco uscente traccia un bilancio positivo, dopo anni di sacrifici, ma spiega che ora ci sono i presupposti per un ulteriore rilancio della città. «Con i conti in ordine di può». Paolo Perrone si mette alle spalle dieci anni di amministrazione: un decennio fa i maligni pensavano che sarebbe stato il burattino nelle mani di Adriana Poli Bortone. Non fu così. Ci fu una grande rottura tra sindaco ed ex sindaca, poi la pace cinque anni fa: una pace instabile e piena di tensioni, che vide lentamente passare gli uomini di Poli Bortone nella squadra dei “perroniani”.

«Dieci anni e tanti ostacoli, tante difficoltà, troppi tagli centrali, ma ne siamo venuti fuori brillantemente» – ha sottolineato più volte il sindaco. Ha tenuto duro per due mandati Paolo Perrone, anche quando Raffaele Fitto lo costrinse alle primarie, perché qualcuno aveva dei dubbi sulla sua ricandidatura. Anni di battaglie senza piegarsi mai, nemmeno di fronte alle ombre giudiziarie che si sono addensate su Monosi: a testa alta, il primo cittadino ha spiegato in conferenza che è tutto a posto e che tutto si chiarirà. Un’altra sfida, senza mai un passo indietro.

Garcin

L’almanacco di oggi 6 giugno

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Santo

San Norberto

 

sono nati in questo giorno

1599 Diego Velasquez

1935 Dalai Lama

1948 Rocco Buttiglione

1956 Bjorn Borg

 

proverbio

Non a tutti vola il gufo

 

accadde oggi

1882 viene brevettato il ferro da stiro elettrico

1979 Giuseppe Saronni vince la 62esima edizione del Giro d’Italia di ciclismo

1997 la polizia arresta il boss mafioso Pietro Aglieri, ritenuto il successore di Totò Riina

 

scoperte

1929 Phoebus Levene isola il Dna

La ricetta del giorno: Pesce spada ai ferri

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Ingredienti per 4 persone:

4 tranci di pesce spada

olio extravergine d’oliva q.b.

1 limone

Sale q.b.

pepe nero q.b.

prezzemolo q.b.

 

Procedimento

Cucinare i tranci su una griglia girandoli una sola volta. A cottura ultimata condire con sale,  pepe nero, un goccio di limone e un  filo d’olio extra vergine d’oliva a crudo. Decorare con un ciuffetto di prezzemolo.

 

Amministrative 2017: Governare la città dando più attenzione agli ultimi secondo Carlo Mignone

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Candidato con l’UDC a sostegno di Alessandro Delli Noci.  Chi è il Candidato Mignone?

Sono, anzitutto, un avvocato cassazionista, curatore fallimentare del Tribunale di Lecce, che tutela i suoi assistiti in sede civile ed amministrativa. Nel corso degli anni, mi sono specializzato nel settore delle locazioni e del condominio. Sono stato legale fiduciario dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) e, dal 1992, sono legale fiduciario del Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari (SUNIA), nonché di numerose cooperative. Mi sono occupato anche di Arbitrati, quale membro e responsabile per la Provincia di Lecce della Corte Arbitrale Europea. Per quattro anni, a partire dal 2007, sono stato componente in qualità di Consigliere della “Lupiae Servizi s.p.a.”, società partecipata del Comune di Lecce. Nel 2012, ho iniziato ad interessarmi di amministrazioni condominiali ed immobiliari, aprendo un nuovo studio e sviluppando, sempre di più, questo dominio di competenze. Da marzo 2014, sono il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI)”.

Da cosa è nata la scelta di candidarsi nell’UDC?

“La scelta di candidarmi nella lista dell’Unione di Centro, a sostegno del candidato sindaco Alessandro Delli Noci, muove dal convincimento che questo partito possa rappresentare, senza dubbio, un valore aggiunto in questo percorso verso le Comunali, perché coeso e composto, principalmente, da giovani professionisti impegnati nel sociale, che credono fermamente nella possibilità di migliorare la nostra città”.

Qual è il suo programma e cosa si propone di fare in questa avventura?

“Un programma elettorale, che si confronti con le complessità irrisolte e la natura problematica del tessuto sociale in cui esse si innestano, deve tener conto, prima d’ogni altra proposta, delle reali necessità e delle urgenze della comunità. Per tale ragione, lo stato di degrado delle periferie, l’emergenza abitativa, le politiche sociali e il welfare sono al centro del mio programma. A tale riguardo, considero prioritario che si destini una parte delle risorse pubbliche al recupero di immobili attualmente dismessi, sì da ristrutturarli e riservarli alle famiglie più bisognose”.

La presenza in consiglio comunale di volti nuovi, può dare nuovo smalto ed entusiasmo rispetto ai politici di lungo corso?

“Quando i volti nuovi sono portatori di idee nuove, di progetti inediti da applicare alla specificità del nostro territorio, non possono che costituire garanzia di innovazione e cambiamento, superando le cristallizzate logiche della vecchia politica e delle sue procedure, finora rivelatesi fallimentari”.

Quale pensa potrebbe essere il suo ruolo qualora venisse chiamato ad una diretta responsabilità nel governo della città di una ipotetica maggioranza targata Delli Noci?

“Ritengo che gli assessorati andrebbero affidati tenendo conto delle esperienze e competenze di coloro ai quali viene riconosciuto questo incarico. Pertanto, nella misura in cui dovessi essere chiamato ad operare in maniera diretta nel governo della nostra città, vorrei potermi spendere per i settori nei quali ho sviluppato competenze specifiche, ossia nell’Edilizia Residenziale Pubblica e Politiche abitative e nelle Politiche Sociali”.

Tutti i candidati con buoni propositi degni di essere premiati, la cosa importante sarebbe che questi propositi come i sogni, non muoiano nel post elezioni.

 

Oronzo Perlangeli

 

Nuova “ondata” di controlli nei dintorni della stazione di Lecce, per cinque stranieri scatta l’espulsione

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LECCE – Nuove raffiche di controlli da parte della polizia nella zona della stazione ferroviaria di Lecce, dove nelle ultime settimane si sono verificate brutali aggressioni, furti e rapine.

Gli accertamenti sono stati eseguiti su disposizione del Questore di Lecce Leopoldo Laricchia, nell’ambito dell’operazione “Legalità diffusa ad oltranza”, che nei giorni scorsi aveva portato all’arresto di un ladro di valigie, allo sgombero di alcuni immobili trasformati in dormitori ed alla chiusura di alcune attività commerciali nonché all’arresto di un montenegrino, autore di una violenta aggressione ai danni di un rumeno maturata nel contesto dei parcheggiatori abusivi.

La nuova notte di controlli – che proseguiranno anche nei prossimi giorni – ha consentito di identificare cinque stranieri, tutti già noti alle forze dell’ordine, per i quali sarà disposta l’espulsione dal territorio nazionale.

Maggiori dettagli nelle prossime ore.

L’arte ricorda il poeta silenzioso: un saggio concerto in ricordo di Mimmo Russo

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GAGLIANO DEL CAPO (Lecce) – Giovedì 8 giugno l’arte poetica e musicale si unisce per ricordare il poeta discreto, Mimmo Russo prematuramente scomparso appena tre mesi fa.

Un saggio concerto a cura del maestro Maria Fino, organizzatrice dell’evento patrocinato dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Gagliano del Capo. Le note musicali accoglieranno i versi della poetessa Mariateresa Protopapa, originaria del comune salentino

Sipario alle ore 20.30, presso auditorium del comune di Gagliano del Capo. Serata presentata da Mimina Sergi.

 

“Sei tu La mia città” dei Negramaro colonna sonora in Piazza Sant’Oronzo per Carlo Salvemini

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“Una bellissima notizia ci accompagnerà fino al 9 giugno, giorno di chiusura della campagna elettorale per Carlo Salvemini Sindaco di Lecce.Il nostro amico Giuliano Sangiorgi ci ha voluto fare un regalo dedicando a Carlo e a tutta la squadra, di cui il fratello, l’Avvocato Luigi Sangiorgi, è parte in qualità di candidato nella lista “la Puglia in più”, la canzone “Sei tu la mia città” dei Negramaro, che sarà la colonna sonora del nostro ultimo comizio in piazza Sant’Oronzo.” Lo rende noto lo steso candidato Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.


Merine: inaugurazione della palestra della scuola media

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MERINE (Lecce) – Taglio del nastro martedì sera alle ore 19.00 della nuova palestra della scuola media di Merine.

Una struttura realizzata ex novo, della dimensione di  800 metri quadrati e dell’altezza di otto metri, con innovativa copertura in legno, che oltre all’aspetto estetico produrrà vantaggi anche dal punto di vista del risparmio energetico.

A pianta circolare, la palestra – progettata dall’ingegnere  Alessandro Troyse, impresa esecutrice Nicolì Spa – è stata realizzata sulla zona dove precedentemente si faceva attività all’aperto, un luogo che potrà ospitare eventi extra scolastici, con  spogliatoi progettati secondo le direttive del Coni.

L’inaugurazione della nuova palestra (lavori iniziati nel gennaio 2016 e conclusi a maggio scorso) in concomitanza con la manifestazione di chiusura delle attività scolastiche, è stata fortemente voluta dall’amministrazione del sindaco Fulvio Pedone, dall’assessore ai Lavori  Pubblici Costantino Giovannico (già sindaco nella passata legislatura), con la collaborazione dell’assessora Annalisa De Fabrizio e della consigliera con delega alla Pubblica Istruzione Paola Buttazzo.

L’opera è stata  costruita utilizzando  fondi europei, Misura PON FESR 2007/2013 facente parte del piano integrato di Sviluppo Territoriale, per la riqualificazione delle periferie.

Sempre stasera gli alunni dell’istituto comprensivo “C. De Giorgi di Lizzanello con Merine” che concluderanno il ciclo della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado saranno  protagonisti di una grande festa a cui parteciperà il dirigente scolastico Andrea Valerini e i docenti insieme alle famiglie.

 

 

Notre Dame de Paris dell’IISS Giannelli al Teatro Italia di Gallipoli, quando la scuola costruisce l’impresa culturale

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GALLIPOLI – Un’intera scuola a lavoro per un anno, 244 protagonisti che hanno fatto tutto da soli, perfino le scenografie, professori preparati che hanno saputo sviluppare le competenze artistiche e un dirigente scolastico, Cosimo Preite, che ha saputo indicare la strada giusta, trovando le risorse per progetti e nuovi indirizzi scolastici: è questo il giusto mix che ha dato vita all’impresa culturale dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Giannelli.  Dopo le prove generali di ieri, si torna in scena al Teatro Italia di Gallipoli. Ballerini, tecnici, coreografi, musicisti, attori: grandi professionalità e nuove eccellenze crescono. Impegno, timbri vocali interessanti e tanto sudore per la messa in scena di Notre Dame de Paris. L’opera è stata sapientemente riscritta e riadattata sotto l’attenta regia del professore Maurizio Mangia. I talentuosi alunni del Giannelli hanno saputo regalare emozioni anche durante le prove generali aperte al pubblico: oggi teatro sold out. La manifestazione (in scena questa sera) rappresenta l’esito di un’attività didattica snodatasi per l’intero anno scolastico e che ha visto la costituzione di un vero e proprio cantiere di ricerca-azione, tutte le discipline e gli indirizzi che costituiscono l’offerta formativa dell’IISS Giannelli hanno lavorato sinergicamente, confrontandosi con la realtà lavorativa di un prestigioso teatro.

È tempo di far conoscere al territorio salentino, alla propria comunità, quello che sono capaci di fare questi ragazzi. La scelta del musical non è casuale: NOTRE DAME DE PARIS è tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, pubblicato nel 1831 e narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre-Dame e del suo amore tanto impossibile quanto tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un musical che racchiude l’alto valore morale legato ai temi dell’inclusione, della lotta per la giustizia, della solidarietà: aspetti, questi, che da sempre caratterizzano l’azione formativa dell’IISS Giannelli, proiettata ad una visione solidale e democratica della partecipazione civile. Notre Dame de Paris è il racconto di un amore condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia. Il romanzo adattato da Luc Plamondon e con le musiche di Riccardo Cocciante, è divenuto un musical rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1998, suscitando da subito un notevole interesse.
L’edizione francese dello spettacolo è entrata nel guinness dei primati come il musical di maggior successo nel primo anno di rappresentazione e ha raggiunto nel corso degli anni un pubblico complessivo dichiarato di oltre quattro milioni di persone. Un analogo trionfo è stato tributato allo spettacolo in Italia: 3.5 milioni di spettatori con oltre 1200 repliche all’attivo.

“Si è trattato di un cantiere che, proprio come nel Medioevo, ha visto lavorare fianco a fianco docenti, allievi e personale ATA per il raggiungimento di un comune obiettivo: il musical attraverso cui emergono competenze e abilità sia professionalizzanti che formative – ha spiegato il dirigente scolastico, Cosimo Preite – La scuola ha permesso agli allievi di condurre una reale esperienza di creazione d’impresa nel campo culturale, mettendo a frutto le conoscenze derivate dalla simulazione d’impresa: una concreta applicazione di ciò che era conosciuto a livello solo teorico. Preme sottolineare questo aspetto: si tratta di un modo nuovo di intendere l’azione didattica, non più meccanica trasmissione di conoscenze ma realizzazione gli eventi critici -market events- che segnano profondamente l’identità, facendo emergere le aspirazioni e i talenti nascosti, valorizzando le risorse personali. Tutto ciò nell’ottica di un processo di orientamento continuo che possa condurre il giovane alla rilevazione e l’auto-conoscenza delle proprie risorse e, conseguentemente, alla loro attivazione”.

Un’esperienza questa che si pone nell’ottica del LIFE DESIGN: i giovani hanno avuto la possibilità di autovalutarsi, di esprimere le proprie inclinazioni, di confrontarsi attivando in questo modo competenze che potranno applicare nel corso della loro vita. Oltre a ciò, occorre sottolineare un altro aspetto, certo non secondario: il lavoro cooperativo e la peer education che hanno permesso di potenziare la capacità di lavorare insieme, di confrontarsi, anche in modo dialettico, di condividere idee e scoperte, insomma il piacere di lavorare insieme. Ciò ha permesso una nuova prospettiva per quanto concerne la figura del docente, non più distante ma fianco a fianco in un processo continuo di confronto e di scambio: l’esperienza e la creatività, la professionalità e la ricerca.

“Tutto ciò ci permette di affermare che l’evento di questa sera ci consente di andare oltre la mera valutazione così come scandita dalle rubriche apposite ma diviene determinazione della crescita globale dell’allievo, in quanto coinvolte competenze a 360° da quelle professionalizzanti, a quelle culturali, a quelle , ancora, formative di cittadinanza attiva – ha spiegato il dirigente del Giannelli – Gli obiettivi sottesi a questo cantiere sono infatti molteplici ma con un’unica finalità: potenziare, attraverso un ‘esperienza significante, la capacità di attivare risorse cognitive e comportamentali per costruire un personale progetto di vita. In questo risiede il nostro orgoglio ed il valore aggiunto della manifestazione: aver realizzato una sperimentazione che concretamente ha convogliato tutte le energie e le professionalità della scuola in una attività che certifica il raggiungimento di competenze fondamentali per la formazione dei nostri allievi”.

Un contributo importante alla realizzazione di quest’opera lo ha dato il Miur, con il progetto “Io studio – La Carta dello Studente”, realizzata in collaborazione con i maggiori soggetti istituzionali nazionali ed internazionali, le più importanti associazioni di categoria, nonché tutte le realtà pubbliche e private in grado di offrire beni e servizi per l’accesso alla cultura da parte dei giovani italiani, per dare vita alla prima rete inter-istituzionale di partenariato a sostegno del diritto allo studio di ogni studente. Il progetto è coordinato dal Dr. Giuseppe Pierro, Dirigente ufficio II- Welfare dello studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento.

Una citazione la meritano tutti i protagonisti di questo straordinario lavoro creativo.

Responsabili del processo didattico/contabile:
organizzazione e produzione: Dirigente Scolastico, prof. Cosimo Preite
responsabile processo contabile: DSGA Pietro Perrone
regia e adattamento dell’opera: Maurizio Mangia
aiuto regia:Giuliana Gnoni
interpreti:
ESMERALDA:Lidia Cuppone
QUASIMODO (1°tempo):Pierluigi Sergi
QUASIMODO (2° tempo):Francesco Alemanno
FROLLO: Andrea Parisi
FEBO: Antonio Meneleo
FIORDALISO: Giorgia Cerfeda
I POETI: Ester Del Popolo, Alessia Orlandini
direzione d’orchestra 1° tempo: Francesco Protopapa
direzione d’orchestra 2° tempo: Gianluca Milanese
coadiuvatori orchestra: Sergio Rizzo,Antonio Frascerra, Flavio Baldassarre
audio ed effetti sonori: Rocco Angilè
coreografie: Donata Martinese,Maria Rosaria Cimafonte, Maria Rinaldi, Marika Zanettino
trascrizioni : Dionisia Cassiano, Antonio Frascerra, Francesco Protopapa,Gianluca Milanese, Gianluigi Corsano
coro: Dionisia Cassiano
coro-direttore di palco: Domy Siciliano
scenografia: Luigi Caggiula, Antonio Gerbino, Ivana Vetrugno, Fausta Bellando, assistente tecnico Salvatore Manfreda
grafica: Tiziana Nanè,Luana Vadalà, Otello Serra, Emanuela Mazzotta
video: Gianluca Farina
audio: Rocco Angilè
costumi: Luigina Sergi, Adriana Accoto,Tiziana Sparaventi,Ida Vitali,Silvia Solazzo,Anna Colomba
organizzazione: Dirigente Scolastico, prof. Cosimo Preite,DSGA Pietro Perrone,Maurizio Mangia, Giovanna Serra
responsabile diritti SIAE e autorizzazioni: Enrico Tricarico

Lo attende sotto casa e lo aggredisce con un bastone: 40enne in ospedale con una frattura in testa

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LEVERANO (Lecce) – Misteriosa e violenta aggressione a Leverano, dove un uomo di 40 anni è finito in ospedale con una frattura alla testa dopo essere stato colpito con una mazza di legno. L’episodio, sul quale sono in corso le indagini dei carabinieri della stazione locale, si è verificato nel primo pomeriggio di ieri in via Pantelleria, alla periferia del paese.

Atteso sotto la sua abitazione dall’aggressore, la vittima sarebbe stata raggiunta da un solo colpo alla testa, per la quale è stato necessario il trasporto d’urgenza in ospedale. Attualmente si trova ricoverato con una prognosi di 35 giorni.

L’uomo ferito avrebbe indicato ai militari il nome del suo aggressore, ora attivamente ricercato. All’origine dell’aggressione, probabilmente, dissidi di natura personale.

Francese sale sul tetto di una villetta e si rifiuta di scendere, tensione alla periferia di Lecce

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LECCE – Sono ore di apprensione alla periferia di Lecce, dove un cittadino francese è salito sul tetto di un’abitazione di via Jacopo Della Quercia e si è seduto sul cornicione, manifestando nessuna intenzione di scendere.

Al momento non è chiaro quali siano stati i motivi che hanno spinto lo straniero, senza fissa dimora, a rifugiarsi sul tetto di una villetta.

La vicenda è seguita da vicino dagli agenti delle Volanti e dalla Squadra Mobile di Lecce, giunti sul posto insieme ai medici del 118.

Aggiornamenti nelle prossime ore.

Laboratori analisi, Asl: “Il servizio è tornato al normale funzionamento”

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LECCE – I laboratori analisi della Asl Lecce stamattina sono tornati a funzionare regolarmente. L’aggiornamento del sistema informativo – si legge nel comunicato – è stato completato, per cui è stata ripristinata la gestione informatizzata del processo di lavorazione (ritiro prelievi e refertazione) e i disagi avvertiti dall’utenza nella giornata di ieri sono rientrati completamente.

Il disguido ha riguardato, in particolare, l’attività esterna dei laboratori analisi dell’Ospedale “Vito Fazzi”, della Cittadella della Salute di Lecce, di Galatina, Copertino, Nardò e dei relativi centri prelievi (Area Nord), mentre le urgenze interne sono state comunque garantite con l’attività manuale da parte degli operatori. Qualche ulteriore ritardo potrà verificarsi a causa del carico di lavoro da smaltire, per cui ASL Lecce confida nell’impegno degli operatori e nella collaborazione degli utenti.

Nessun problema, invece, nei laboratori analisi di Casarano, Scorrano, Gallipoli, Poggiardo e centri prelievi collegati (Area Sud), dove l’attività è proseguita regolarmente.

 

 

“Frame”, debutto Nazionale per Koreja al “Napoli Teatro Festival”

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NAPOLI – Dopo 7 anni, la compagnia salentina torna a Napoli, ospite della prestigiosa manifestazione: PRIMA ASSOLUTA alla X edizione del Napoli Teatro Festival, per “Frame” il nuovo lavoro di Koreja con la regia di Alessandro Serra, ispirato all’universo pittorico di Edward Hopper.

L’edizione 2017 del Festival diretta da Ruggero Cappuccio, è stata inaugurata il 5 giugno da Franco Battiato e proseguirà fino al 10 luglio proponendo in undici sezioni, più di 90 titoli e decine di debutti in prima assoluta. Dagli spettacoli Internazionali a quelli Italiani, attraversando Danza, Musica, Cinema, Letteratura, Formazione, Mostre, ed ancora la sezione SportOpera, i Progetti Speciali, fino alla sezione Osservatorio che darà spazio a compagnie di grande valore sostenendole nel processo produttivo.

Una manifestazione che si è affermata in questi anni quale straordinario strumento di valorizzazione e promozione di tante realtà artistiche del nostro Paese, favorendo la crescita culturale del nostro territorio attraverso l’incontro tra espressioni delle Arti della Scena provenienti da ogni parte del mondo.

DEBUTTO DA TUTTO ESAURITO quello che attende Koreja il 10 e l’11 giugno p.v. al Teatro Nuovo di Napoli. Il nuovo lavoro della Compagnia con la regia del pluripremiato regista Alessandro Serra, si ispira all’universo pittorico di Edward Hopper. Una finestra, una vetrina di un bar, l’uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno. Figure sempre ai margini di una soglia in cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe.

[…] Ogni sua opera – sostiene il regista – è stata trattata come un piccolo frammento di racconto dal quale distillare figure, situazioni, parole. Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa.

Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore. Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni.

Opere straordinarie compiute attraverso l’ordinario. Quanto più consuete sono le ambientazioni, abitate da figure semplici, tanto più si rivela la magia del reale.

Non c’è tempo per descrivere, tutto accade in un soffio. In un soffio si rappresenta la verità interiore. C’è un dentro e c’è un fuori che osserva ma non vi è alcun intento voyeuristico, nessuna perversione. Una castità e un pudore che si sprigionano quando si è riconciliati, calmi, scaldati dal sole. Quando la frattura interiore è già avvenuta in noi e tutto scorre senza rimpianti, lasciando che la vita che ci resta abbia il suo giusto decorso. Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore […]

progetto e ideazione Alessandro Serra
con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta,
Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro
Regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
Realizzazione scene Mario Daniele
Collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini
Un ringraziamento ad Anna Chiara Ingrosso
Tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale
Organizzazione e tournée Laura Scorrano, Georgia Tramacere
Co-produzione Compagnia Teatropersona

 

 

Nardò: mercoledì 7 giugno inaugurazione della sezione del Museo Diocesano dedicata a “monsignor Aldo Garzia”

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NARDO’ (Lecce) – Sarà intitolato a monsignor Aldo Garzia, primo vescovo della diocesi riunita di Nardò – Gallipoli, il Museo diocesano che mercoledì 7 giugno verrà inaugurato a Nardò con una cerimonia che si svolgerà tra la Cattedrale dell’Assunta e l’adiacente e antico Seminario vescovile, sede del Museo, in piazza Pio XI.

Per l’inaugurazione dell’importantissimo spazio artistico e culturale, che si aggiunge alla già importante rete museale cittadina, (13 anni dopo la sezione di Gallipoli) si terrà un convegno di presentazione, nella Basilica Cattedrale.

L’evento vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’arcivescovo monsignor Rino Fisichella, teologo, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’inaugurazione sarà preceduta, alle ore 18, dalla Concelebrazione Eucaristica, presieduta da monsignor Rino Fisichella. Alle 19, sempre in Cattedrale, sarà monsignor Giuliano Santantonio, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Curia e del Museo ad introdurre l’incontro di presentazione che vedrà la partecipazione del governatore Michele Emiliano, dell’architetto Maria Piccarreta, Soprintendente Abap per le province di Lecce-Brindisi-Taranto, del sindaco di Nardò, Giuseppe Mellone e dello stesso monsignor Fisichella.

A concludere i lavori sarà il vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Fernando Filograna.

Subito dopo, il Museo diocesano aprirà le sue porte, svelando gli immensi tesori d’Arte che custodisce. Allestito su iniziativa della Diocesi di Nardò-Gallipoli, con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana, dell’Unione Europea e della Regione Puglia.

La sezione di Nardò sarà dedicata alla memoria di monsignor Aldo Garzia, primo vescovo della diocesi (dal 1986 al 1994), che tanto si spese per la creazione ed il funzionamento dell’Ufficio diocesano per i beni culturali, embrione di quella realtà che oggi può annoverare nella sua struttura musei e biblioteche e che si occupa del funzionamento operativo delle procedure di restauro e conservazione dei Beni Culturali. Sia il vescovo Vittorio Fusco che il vescovo Domenico Caliandro, assistiti operativamente dalla saggezza e la competenza di monsignor Antonio Giuri, responsabile fino a poco tempo fa degli affari amministrativi della diocesi, hanno poi contribuito e spinto per la realizzazione di questo polo culturale di enorme interesse.

La svolta decisiva l’ha data il vescovo Fernando Filograna, attentissimo alle tematiche culturali, assistito da don Luca Albanese, attuale responsabile per gli affari amministrativi, e da monsignor Giuliano Santantonio, direttore di ufficio e del Museo.

Il Museo, che occupa il primo piano dell’antico Seminario, di fronte all’Episcopio, nel cuore del centro storico di Nardò, ospiterà statue, suppellettili e paramenti sacri, e preziose tele, alcune delle quali recuperate nel corso degli anni, insieme a libri antichi, trafugati e poi ritrovati grazie alle ricerche certosine dei due direttori dell’ufficio che si sono avvicendati negli anni, don Santino Bove Balestra, negli anni ’90 e monsignor Giuliano Santantonio, dal 2000 ad oggi.

“I veri musei sono quei posti dove il Tempo si trasforma in Spazio”, –  dichiara il vescovo della diocesi Fernando Filograna, citando lo scrittore turco Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura nel 2006, che poi continua – “Sono rimasto ammirato  dalla professionalità e dalla passione di quanti hanno prima sognato e poi realizzato, tassello dopo tassello, questa sezione del Museo Diocesano. Sono infatti tante le persone coinvolte, le donne e gli uomini che hanno creduto in questa modalità di comunicazione dei  valori del Vangelo e della Tradizione  in maniera tangibile, mediante la raccolta e l’esposizione di opere un tempo nascoste che diventano per la prima volta fruibili da parte di chi vorrà visitare con la mente e con il cuore tale Museo.

Le opere d’arte sono testimonianza viva e pertanto strumento di evangelizzazione permanente in una società che, oggi più di ieri, ha bisogno di toccare con mano quanto la Chiesa ha saputo costruire nel tempo  attraverso le mani di tanti uomini ispirati da Dio e dallo Spirito Santo che è Creatore”.

 

Don Pantaleo Roberto Tarantino

Ufficio stampa


Rally, Campionato Regionale, la Scuderia Salentomotori conclude con il 2° posto assoluto di Memmi-Cicognini

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TRICASE (Lecce) – La Scuderia Salentomotori porta a casa un rendimento importante con il 2° posto assoluto nel Campionato Regionale di Tommaso Memmi e Monica Cicognini con la Peugeot 207 Super2000 del Team Colombi. “E’ stato un fine settimana molto faticoso, – spiega il presidente della Scuderia Antonio Forte – i nostri equipaggi si son fatti valere in una gara molto faticosa. Sono appagato della classifica per la scuderia e per ognuno di loro che ha affrontato un tracciato così articolato. Un elogio va al pilota casaranese, Fernando Primiceri che ha primeggiato la classifica regionale, a bordo della performante Skoda R5 dello stesso Team di Tommaso Memmi.

Secondi assoluti, vincitori di classe e di gruppo Tommaso Memmi e Monica Cicognini su Peugeot 207 S 2000: “è sempre un piacere parteciparvi al Rally del Salento – racconta Tommaso, soprattutto quando al fianco hai una delle migliori navigratici d’Italia, Monica Cicognini che è stata determinante e strepitosa in tutto -, non mi aspettavo un risultato così importante in una gara così insidiosa, in quanto per problemi legati al lavoro, sia io che Monica non abbiamo potuto preparare al meglio la nostra gara. Grazie a chi ha creduto in me, alle tante persone presenti su tutto il tracciato, al Team Colombi che come sempre ha messo a disposizione una performante vettura”.

Quinto assoluto, primo di gruppo e primo di classe A7, per Antonio Forte e Gianmarco Ventruto. “La gara è andata meglio di quanto mi aspettavo. Una competizione che ha confermato la crescita e il giusto feeling con il mio co-pilota, un ragazzo straordinario, che grazie al suo impegno ci porta a fare bene”.

Secondo di gruppo e primo di classe A6 (Campionato Italiano) per Pasquale Fiorito e Gabriele Passaseo. Una gara che era iniziata male il sabato, già sulla prima prova speciale l’equipaggio si ritrovava ad un quarto di inizio prova con la vettura out, per un cedimento della testina sinistra. La domenica rientrano in gara con il formula rally, e la giornata termina nei migliori dei modi. Fiorito: “è stato un rally che avevamo preparato molto bene, un vero peccato non aver potuto disputare la 1^ tappa, ma sappiamo benissimo che i rally sono anche questi. Mi ritengo soddisfatto di quanto fatto nella 2^ tappa.

Con lo spirito di chi pensa solo a divertirsi Luca e Nicola Negro sono riusciti a giungere al traguardo (vincendo la classe R3C – Campionato Nazionale) nonostante qualche problema meccanico della loro Renault Clio R3C del Team Trodella: Luca narra: “ho avuto un problema sull’impianto di estinzione già dalle prime prove speciali della 1^ tappa, che mi ha costretto al ritiro; grazie all’efficientissimo lavoro della squadra, sono riuscito a ripartire la domenica mattina, dove il nostro intento era quello di professare chilometri di prove speciali e di arrivare sulla pedana di arrivo.

Esordio vincente per Donato Parrotto, che per il 50° Rally del Salento ha fortemente voluto al suo fianco la straordinaria Silvia Vincenti, figlia di Mario, prematuramente scomparso. Vincitori della classe Racing Start (Campionato Italiano) su Citroen Saxo: “ è andata molto bene – spiega Donato – era da molto tempo che sognavo di fare una gara così completa, e ringrazio con tanto affetto la mia navigatrice, che ha saputo confidarmi la determinatezza per arrivare sul palco di arrivo, sono sicuro che il grande Mario da lassù ci ha guidato su tutte le prove speciali, e per questo che dedico il nostro risultato proprio a lui”.

Vincitore di classe e secondo di gruppo per Francesco Giangreco navigato da Stefano Mergola su Peugeot 207 R1T: ”senz’altro una gara divertente – dice Francesco – ho trovato tanta passione sia nel pubblico che nei concorrenti. Sapevamo già che sarebbe stata una gara difficile, ma noi eravamo pronti nell’affrontarla con determinazione, ma un problema al cambio, ci ha portato ad affrontare alcune prove speciali solo con la terza marcia”.

Un tiratissimo quarto posto di gruppo e secondo di classe N2 (Campionato Nazionale) per Francesco Formosi e Scrigna: “una grande attesa per questo meraviglioso rally, avevamo buone intenzioni ma per problemi di natura meccanica abbiamo tirato i remi in barca, abbiamo cercato di gestire al meglio le prove speciali, con la sola intenzione di arrivare in Piazza Mazzini, queste le dichiarazione di Francesco.

Gara sfortunata invece per Antonio Russo e Riccardo Indino, entrambe all’esordio dei rally. I due avevano preso parte al campionato regionale con una Citroen C2 Racing Start, costretti al ritiro per una piccola uscita di strada.

 

Spaccate ai danni di bar e tabaccherie: undici anni di reclusione alla banda di ladri

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LECCE – Undici anni di reclusione per i componenti della banda specializzata in spaccate ai danni di tabaccherie e bar. In tre hanno patteggiato la pena davanti al gup Stefano Sernia. Quattro anni di reclusione sono stati inflitti ad Antonio Luigi Tursi, 51 anni, di Lecce così come ad Antonio Sansonetti, 33 anni, di Surbo; 3 anni, invece, a Luca De Santis, 25 anni, di Lecce; Vincenza Coppola, 40enne, sempre di Lecce, moglie di Tursi, sceglierà la via del dibattimento per dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. I tre imputati erano accusati anche di associazione a delinquere. Per la banda fatela si rivelò il furto ai danni di un’officina di macchinari agricoli compiuto il 22 dicembre scorso. I ladri vennero fermati e arrestati dopo un lungo e spericolato inseguimento. In auto i banditi nascondevano anche quattro tipici cappelli di Babbo Natale. Gli arresti posero così la parola fine ad una lunga scia di scorribande notturne che avevano destato forte preoccupazione tra i commercianti.

Con il prosieguo delle indagini, infatti, gli agenti della Squadra mobile hanno rifilato alla banda una decina di altri colpi. Tutti i furti sono stati compiuti tra novembre e dicembre scorsi. I banditi si muovevano a bordo di auto rubate, tra cui una Fiat uno e una Fiat Brava, quest’ultima depositata in un immobile disabitato dove i ladri venivano accompagnati dalla moglie di Tursi e poi ripresi al loro rientro. Nella sola notte del 18 novembre i malviventi avrebbero compiuto tre furti in rapida successione: al bar tabacchi “Mirò” di Carmiano; al bar tabacchi annesso al distributore di benzina “Q8” di via Giammatteo a Lecce e in una tabaccheria di Giorgilorio.

La banda sarebbe tornata in azione nella notte del 24 novembre quando i ladri ripulirono il bar “Caffè degli Studenti” di Piazza Palio a Lecce; risale al 15 dicembre a Muro Leccese il furto ai danni del bar tabacchi annesso al distributore di benzina “Total Erg”. Il 19 dicembre, poi, il furto ai danni del distributore di benzina “Ip” di Vernole non andò a buon fine. Gli ultimi assalti vennero compiuti nella notte del 20 dicembre: a Monteroni nel bar tabacchi annesso all’area di servizio “Carriero Energy”; al bar tabacchi del distributore di benzina “Q8” a Salice Salentino; subito dopo al bar tabacchi dell’area di servizio “Eni” di Campi Salentina. Davanti al gup ha chiuso i propri conti con la giustizia anche un quinto imputato: il 65enne di Surbo Francesco Garzia. Rispondeva di ricettazione. Secondo gli investigatori, avrebbe ricevuto biglietti gratta e vinci rubati dalla banda in alcune scorribande. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Mario Ciardo e Carlo Reho.

F.Oli.

Incidente stradale sulla s.s. 101, muore il conducente di un furgone

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NARDO’ (Lecce): E’ di una vittima il bilancio di un terribile incidente stradale avvenuto alle 19,30 circa sulla statale 101 che collega Lecce con Gallipoli, allo svincolo per Nardò.

La vittima, Vincenzo Conte 45enne di Copertino, era a bordo di un furgone quando, per cause ancora da accertare, sarebbe uscito fuori strada fino a sbattere contro un muro. L’impatto è stato devastante e nonostante i tempestivi soccorsi non c’è stato nulla da fare per il conducente del mezzo.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Nardò, della polizia stradale di Lecce e i sanitari del 118.

Operazione “Pozzino”, in 38 davanti al gup, in due chiedono di patteggiare

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COPERTINO (Lecce) – Si sfilaccia in tre tronconi processuali l’inchiesta nata dall’operazione ribattezzata “Pozzino” condotta dai carabinieri della tenenza di Copertino e della compagnia di Gallipoli. Saranno giudicati in abbreviato Albino Barba, 63enne di Monteroni di Lecce; Francesco Paolo Elio Buttazzo, 26 anni, di Lequile; Marco Alfredo Capone, detto “Drapo”, 25, di Lequile; Pier Gianluca Coppola, 34, di Lecce; Osvaldo Erpete, 62, di Arnesano; Andrea Mancarella, 33, di Lequile; Patrizio Margilio, detto “zio”, 35, di Squinzano; Andrea Martina, alias “Pacciani”, 34, di Copertino; Raffaele Padula, detto “Marvol”, 34, residente a Crespano del Grappa; Biagio Pagano, 33, di Copertino; Marcello  Paglialunga, 47, di Leverano; Simone Palaia, 34, di Squinzano; Cosimo Emiliano Palma, 33, di Squinzano; Mattia Panico, detto “Pagliaccio”, 26, di San Pietro in Lama; Sergio Rizzo, 67, di Monteroni; Umberto Savoia, 40, di Squinzano; Mirko Sederino, detto “Parsifal”, 25, di Lequile; Luigi Tarantini, detto “Gino”, 77, di San Pietro in Lama; Antonio Vadacca, alias “Antonio ca ca”, 44, di Monteroni.

L’udienza davanti al gup Michele Toriello è stata aggiornata al 6 luglio prossimo quando la pubblica accusa articolerà la propria requisitoria. Sentenza prevista per settembre. In quattordici hanno chiesto di essere giudicati in ordinario. Anche per gli imputati di questo secondo filone processuale la Procura si esprimerà sempre il 6 luglio. Si tratta di: Marco Caramuscio, 33 anni, di Monteroni; Antonio Cenci, 51, di Squinzano; Maurizio Contaldo, 55, di Lecce; Antonio De Carlo, alias “Tonio Cauru”, 42, di San Pietro in Lama; Matteo Gonni, 46, di San Pietro in Lama; Luigi William Iaconisi, 39, di Bagnolo del Salento; Mirko Vincenzo Ingrosso, 26, di San Cesario; Gianluca Levante, detto “Gigio”, 36, di Squinzano; Marcello Mancarella, 50, di San Cesario; Vito Rocco Mancarella, 47, di San Cesario; Aldo  Montinari, 73, di Lecce; il boss Roberto Nisi, 64, di Lecce; Dario Rizzo, 39, di Monteroni;  Francesco Gregorio Sambati, 38, di Monteroni. Due le richieste di patteggiamento: per Marco Centonze, 31, di Squinzano e Severino Francioso, 32, di Squinzano. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo.

L’indagine è stata condotta dai militari guidati dal luogotenente Salvatore Giannuzzi. Il presunto sodalizio avrebbe gestito il business dei furti con la tecnica del “cavallo di ritorno”. La banda rubava auto e mezzi agricoli e poi chiedeva alla vittima una somma di denaro per restituire la refurtiva. E per comprendere il volume degli affari basti pensare che tra il 2011 e il 2012 sono state presentate in caserma 35 denunce per estorsione. L’organizzazione avrebbe imbastito anche una redditizia attività di spaccio. Con i proventi dell’illecita attività l’associazione avrebbe anche acquistato armi poi consegnate ai sodali. Il gruppo avrebbe pianificato ogni business in una masseria nelle campagne di San Pietro in lama in contrada Pozzino da cui ha poi preso il nome dell’indagine culminata a febbraio del 2016 con una serie di arresti e decine e decine di indagati a piede libero.

Nel collegio difensivo compaiono gli avvocati Roberta Capodieci, Viola Messa, Francesco Spagnolo, Andrea Sambati, Luigi Rella, Angelo Vetrugno, Giuseppe Romano, Anna Maria Caracciolo, Massimiliano Petrachi, Massimo Manfreda, Luigi e Alberto Corvaglia, Giancarlo Dei Lazzaretti, Martina Giannoccolo, Raffaele Lorenzo, Nicola Caroli, Simone Perlangeli, Vittorio Vernaleone, Raffaele Di Staso, Dimitry Conte, Giovanni Tarantino, Giuseppe Romano, Ivan Feola, Francesco De Giorgi, Antonio Savoia, Massimo Bellini, Ladislao Massari, Anna Inguscio, Giuseppe Bonsegna, Sandro Matino, Stefano Pati, Giovanni Baldassarre, Vito Quarta.

F.Oli.

Foresio: “Da Martini solo annunci, con loro più che rigenerazione c’è stata degenerazione urbanistica”

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LECCE – “La progettualità di questa amministrazione uscente si sta scatenando tutta insieme in questa campagna elettorale, al netto di dieci anni in cui le cose sono state fatte male o a metà, in cui importanti contenitori sono stati ristrutturati ma non vengono fruiti per mancanza di gestione e – aggiungerei io – anche di visione e quelli che sono aperti al pubblico, vedi il Must o il Castello Carlo V, non sono mai stati sfruttati al massimo delle loro potenzialità”. Lo dichiara il Capogruppo Partito Democratico Comune di Lecce, Paolo Foresio.

“Ora – prosegue – l’assessore uscente all’Urbanistica, in barba, fra l’altro, alle disposizioni che vieterebbero di svolgere propaganda sull’attività istituzionale nei trenta giorni prima del voto, ci presenta un piano di Rigenerazione Urbana che assomiglia più che altro a un libro dei sogni. Si tratta, infatti,di un programma tardivo incentrato sulla riqualificazione costiera delle marine del tutto privo di una visione d’insieme. Sembra quasi che vogliano mettere una pezza sulle marine, che definiscono, insieme alle periferie, il grande fallimento del sindaco e degli amministratori uscenti.

Ricordiamoci che Martini non ha dotato la città né del Piano Coste né del PUG, che ancora manca una strategia sul riuso di grandi spazi dismessi, una sull’emergenza abitativa e soprattutto manca un bilancio sui vecchi progetti di rigenerazione già consegnati alla città, a cominciare da via Leuca, che non può essere definito altro che disastroso per i disagi che sta creando a tutti.

Con quale credibilità oggi ci si candida, quindi, ad immaginare un programma di rigenerazione urbana dopo i molteplici esempi di degenerazione urbanistica che abbiamo subito in questi 20 anni? L’assessore Martini – conclude Foresio – dovrebbe chiedere, quindi, scusa a tutti i leccesi per i danni già fatti, come appunto via Leuca, e non fare ancora annunci faraonici e di chiaro stampo elettoralistico”.

 

 

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