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Channel Details:
  • Title: Corriere Salentino
  • Channel Number: 48292025
  • Language: Italian
  • Registered On: July 16, 2015, 3:12 am
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  • Latest Snapshot: July 25, 2020, 7:38 am
  • RSS URL: http://www.corrieresalentino.it/feed
  • Publisher: https://www.corrieresalentino.it
  • Description: Quotidiano di informazione online per Lecce e il Salento
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“Una chitarra in frac”, al Teatro “Il Ducale” di Cavallino i più grandi successi di Domenico Modugno

February 13, 2020, 5:55 am
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CAVALLINO (Lecce) – Da Meraviglioso a Resta cu ‘mme a Vecchio frac fino al celeberrimo Nel blu dipinto di blu. Al Teatro «Il Ducale» di Cavallino domenica 16 febbraio sono protagonisti i più grandi successi di Domenico Modugno con il concerto per chitarra solista  «Una chitarra in frac», che vedrà protagonista Vito Nicola Paradiso in uno spettacolo inserito nell’ambito della Stagione 2019/2020 siglata dall’Amministrazione Comunale.

Tutti gli arrangiamenti dei brani, che fanno parte del cd che dà il nome al concerto,  «Una chitarra in frac» appunto, sono del maestro Paradiso, in quello che è un vero e proprio tributo al grande cantautore pugliese.

Ingresso 8 euro. Orario biglietteria: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 17.30 alle ore 20. Infotel: 0832.611208 (durante gli orari di apertura del botteghino) – 331.639354.

 

 

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Lecce, istituito l’elenco per Mediatori Interculturali

February 13, 2020, 6:19 am
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LECCE – A distanza di un anno dalla firma del Protocollo d’Intesa tra il Cefass-Lecce, il Garante dei Diritti dei Minori della Regione Puglia, l’ASL di Lecce, la Procura della Repubblica per i Minori di Lecce, il Tribunale per i Minorenni di Lecce e il Centro Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata, è stato istituito il primo elenco per Mediatori Interculturali.

Il Protocollo di Intesa è stato firmato il 13 febbraio presso l’U.S.S.M.  di Lecce tra i partner che si sono attivati per risolvere le complesse problematiche sociali legate alla presenza di migranti e soprattutto di minori stranieri non accompagnati, presenti nella Regione Puglia.

L’istituzione dell’elenco, tenuto e gestito dal CEFASS, è visibile sul sito www.cefasslecce.it e chiarirà il ruolo e la professionalità del Mediatore Interculturale nei vari ambiti in cui la sua presenza è prevista.

Risponderà in tal modo alla grande richiesta di Mediatori Interculturali sul territorio, dando la possibilità ad Aziende, Enti e Istituzioni di avvalersi dei professionisti formati e qualificati dal CEFASS.

Si pongono così le basi per ascoltare le esigenze di chi lavora nell’ambito della Mediazione, favorendo l’ottenimento delle necessarie tutele e del rispetto dei propri diritti.

 

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Minori violentati nel casolare, l’anziano non risponde al giudice e l’indagine incrocia la scomparsa di un bimbo

February 13, 2020, 7:12 am
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TAVIANO/RACALE (Lecce) – Scena muta davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia nel carcere di Lecce. A.S., il 69enne di Taviano, accusato di aver abusato negli ultimi due anni di almenìo 17 ragazzini tra gli 11 e i 14 anni e di un maggiorenne si è avvalso della facoltà di non rispondere nel faccia a faccia con il giudice per le indagini preliminari Giulia Proto. Nessun cenno per difendersi dalle accuse di violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni e di continuata realizzazione di materiale pedopornografico contenute nell’ordinanza sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri del Reparto Operativo di Lecce coordinati dal pubblico ministero Stefania Mininni. Neppure spontanee dichiarazioni. Una scelta consentita dal codice di procedura penale in attesa che l’avvocato dell’uomo, il legale Carlo Portaccio, prenda visione di tutto il materiale probatorio a corredo dell’ordinanza. E solo dopo aver spulciato il carteggio la difesa valuterà se sia opportuno ricorrere al Tribunale del Riesame.

L’anziano, da tempo, aveva instaurato uno strano rapporto con alcuni ragazzini del posto. A volte li attendeva nelle vicinanze della scuola media; a volte li invitava a giocare a carte, mangiare pizze o fumare nella sua casa di campagna; in altre li seguiva in bici. A scoprire cosa accadeva in quell’immobile è stato il padre di un 12enne. Ha seguito il figlio nel casolare sorprendendo l’anziano mentre baciava sulla bocca un altro ragazzino. Colto con le mani nel sacco il 69enne si è giustificato dicendo che gli stava insegnando come si fa con le ragazze. Un pretesto adottato anche con tri minori per adescarli: palpeggiamenti, rapporti a volte orali, in altri completi. Per i giovanissimi non è stato facile svelare quel mondo in apparenza normale. Inizialmente ascoltati dal pm, supportati da una psicologa, hanno avuto difficoltà a riferire i fatti. Poi si sono liberati di paure e timori confessando di essere costretti ad assecondare le perversioni dell’anziano. La conferma è arrivata anche dalle chat dei ragazzini dove l’anziano veniva indicato con l’appellativo di “Nonnu”.

Quel “nonnnu”, nomignolo apparentemente amichevole, in realtà nasconde un’identità misteriosa e una figura indecifrabile. Perché A.S. è stato condannato per tentata estorsione nell’inchiesta sulla scomparsa di Mauro Romano, il bimbo di 6 anni di Racale rapito e svanito nel nulla il 21 giugno del 1977. E gli abusi denunciati in questi mesi su alcuni bambini ora affiorano in tutta la loro drammaticità rileggendo fascicoli ingialliti ma che tornano di stringente attualità a distanza di anni. I genitori di Mauro, la madre Bianca Colaianni e il padre Natale Romano, hanno chiesto che l’inchiesta sulla scomparsa del figlio venga riaperta alla luce dell’arresto di A.S.

Con sette telefonate all’epoca l’allora 25enne chiedeva 30 milioni ai due genitori per rivedere il figlio e di fare anche presto perché altrimenti lo avrebbero ritrovato in un pozzo. Ed un pozzo, effettivamente, è stato ispezionato nel mese di dicembre alla ricerca dei resti del piccolo Mauro alla periferia di Taviano nei terreni, guarda caso, in cui sorge il casolare in cui A.S. incontrava i minori a circa 200 metri da Racale. Coincidenze? O cosa? Importanti passi avanti in questa indagine potranno arrivare domani pomeriggio quando i genitori di Mauro saranno sentiti come persone informate dei fatti dal pm Stefania Mininni con la speranza di imprimere un’accelerata nella ricerca dei resti che una mamma ormai 70enne reclama, invano, da anni.

 

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Sorpreso con oltre un etto di marijuana in casa, arrestato 34enne leccese

February 13, 2020, 7:16 am
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LECCE – Da tempo era tenuto sotto controllo dai carabinieri, sospettosi che avesse imbastito un’attività di spaccio. Nelle scorse ore, per fugare ogni dubbio, i militari hanno fatto irruzione nella sua abitazione, scovando oltre un etto di marijuana. E per lui si sono così aperte le porte del carcere.

In manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è finito il leccese Jari Castelluzzo, di 34 anni, arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Lecce.

Durante la perquizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto 110 grammi di “erba”, oltre a materiale per confezionare le dosi ed alla somma contate di 69 euro, ritenuta provento dello spaccio. Per lui, come detto, si sono aperte le porte della casa circondariale di Lecce.

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A Koreja il Quartetto Werther: archi e pianoforte per una serata all’insegna della musica classica d’eccellenza

February 13, 2020, 7:46 am
≫ Next: Continua ad abitare nella villa confiscata nel 2015: scatta lo sgombero forzato
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LECCE – Venerdì 14 febbraio ore 20.45 secondo appuntamento con CROMA, la rassegna di musica classica curata da Ludovica Rana, giovane violoncellista salentina di Arnesano dalla carriera internazionale.

Ospite della serata il Quartetto Werther, una delle più giovani e promettenti realtà nel panorama cameristico italiano. Composto da Misia Jannoni Sebastianini al violino, Martina Santarone alla viola, Simone Chiominto al violoncello e Antonino Fiumara al pianoforte, il Quartetto è vincitore del Terzo Premio nella 20esima edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Trio di Trieste” e svolge un’intensa attività concertistica esibendosi per prestigiose istituzioni musicali e presso importanti teatri in Italia e all’estero.

Durante la serata il Quartetto eseguirà brani tratti da G. Mahler (Quartettsatz in La minore), A. Copland (Quartetto per pianoforte e archi), G. Fauré (Quartetto op 45 n. 2).

La serata si apre alle 19.30 con un appuntamento per assaggiare la musica classica e capirne il gusto. BISCROMA: IL CLASSICO APERITIVO è uno spazio di approfondimento che precede il concerto. Giacomo Fronzi, musicologo e filosofo, incontrerà il pubblico e i musicisti per una immersione anche gustativa nella musica classica, per scoprirne sfumature, sapori e colori.

Nel 1876, G. Mahler, sedicenne, compose il suo Quartettsatz unico suo brano cameristico, scritto in occasione di un concorso di composizione indetto dal Conservatorio di Vienna.

La scrittura è ancora acerba ed a tratti non completa, ma sono presenti elementi cari al Mahler delle grandi sinfonie.

Nel 1950 Aaron Copland sperimentò una nuova scrittura sintetizzata nel Quartet for strings and piano. Il carattere austero e maestoso dell’Adagio serio scaturisce dalla scelta della linea melodica basata su una serie di 12 note. Il carattere scherzoso e umoristico dell’Allegro giusto, in cui inserisce temi prettamente folkloristici americani e il continuo richiamo al jazz. Il Non troppo lento conclusivo, conclude il quartetto regalando un’aura di purezza e serenità.

Il secondo quartetto di Fauré è un chiaro esempio dello stile espressivo che in cui il compositore fa un uso molto complesso dell’armonia rifiutando ogni retaggio romantico, sentimentale e manieristico.

L’Allegro molto moderato iniziale, la grande invenzione melodica incontra il sapiente e ardito uso delle possibilità armoniche, mentre le sonorità aspre e gli ostinati del secondo movimento preludono in un certo senso alla scrittura del primo novecento. L’Adagio ma non troppo, fulcro emozionale di tutto il quartetto, evoca serenità. L’energico Allegro molto traghetta l’opera tra ardite soluzioni armoniche e virtuosismi trascendentali verso un finale in tonalità maggiore.

Vincitore del Terzo Premio nella 20esima edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Trio di Trieste”, il Quartetto Werther svolge un’intensa attività concertistica esibendosi per prestigiose istituzioni musicali e presso importanti teatri, tra cui: Teatro “La Fenice” di Venezia, Fondazione Perugia Musica Classica, Istituzione Universitaria dei Concerti, Unione Musicale di Torino, Bologna Festival, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Ristori di Verona, Moscow International House of Music, Teatro Sociale di Como, Festival Nei Suoni dei Luoghi del Friuli, Ritratti Festival di Monopoli, Oratorio del Gonfalone, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Liszt di Albano Laziale, Società Umanitaria di Milano, Festival Pontino di Musica, Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro. Vincitore del “Premio A. Burri” 2019 promosso dal 52esimo Festival delle Nazioni, è inoltre secondo classificato ed unica formazione italiana sul podio ai concorsi internazionali di musica da camera Premio “Boccherini” di Lucca e “Luigi Nono” di Torino ed è stato vincitore assoluto dei Concorsi “Città di Magliano Sabina”, “Riviera Etrusca” di Piombino, “G. Rospigliosi” di Lamporecchio. Formatosi nel 2016 sotto la guida del Trio di Parma e Pierpaolo Maurizzi, dopo aver frequentato il corso di perfezionamento in musica da camera della Scuola di Musica di Fiesole, ha conseguito il master di secondo livello presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma con il massimo dei voti, Lode e Menzione d’Onore. Nel 2018 ha preso parte all’International Chamber Music Campus organizzato dalla Jeunesse Musicale Deutschland partecipando ai corsi del Cuarteto Casals, di Vivian e Donald Weilerstein a seguito dei quali il Quartetto Werther è stato selezionato per entrare nel circuito Le Dimore del Quartetto. La loro formazione si è inoltre avvalsa dei preziosi consigli ricevuti da Bruno Giuranna, Luc-Marie Aguera e Patrick Jüdt. L’attività del quartetto è sostenuta dall’Associazione Musica con le Ali.

Ludovica Rana ha 24 anni, si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Musicale “Giovanni Paisiello” e successivamente ha conseguito il Master in Music Performance presso Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano sotto la guida del M° Dindo. Si è diplomata con il massimo dei voti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Corso di Perfezionamento di Musica da Camera e attualmente frequenta il Corso in Violoncello con il M° G. Sollima. Si è già imposta in prestigiosi Concorsi ed ha vinto numerosi Premi. Attualmente è Direttore Artistico della Stagione musicale Sfere Sonore e dal 2017 diventa Segretario Artistico del Festival Classiche Forme a Spongano. Dal 2018 è sostenuta dall’Associazione culturale Musica con le Ali. Suona un violoncello C. A. Miremont del 1870.

Giacomo Fronzi (1981), laureato in Filosofia (Lecce) e in Musicologia (Venezia), è dottore di ricerca in Etica e antropologia filosofica all’Università del Salento. È diplomato in pianoforte (Lecce) e si interessa prevalentemente di estetica contemporanea e filosofia della musica. Attualmente insegna filosofia e storia al liceo classico “De Sanctis-Galilei” di Manduria.

È abilitato per le funzioni di professore universitario di II fascia di Estetica e componente del Consiglio direttivo nazionale della Società Italiana d’Estetica (SIE). Collabora con Rai Radio3 (in qualità di autore e di conduttore), “MicroMega” (per il cui sito filosofico cura la rubrica di estetica “Eikon”) e “il manifesto”. È autore di circa 80 pubblicazioni di livello nazionale e internazionale. Oltre ad articoli e saggi, ha curato il volume John Cage. Una rivoluzione lunga cent’anni e pubblicato i volumi Etica ed estetica della relazione, Contaminazioni. Esperienze estetiche nella contemporaneità, Theodor W. Adorno. Pensiero critico e musica, Electrosound. Storia ed estetica della musica elettroacustica, La filosofia di John Cage e Philosophical Considerations on Contemporary Music. Il suo prossimo libro, che verrà pubblicato da Carocci, sarà dedicato a ventiquattro compositori del Novecento.

L’appuntamento rientra in STRADE MAESTRE 2019-2020, il progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, – FSC Fondo per la Coesione 2014-2020, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, PiiiL Cultura – Comune di Lecce; Teatro Pubblico Pugliese consorzio Regionale per le arti e la cultura. Partner Provincia e Polo Biblio Museale di Lecce. Con il contributo di Adisu Puglia.

Intero € 10,00 – ridotto (under 30 e over 60) € 8,00

Il classico aperitivo: €6

 

 

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Continua ad abitare nella villa confiscata nel 2015: scatta lo sgombero forzato

February 13, 2020, 8:23 am
≫ Next: Abusi edilizi e sbancamenti del litorale sabbioso nel “Lido Belvedere”: tre indagati
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MONTERONI (Lecce) – La sentenza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione il 25 maggio 2015 l’aveva trasformata ufficialmente in una proprietà dello Stato, rendendo definitiva la sua confisca. In quasi cinque anni, però, il suo proprietario Giovanni Mazzotta, 55enne di Monteroni di Lecce, noto esponente della criminalità organizzata locale, è rimasto ad abitarvi con la sua famiglia senza mai andarsene.

Solo ieri gli agenti della questura di Lecce, sotto il coordinamento della prefettura, hanno raggiunto la villa e hanno dato il via alle operazioni di sgombero forzato dell’immobile. La struttura, situata in contrada Saetta, sulla strada che da Monteroni di Lecce conduce a Copertino, era già stata da tempo trasferita dall’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata al patrimonio indisponibile del Comune di Monteroni, ai fini del suo utilizzo per scopi sociali.

Di fatto, però, essendo ancora occupato, non era possibile trasformare la struttura secondo quanto previsto dalla legislazione antimafia. Per questo motivo la prefettura si è dovuta attivare per promuovere un’azione che permettesse di liberare una volta per tutte l’immobile da presenze ormai illegittime.

“Tale operazione – si legge nella nota emessa dalla sede di via XXV luglio – rappresenta un forte e concreto segnale di affermazione della legalità su quel territorio, atteso che viene restituito per l’utilizzo a finalità sociali un bene già precedentemente confiscato in via definitiva e sottratto a quella finalità sociale a cui doveva essere destinato secondo i principi che ispirano la legislazione antimafia”.

Il provvedimento di confisca dell’immobile di proprietà di Mazzotta scaturisce dalla vicenda che l’ha condotto ad essere condannato per traffico di stupefacenti. Ritenuto un personaggio vicino al clan Scu dei fratelli Tornese, nel 2011 fu destinatario di un provvedimento di sequestro preventivo di beni, del valore di oltre 1,5 milioni di euro, che si trasformò in confisca, eseguita dalla Dia di Lecce nel 2015.

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Abusi edilizi e sbancamenti del litorale sabbioso nel “Lido Belvedere”: tre indagati

February 13, 2020, 12:41 pm
≫ Next: Straziati dal dolore per la morte del figlio, muoiono l’uno dopo l’altro in pochi giorni
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PORTON CESAREO (Lecce) – Tre indagati per i presunti abusi edilizi nel “Lido Belvedere” di Porto Cesareo finito sotto sequestro a luglio. Un avviso di chiusa inchiesta, a firma del pubblico ministero Alessandro Prontera, è stato fatto notificare ad Anna Rita Maniglia, 62 anni, di Arnesano, nella qualità di amministratore e legale rappresentante della società “Belvedere Lido” e titolare dello stabilimento “Lido Belvedere” dal 4 luglio 2002 al 25 settembre 2018; Stefania Durante, 45 anni, di Porto Cesareo, titolare dello stabilimento dal 26 settembre del 2018 al 20 settembre del 2019 e Paolo Martina, 60 anni, di Porto Cesareo, sempre in veste di titolare dal 26 settembre del 2018. Gli indagati rispondono di abusi edilizi e deturpamemnto di bellezze paesaggistiche.

A mettere in moto gli accertamenti in riva al mare è stata un’informativa della Capitaneria di Porto di Gallipoli e della Polizia provinciale di Lecce in cui veniva segnalato che in un’area di proprietà privata della società “Belvedere Lido sas” sarebbe stato compiuto uno sbancamento del litorale sabbioso, in assenza di qualsivoglia nulla-osta rilasciato dalle Autorità competenti. Un intervento massiccio e invasivo secondo gli investigatori coordinati dal pubblico ministero Alessandro Prontera. Perché le opere avrebbero provocato un insanabile mutamento dell’ambiente e la conseguente progressiva desertificazione dell’area per installare un consistente numero di ombrelloni e attrezzature balneari e di una rete metallica di 27 metri (lato fronte-mare) e di 15 metri (lato tratto est-ovest), in assenza di qualsivoglia titolo edilizio, dei nulla osta delle autorità preposte al vincolo e dei titoli demaniali rilasciati dal Capo del Compartimento.

Gli indagati, difesi dagli avvocati Francesco Vergine, Giuseppe Bonsegna, Tommaso Fasiello, Cosimo D’Agostino e Antonio Scalcione, hanno ora venti giorni a propria disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive.

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Straziati dal dolore per la morte del figlio, muoiono l’uno dopo l’altro in pochi giorni

February 14, 2020, 2:54 am
≫ Next: Notte “rovente”, doppio raid contro auto a Lizzanello. Mezzo in fiamme anche nella Grecìa Salentina
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NARDÒ (Lecce) – Non hanno retto al dolore per la morte del figlio e lo hanno seguito l’uno dopo l’altro, nel giro di pochi giorni, per ricongiungersi con lui in un abbraccio eterno.

È la drammatica e commovente storia della famiglia Gioffreda, proprietaria di un’azienda agricola nei pressi di Masseria La Grande, che ha scosso le comunità di Copertino e Nardò, rispettivamente città di origine e di residenza del nucleo familiare.

Dopo la morte del figlio Angelo, spirato all’età di 50 anni a causa di una malattina a fine gennaio, i genitori dell’uomo – Paolo Antonio ed Immacolata Tondo – se ne sono andati l’uno dopo l’altro a distanza di due giorni (l’uomo il 10 febbraio, la donna il 12), probabilmente straziati dal dolore per la perdita del figlio, che viveva con loro.

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Notte “rovente”, doppio raid contro auto a Lizzanello. Mezzo in fiamme anche nella Grecìa Salentina

February 14, 2020, 2:55 am
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SALENTO – Si allunga la scia di fuoco in provincia di Lecce, dove da giorni si susseguono incendi di auto spesso scatenati dall’uomo. Nella notte, altre tre vetture sono state avvolte dalle fiamme, costringendo i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce ad intervenire tempestivamente per evitare conseguenze per i residenti nelle strade in cui si sono sviluppati i roghi.

Via Oberdan, Lizzanello

A Lizzanello, a farne le spese sono state ben due autovetture parcheggiate in via XX Settembre, dove è stata completamente distrutta dalle fiamme una Fiat Punto, ed in via Guglielmo Oberdan, dove nel mirino è finita una Twingo. Sugli incendi, divampati a poche decine di metri ed a breve distanza temporale l’uno dall’altro, sono in corso le indagini delle forze dell’ordine: l’origine è dolosa. Le vetture sono di proprietà di due sorelle leccesi, sulla quaratina.

Un altro rogo d’auto – anch’esso di origine dolosa – è invece divampato a Martano, dove le lingue di fuoco hanno avvolto una Bmw di un giovane del posto, parcheggiata in via Alcide De Gasperi. Le indagini, in questo caso, sono affidate ai carabinieri della stazione locale, supportati dai colleghi della Compagnia di Maglie.

Al vaglio degli investigatori, in entrambi i casi, i filmati registrati da eventuali telecamere di sicurezza installate nella zona.

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Lascia il carcere il giovane che ha tentato di investire una pattuglia dopo un inseguimento

February 14, 2020, 3:58 am
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MELISSANO (Lecce) – Ha lasciato il carcere, subito dopo l’udienza di convalida, Roberto Russo, il 22enne di Melissano, finito in manette nella tarda serata di mercoledì con le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale dopo aver tentato di investire una gazzella dei carabinieri in un inseguimento ad alta velocità. Il giovane, difeso dagli avvocati Francesco Fasano e Alberto Ferro, ha ammesso gli addebiti negando però di aver voluto mettere in pericolo la vita dei militari. Si è spaventato perché era senza patente revocata a seguito di una serie di provvedimenti mentre tornava a casa della compagna e, messo alle strette, ha ingaggiato un inseguimento con le forze dell’ordine.

Per il gip Cinzia Vergine, (che ha convalidato l’arresto alleggerendo la custodia in carcere con quella più blanda dei domiciliari, in assenza del dolo non sussisterebbe l’accusa di tentato omicidio ferma restando la gravità indiziaria relativamente alla resistenza “posta in essere con modalità particolarmente cruente”. Ad ogni modo la misura dei domiciliari appare sufficiente per garantire le esigenze cautelari alla luce della gravità dei fatti, della personalità dell’indagato e delle restrizioni alla libertà già patite in passato.

Il giovane, mercoledì sera, era stato intercettato sulla provinciale Torre San Giovanni-Ugento da una gazzella dei carabinieri impegnati in un controllo su strada. N’è nato un inseguimento pratrottosi per alcuni chilometri prima che il giovane venisse bloccato davanti casa dove ad attenderlo c’erano gli agenti del Commissariato di Taurisano. A quel punto per Russo, che già a dicembre era finito nei guai perché trovato in possesso di circa 90 grammi di marijuana, si sono aperte le porte del carcere di Lecce. 

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Ztl, battaglia in Commissione: “Nessuna partecipazione”. Il “privilegio“ resta per chi può

February 14, 2020, 3:58 am
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LECCE – La sforbiciata sui pass ha del retorico che quasi infastidisce. Certo, è necessario intervenire per bloccare l’eccesso di emissioni, ma non certo per intralciare l’attività lavorativa di chi deve raggiungere il centro in velocità per ragioni importanti. Innanzitutto, quello sulle Ztl è un provvedimento non discusso sufficientemente con gli interessati, secondo la minoranza, poi include un postulato pericoloso: sindaco, assessori e dirigenti di settore  hanno diritto a un ingresso con macchina di servizio. Stranamente in questa bozza una testata giornalistica o un normale consigliere non può avere diritto al pass. Invece bisognerebbe decidersi: o tutti o nessuno! Il centro storico, anche se boccheggia per la crisi, è vivo e ha un tessuto commerciale molto attivo: ci sono B&B, artigiani, locali della movida, quindi è necessario ascoltare tutti i soggetti che operano all’interno venendo incontro alle loro esigenze.

Inoltre, la scelta del sindaco, se dovesse arrivare in porto, sarebbe solitaria e dal sapore punitivo nei confronti dell’informazione locale. Stupisce l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti di chi esercita la professione giornalistica: non c’è mai stato bisogno di un pass per tutti, ma almeno avere un po’ di considerazione  per le nove testate più importanti che garantiscono il diritto all’informazione a Lecce metterebbe in condizione queste ultime di lavorare meglio. Questi sono anni di grande decadenza per il giornalismo locale, soprattutto nella percezione del ruolo della professione: si vede da queste decisioni. Eppure, mentre vengono garantiti (giustamente!) i pass ztl ai militari, bisogna ricordare che il giornalismo ricopre la stessa funzione democratica di presidio del territorio, di “sentinelle della democrazia”.

Le istituzioni ci chiedono di venire a seguire 5 conferenze al giorno tra Provincia, Comune e prefettura, però non capiscono le esigenze di persone che lottano contro il tempo e non vanno a farsi una passeggiata in piazza. In tutte le città d’Italia esistono i pass necessari a far svolgere un compito importante come questo.

Questo lavoro si fa ormai sempre più in velocità: rallentarlo ulteriormente ed eliminando i pass (che sono solo uno a testata giornalistica) si creano molti problemi. I siti di cronaca leccese che fanno davvero click non sono più di 4-5. Ci sono solo 3 televisioni e 2 giornali. Si arriva a stenti a 10 pass. Possibile che questo sia un problema? Le macchine aziendali dei giornalisti viaggiano in tutto il Salento svolgendo un “servizio pubblico” di racconto del territorio e non si può sempre prendere una bicicletta per fare gli chic: chi fa questo lavoro lo sa! Ma se è un problema, allora rinuncino ai pass assessori, sindaco e dirigenti.

VOLANO GLI STRACCI IN COMMISSIONE  

Ieri mattina, a seguito della Commissione Traffico, congiunta a quella Statuto, che aveva come oggetto l’esame degli emendamenti e l’approvazione del nuovo regolamento della Ztl, l’opposizione ha fatto presente come non fosse possibile affrontare l’argomento all’ordine del giorno.
“Le motivazioni, palesate e trascritte nei verbali di commissione odierni dai nostri capigruppo, sono da ritrovarsi nelle diverse segnalazioni che le associazioni di categoria ci hanno favorito in queste settimane, ed in particolar modo nelle ultime ore –  spiegano i responsabili della minoranza – Infatti diversi emendamenti, accorgimenti e modifiche dell’attuale bozza di regolamento, elaborata dal governo, ci sono giunte a seguito dell’incontro pubblico indetto dall’amministrazione lo scorso 10 febbraio presso le Officine Cantelmo.
Per tali motivi abbiamo esplicitato la volontà di completare il lavoro di sintesi degli input che ci sono stati forniti, prima di esprime un parere e quindi un voto sul regolamento in questione.
Questo perché riteniamo doveroso che il parere delle parti in causa sia accolto, registrato, ascoltato e quindi condiviso prima di qualsiasi votazione, proprio per rispetto delle stesse. Abbiamo dunque scelto di astenerci dalla votazione rimandando le nostre proposte di modifica in sede di Consiglio.
Il governo, preso atto delle nostre dichiarazioni, ha in prima battuta provato ugualmente a porre in essere la votazione, nonostante la posizione compatta di astensione da parte di tutto il Centrodestra. Ha quindi (dopo)fatto retromarcia, annullando la votazione odierna e concedendo ulteriore tempo per acquisire dati.
L’argomento Ztl dovrebbe perciò essere ripreso nella prossima commissione.
Nelle more della riconvocazione della stessa, ribadiamo l’invito alle associazioni di categoria a favorirci ulteriori pareri utili a successive modifiche di un regolamento Ztl che, così come abbozzato dal governo Salvemini, non condividiamo. Così come non condividiamo l’ipocrisia di intestarsi uno spirito di governo partecipativo che anche oggi, nei fatti, è stato smentito.
Prima si dialoga poi si decide, questa è per noi la ‘partecipazione’”.

LA PERPLESSITÀ DEI CONSIGLIERI

Anche i consiglieri di maggioranza sono perplessi. Gigi Valente, di Puglia Popolare, esce allo scoperto: “

Tengo a precisare in merito al nuovo regolamento di accesso nella zona ZTL che la mia dichiarazione in Commissione Consiliare, ripresa da alcuni organi si stampa, non era tesa a garantire privilegi a nessuno, tantomeno al sottoscritto. Rivendico con forza il ruolo istituzionale di Consigliere Comunale che negli ultimi anni è quanto mai vilipeso dall’antipolitica. Un Consigliere è deputato alla verifica e controllo dell’azione amministrativa e dei servizi resi al cittadino. Quindi non si tratta di avere privilegi ma offrire l’opportunità a chi eletto democraticamente di esercitare la funzione a cui è stato deputato, tra cui la verifica dello stato del centro storico e la qualità dei servizi pubblici resi. Chi vive del suo lavoro e svolge le funzioni di Consigliere Comunale deve recarsi quotidianamente a Palazzo Carafa e deve essere messo nelle migliori condizioni per garantire una funzione pubblica”.

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Il “Fight Clubbing The Reality” approda a Lecce per la prima volta

February 14, 2020, 3:59 am
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LECCE – Il primo reality italiano sugli sport da combattimento sbarca per la prima volta a Lecce, in occasione della terza edizione di “Fight Clubbing The Reality”. Domenica 15 marzo, a partire dalle 19, le telecamere di Rai Sport si focalizzeranno sul ring del PalaVentura di piazza Palio, nell’ambito di un evento sportivo organizzato dalla OltreCorpo del maestro e pluricampione del mondo, Fabio Siciliani.

Sedici fighters (gli otto migliori atleti di muay thai e gli otto migliori di K-1) si sfideranno per staccare il pass della finale per la conquista del titolo del mondo di K-1 e di muay thai della categoria 71.8 chilogrammi, che si svolgerà a Pescara dal 13 al 17 maggio. Dopo i quarti di finale disputatisi a dicembre in quel di Vasto, il palazzetto dello sport di Lecce ospiterà le semifinali della manifestazione che si spacchetterà in quattro match di muay thai e quattro match di K-1. Il format ha preso il via lo scorso novembre presso il Salone d’Onore del Coni, alla presenza del Presidente Giovanni Malagò.

“Il presidente del Coni è rimasto estasiato dal nostro progetto – spiega Fabio Siciliani alla conferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina presso la sala Open Space del Comune di Lecce -. Il nostro è ancora uno sport minore, ma per visibilità e per numeri è il terzo in Italia. Per quanto riguarda il Fight Clubbing, il vincitore della muay thai avrà l’accesso al Thai Fight a Bangkok, mentre il vincitore della K-1 volerà a Buenos Aires per combattere ad una prestigiosa manifestazione di kickboxing. Prima delle semifinali del reality, l’8 marzo terremo uno stage di difesa personale femminile presso il centro commerciale Mongolfiera a Lecce”.

Alla conferenza ha preso parte assessore allo Sport, Paolo Foresio: “A Lecce siamo lieti di ospitare eventi sportivi di grossa portare per favorire ed incentivare un’altra fetta del turismo. La OltreCorpo da sempre trasmette i principi sani e i veri valori dello sport. E siamo orgogliosi di poter ospitare per la prima volta una tappa importante del Fight Clubbing insieme ad un maestro di grande spessore come Fabio Siciliani”.

Durante l’incontro hanno presenziato due atleti di muay thai del Team OltreCorpo, che combatteranno al Fight Clubbing: il leccese Fabio Puce e il tarantino Liuzzi. “Mi sto allenando con grande impegno per arrivare pronto a questo grande appuntamento anche dal punto di vista mentale” – spiega Andrea Liuzzi affronterà Martin Meoni. “Combattere a Lecce tra la mia gente sarà molto emozionante e farò di tutto per raggiungere la finale” – conclude Puce che affronterà il marocchino Oussama Rebbani -. Nel corso della conferenza Siciliani ha svelato alcune anticipazioni riguardanti il sogno olimpico: “Per la prima volta nella storia di questo sport, si disputeranno nel 2023 a Cracovia le Olimpiadi Europee di muay thai e stiamo lavorando per riscrivere la storia di questa disciplina”. Siciliani guiderà gli atleti delle categorie Youth e Junior (compresi tra i 10 e i 19 anni) con l’augurio che possa diventare in futuro un tecnico olimpico.

 

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Liverani l’allenatore-psicologo, ecco perché il Lecce può salvarsi

February 14, 2020, 4:00 am
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Siamo abituati a vederlo a bordo campo spesso agitato, a sbracciarsi e urlare per farsi sentire, per motivare i suoi, per spronarli per farli rimanere sempre sul chi vive. Non è solo perché un passo falso, uno spazio lasciato aperto, un passaggio sbagliato possono diventare un boomerang, ma anche perché quello di Liverani in campo non è solo un mestiere, ma uno stile, che quando riesce ad arrivare al gruppo diventa, come ha detto Lapadula, “l’effetto Liverani”.

L’allenatore-psicologo che la sua squadra stava avendo un crollo lo aveva percepito chiaramente e altrettanto chiaramente lo aveva dichiarato subito dopo la partita interna con il Bologna, del 22 dicembre scorso. Non era solo un discorso di qualità, ma anche di approccio mentale e carico fisico. Non c’era ricambio, l’infermeria era affollata, non c’erano giocatori, e questo faceva “sedere” i titolari.

“E’ un discorso di testa – disse in conferenza post-partita – se non c’è una sana competizione è difficile trovare motivazione. Avviene in tutte le squadre”

 Liverani nell’aspetto psicologico del gruppo e nell’approccio mentale delle gare ci crede in modo particolare, tanto da aver conseguito il patentino da allenatore a Coverciano con una tesi dal titolo “Approccio e gestione psicologica di una squadra di calcio”, i complimenti per lui arrivano anche da un bacchettone come Feltri (sul Tuttosport) che ne sottolinea le doti umane e professionali. Ma allora il Lecce quanto ha in panchina un allenatore e quanto uno psicologo?

Ho sempre creduto che una delle forze dei principali dei calciatori è la testa – dice – quando la testa è in un momento positivo, tutto il resto viene comunque in automatico. Quando la testa c’è, tutto quello che fai con entusiasmo con professionalità ti viene bene, al contrario, quando la testa non c’è, tutto diventa più pesante. E’ la mente che ti porta a fare qualcosa di straordinario”

 Liverani ha portato il Lecce dalla serie C alla serie A e, con la squadra, anche alcuni giocatori. Non è stato facile, perché era un peso emotivo importante per loro, un peso che andava gestito e che si poteva portare solo con l’aiuto dell’allenatore

“Abbiamo portato giocatori come Falco e Mancosu dalla serie C alla serie A. Innalzare la qualità tecnica non bastava, per avere quella bisognava innalzare anche quella mentale. Leggere la partita è la cosa più importante”

 E domani c’è un’altra partita da leggere, uno scontro salvezza, il primo con a disposizione tutti i nuovi del mercato di riparazione. La Spal arriva al Via del Mare impantanata all’ultimo posto in classifica con 15 punti, ha bisogno di ossigeno per continuare a sperare

“Quella di domani con la Spal è una gara che rappresenta un binario – dice Liverani –  è uno scoglio ma anche un’occasione per allontanare una diretta concorrente. Sarà una gara intensa, tatticamente guardinga da entrambe le parti. La posta in palio è alta. Servirà una partita di grande attenzione, in cui dovremo concedere il minimo e indispensabile”

La Spal ha un nuovo allenatore, Di Biagio, che è difficile cambi assetto già alla prima partita, ma resta un’incognita per il Lecce

“Ho ancora qualche dubbio sulla formazione, fermo restando la linea a quattro di difesa e i tre di centrocampo. La squadra ha la consapevolezza di quello che ha fatto, ma al tempo stesso sa bene da dove veniamo. Non esiste la possibilità di rilassarsi, ma dobbiamo solo spingere sull’acceleratore.”

 Per quanto riguarda la classifica

Se chi sta in basso inizia ad accelerare, anche chi sta qualche posizione più in alto di noi deve guardarsi attorno. Non è una lotta a quattro, non lo è più. Adesso ci sono cinque o sei squadre”

 L’imperativo è vincere

“Non firmerei per il pareggio. Io me la gioco alla pari contro una squadra che ha le nostre stesse ambizioni. Vogliamo vincere perché vincere è bello”

 

 

 

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Truffa con i radiofarmaci? La prescrizione cancella le accuse per i sei imputati

February 14, 2020, 4:00 am
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CASARANO (Lecce) – La prescrizione spazzia via le accuse sulla presunta maxi truffa ai danni della Comunità Europea messa a segno dall’azienda di radio farmaci Sparkle di Casarano, una delle società leader sul territorio nella produzione di medicinali anche antitumorali. Il tempo, dunque, ha cancellato i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico e abuso d’ufficio contestati, a vario titolo, ai sei imputati: Gianluca Valentini, 63 anni, di Macerata, di professione medico, amministratore della società Sparkle all’epoca dei fatti; Ida Mancini, 75, di Porto San Giorgio, in qualità di amministratore, Paola Panichelli, 46, di Montecosaro (Macerata), socia al 26 per cento; Mauro Ballante, 61, di Filiotrano (Ancona), legale rappresentante della “Icoc”, socia al 10 per cento e Sergio Foresi, 80enne, di Morrovalle (Macerata), legale rappresentante della Prefabrricati Foresi, socia anch’essa del 10 per cento della società di Casarano; Caterina Mastrogiovanni, 51, dipendente del Comune di Casarano. Nei guai era finita la Sparkle tramite il proprio legale rappresentante. In attesa del verdetto c’erano anche il Comune di Casarano (rappresentato dall’avvocato Antonio Venneri) e la Regione Puglia come parti civili.

L’indagine risale a novembre del 2015 quando i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza eseguirono un sequestro per equivalente di circa 3 milioni e 600 mila euro di fondi pubblici erogati dalla Regione Puglia nel 2007 di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie della società di Casarano, azienda produttrice di medicinali e preparati farmaceutici. In particolare del fluorodeossiglucosio, un medicinale pronto all’uso e destinato ad essere utilizzato come liquido di contrasto per gli esami radiologici in sospette malattie tumorali. La truffa sarebbe stata compiuta attraverso un sistema tanto semplice quanto efficace. Autorizzazioni ottenute grazie alla complicità di un dipendente comunale (identificata nella Mastogiovanni) per poter partecipare ad un bando e “strappare” l’autorizzazione ad acquistare macchinari da installare nell’azienda. Un finanziamento per complessivi 7 milioni di euro.

Tutte ipotesi di reato spazzate via dalla prescrizione così come sostenuto in aula dal collegio difensivo composto, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Talò, Fritz Massa, Antonella Corvaglia, Francesco Calabro e Simona Carrozzo.

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Il Casarano affronta il Sorrento in terra campana per rimanere in scia playoff

February 14, 2020, 4:31 am
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Nella 24esima giornata del campionato di Serie D girone H, i rossoblù reduci dalla vittoria interna contro il Grumentum ottenuta nel finale con il rigore realizzato da bomber Mincica, affronta il Sorrento che attualmente occupa il terzo posto in classifica e arriva dal pareggio per 2-2 nel derby campano sul terreno della Nocerina.
Per la squadra pugliese, la vittoria ottenuta contro il Val d’Agri e la contemporanea sconfitta del Taranto hanno dato nuova linfa alla società del presidente Maci che ha potuto raggiungere così la zona playoff a pari punti con gli ionici.

Sulla carta sarà una sfida molto delicata perché da qui alla fine del campionato i punti persi peseranno il doppio e i pugliesi vorranno ritrovare la continuità persa nell’ultimo periodo.
Dando uno sguardo sugli altri campi, il Taranto e l’Altamura si sfideranno rispettivamente per un posto playoff e per cercare preziosissimi punti salvezza mentre, nell’altro derby di giornata, il Foggia ospiterà il Brindisi allo “Zaccheria” per mettere pressione alla capolista Bitonto.
Sorrento-Casarano in programma domenica 16 febbraio sarà arbitrata dal sig. Bracaccini Emanuele della sezione di Macerata con fischio d’inizio alle ore 14:30.

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Spaccio, merce contraffatta e tentato furto: scattano tre arresti in poche ore

February 14, 2020, 4:57 am
≫ Next: Venerdì Le terrazze del castello volante
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SALENTO – Tre arresti in poche ore ad opera dei carabinieri. Nei guai, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ad Uggiano La Chiesa è stata arrestata la 53enne Antonella Perfetto, ristretta ai domiciliari dai militari del Norm della Compagnia di Maglie e dai colleghi della stazione di Scorrano.
Nel corso di una perquisizione eseguita in casa della donna, i militari hanno rinvenuto 44,5 grammi di hashish, 38 grammi di marijuana nonché 6 grammi di cocaina e 2.3 grammi di sostanza da taglio. La droga, unitamente a due bilancini di precisione, è stata posta sotto sequestro. Per la Perfetto, invece, sono scattati gli arresti domiciliari.
Altri due arresti sono scattati a Monteroni ed a Lecce. Nel primo comune, i carabinieri hanno arrestato il 54enne Mambaye Seck,
residente a Monteroni: l’uomo è stato accompagnato in carcere per scontare la pena di 3 anni ed 8 mesi di reclusione, con le accuse di introduzione e commercio di merce contraffatta nonché di ricettazione.
Nel capoluogo salentino, invece, in manette è finito il 43enne Daniele Leotta, arrestato dai militari della stazione di Lecce Santa Rosa. Il leccese sconterà ai domiciliari la pena di 2 anni, 3 mesi e 7 giorni di reclusione per una serie di reati: tentato furto, evasione, falsità materiale commessa da privato in certificati, sostituzione di persona e truffa.

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Venerdì Le terrazze del castello volante

February 14, 2020, 6:20 am
≫ Next: Protesta degli operatori del mercato. L’amministrazione prova a mediare, senza soprassedere sulle morosità
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CORIGLIANO D’OTRANTO ( Lecce ) – Questa sera vi aspettiamo a “Le terrazze” del CASTELLO VOLANTE (Corigliano d’Otranto)
🎧 RAFFY DJ 🎧

Free Entry – Start H 22:30

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Protesta degli operatori del mercato. L’amministrazione prova a mediare, senza soprassedere sulle morosità

February 14, 2020, 6:23 am
≫ Next: Collegio serafico, flop dell’amministrazione Schito: il comune ritira il bando
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LECCE – Hanno bloccato il traffico e hanno protestato nella prima parte della mattinata gli operatori del mercato bisettimanale. Gli amministratori leccesi li hanno incontrati per discutere delle criticità e di una forte depressione economica che sta devastando il commercio.

“Questa mattina – comunica in una nota l’amministrazione – assessori ai Tributi Christian Gnoni, allo Sviluppo economico Paolo Foresio e alla Polizia Locale e Sicurezza Sergio Signore hanno incontrato gli operatori del mercato bisettimanale di via Bari confrontandosi con essi, come già avvenuto a Palazzo Carafa circa dieci giorni fa, sulle problematiche relative al mercato, sulla situazione complessiva della contribuzione Tosap, dovuta dagli stessi sulla base alle convenzioni stipulate con l’amministrazione comunale, e sulle morosità in essere.

È opportuno ricordare che il complesso della morosità relativa alla Tosap da parte degli operatori del mercato bisettimanale, nella pluralità delle situazioni individuali, oggi ammonta a circa 775mila euro. A proposito l’amministrazione è al lavoro sull’ipotesi di redazione di Piani di rientro individuali che consentano alla comunità di recuperare il tributo non versato negli ultimi anni e agli operatori di porsi in una situazione di regolarità, anche per evitare il conseguente ritiro della licenza.

Per ciò che attiene alla annualità al 2020 della Tosap – che risulta sensibilmente aumentata in seguito alla manovra di riequilibrio dei conti e alla modifica del regolamento Tari – l’amministrazione si è detta disponibile – in maniera non dissimile da quanto fatto nell’incontro a Palazzo Carafa – ad offrire agli operatori la possibilità di rateizzarne il pagamento in maniera ulteriore rispetto ai pagamenti trimestrali attualmente dovuti e a verificare, di concerto con il concessionario Dogre, la possibilità di passare ad un regime di pagamento giornaliero.

Fermo restando – continua la nota – il diritto dovere da parte dell’amministrazione di procedere al recupero delle morosità in essere, l’amministrazione ha accolto la richiesta di un maggiore controllo dell’area mercato con finalità di repressione del fenomeno dell’abusivismo e la messa a punto di sistemi di perimetrazione dell’area mercato che possano rafforzare il controllo degli accessi.

Resta il rammarico per il disagio provocato alla cittadinanza nelle prime ore della mattinata con una manifestazione non autorizzata di blocco del traffico. Un atteggiamento che risulta  incomprensibile anche a fronte della più volte manifestata disponibilità al confronto. L’amministrazione, che rappresenta gli interessi della comunità, è al fianco degli operatori commerciali, in particolare di quanti lamentano una crisi delle vendite e degli affari, nella cornice di un patto di cittadinanza, che comporta diritti e doveri, e che richiede che gli interlocutori  pongano il loro agire nella cornice del rispetto delle regole, tanto in materia fiscale che in materia di ordine pubblico.”

 

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Collegio serafico, flop dell’amministrazione Schito: il comune ritira il bando

February 14, 2020, 7:17 am
≫ Next: Inchiesta evasione fiscale e riciclaggio: prosciolti i fratelli Acquaviva e altri cinque imputati
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COPERTINO ( Lecce ) – “Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri con una nota ha chiesto al Comune di Copertino di rivedere il bando per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria per i lavori di ristrutturazione del Collegio Serafico. Cartellino rosso, tutto da rifare. Si consuma così una brutta figura a livello nazionale. Lo comunica Anna Inguscio ex consigliere comunale.
Ma andiamo con ordine, i fatti. Il Comune di Copertino con la Determina n. 39 del 27/01/2020 ha approvato la pubblicazione dell’Avviso Pubblico “indagine di mercato per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria per i lavori di ristrutturazione dell’edificio del Collegio Serafico” mettendo a bando i servizi di “progettazione esecutiva, coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione dei lavori e contabilità, collaudo tecnico amministrativo”. Importo a base di gara di 95.128,83 euro escluso IVA per un totale di 120.699,46 euro.
Nella stessa Determina viene individuato il RUP nella persona dell’Arch. Barbara Miglietta, viene specificato che il 6.11.2020 il Comune di Copertino ha firmato il Disciplinare per regolare i rapporti con la Regione Puglia che ha erogato il finanziamento per la ristrutturazione del Collegio Serafico e che, a far data dalla firma, il cronoprogramma prevede il completamento della progettazione entro 120 giorni, ossia entro il 5.03.2020.
Perché la retromarcia? Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri con una propria nota del 6.02.2020 ha scritto al Comune di Copertino per riscontrare due “criticità”, o per meglio dire due irregolarità molto gravi. La prima irregolarità riguarda l’individuazione del corrispettivo posto a base di gara, mentre la seconda irregolarità, la più importante, riguarda l’individuazione delle attività oggetto dell’affidamento. In altre parole, per il Comune di Copertino avrebbe voluto che il progettista fosse anche il collaudatore dei lavori di ristrutturazione del Collegio Serafico, cioè avrebbe voluto che il controllato coincidesse con il controllore in barba a tutta la normativa nazionale vigente che vieta questo genere di conflitti.
Risultato? Il Comune di Copertino è stato costretto ad annullare il Bando in autotutela per non incorrere in violazioni della Legge.
Quanto accaduto è politicamente molto grave. Il Sindaco Schito che ricopre anche la carica di Assessore ai Lavori Pubblici, il RUP e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale hanno il dovere di chiarire quanto accaduto e spiegare come è stato possibile fare un errore di questo tipo. Hanno il dovere di dare una spiegazione su quanto accaduto per fugare ogni dubbio e ogni retro pensiero. Anche a difesa della loro competenza professionale, perché non è possibile non notare l’incompetenza che ha accompagnato questa triste vicenda.
Quanto accaduto apre l’ennesimo squarcio su un modo di amministrare poco trasparente su cui il Consiglio Comunale tutto dovrebbe aprire una fase di riflessione. L’elenco delle scelte sbagliate in materia di Lavori Pubblici non si contano più e servirebbe fare una riflessione politica per il prossimo futuro.
A tal proposito il Presidente della Commissione Consiliare Lavori Pubblici, il geometra Luca Rizzo, dovrebbe battere un colpo se è ancora non si è dimesso per la disperazione, anche alla luce dell’ultima Commissione rinviata sul Piano Casa e mai più riconvocata.
Intanto, per concludere, il Collegio Serafico (che di serafico non ha più nulla) continua a rimanere nel suo stato di totale abbandono.”

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Inchiesta evasione fiscale e riciclaggio: prosciolti i fratelli Acquaviva e altri cinque imputati

February 14, 2020, 7:57 am
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LECCE – Sentenza di proscioglimento per sette imputati eccellenti coinvolti in un’inchiesta per evasione fiscale, riciclaggio e un giro di assegni. Il gup Sergio Tosi ha disposto il non doversi procedere per i fratelli Bruno Acquaviva, 52 anni; Simone Acquaviva, 47 anni; Damiano Errico, 39 anni; Francesco Antonio Gaudio, 59 anni; Carlo Minafro, 55 anni, tutti di Lecce e Salvatore Giannetta, 61 anni, di Uggiano La Chiesa. Proscioglimento con formula piena perché il fatto non sussiste. In più è stato annullato il sequestro preventivo disposto dal gip il 2 luglio con tutto il materiale requisito riconsegnato ai legittimi proprietari.

Tra le accuse principali quella mossa a Bruno Acquaviva che rispondeva di evasione fiscale. In qualità di amministratore pro tempore della Ecosal Ecologia salentina srl avrebbe evaso l’imposta sui redditi nel modello unico 2014 relativo al periodo d’imposta 2013 e omettendo di presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2014. Simone Acquaviva e Daniela Ventura erano accusati di autoriciclaggio perché dopo aver ottenuto la somma di 343mila euro da una terza persona mediante accredito sul conto corrente provento del reato di appropriazione indebita avrebbero impiegato tale tesoretto in attività imprenditoriali. Infine, tra i capi d’imputazione, erano contestati anche l’esercizio abusivo del credito e la bancarotta.

Il collegio difensivo, da sinistra a destra gli avvocati Luigi Covella, Antonio Savoia e Luigi Corvaglia

Tutte accuse finite al macero dopo le discussioni del collegio difensivo rappresentato dagli avvocati Antonio Savoia, Luigi Corvaglia e Luigi Covella. I legali hanno smontato pezzo dopo pezzo l’impianto accusatorio contestato dal pm della Dda carmen Ruggiero evidenziando come per tutti i reati contestati mancassero gli elementi costitutivi. Relativamente all’esercizio abusivo del credito mancava l’esistenza di un’organizzazione trattandosi di uno scambio di assegni tra amici; così come l’ipotesi di riciclaggio per la quale non sarebbe stata mai accertata alcuna persona danneggiata e per quella di bancarotta su cui si era già espressa la commissione tributaria sotto il punto di vista fiscale e sulla base della documentazioe prodotta e delle memorie difensive.

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