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Twiga e Dolce Riva, il reportage: l’abbandono di un’intera zona dopo la guerra di esposti

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OTRANTO – Il turismo del lusso in una delle mete più gettonate del Salento ha subito un duro colpo, dopo una guerra di esposti e denunce in Procura che hanno avuto l’effetto di frenare l’arrivo di Briatore, ma anche di chiudere strutture che lavoravano da anni.  Sono tre le strutture sequestrate: Beach Salento (proprietaria la famiglia Sticchi Damiani), il Dolce Riva (della famiglia Cantoro-Vetruccio) e il Cerra srl che stava acquisendo il marchio Twiga. Tutto è cominciato con degli esposti per dei presunti abusi edilizi sulla struttura del Twiga (quella che avrebbe dovuto attrarre i super ricchi), che hanno portato la Procura a formalizzare un avviso di chiusa inchiesta notificato dai carabinieri della forestale e dagli agenti della polizia provinciale a quattro indagati (per abuso d’ufficio e violazione delle norme urbanistiche). Per il Dolce Riva, invece, la procura ipotizza che molte delle autorizzazioni siano illegittime. Ci sono problemi sull’autorizzazione degli accessi al mare, realizzati in maniera invasiva e non conforme, secondo i magistrati.

La zona che sorge sul litorale all’ingresso della città di Otranto, che era votata a diventare un punto di riferimento importante per il turismo di lusso giace ormai nell’abbandono. Gli scatti che abbiamo realizzato ieri parlano chiaro: tranne una piccola parte retrostante, tutto è fermo e in rovina. È saltato il banco: economia, lavoro e servizi. Il Dolce Riva, lido chic otrantino e centro della movida per dieci anni, ha l’ingresso ricoperto di sterpaglie. La pedana è usurata e ci sono dei pericolosi buchi, ma alcuni bagnanti affezionati a quel piccolo angolo di paradiso si accampano lì ugualmente, tra i sigilli delle forze dell’ordine e gli avvisi di rischio crolli. “Perché nel brindisino le strutture lavorano tranquilllamente con una semplice delibera comunale e a Lecce non bastano nemmeno tutta una serie di atti e di pareri tecnici? – si chiede l’ex sindaco Luciano Cariddi – A Fasano non c’è problema: fanno il turismo del lusso. Qui lo scardiniamo”. Le indagini sono concluse, si attende il verdetto. “Per tutte le strutture otrantine c’è la previsione urbanistica dell’’87, sono stati acquisiti tutti i pareri sul progetto tecnico per l’accesso al mare e per la previsione delle strutture (non era compreso l’uso della fascia demaniale) e le delibere comunali che approvano il progetto – spiega l’ex primo cittadino – La costa non rischiava nulla: c’erano dei passaggi a mare sicuri”. Ora c’è il silenzio, qualche sterpaglia di troppo e un angolo di Otranto senza più turisti, ma con qualche bagnante amante della roccia che si avventura fin qui e si adagia sulla  danneggiata pedana del Dolce Riva.

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Giovane ucciso da un colpo di pistola, mistero in una piazzola di sosta sulla 274

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CASARANO (Lecce) – Il cadavere di un giovane albanese di 27 anni è stato trovato nel pomeriggio lungo la statale 274, nel tratto tra Casarano e Ugento, all’interno di una Volkswagen Polo grigia, che si trovava in un’area di sosta ai margini della strada.

Dopo l’allarme sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, che hanno potuto soltanto constatare il decesso del ragazzo straniero, nonché gli agenti del commissariato di Taurisano, ai quali sono ora affidate le indagini per chiarire cosa sia accaduto.
E cioè se il giovane sia stato ammazzato da qualcuno o se si sia tolto la vita volontariamente.
La zona è stata raggiunta anche dal medico legale Alberto Tortorella, che ha eseguito una prima ispezione sul cadavere, nonché dai carabinieri per prestare supporto.
Aggiornamenti nelle prossime ore.

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Castiglione d’Otranto: al via la Notte Verde

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CASTIGLIONE D’OTRANTO (Lecce) – È il più grande evento in Puglia dedicato alle tematiche ambientali, quest’anno incentrato interamente sui cambiamenti climatici e le sue connessioni con i territori, l’agricoltura, le migrazioni, le politiche predatorie nei Sud del mondo, Salento compreso. La Notte Verde torna a Castiglione d’Otranto, con tre giorni di preludi, dal 28 al 30 agosto, e la grande festa di sabato 31.

Caratura internazionale, accessibilità e sostenibilità ambientale (è evento ecofesta) segnano in maniera cruciale questa ottava edizione, organizzata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, con il patrocinio del Comune di Andrano e il coinvolgimento di un centinaio di realtà nazionali ed estere, come Salento km0, Cospe Onlus, Free Home University, Parco Otranto-Leuca, Istituto Oikos, Fondazione Langer e molti altri.

Tanti laboratori per grandi e bambini, tanti momenti di spettacolo ma soprattutto tanti nomi autorevoli, che si confronteranno nei 18 dialoghi della quattro giorni. Novità assoluta è la prima “Scuola dei Beni Comuni” che si terrà nei pomeriggi dei preludi presso il “Mulino di comunità” e sarà coordinata da Massimo De Angelis, docente di Economia politica e sviluppo presso la University of East London, autore di Omnia Sunt Communia. Tra gli altri, poi, ci saranno Babi Badalov, artista azero rifugiato politico in Francia, e i giovani di Friday for Future Italia, il movimento ispirato da Greta Thunberg, ospiti del 28 agosto; il 29 agosto sarà la volta di Grammenos Mastrojeni, diplomatico e vicesegretario generale dell’Unione per il Mediterraneo-responsabile per l’azione climatica, e delle comunità rurali del nord Albania che fanno parte dell’ “Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare” portata avanti dal Cospe. Il 30 agosto, si alterneranno Angelo Giordano, colui che ha recuperato migliaia di semi antichi in Puglia; i tre parchi Otranto-Leuca, Torre Guaceto e Litorale Tarantino Orientale; Jackson Senteu Kanai, agronomo masai proveniente dal Kenya e che terrà una conferenza sui furti di terra in Africa. Ospite d’onore della serata finale, invece, sarà il saggista ed economista Guido Viale, impegnato nel dialogo “Cambia il sistema, non il clima” con Michele Carducci, docente di Diritto climatico presso UniSalento e presidente onorario Notte Verde 2019.

«Si tratta di un tema complesso, che ha bisogno di essere affrontato senza semplificazioni – spiegano da Casa delle Agriculture Tullia e Gino – ed è quanto ci ha ricordato anche l’ultimo rapporto “Cambiamento climatico e territorio” del comitato scientifico dell’Onu sul clima, l’Ipcc, diffuso agli inizi del mese: se si persevera in questo andazzo, aumenteranno siccità e fame. A farne le spese, ancora una volta, saranno gli ultimi, le popolazioni più povere di Africa, America e Asia, sempre più esposte a guerre, nuova colonizzazione e migrazioni. Anche il Mediterraneo rischia grosso. Deve cambiare il paradigma, specie quello energetico, passando da un’economia dei fossili accentrata nelle mani di pochi colossi a un sistema di poteri diffusi nelle comunità. Un decentramento che, come ci indica Guido Viale, finirebbe per investire tutti gli altri settori portanti dell’economia: agricoltura, alimentazione, mobilità, costruzioni, gestione delle risorse, assetto del territorio».

La conversione ecologica richiede “scelte radicali” ed è questo lo slogan scelto per questa edizione, resa accessibile a portatori di altre abilità, neomamme e donne incinte, proprio perché nessuno resti indietro (qui il programma completo: https://casadelleagriculture.wordpress.com/2019/08/16/notte-verde-2019/).

Il programma del primo giorno, mercoledì 28 agosto

Parco Renata Fonte, a Castiglione, accoglierà il vernissage di apertura ai preludi alla Notte Verde, mercoledì 28 agosto alle ore 17.30. Lì verranno inaugurate le nuove opere della collezione comune “Murali Rurali”, realizzate da Babi Badalov e dal duo Environment (Russia/Gambia), frutto di un laboratorio in corso da otto giorni, curato da Alessandra Pomarico per Free Home University e con il supporto di Regione Puglia e Musagetes. Badalov ha lavorato con altri migranti che vivono nel Salento su un grande murales che dà il benvenuto ai rifugiati di ogni dove. Artista azero, rifugiato politico in Francia, è noto in tutto il mondo per la sua capacità di usare una lingua visiva, che fonde le altre lingue, le altera, crea distorsioni, ripetizioni, neologismi, idiomi straniati, lasciando il passante dubbioso o intrigato. Una strategia per guadagnare l’attenzione: «Nel mio lavoro – spiega Badalov – cerco di distruggere la scrittura come esercizio formale, non sono interessato al purismo, perché la lingua può essere mezzo per stabilire e mantenere il potere e per escludere». Una nuova lingua, dunque, in cui gli errori sono voluti per rappresentarne l’uso meticciato e svelare i passaggi dolorosi, la tragedia dei migranti, il percorso dei rifugiati, ma anche la veemenza della lotta politica, l’impegno nel rifiuto del razzismo.

Dalle 18.15 alle 20.15, poi, si terranno in contemporanea i sette laboratori di Scuola delle Agriculture, in collaborazione con il progetto “Costruttori di Futuro” promosso da Istituto Oikos Onlus e Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo: la Scuola dei beni comuni con Massimo De Angelis; L’asino che vola, laboratorio interattivo con asini per bambini e per persone con altre abilità, a cura di Patrizia Ponzio, ricercatrice UniTorino; Parla come mangi, corso di scrittura rurale curato da Luisa Ruggio; L’Africa insegna: recuperare l’acqua e coltivare in aridocoltura, workshop con Jackson Senteu Kanai, agronomo Masai responsabile agricolo ong Karibuni- Langobaya, Kenya; Erbe officinali, laboratorio didattico dalle piante alle creme  a cura di Noemi Bottasso, esperta in erboristeria e naturopatia; Trame e intrecci, workshop di Isabella Faggiano (stilista, scenografa e costumista) a cura di Free Home University; Re/Lax: Lab of recycled wood axis, dalle 10 alle 18, progettazione e realizzazione di sedute per spazi pubblici con riutilizzo di legno di scarto, promosso da BiEM, progetto architettonico e tutoraggio a cura di Suhd Studio.

Alle 20.30, in zona Trice (via Depressa), Giovanni Damiani, rappresentante della Fondazione Langer di Bolzano, terrà la lectio di apertura “Alexander Langer, la terra in prestito”, sulla figura del grande politico e pacifista italiano alle origini dell’ecologismo europeo. Alle 21.15, “Azerbaijan, gasdotto e diritti umani” sarà il tema dell’intervista a Babi Badalov, artista nato nella terra da cui proviene il gasdotto Tap e nella quale non può più tornare in quanto omosessuale. Badalov è da molti anni rifugiato politico a Parigi.

Alle 21.45, si prosegue con “Non c’è un pianeta B: Greta e i giovani per il clima”: è il dialogo, moderato dalla giornalista Valentina Murrieri, con Giorgia Mira e Marco Modugno, esponenti di Friday for Future Italia, il movimento dei giovani ispirato dall’attivista svedese 16enne capace di parlare dell’urgenza climatica al mondo e di scuotere i potenti della terra. Alle 22.30, si chiude con il concerto “RRETECATE”, live di Enzo Marenaci e Antonella dell’Anna con Aldo Nichil, Piero Luigi Conte e Tonio Panzera. Saranno presenti un punto ristoro e area giochi per bambini.

 

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La discarica fantasma a due passi da Lecce che tutti ignorano: un camion scarica periodicamente e poi brucia

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di Gaetano Gorgoni

SURBO – Rifiuti, fuochi e indifferenza. Siamo ancora a due passi da Lecce, come nel caso della discarica D’Aurio, dove abbiamo realizzato due lunghi reportage in cui sono evidenti degrado, abbandono, investimenti in fumo e guaina bruciata. Siamo nel Comune di Surbo, commissariato per mafia (la prima volta era successo negli anni ‘90), in zona Cafore. Dentro a una piccola cava ci finisce di tutto: plastica, materiale di risulta e forse anche amianto. La storia sembra che vada avanti da molto tempo: un camion arriva, scarica e poi, guarda caso, tutto prende fuoco. La plastica brucia, tutto diventa cenere e si ricomincia. Un piccolo inceneritore a cielo aperto. Il video e le foto che potete notare aprendo le immagini parlano chiaro. C’è qualche furbo che smaltisce i suoi rifiuti nel modo più dannoso per l’ambiente e per i cittadini di Surbo. A denunciare l’accaduto con tutto il supporto tecnologico necessario un attivista di un movimento civico del paese confinante con Lecce (il video è stato girato all’inizio dell’estate).

Gianluca Scozzi, coordinatore cittadino di Sentire Civico, ha più volte lanciato l’allarme rifiuti e discariche ai confini di Surbo e oggi chiede interventi decisi: “Siamo di fronte a una piaga di una società come quella italiana, in cui spesso il senso civico è direttamente proporzionale alla disaffezione per il nostro territorio e all’abitudine a considerare l’ambiente un elemento estraneo alla nostra vita, che si può deturpare soltanto perché non si riesce a tutelarlo. Ecco perché, oltre a questa mia denuncia, mi rivolgo a tutti i cittadini che nel loro piccolo possono assolvere l’importante compito di tutelare il territorio in cui vivono, segnalando le piccole o grandi discariche abusive, perché l’abitudine a preoccuparci per il nostro territorio ci permette di vivere meglio”.

 

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Notte Bianca a Vernole: arrivano gli Après la Classe

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VERNOLE (Lecce) – La Notte Bianca di Vernole torna ad essere uno degli eventi più attesi dell’estate salentina, sabato 31 agosto dalle 22.00 si ripeterà una storica kermesse lunga una notte realizzata e promossa, esattamente come accadeva un po’ di anni fa, dall’Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune.

Il centro storico di Vernole sarà crocevia di spettacoli, musica, dj set, mercatini dell’artigianato, degustazioni e street food.

Dalle prime ore della sera, fine a notte fonda, in ogni angolo si renderà piacevole la permanenza dei visitatori con iniziative, attività e performance artistiche di diverso genere, mentre gli Aprés la Classe, ospiti principali del cartellone, porteranno in Piazza Vittorio Veneto una tappa del loro Nada Contigo Tour, il loro nuovo spettacolo per l’estate 2019.

La Villa Comunale invece, ospiterà Dj Spike e Cristian Carpentieri per un dj set all’insegna della musica di tendenza e, contemporaneamente, tutte le strade del centro storico saranno musicalmente invase dalla pizzica di Emanuela Gabrieli e dal suo ensemble di musicisti della tradizione e dalle divertentissime incursioni stradali della Misto Street Band.

Il celebre frantoio ipogeo della città ospiterà la mostra del pittore salentino Sergio Mandorino, nel Palazzo Municipale, invece, la mostra di fotografia artistica di Massimo Ciccarese, mentre Via Tripoli sarà il luogo in cui le associazioni Birra and Friends di Vernole, Pro Loco di Pisignano, Vivere Insieme di Pisignano e l’azienda locale Sica Carni offriranno degustazione e vendita dei prodotti tipici locali.

Spazio anche allo shopping low cost a cura di Sunday Open Market, il noto vintage market musicale mentre per la gioia dei bambini sarà allestito il parco giochi in Villa Comunale.

Appuntamento a sabato prossimo.

 

 

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Koreja: per la rassegna “73058 – Codice di Avviamento Culturale” a Tuglie ”L’abito della festa”

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TUGLIE (Lecce) – “73058 – Codice di Avviamento Culturale”, la rassegna itinerante ideata e organizzata dal giornalista Gianpiero Pisanello con il supporto dell’Associazione Culturale “Festival Nazionale del Libro”, ospita domenica 1° settembre 2019 alle ore 20.30 in Piazzale Oratorio Parrocchiale a Tuglie ”L’abito della festa”. Quattro racconti cuciti a voce e musica dal vivo, uno spettacolo del Teatro KOREJA in collaborazione con PUGLIARMONICA e MARIANOLIGHT scritto da Giulia Falzea con Riccardo Lanzarone, musiche dal vivo Giorgio Distante e la consulenza artistica Salvatore Tramacere.

La festa patronale è il momento atteso da tutto il paese. La processione, la statua del Patrono, le Autorità civili e militari, i bambini festosi, le coperte “di raso” esposte sui balconi in omaggio al Santo, le giostre, la banda, i fuochi….il giorno in cui tutti dai più piccoli ai più anziani, mettono il vestito e le scarpe nuove.

L’armadio dei vestiti è un tesoro che nasconde segreti e storie di vita. Un’anticamera della propria memoria che si riaccende ogni volta che indossiamo un abito particolare o legato alla nostra esperienza. Così, L’abito della festa, racconta segreti e memorie delle feste patronali. Quattro quadri accompagnati dalla musica dal vivo, compongono una partitura che va dalla sacralità del rito alla sua potente espressione popolare: Polvere tra i bottoni, Passamanerie, La divisa della banda, Pippi la Festa, descrivono quel particolare e unico momento in cui un abito diventa una vita. Sullo sfondo la festa patronale, quel luogo allo stesso tempo reale e immaginario, parte del vissuto di chi ha ancora un’anima da vestire a festa.

 

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“Seclì in… versi e in… musica”, sabato 31 agosto la premiazione del concorso di poesia

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SECLI’ (Lecce) – Si terrà sabato 31 agosto alle ore 20.00 presso il Palazzo Ducale di Seclì, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Concorso di Poesia “Seclì in… versi e in… musica” organizzato dall’Amministrazione Comunale di Seclì, Assessorato alla Cultura, che prende il nome dalla rassegna culturale che l’assessore alla cultura, Concettina Bongiorno, ha organizzato per oltre undici anni.

Il concorso poetico, bandito lo scorso luglio, completamente gratuito ed aperto a tutti – si legge nel comunicato – è rivolto a tutti i poeti e le poetesse e non, per opere edite ed inedite in lingua italiana e in dialetto con lo scopo di valorizzare le loro opere a tema libero. Al premio hanno aderito oltre trenta autori. I venti autori selezionati declameranno le loro poesie e fra queste la giuria premierà i primi tre classificati per ogni sezione.

Sono previsti inoltre un Premio Speciale, un premio ai nonni poeti-contadini ed un premio per una poesia votata direttamente dal pubblico presente.

Gli interventi musicali sono a cura del gruppo “Non siamo più quelli di una vodka” di Desi Mighali e Federico Pasca.

Organizzazione firmata dall’Associazione Culturale InventiamoEventi.

 

 

 

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Enzo Marenaci e Antonella Dell’Anna in concerto a Cavallino

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CAVALLINO (Lecce) – Domani, giovedì 29 agosto 2019, alle ore 21, presso Piazzetta Castromediano a Cavallino, “L’Altro caffè” organizza la presentazione-concerto dell’ultimo cd di Enzo Marenaci e Antonella Dell’Anna “RRETECATE“. Ospite della serata sarà il chitarrista classico Aldo Nichil.

Rretecate è un viaggio al rovescio, forse si potrebbe dire un “anti viaggio”. In dialetto è la parola, oramai in disuso, che indica le radici e che meglio d’ogni altra testimonia il senso di questa produzione. Autore dei testi e delle musiche è Enzo Marenazi, accompagnato in ogni traccia dalla voce di Antonella Dell’Anna. Un duo che si mescola costantemente fino a diventare inscindibile.

“Con questo lavoro – dice l’autore Enzo Marenaci – ho provato a mettere ordine ai miei pensieri nella lingua madre, madre naturale, non madre adottiva, la lingua con cui mi esprimo nei miei lunghi colloqui solitari.”

È un lavoro musicale di memoria, di appunti, di ricordi lungo sei anni o, in alcuni casi, appunti giovanili tirati fuori da cassetti per troppo tempo chiusi.

Ma è anche un disco ricco di collaborazioni: dagli arrangiamenti di Tonio Panzera alla chitarra classica di Aldo Nichil, dal contrabasso di Fabio Mazzotta al basso acustico di Gigi Conte e al sax soprano di Egidio Presicce.

Non tragga in inganno il titolo, la lingua e il percorso che ha portato alla nascita del disco: non vi è nulla di nostalgico, anzi. Ironia, autoironia e un naturale e istintivo talento nel raccontare storie collocano queste 10 tracce in una posizione sbieca, originale, insolita nel panorama della musica salentina.

Rretecate è la prima produzione dell’Edizioni ControCanto, marchio che intende promuovere la musica e la cultura sul territorio.

 

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Contratto Istituzionale di Sviluppo Lecce/Brindisi. Per il capoluogo salentino progetti per 340 milioni di euro

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LECCE/BRINDISI – Su proposta del Ministero per il Sud le città di Lecce e Brindisi hanno avviato nei mesi scorsi un lavoro congiunto di scrittura e messa a punto di un Contratto Istituzionale di Sviluppo. Il Cis è uno strumento che consente alle amministrazioni di realizzare progetti strategici di sviluppo legate alla specificità dei territori, mettendo assieme risorse nazionali, europee e del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Nei giorni scorsi le città di Lecce e Brindisi hanno avanzato una prima proposta di lavoro per avviare la fase di negoziazione con il Ministero, articolando una serie di proposte progettuali che dovrebbero trovare copertura economica all’interno del Cis. Le proposte e i progetti da finanziare sono stati definiti dopo un confronto tra i Comuni e le altre amministrazioni pubbliche del territorio, oltre che facendo ricorso a processi partecipati (per esempio quelli già avviati e completati su processi di rigenerazione urbana in corso). L’invio della documentazione in bozza al Ministero, avvenuto nelle scorse settimane, è solo un primo passo per articolare la proposta progettuale a valere sul Cis. Di fatto avvia una procedura negoziale fra i soggetti proponenti (Comuni di Lecce e Brindisi) e gli altri enti coinvolti, in primis il ministero dell’Economia.

Il CIS delle città di Brindisi e Lecce è una straordinaria occasione per rafforzare i legami tra i due capoluoghi di provincia che per disposizione geografica ed evidente differente dotazione infrastrutturale trarranno indubbi benefici da una riflessione congiunta sulla programmazione delle politiche di sviluppo territoriale.

Le proposte di lavoro avanzate dalle due città perseguono le medesime finalità e sono state armonizzate in coerenza con le politiche di investimento di cui al Fondo Sociale di Coesione, in linea con quanto concordato nella riunione del tavolo istituzionale tenutosi a Palazzo Chigi il  3 luglio 2019 alla presenza del Ministro per il Sud e dei rappresentanti dei Ministeri, dei Sindaci delle città di Lecce e Brindisi, del Presidente della Regione Puglia e dell’Amministratore delegato di Invitalia e nei successivi incontri tecnici in Regione Puglia.

Il programma di interventi proposto dalla città di Lecce punta, in sintesi, ad un riposizionamento competitivo della città proponendo da un lato un potenziamento della sua vocazione turistica legata all’arte e al patrimonio monumentale, dall’altro un rafforzamento complessivo del livello di attrattività di Lecce come meta anche di turismo balneare e naturalistico e per la localizzazione di nuove attività economiche, anche di rango sovralocale o internazionale. A questo obiettivo si aggiunge il potenziamento e la diversificazione dei servizi locali nei quartieri cittadini interessati da fenomeni di degrado o di spopolamento, per contrastare l’emergenza abitativa e attrarre nuovi cittadini, in particolare i giovani, rafforzare il tessuto economico e dei servizi, migliorare ulteriormente la qualità urbana dal punto di vista ambientale e della sostenibilità.

Nella sua proposta progettuale Lecce ha presentato progetti per 340 milioni di euro, articolati in tre Ambiti Strategici di Intervento: “Lecce è il suo mare” (122.000.000,00 euro), “Lecce patrimonio di storia” (79.560.000,00) e “Lecce città di tutti” (136.769.000,00), a loro volta suddivisi in macroaree all’interno delle quali sono collocati i progetti dei quali il Comune propone nell’ambito del Cis la immediata cantierabilità. Si punta alla rigenerazione e infrastrutturazione delle marine, all’ulteriore recupero e valorizzazione della Lecce monumentale e a dotare la città di infrastrutture sociali oggi necessarie per andare incontro ai bisogni primari della popolazione.

Nel dettaglio:

 

Lecce è il suo mare, con le macroaree:

 Waterfront a partire dalle torri costiere e i beni culturali diffusi, “fari di comunità”

Accessibilità strade parco, itinerari narrativi nel paesaggio, promenades sul mare, parcheggi, messa in sicurezza degli incroci con rotatorie;

Infrastrutturazione sostenibile, mitigazione del rischio idrogeologico e valorizzazione delle aree naturali;

Accoglienza offerta turistica e culturale;

 

Tra i principali interventi per il rilancio delle marine vi è la realizzazione di un sistema di waterfront (lungomare) lungo la costa. Ogni waterfront avrà la sua Torre costiera e/o bene culturale di riferimento (Torre Rinalda, Torre Chianca, Torre Veneri, Idrovora di Frigole, Faro di San Cataldo e molo di Adriano), attorno al quale disegnare un sistema di piazze e giardini pubblici sul mare, spazi aperti attrezzati con chioschi e piccoli punti di approdo dal mare, percorsi per la mobilità dolce panoramici, fermate del trasporto pubblico e parcheggi arretrati per garantire la pedonalità degli spazi. Chiesto anche un Fondo riconversione per gli stabilimenti balneari che dovranno riconvertire le proprie strutture per rendere sostenibili.

 

Altro intervento chiave la realizzazione della strada-parco Lecce- San Cataldo e, sempre in tema di viabilità, la realizzazione di un sistema di rotatorie e messa in sicurezza degli incroci di accesso alle Torri costiere. In agenda anche interventi a favore della mobilità eco-compatibile per Torre Rinalda – Torre Chianca- Via vecchia Frigole e il posizionamento di pedane di accesso alle spiagge del litorale leccese.

 

Sul fronte delle infrastrutture nella proposta del Comune di Lecce sono compresi i progetti per il completamento rete idrica e della fognatura nera nelle marine. Previsto anche l’avvio di un cantiere sperimentale per il recupero edilizio, urbanistico e paesaggistico degli insediamenti abusivi di Torre Rinalda, Spiaggiabella e Torre Chianca, il dragaggio del bacino Foca presso la Darsena di San Cataldo e il ripristino delle banchine del Bacino di Acquatina. Al fianco delle infrastrutture anche interventi per la tutela e la fruizione degli habitat costieri che caratterizzano la costa leccese, anche per migliorarne la fruizione.

 

Per migliorare l’offerta culturale e turistica, il Comune propone la costruzione di una piscina olimpionica a San Cataldo, la realizzazione dell’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole, della Rete degli ostelli della gioventù lungo tutto il litorale e il restauro conservativo della Masseria Rauccio. Attraverso il progetto “Tramareterra”, inoltre, è prevista la realizzazione di Infrastrutture Verdi a Frigole, insieme alla riqualificazione di tre luoghi urbani di socializzazione nelle marine di Spiaggiabella, Frigole e San Cataldo. Previste anche misure di incentivazione per imprese artigiane e creative e esercizi di vicinato nelle marine leccesi.

 

Lecce – Patrimonio di Storia, con le macroaree:

 

Riqualificazione e valorizzazione dell’area urbana posta all’ingresso nord della città: il sistema dei parchi e dei giardini;

Restauro e recupero funzionale di immobili e contesti ambientali di interesse storico;

Riqualificazione ambientale di spazi pubblici degradati con misure per incentivare l’insediamento di attività artistiche e creative ed esercizi commerciali di vicinato;

 

Quest’ambito agisce sulla città storica e la Lecce monumentale. Qui il percorso è tracciato in continuità con il recupero delle più preziose testimonianze del passato della città. Tra i progetti proposti dal Comune c’è il completamento della valorizzazione integrata sistema Mura urbiche, con il recupero e fruizione edificio ex Vigili urbani, Palazzo Giaconia e aree contermini. Sempre per valorizzare le Mura, la Sistemazione area ex Circolo tennis e Corte Licci. Prevista inoltre la valorizzazione ex convento degli Agostiniani, con l’allestimento dell’archivio storico multimediale e dell’Urban Center, il completamento dell’ultimo lotto del Parco di Belloluogo la riqualificazione ambientale viale S.Nicola (viale dei fiori), il recupero e fruizione della stazione ex Agip come punto di accoglienza turistica e infopoint, il recupero e fruizione dell’antico cimitero monumentale, per l’inserimento in esso di un percorso di visita

 

In tema di nuovi restauri e progetti di riqualificazione e valorizzazione su beni monumentali, grazie ai fondi Cis si interverrà sul Castello di Carlo V, per la riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini, sul restauro della Casa del Mutilato, sul recupero e fruizione dell’ex Istituto Garibaldi e dell’ex Istituto Margherita, sul recupero della Chiesa di S.Marco e Colonna di S.Oronzo, compresa la sistemazione dello spazio contermine, sul Lotto di completamento del Parco archeologico di Rudiae, sul restauro e valorizzazione dell’Anfiteatro Romano, sul recupero e fruizione dell’ex Caserma Cimarrusti, sul recupero e valorizzazione della Chiesa di Santa Maria del Tempio (in adiacenza centro polifunzionale area ex caserma Massa), sul recupero e fruizione del Teatro Paisiello e della Villa Comunale.

 

Previsti interventi anche per la riqualificazione ambientale di spazi pubblici degradati nel centro storico e la creazione percorsi artigianali e la costituzione di una rete di fruizione delle attività artigianali creative ed esercizi di vicinato.

 

Lecce – Città di tutti, con le macroaree:

 

Miglioramento delle condizioni insediative e contrasto allo spopolamento;

Potenziamento dei servizi locali e valorizzazione del sistema culturale, turistico e produttivo;

Valorizzazione dei punti di approdo urbano e delle infrastrutture di collegamento;

Servizi per occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione, sicurezza urbana;

 

I progetti di quest’ambito sono pensati per intervenire sui bisogni primarie della popolazione di Lecce sulla creazione di migliori condizioni di vita per i cittadini di oggi e di domani. Si parte dal contrasto all’emergenza abitativa con il recupero e la rigenerazione dell’immobile dell’ex Galateo, la realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia Economica Popolare per andare incontro alle famiglie in situazione di disagio sociale ed economico e la demolizione fabbricati fatiscenti in via Sozy Carafa. Per migliorare la qualità ambientale dell’area urbana tra i progetti è inserita la realizzazione cassonetti interrati a supporto della raccolta dei rifiuti e la realizzazione di un nuovo Centro Comunale di Raccolta rifiuti (CCR) con la implementazione di due siti esistenti per le attività di economia circolare.

 

Per valorizzare il sistema culturale, turistico e produttivo, nel Cis c’è spazio per la “Città dell’Arte e della Musica” nelle Cave di Marco Vito, per il riuso sostenibile del Parco del Quartiere Santa Rosa e per la realizzazione di un nuovo mercato ortofrutticolo in zona “Settelacquare”. In quest’ambito è previsto anche il finanziamento di un Dipartimento di specializzazione pediatrico presso la Asl di Lecce. Per valorizzare i punti di accesso alla città viene chiesto il finanziamento per adeguare e mettere a norma la tangenziale Est e le relative infrastrutture, nonché per la riforestazione dei margini stradali e la riqualificazione ecologica dei viali storici e della circonvallazione cittadina. A favore della sicurezza dei cittadini viene proposta la creazione di una rete di controllo visivo del territorio. Riqualificazione impianto sportivo di viale Giovanni Paolo II.

 

A completare il quadro strategico contribuiscono le azioni di sistema per l’efficacia del programma, il rafforzamento della governance e dei processi di implementazione, attraverso le quali potenziare la capacità del Comune e degli enti coinvolti nel Cis nel campo della progettazione e gestione degli interventi.

Brindisi: una città in transizione

 

La città di Brindisi attraversa una fase di profonda transizione. Il modello di sviluppo che ha caratterizzato la città a partire dalla fine degli anni Cinquanta – inserito nel più ampio progetto dell’industrializzazione del Mezzogiorno – oggi mostra i suoi limiti economici, sociali, sanitari ed ambientali.

 

L’articolazione della strategia: assi ed obiettivi specifici

 

La strategia complessiva del programma è articolata in 7 assi legati ad altrettanti obiettivi specifici oltre ad un’azione trasversale per l’assistenza tecnica all’implementazione del piano: Rigenerazione urbana; Rigenerazione ecologica; Rigenerazione economica, sociale e culturale; Identità ed attrattori; Infrastrutture della conoscenza; Infrastrutture produttive; Rigenerazione paesaggistica e funzionale.

 

Rigenerazione urbana:

Piano di rigenerazione urbana del Quartiere San’Elia

Piano di rigenerazione urbana del Quartiere Perrino – San Pietro – San Paolo

Piano di rigenerazione urbana del Quartiere Commenda

Piano di rigenerazione del Quartiere Paradiso

Restauro e Rigenerazione Urbana del nucleo antico della città

Progettazione e realizzazione del nuovo Ponte A. De Gasperi

Realizzazione della bretella stradale Frazione di Tuturano

Piano particolareggiato di recupero del Quartiere Betlemme

Interventi di urbanizzazione Contrada Masseriola funzionali al Nuovo Palazzetto dello Sport

Riqualificazione urbanistica e funzionale dell’ex Parco Merci FS in Via Tor Pisana

Riqualificazione e rifunzionalizzazione degli ex Uffici Finanziari in Via Bastioni

 

Rigenerazione ecologica:

Progettazione e realizzazione della foresta urbana orientale

Progetto ‘Green&Cool Roof’ su edifici pubblici

Corridoi ecologici

Sistema di monitoraggio ambientale integrato

Messa in sicurezza del parco urbano del torrente Cillarese e recupero dei Fabbricati ex Polveriera Cillarese

Rete ecologica regionale dal Torrente Giancola al Bosco del Compare

 

Rigenerazione economica, sociale e culturale:

Misure di sostegno all’economia civile

Misure di sostegno allo sviluppo locale

Misure di sostegno all’economia circolare

Piano ‘Giovani per le Periferie’

Brindisi Smart Lab – Laboratorio di Innovazione Urbana

Job Center Porta Futuro

‘Brindisi Porta d’Oriente’ – Nuovi modelli di creazione, gestione e promozione della destinazione turistica

Piano di rivitalizzazione commerciale del centro urbano

Piano ‘Scuole Aperte’

Sostegno ad iniziative di impresa sociale per il contrasto alle povertà

Housing sociale

Progetto “Prima la casa. Rete di case contro il disagio abitativo”

Progetto di recupero e rifunzionalizzazione a scopi sociali dell’ex Scuola Camassa in Via Sicilia

Progetto di recupero e rifunzionalizzazione a scopi sociali dell’ex Scuola di Via Sele – Quartiere Perrino

Progetto “Casa delle Culture. Recupero e rifunzionalizzazione del dormitorio comunale”

 

Identità e attrattori:

Recupero e valorizzazione dell’area ex Collegio Tommaseo

Recupero e valorizzazione dell’ex Castello Alfonsino e dell’Opera a Corno

Recupero e valorizzazione dell’ex Cine Teatro Di Giulio

Progetto ‘Il Giardino del Porto. Riqualificazione dell’ex deposito catene sulla sponda del Canale Pigonati nel porto interno’

Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Istituto Marconi per la realizzazione del nuovo Polo Universitario

Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Carafa D’Andria per la realizzazione dello studentato, della mensa universitaria e dei servizi annessi

Progetto ‘Casa della Musica – Valorizzazione dell’ex convento d Santa Chiara

Progetto di rifunzionalizzazione dell’ex Capannone Montecatini

 

Infrastrutture produttive:

Progettazione e realizzazione della piattaforma logistica integrata retroportuale

Progettazione e realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo all’ingrosso

Recupero ex carbonile per la logistica portuale

Completamento al progetto per la realizzazione di opifici e lotti standardizzati per nucleo APPEA nella ZI di Brindisi

Centro di ricerca sulla decarbonizzazione e sullo sviluppo sostenibile presso la Cittadella della Ricerca

Intervento di prima sistemazione e messa in esercizio del parcheggio a raso di Costa Morena

 

Rigenerazione paesaggistica e funzionale:

Riqualificazione ecologica, paesaggistica e funzionale della costa nord

Piste ciclabili “Santa Chiara – Commenda – Sant’Angelo Centro”

Progetto per la realizzazione di una pista ciclabile circuito Quartiere Casale – Aeroporto –Litoranea Nord

Difesa dall’erosione del litorale brindisino a Ponente

Potenziamento della circolare del mare ed interconnessione del sistema della mobilità urbana della Città di Brindisi

 

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Mercoledì Gasolina | Reggaeton – Hip Hop – R’n’B

Mercoledì Sensual – All Night Long con Maurizio Macrì

Extra Extra Date #Kawabonga • Riobo Gallipoli • Mercoledi

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GALLIPOLI ( Lecce ) – Siamo rimasti molto contenti dell’ultimo kawabonga extra date che il giorno dopo eravamo troppo tristi per lasciavi… e niente, alla fine abbiamo deciso di fare un altro KAWABONGA EXTRA EXTRA DATE!!! 😁

Questa volta di MERCOLEDI 28 AGOSTO
sempre al RIOBO Gallipoli!

🎵 Trap – Reggaeton – Future Dancehall – Tropical 🎵

#Kawabonga è l’unico party dove partecipare vuol dire dimenticarsi del domani! Selezioni musicali che spaziano dalla musica Future Dancehall a quella trap ed elettronica. Una festa a 360° gradi dove il pubblico è parte integrante del party! A rendere unico #Kawabonga non è solo la musica ma anche la scenografia ricca di effetti speciali con un susseguirsi di fiamme, coriandoli, gonfiabili, palloni, canotti, dischi volanti e chi più ne ha più ne metta!
Il talentuoso team #Kawabonga è conosciuto in tutto il mondo per i DJSet esplosivi, remixe e produzioni musicali caratterizzate dalla fusione di Reggae e musica Dancehall con la Trap, Tropical Bass, Moombahton & Hip-Hop. Siete pronti a twerkare con noi?

➤ LINE UP
🎧 KALIBANDULU
🎧 Tetrixx
🎧 Luca Tarantino
🎤Vocalist DonLeo

➤ INFO & PRENOTAZIONI TAVOLI (anche whatsapp)
✆ (+39) 342 1116027 // 320 8291161 // 335 8140004
3452343003 // 3924818609

➤ LOCATION
📍 RIOBO
Strada Prov.le Lido Conchiglie – Sannicola, 73014 Gallipoli, Italy

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Mercoledì Kalura ClOsInG PaRtY

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PORTO CESAREO ( Lecce ) – Il tuo #MERCOLEDì,arriva al traguardo.. Ci vediamo per l’ultimo appuntamento stagionale ♥

Kalura Beach Porto Cesareo28 Agosto #ClosingParty
Guest VOICE ITALY MR. Carlo Sazio!

#ILMercoledìsera #cEstLaVie!

Sempre in maniera stilizzata & unica,siamo pronti a rivivere l’atmosfera eclatante del ritrovo ionico, dove natura & bella gente creano,assieme,da Anni un #Mood INimibitabile

#BlackHappyMusic dj Santos Bugs & Riccardo Strafella
#Mashup Guest Regolaur Alessandro Levante

H 22.00 #Free SELECTION Entry. +18 YEARS
#DRINK agevolato entro le ore 23.00.

#Infoline & Booking #Privè al 3282011150 / 3383340348

Clicca la tua partecipazione all evento:
https://www.facebook.com/events/524222461652825/?ti=cl

#KaluraBeach2019 #cEstLaVie #IlMercoledìSera

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MetApulia, problemi per l’impianto tra Surbo e Lecce per i rifiuti da cucina: spicca una depressione

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SURBO/LECCE – La società MetApulia non si è arresa dopo il primo no: nel 2016 presentò il progetto per la realizzazione di un impianto di compostaaggio a digestione anaerobica, con produzione di biometano. Un impianto capace di raccogliere e trasformare anche gli scarti da cucina che nelle intenzioni dei promotori sarebbe dovuto sorgere nella zona ASI, che si estende tra Lecce e Surbo. Il problema delle distanze e della zona vicina all’abitato ha affondato e il primo tentativo. Le leggi regionali, infatti, prevedono che un impianto di compostaggio debba essere localizzato a non meno di 2000 metri dalla periferia di centri abitati e ad almeno 2500 metri dei siti sensibili (scuole, asili ospedali e altro). La mancanza di tale requisito è considerato fattore di carattere escludente: l’impianto non è realizzabile. Il primo progetto aveva questa falla (distanze minime e case sparse), ma anche il secondo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che ricorre il 5 giugno, MetApulia annuncia il deposito presso la Provincia di Lecce dell’istanza congiunta AIA/VIA relativa al progetto per la realizzazione del suo impianto di recupero e trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, nella Zona Industriale di Lecce (FORSU 55.000 tonnellate/anno, verde 10.000 tonnellate/anno).

La posizione del secondo progetto, pur essendo nella zona ASI di LECCE-Surbo, e più defilata, ma anche qui la distanza non è di 2 chilometri (1,3 km). Ma in ballo c’è un investimento di 25 milioni di euro e almeno 15 unità impiegate in maniera stabile e la legge prevede delle deroghe se si impiegano tutta una serie di tecnologie per monitorare impatto odorigeno e altro. Uno studio dell’Università prevede che tutto vada bene. Ma un altro aspetto problematico da non sottovalutare è quello che emerge dalle foto in nostro possesso: spicca una strana depressione presente all’interno del sito del progetto. Questa depressione, estesa per circa un migliaio di metri quadri e profonda tra i tre e i 5 metri, è satura di vegetazione rigogliosa e perenne. Questa macchia verde presenta caratteristiche morfologiche molto simili a quelle delle doline che contengono degli inghiottoi carsici. Nella relazione geologica allegata al progetto di MetApulia non si fa alcuna menzione di questo elemento morfologico, ma di afferma che “l’area tuttavia è scevra da emergenze di natura morfologica, idrologica; l’area si presenta perfettamente pianeggiante: sono inesistenti forme carsiche, di versante e forme legate all’idrogeologia superficiale”.

Dunque, stando alla relazione geologica del Progetto, l’aria sarebbe del tutto piana e priva di forme carsiche o di altro genere. Eppure, è sufficiente recarsi sul posto per verificare che c’è qualche problema. La depressione presente all’interno del sito è abbastanza evidente e produce un dislivello altimetrico significativo. L’aspetto è molto simile alle depressioni che qui nel Salento circondano molte voragini e inghiottitoi carsici. Se siamo di fronte a una grossa struttura di origine carsica, allora l’impianto di MetApulia andrà incontro a nuovi stop. Infatti, nel vigente Piano regionale di gestione rifiuti ci sono dei vincoli insuperabili, come quelli delle aree carsiche. È un fattore escludente (ai sensi della legge regionale 33/2009) la presenza di “aree o siti nei quali lo sviluppo di forme di carsismo superficiale e/o profondo è tale da comportare, anche indirettamente, squilibri per le strutture afferenti gli impianti”.

Non è chiaro se questo problema sia già stato segnalato all’autorità competente, che in questo caso è la Provincia di Lecce, e se quest’ultima abbia richiesto un approfondimento. Questo resta un aspetto ancora da chiarire prima di un via libera all’impianto di MetApulia. Anche se la società spiega che l’impianto di digestione anaerobica rappresenterebbe la chiusura naturale del ciclo dei rifiuti, producendo biometano e compost di qualità, senza generare alcuna emissione o impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente,  ci sono alcune regole a tutela dell’ambiente e di una corretta funzionalità dell’impianto che sono insuperabili. Oggi di MetApulia si parla anche nel settore Ambiente del Comune di Surbo e per alcuni attivisti c’è da fare ancora molta chiarezza. Ora, secondo l’iter previsto per l’autorizzazione di questo tipo di impianti, tutti gli enti si siederanno intorno a un tavolo per esprimere i loro pareri, che conterranno anche dubbi e criticità. La partita è ancora tutta da giocare.

Gaetano Gorgoni

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Occupa l’area libera attrezzata con ombrelloni e lettini, multato il gestore di un lido

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TORRE DELL’ORSO (Lecce) – Aveva “allargato” il suo stabilimento balneare anche in un’area libera attrezzata a lui in uso,  piazzando sin dalle prime ore del mattino 22 ombrelloni e 44 lettini sulla battigia, trasformandola di fatto in un prolungamento del suo stabilimento balneare. E così è stato sanzionato ai sensi del Codice della Navigazione, per avere utilizzato l’area pubblica demaniale in concessione in difformità rispetto all’uso di area libera attrezzata, soltanto per aumentare i guadagni.
Il protagonista è il gestore di un lido di Torre dell’Orso, dove nelle scorse ore carabinieri e militari della Capitaneria di Porto hanno liberato la spiaggia da lettini e ombrelloni che erano stati piazzati sulla spiaggia pubblica abusivamente.
I militari per incastrarlo si sono finti bagnanti, per chiedere informazioni in merito al noleggio di ombrelloni e lettini, ricevendo dal gestore del lido l’ampia disponibilità ad utilizzare, al prezzo di 30 euro ad ombrellone, proprio quelli che erano stati   irregolarmente posizionati nell’area libera attrezzata.

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Trasporti e mobilità, dalla promessa di smontaggio del filobus di Salvemini ai tempi insostenibili. L’attacco di Poli Bortone

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LECCE – La grande rivoluzione del trasporto pubblico leccese non è nemmeno partita ancora e l’opposizione incalza chi aveva promesso perfino la rottamazione del filobus. “È assurdo che si continui ad affrontare la questione del trasporto pubblico a Lecce con tanta leggerezza e con così scarsa attenzione, anzi potremmo dire senza rispetto nei confronti dei cittadini, ma anche dei turisti che lasciano la città affascinati dall’antica bellezza, ma sconcertati per la mancanza di servizi – spiega Adriana Poli Bortone – Occorre un tavolo di regia tra Comune, Sgm e ditte interessate per mettere a punto una corretta programmazione, periodo per periodo. Come si fa ad elogiare il rilancio del trasporto pubblico, il servizio navette e nel contempo chiudere un’arteria nevralgica come Viale Gallipoli senza fornire informazione alcuna su tempi e con quali disagi si procederà all’ultimazione dei lavori di asfaltamento della strada.

E le linee deviate che percorso faranno? Non si sa nulla. Non si poteva fare come per viale Oronzo Quarta, programmando i lavori nelle ore notturne? Pare inoltre che tra due settimane debbano chiudere interamente la rete del percorso locale. Con costi che naturalmente continuano ad aumentare e per di più senza erogazione di un servizio pubblico. Ci domandiamo dunque: questi lavori sono stati concordati con il Ministero? Gli uffici lavori pubblici e traffico hanno capacità di dialogare tra loro e lavorare in sintonia senza creare disagi? E il commissario e il superfluo Consiglio di amministrazione di Sgm,ancora inspiegabilmente esistente che funzione avranno?

Chiediamo dunque,insieme al consigliere Scorrano, che oltre al Consiglio monotematico sui rifiuti, nota dolente a dire il vero di questa amministrazione, si proceda con un Consiglio monotematico sulla questione trasporti per avere risposte certe alle tante domande. Non si possono più tollerare questi silenzi”.

Anche Giampaolo Scorrano attacca: “Tempi di attesa per i bus infiniti oltre che sconosciuti, fermate indecorose, strade gruviera e percorsi variabili a seconda degli innumerevoli lavori in corso senza programmazione e comunicazione alcuna.

Per queste ragioni e tante altre ancora abbiamo ritenuto opportuno chiedere, con la Senatrice Adriana Poli Bortone, la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sui trasporti pubblici nella nostra città.

Dallo ‘smontaggio elettorale’ del Filobus di Salvemini al sistema ‘a petalo’ di Delli Noci, quel che resta del trasporto pubblico a Lecce negli ultimi due anni è, tristemente, sotto gli occhi di tutti.

Evviva il cambiamento!”.

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Vendita di alcolici senza autorizzazione e musica alta nei locali, controlli a tappeto nella Città Bella

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GALLIPOLI (Lecce) – Gli agenti del Commissariato di Gallipoli passano al setaccio la “Città Bella”, per contrastare i fenomeni dell’abusivismo commerciale e dello spaccio di droga.

In particolare, la squadra amministrativa del locale Commissariato ha sorpreso quattro ambulanti che, privi di qualsiasi autorizzazione, erano intenti a vendere bevande anche alcoliche in Baia Verde, uno dei tratti più frequentati dalla movida giovanile. I quattro venditori abusivi sono stati sanzionati per un importo complessivo di 20.000 euro, per aver violato la normativa di settore.

Inoltre tre di essi, provenienti da un’altra regione, sono stati segnalati al Questore di Lecce per l’adozione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Gallipoli, posto che, secondo quanto accertato dagli stessi poliziotti, i tre venditori ambulanti erano a Gallipoli solo per svolgere tale attività illecita.

Inoltre, la squadra amministrativa del Commissariato ha sanzionato per ulteriori 8.000 euro altri 4 venditori ambulanti di cui: uno perché vendeva in forma itinerante su spazi pubblici bevande alcoliche e super alcoliche oltre la mezzanotte; tre perché anziché svolgere la propria attività in forma itinerante erano posizionati su aree pubbliche ben oltre il tempo necessario a servire la clientela.

Infine, a seguito di un controllo amministrativo finalizzato a verificare le condizioni di sovraffollamento nei locali della movida gallipolina, il titolare di uno stabilimento balneare presente in Baia Verde è stato denunciato, dai poliziotti del locale Commissariato e dal personale della Capitaneria di Porto di Gallipoli, per aver violato le prescrizioni previste dalla licenza amministrativa per garantire lo svolgimento in sicurezza degli eventi di intrattenimento musicale, avendo constatato che all’interno dello stabilimento vi era un numero di avventori superiori a quello massimo consentito.

I controlli amministrativi effettuati dagli agenti del Commissariato hanno riguardato anche la verifica del rispetto degli orari consentiti per la diffusione di musica e di piccoli intrattenimenti musicali, a seguito dei quali sono state irrogate sanzioni amministrative ad alcuni titolari di bar e sono ancora in corso accertamenti, anche attraverso l’utilizzo di apparecchiature fonometriche, finalizzati a contrastare l’inquinamento acustico.

La squadra volante, impegnata nel contrasto allo spaccio degli stupefacenti, nei giorni scorsi ha denunciato, per violazione della normativa in materia di immigrazione, un cittadino 37enne di origini senegalesi che, privo di qualsiasi permesso di soggiorno e pertanto irregolare sul territorio nazionale, era in giro a Gallipoli pur avendo a proprio carico un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Roma a gennaio 2019.

Dalla perquisizione personale effettuata addosso all’uomo, è stata rinvenuta marijuana per un peso complessivo di circa 5 grammi e per questo motivo il cittadino senegalese è stato segnalato al Prefetto di Lecce per uso personale, a scopo non terapeutico, di sostanza stupefacente.

Al termine dell’attività, il cittadino senegalese è stato accompagnato dagli agenti del Commissariato di Gallipoli al Centro di Identificazione per l’Espulsione di Bari, da dove, completato l’iter procedurale, sarà espulso dall’Italia e rimpatriato in Senegal.

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Operazione “Var Bay 2.0”: gip convalida il fermo e dispone il carcere per i quattro africani

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GALLIPOLI (Lecce) – Il gip convalida il fermo e applica la custodia cautelare in carcere per Oumar Mbaye e Dembel Gadiaga , entrambi di 42 anni, di origini senegalesi e per i due gambiani Lamin Ceesay e Kebba Barrow, rispettivamentre di 20 e 24 anni, arrestati ieri mattina nell’ambito dell’operazione “Var Bay 2.0”. I quattro arrestati, assistiti dall’avvocato Giampiero Tramacere, erano comparsi questa mattina davanti al gip Simona Panzera per l’udienza di convalida del fermo rispondendo alle domande del giudici confermando le cessioni di droga sporadiche e per piccolissimi quantitativi. Sulla decisione del giudice ha inficiato la mancanza di un domiciliio dei quattro cittadini africani, tutti senza fissa dimora.

L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli (al comando del capitano Francesco Battaglia), ha consentito di condurre un’operazione antidroga nella zona “Baia Verde” che da anni, ogni estate, si trasforma in un market della droga a cielo aperto a tutte le ore del giorno e della notte. Complessivamente, grazie ad un sofisticatissimo sistema di telecamere ad altissima definizione, collocate in luoghi nascosti ed impervi, è stata documentata una fiorente attività di spaccio nei pressi dei lidi e delle discoteche del litorale gallipolino e di smantellare complessivamente cinque piazze di spaccio operative h24 grazie alle turnazioni di vari gruppi di spacciatori, che si alternavano in riva al mare o nella pineta.

F.Oli. 

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Tutto pronto per l’XI edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo

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OTRANTO (Lecce) – Tutto pronto nel Salento per l’undicesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, che si terrà come di consueto a Otranto, in alcuni dei luoghi più suggestivi della cittadina adriatica – Piazza del Popolo, Largo Alfonsina, il Castello Aragonese – dal 2 al 7 settembre 2019, (20.30/23.30) – e che si annuncia anche quest’anno particolarmente ricca di ospiti, appuntamenti e momenti di approfondimento su temi che fissano l’agenda del dibattito politico e giornalistico internazionale dei prossimi anni. L’evento è realizzato in partnership con l’Assessorato alla Promozione Turistica della Regione Puglia; il Corecom Puglia; la Consigliera di Parità della Regione Puglia; l’Adisu, Agenzia per il diritto allo Studio della Regione Puglia. Partner istituzionali: Ambasciata del Regno del Marocco, Ambasciata del Regno di Giordania, Ambasciata della Repubblica di Tunisia, Sovrano Ordine di Malta.

Mediterraneo, Medio Oriente, Isis, Geopolitica, ma anche ruolo e difficoltà delle donne nei media e nelle istituzioni, web e diritti, fake news, ambiente e turismo, minori e media, pluralismo ed etica dell’informazione, immigrazione e obbligo del soccorso in mare, diritto di cronaca, di famiglia e della comunicazione sociale, futuro della televisione e dei mass media, e poi il caso Regeni – che vedrà la presenza a Otranto dei genitori del dottorando italiano ucciso nel 2016 in Egitto – sono infatti solo alcuni dei focus al centro dei momenti di alta formazione giornalistica in programma nell’ambito del Festival, promosso e organizzato dall’associazione “Terra del Mediterraneo”.

“Nell’ambito degli eventi del Festival – spiega Tommaso Forte, giornalista e autore dell’evento internazionale – si discuterà anche del futuro della professione giornalistica. Ad Otranto, quindi, si vivacizzerà il dibattito per promuovere momenti di confronto che contribuiscono ad avviare una riflessione sui temi “caldi” dell’attualità. E questo è anche il riflesso del grande entusiasmo che circonda questa iniziativa, organizzata con tenacia ogni anno nonostante le difficoltà dei tempi presenti e i problemi che affliggono la categoria, e della qualità dell’appuntamento, che finora ha portato in Puglia, tra Bari e Otranto, circa 400 giornalisti da tutta Europa, ma anche docenti universitari, diplomatici, ministri, magistrati ed esperti dell’informazione.

Il Festival vede infatti ogni anno la presenza di esperti delle più importanti testate nazionali ed internazionali, tra le quali il Corriere della Sera, L’Espresso, Panorama, Ansa, Rainews24La7Rete4Il GiornaleTGR RaiIl MessaggeroItalia OggiMarie ClaireVanity FairIo DonnaIl RiformistaI Viaggi di Repubblica. Le scorse edizioni della rassegna hanno visto anche la partecipazione di giornalisti provenienti dall’Albania, dal Portogallo, dalla Turchia, da Cipro, dalla Svizzera, dall’Olanda, dal Marocco e dalla Romania.

I seminari sono accreditati dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. “Otranto si conferma ancora una volta città di accoglienza, condivisione, cultura”, spiega il sindaco della cittadina adriatica, Pierpaolo Cariddi, “e questa sua vocazione trova ancora una volta espressione in questo evento prestigioso, che costituisce motivo di vanto per Otranto e per la Puglia intera. Anche perché contribuisce alla sua promozione culturale e, perché no, anche turistica, e al contempo alla salvaguardia di una professione che ha fatto della libertà e della democrazia la sua bandiera”.

“Un Festival”, commenta Felice Blasi, vicepresidente Corecom Puglia, “che continuiamo a sostenere con grande convinzione, perché ci piace l’idea di portare i grandi temi della comunicazione per strada e nelle piazzette, per parlare direttamente alla gente. Una nuova forma di “educazione” ai media di chi, grazie alla tecnologia, è oggi continuamente connesso, affinché maturi un uso sempre più consapevole della parola, letta e ascoltata, e delle immagini”.

“Nella prospettiva di un confronto sui temi del Mediterraneo”, aggiunge Anna Grazia Maraschio, consigliera di parità della Regione Puglia, “non poteva mancare una riflessione sulla condizione femminile, uno sguardo attento verso il Medio Oriente e un confronto su un tema che incrocia purtroppo la violazione dei diritti umani. Con la prospettiva di gettare certamente un ponte, ma anche di avviare una riflessione sui Paesi dove il problema dell’emancipazione femminile sembrerebbe risolto, e invece ci sono ancora retaggi culturali legati anche a difficoltà lavorative che comportano spesso il sacrificio delle conquiste delle donne”.

“Il Festival vede la partecipazione di giornalisti, intellettuali, operatori, politici, istituzioni che si confrontano e ragionano se un futuro diverso sia possibile, se si possa affrontare il tema dei migranti attraverso il dialogo fra i popoli: tutto ciò è fantastico”, commenta Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia. “Ecco perché la Regione non può non esserci. E c’è soprattutto per ascoltare e imparare”.

Parte integrante del programma del Festival è anche il premio “Caravella del Mediterraneo”, attribuito dal comitato scientifico del Festival Giornalisti del Mediterraneo e consegnato il 7 settembre a Sandro Ruotolo (giornalista d’inchiesta), Domenico Iannacone (Rai Tre – Autore del programma “Che ci faccio qui’”); Francesco Piccinini (direttore di Fanpage.it), Luigi Pelazza (autore televisivo e inviato delle Iene), Manuela Moreno (Tg2), Miguel Serra (direttore del quotidiano spagnolo “Ultima Hora”), come pure la mostra fotografica allestita dall’Ordine di Malta nella suggestiva cornice di Largo Porta Alfonsina per raccontare i suoi interventi di soccorso sanitario nel mar Mediterraneo. La mostra sarà inaugurata da Yves Gazzo, ambasciatore dell’Ordine di Malta presso l’Unione Europea, e da Gabriele Checchia, ambasciatore dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite a Roma.

“Ad Otranto si potrà parlare di comunicazione – conclude Lino Patruno, presidente del Festival – e dei suoi aspetti più attuali in una città che è già di per se stessa una forma di comunicazione, sia turistica che culturale che storica. Sarà un dibattito con protagonisti prestigiosi che investe tutti i problemi della politica attuale e i pericoli per la democrazia stessa. Coinvolgere anche i non addetti ai lavori sarà l’apporto del Festival alla comprensione di questi problemi e alla crescita di una coscienza collettiva. Il premio “Caravella del Mediterraneo” sarà così non solo un riconoscimento a personalità che in questo ambito si sono distinte, ma anche un incentivo alla qualità dell’informazione al servizio di un futuro meno incerto per tutti.

 

 

 

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Leo Shoes Casarano, il dottor Esposito nuovo consulente ortopedico dei rossoazzurri

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CASARANO (Lecce) – Si arricchisce di un’importante e qualificata figura professionale lo staff sanitario a disposizione dei ragazzi della Leo Shoes Casarano che, nel corso della stagione sportiva 2019-2020, potranno avvalersi della competenza e dell’esperienza del Dottor Diego Esposito.

Nato il 01 marzo 1971, il Dottor Esposito è ortopedico specializzato presso l’Università degli studi di Modena, perfezionando poi le proprie competenze e conoscenze in traumatologia dello sport e in chirurgia della spalla e del ginocchio.

Dal 2008 e a tutt’oggi, il Dottor Esposito è operante come responsabile referente di settore presso il reparto di ortopedia e traumatologia del Presidio ospedaliero di Gallipoli.

La dirigenza rosso-azzurra – si legge nel comunicato – da un caloroso benvenuto al Dottor Esposito, ringraziandolo per la disponibilità riservata.

 

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