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Rodelli: Salvemini e lo sport, storia di un amore narcisista

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LECCE – “In molti speravano che il maratoneta Salvemini almeno sullo sport, riuscisse a portare a casa qualche risultato. Perché lui, il nemico giurato delle automobili, il greenpeace leccese, mister natura, il primo cittadino delle gare per Lecce, quelle che bloccavano una città per promuovere uno sport non istituzionale ed associativo, si è dimenticato di una realtà cittadina che merita tutela. Perché quando si parla di sport, si parla di sportivi e di famiglie, impegnate a promuovere Lecce sul territorio nazionale.” Dichiara il portavoce di Grande Lecce, Riccardo Rodelli.

“Vero è che lo sport è orfano di un “padre politico” che sembra oggi poter rispuntare grazie al candidato del centro destra Saverio Congedo, che ha assicurato l’istituazione di un assessorato allo Sport, che possa essere una cabina di regia necessaria, perché tutte le arterie a lui riferibili siano coordinate da un unico indirizzo politico. L’isolamento delle associazioni sportive è iniziato con Nunzia Brandi (oggi con la Poli Bortone) che ha dato vita ad un’era pressapochista, segnata dal mancato rispetto dei regolamenti esistenti in tema di utilizzo delle strutture sportive, dal mancato adeguamento degli stessi alla normativa vigente, oltre che dalla mancata regolamentazione degli impianti che ne erano sprovvisti.
Un oscurantismo che se da un lato ha visto deperire le strutture per mancata manutenzione, dall’altro ha consentito che fossero realizzati due tensostatici (quello dell’area antistadio e quello del Campo scuola S. Rosa) con evidenti difetti di progettazione oltre che di costruzione.

La situazione non migliora con l’ingresso della passata giunta Salvemini nel 2017.
Salvemini affida al Dj di giunta, una serie di deleghe, cui lo stesso si mostra immediatamente impreparato e assolutamente incapace di fronteggiare il crescente malcontento dei commercianti e del mondo sportivo. Si ripetono inalterate tutte le situazioni critiche che avevano negli anni contribuito ad avvelenare la vita sportiva della città. Palestre scolastiche ed impianti sportivi assegnati alle associazioni in ritardo rispetto all’inizio dei campionati, in assenza dei criteri sportivi imposti dalla legge (idoneità dell’impianto ad ospitare un dato sport, livello di attività, numero di tesserati ecc.).
Il palazzetto dello sport – continua Rodelli –  che è certamente struttura polivalente, è divenuto per incapacità politiche, luogo di attività sportive tra loro non omogenee: tanto ha causato il danneggiamento del parquet, a danno di società e di squadre che sono costrette a vivere in autogestione. A questo si aggiunga che il tetto del medesimo palazzetto presenta delle lesioni che causano infiltrazioni d’acqua, sempre a danno di un parquet che dovrà presto essere sostituito, solo per incuria. Il rischio concreto è che partite di categorie possano essere sospese e rinviate per impraticabilità del campo; ciò cagionerebbe un danno alle società ospitanti, perchè come prevede il regolamento sportivo, dovranno risarcire la trasferta delle squadre ospiti.

A fronte di queste gravi inadempienze manutentive, l’amministrazione Salvemini nulla ha fatto per evitare di aumentare i costi per l’uso degli impianti sportivi extrascolastici, a danno delle società sportive in prima battuta, e delle famiglie poi.
Salvemini ha illuso prima e deluso poi, bravissima persona poco adatta al governo cittadino.”

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“Esserci” anche al sud: tre storie dell’imprenditoria salentina che ha conquistato il mondo

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Tre aziende salentine di successo sono state premiate venerdì alle Officine Cantelmo a Lecce. Il premio è solo la prima iniziativa con cui l’associazione Esserci avvia la sua attività di promozione sociale sul territorio. La mission dell’associazione è di offrire informazioni utili a cogliere le opportunità offerte dal mondo del lavoro. Si tratta di un laboratorio open di idee, percorsi, dati, opportunità. Per questo siamo partiti con un premio che riconosce merito e competenza a giovani imprenditori che hanno saputo affrontare la sfida del mercato individuando lo spazio per inserirsi.

​I premi sono stati consegnati ad Asiagem, Cetma Composites, Deghi S.p.A. operative in settori differenti, ma accomunate da brillanti intuizioni che le hanno portate a ricoprire importanti posizioni di mercato.

Sono intervenuti Giancarlo Negro, presidente di Confindustria Lecce, mentre i premi saranno consegnati dall’Assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo.

​Asiagem nasce nel 2005 grazie a Tommaso Nicoletti che ha trasformato la sua passione per le arti marziali e la cultura orientale in una florida attività. Oggi Asiagem offre una gamma molto ampia di prodotti per il benessere quotidiano: lettini da massaggio, copertine e materassini ad infrarossi, proiettore a fotoni, ionizzatore d’acqua, scarpe biomeccaniche, fasce autoriscaldanti, cosmetici di alta qualità, abbigliamento con nanotecnologie ad alte performance. Da alcuni anni, ha creato un suo marchio, Ale&Giò, con cui sono commercializzati prodotti esclusivi dedicati al benessere della persona.

​Cetma Composites è una start up innovativa nata nel 2013 da un’idea di Andrea Salomi e Silvio Pappadà, ingegneri e ricercatori operanti nel settore dell’ingegneria dei materiali e dei processi. Il core business dell’azienda riguarda la realizzazione di componenti in materiale composito per il settore dello sport, a base di fibra di carbonio, principalmente per il settore dell’immersione in apnea (pinne, monopinne, scarpette, fucili sub, accessori e altro ancora). Il marchio Cetma Composites è riconosciuto a livello mondiale come sinonimo di qualità. Sul mercato asiatico e americano, il marchio è ritenuto di tendenza al pari di brand di successo attivi nel settore della moda.

​Deghi S.p.A. è un’azienda leader nell’e-commercedell’arredamento per bagno e giardino, punto di riferimento di privati e professionisti. Dal 2012 a oggi – con il sito deghishop.it –l’Azienda ha creato un valore che va oltre il prodotto incentrando la sua mission sull’interazione con l’utente e cliente finale. Oggi Deghi gestisce un magazzino di oltre 14mila metri quadrati a San Cesario di Lecce, con centinaia di spedizioni giornaliere. Un sistema evoluto di controllo in radiofrequenza permette di monitorare accuratamente la merce disponibile e di ridurre nettamente i tempi di gestione ed evasione dell’ordine. Deghi S.p.A. ha visto una crescita esponenziale nel corso dei suoi ultimi anni di attività sul web portando i suoi dipendenti da una singola unità a 60, con un fatturato che segue questa crescita.
“Siamo qui per dimostrare che dal sud si può partire con imprese innovative e di qualità per conquistare il mercato globale – ha affermato Sebastiano Leo, assessore alla Formazione e Politiche del Lavoro – Le istituzioni e tutti i soggetti interessati devono essere in grado di fare rete per supportare le buone iniziative imprenditoriali. Oggi celebriamo tre eccellenze salentine che sono uno stimolo e un esempio”.

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Se… Renata di Primavera in ricordo di Renata Fonte e delle vittime di mafia. Cataldo Motta: “Gli Italiani hanno la memoria corta”

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LECCE – “L’impegno contro la mafia non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza” lo diceva Paolo Borsellino, una delle vittime della mafia che l’Italia piange ancora e non dimentica.

Proprio per tenere sempre vivo il ricordo di ciò che è stato l’associazione “La Barcaccia” di Gallipoli ha voluto organizzare “Musica e parole in memoria delle vittime della mafia”, un appuntamento che avrà cadenza annuale, dedicato interamente, in ogni nuova edizione, ad una vittima della mafia.

Il primo, dal titolo “Se… Renata di primavera”, che si è tenuto al teatro Tito Schipa della città bella, ha visto protagonista Renata Fonte, la giovane amministratrice di Nardò impegnata a difesa del territorio, in particolare della “sua” Porto Selvaggio, assassinata nel 1984 e riconosciuta vittima della mafia nel 2002.

C’è una strada dolce quanto efficace per arrivare all’anima ed è la musica. E proprio da un intreccio di musica e parole che è stato possibile parlare alle coscienze di tutti i presenti in un teatro gremito di spettatori che assistendo a “Se… Reanata di primavera”, scritta dal segretario dell’associazione La Barcaccia Sandro Mottura, hanno potuto rivivere il percorso, le ansie, le paure e il sacrificio di una donna coraggiosa, in modo da tenerne vivo il ricordo e, soprattutto, l’insegnamento.

“Renata l’ho amata dal primo istante in cui ho compreso la brutalità che aveva subito – spiega Mottura – con i miei quasi 10 anni, all’epoca del triste evento, non mi capacitavo che qualcuno avesse avuto il coraggio di un gesto simile ai danni di una donna. Questa manifestazione è per Renata, ma è anche per tutti noi, per non dimenticare e per trasmettere ai nostri figli un messaggio di speranza e lasciare nelle loro mani – conclude il segretario – un futuro in cui si può avere la libertà di scegliere.

Presente alla serata anche l’ex procuratore della Repubblica Cataldo Motta, accompagnato dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dall’ex procuratore Aldo Petrucci, il quale ha consegnato a Viviana e Sabrina Matrangola, figlie di Renata Fonte, una targa alla memoria.

“Gli italiani, purtroppo, hanno la memoria corta” ha dichiarato Cataldo Motta che già nel giorno in cui annunciò che sarebbe andato in pensione, dichiarò che la Scu era ancora viva e che ciò che si doveva (e si deve) evitare è che il consenso sociale prenda piede e si sviluppi. La manifestazione de “La Barraccia” ha proprio questo obiettivo.

I brani che hanno accompagnato la serata sono stati eseguiti dalla Female Harmony Chamber Orchestra, orchestra salentina diretta dal maestro Antonio Florindo Pizzoleo, che si è alternata a momenti di lettura e recitazione. Il corpo di ballo della scuola di danza “Koinè” di Ugento, diretta Elena Casciaro, ha invece dato vita alle coreografie. “Renata mia madre”, il brano scritto e interpretato dal cantautore salentino Angelo Presta, è stato uno tra quelli che ha accompagnato la serata condotta da Lola Giuranna, presidente dell’associazione.

“E’ stata una serata di festaha dichiarato la presidenteche ha unito la musica, la danza e la prosa per valorizzare il sacrificio, tenendo vivo il ricordo di renata, ma anche di tutti quegli involontari eroi la cui vita è stata strappata e calpestata dalla criminalità organizzata”.

Tra il grande consenso del pubblico presente, è calato il sipario sulla prima edizione dell’evento, l’appuntamento si rinnoverà il prossimo anno con un nuovo “protagonista”, ma sempre con lo stesso tema: “Musica e parole in memoria delle vittime della mafia”, perché dimenticare significa uccidere due volte.

 

 

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“Torre Rinalda, un patrimonio naturalistico da valorizzare e riscoprire”. Salvemini incontra i residenti della marina

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TORRE RINALDA (Lecce) – “Valorizzare la straordinaria ricchezza naturalistica di Torre Rinalda” è l’impegno del candidato sindacoCarlo Salvemini nei confronti di quanti amano e vivono la marina più a nord della costa leccese. Questa mattina, accompagnato da Alessandro Delli Noci e da un gruppo di attivisti, Salvemini ha percorso il territorio della marina, partendo dalla Torre e percorrendo la lunga Via Termini Imerese, che fronteggia lo straordinario cordone dunario, sormontato da una vegetazione autoctona di grande valore che costruisce un paesaggio tipico della costa del Sud della Puglia. A tanta bellezza, però, corrisponde a Torre Rinalda una altrettanto visibile incidenza legata allo spontaneismo edilizio dei decenni passati e del conseguente disordine urbanistico. Decine di costruzioni edificate su terreni paludosi, a pochi metri dalle dune e dal mare, sprovviste di servizi essenziali.
Salvemini ha incontrato gli esponenti del comitato per Torre Rinalda e un gruppo di residenti, con i quali ha condiviso la volontà di cominciare il percorso di valorizzazione di una marina che rappresenta una ricchezza per tutta la città. Un percorso che è già partito: a breve infatti cominceranno i lavori per il completamento della rete della fognatura nera lungo via Termini Imerese.
Non c’è rilancio possibile delle marine che non parta dall’attivazione delle infrastrutture primarie come la fogna nera a Torre Rinalda – dichiara Carlo Salvemini – è quello in cui ci siamo impegnati per questa marina nel corso dei 18 mesi di governo. Torre Rinalda è l’esempio, insieme ad altri tratti del litorale leccese, di quanto in passato parte di un patrimonio naturalistico di inestimabile valore sia stato misconosciuto, sottovalutato, a volte offeso, anche per una diversa e minore sensibilità nei confronti del paesaggio e dell’ambiente. Il dovere degli amministratori e dei cittadini – insieme – oggi è anche quello di riportare alla luce questo valore, renderlo nuovamente e degnamente noto a quanti non lo conoscono, rimediando dove possibile e con determinazione agli errori commessi negli anni. Noi siamo pronti ad andare avanti nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”.

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Poli Bortone: “Un piano immediato di intervento per Frigole e San Cataldo”

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LECCE – “Due incontri fruttuosi, ma contemporaneamente drammatici stamattina a Frigole e a San Cataldo, due marine  che purtroppo abbiamo trovato completamente trascurate in questi 12 anni, cioè dal 2007 quando è terminata la nostra amministrazione. I cittadini  sono delusi e arrabbiati. Alcuni pescatori a San Cataldo si sono addirittura incatenati perché la darsena continua ad essere completamente trascurata.” Lo ha affermato Adriana Poli Bortone dopo l’incontro di stamani con i residenti  di Frigole e San Cataldo.

“Nei giorni scorsi il commissario ha affermato che si interverrà prontamente con la seconda ditta per avviare quanto prima i lavori, ma ancora è tutto fermo. Vogliamo avere fiducia nel commissario, visto che lo stesso non possiamo dire delle precedenti amministrazioni che avrebbero dovuto avere cura di quei luoghi, oggi ridotti in queste condizioni. A Frigole le barche sono quasi sommerse, costantemente aggredite da sabbia e intemperie, la banchina è crollata. Uno scenario devastante, di totale abbandono.

Occorre un piano immediato di intervento  per Frigole e San Cataldo. E se non lo farà  il commissario ci adopereremo per intervenire urgentemente e legittimamente per queste persone che chiedono dignità per il proprio lavoro. Immaginiamo due interventi necessari: uno immediato da parte del commissario per il dragaggio a Frigole. Il secondo intervento deve essere strutturale e in questo caso l’amministrazione deve darsi da fare, sollecitando anche la regione per intercettare fondi necessari. Certo, anche la regione deve cominciare a pensare a queste marine e non solo ad altri litorali.”

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Russo scalda i motori per allargare la sua coalizione

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LECCE – Un occhio al passato e uno sguardo rivolto al futuro per allargare il campo del centrodestra e offrire un’autentica alternativa ai leccesi. E’ questo l’obiettivo di Luca Russo, candidato sindaco di una coalizione formata da Movimento in libertà, Salento Europa, Siamo Lecce e Movimento Diversi, Partito dei Valori Cristiani, Movimento dei Forconi.

“Il percorso tracciato dalle forze politiche tradizionali di espressione del centrodestra, avviato nel lontano 1994, ha presentato un momento significativo dal punto di vista politico, aprendo nuovi scenari che hanno di fatto segnato la vita politica degli ultimi venticinque anni. Un’attività imperniata su consolidati e radicati valori che, tuttavia,  necessita adesso di una correzione in corsa per rinfrescare principi e ideali che hanno tenuto a battesimo questa azione politica. Parte da questo convincimento l’idea di aggiungere una bella dose di civismo ai partiti tradizionali per riportare il cittadino e i suoi bisogni al centro della politica.

Un cammino che continua a far breccia tra i cittadini, stanchi di essere considerati solo dei numeri e desiderosi di tornare ad essere autentici protagonisti. Ecco perché faccio appello a tutti i partiti – soprattutto a quelli considerati inopinatamente minori come il Msi di Walter Ronzini – che orbitano nell’area di centrodestra, per  entrare a far parte della nostra casa per condividere assieme un percorso intriso di valori genuini, improntati alla solidarietà e alla concretezza.

Il nostro sogno è quello di offrire una bussola a quanti si sentono smarriti in questo deludente panorama politico per dare un’alternativa reale ai cittadini leccesi”.

 

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Colpo di sonno alla guida e travolge due auto in sosta: fortunatamente nessun ferito

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NARDO’ (Lecce) – Singolare incidente poco dopo mezzanotte e mezzo a Nardò. Travolge due auto in sosta alla guida di una Fiat Punto a causa di un colpo di sonno. È successo in via A.Secchi, una strada dove spesso vengono segnalate auto che scorrazzano a gran velocità con seri rischi per la sicurezza di automobilisti e pedoni.

Il conducente della Fiat Punto, originario di San Donaci ma residente a Nardò, ha così travolto una Renault Clio e una Fiat Panda in sosta ai margini della carreggiata. In particolare la Renault Clio è stata trascinata per diversi metri. Fortunatamente a bordo delle due auto non c’era nessuno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. Il conducente della Punto è rimasto illeso e ha spiegato ai militari di aver avuto un colpo di sonno ma i danni riportati dai tre mezzi lasciano pensare che l’automobilista procedesse a una velocità elevata.

Sta di fatto che i residenti reclamano da tempo provvedimenti urgenti per rendere maggiormente sicura una strada molto pericolosa dove molti automobilisti viaggiano a velocità sostenute. Perché non sempre può andare bene.

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Accusa l’autista di avere saltato una fermata e lo aggredisce, l’altro prova a “coprire” l’amico e finisce nei guai

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MARTANO (Lecce) – L’uno litiga con l’autista del pullman “colpevole” di avere saltato una fermata e, dopo averlo minacciato e strattonato, gli strappa il cellulare con cui stava allertando il 112, gettandolo tra i sedili; l’altro, ascoltato dai militari, fornisce dichiarazioni in favore del passeggero iracondo, suo compaesano, nonostante non fosse presente all’accesa discussione. E così per entrambi scatta la denuncia a piede libero: il primo per violenza privata, interruzione di pubblico servizio e violenza o minaccia ad incaricato di pubblico servizio; il secondo per favoreggiamento personale.

Si tratta di due uomini di Melendugno – M.D.R., di 37 anni, e M.D., di 51 anni – deferiti in stato di libertà dai carabinieri della stazione di Martano.

I fatti di cui sono accusati risalgono allo scorso 20 febbraio e si sono verificati a bordo di un pullman di linea Fse (tratta Melendugno – Borgagne – Martano). Ad un certo punto, il 37enne avrebbe iniziato a litigare con l’autista del mezzo, poiché a suo dire aveva saltato una fermata. La situazione sarebbe presto degenerata, quando il conducente sarebbe stato minacciato e strattonato dal 37enne, che gli avrebbe poi strappato il cellulare dalle mani, gettandolo tra i sedili del pullman.

Le indagini dei militari, avviate in seguito alla denuncia presentata dall’autista del pullman, hanno consentito non soltanto di individuare nel 37enne l’autore dell’aggressione, ma anche di denunciare il 51enne che aveva provato a prendere le sue difese, fornendo dichiarazioni “pilotate” per favorire il compaesano.

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“Mezzanotte di fuoco”: rogo distrugge due auto e ne danneggia una terza. Danni anche ad un’abitazione

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MELENDUGNO (Lecce) – Due auto distrutte, una terza parzialmente danneggiata ed il prospetto di un’abitazione annerito dalle fiamme. È il bilancio della notte di fuoco andata in scena a Melendugno, dove un misterioso incendio ha interessato tre vetture che si trovavano parcheggiate per le strade del paese.

Il rogo, sulle cui cause sono in corso accertamenti da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri, è divampato mezz’ora dopo la mezzanotte in via Crispi ed ha interessato una Smart Fortwo, una Peugeot 207 ed una Fiat Panda, parcheggiate l’una vicino all’altra. A farne maggiormente le spese sono stati i primi due veicoli, andati completamente distrutti, mentre la Fiat ha riportato lievi danni al paraurti anteriore.

Le fiamme, domate dai “caschi rossi” del comando provinciale di Lecce, hanno interessato anche il prospetto di un’abitazione vicina, annerendo anche il balcone del primo piano. Fortunatamente non si sono registrati feriti.

Il sopralluogo eseguiti alla presenza dei carabinieri della stazione di Melendugno non ha consentito di rinvenire tracce di benzina o contenitori “sospetti” che possano avvalorare l’ipotesi dell’atto doloso, che non viene comunque esclusa. Le indagini sono in corso.

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In giro con droga di ogni tipo, anche ketamina l’anestetico per cavalli: due giovani ai domiciliari

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RUFFANO/MARTANO (Lecce) – Due giovani nei guai per spaccio di droga: l’uno se ne andava in giro di notte con l’auto della madre con varie dosi di ketamina, cocaina ed hashish; l’altro nascondeva circa un etto di droga tra l’auto sulla quale è stato fermato e la sua abitazione. E così per entrambi sono scattati gli arresti domiciliari.

Nei guai sono finiti Davide Sabato, 20enne di Matino, e Luigi Chiriatti, 22enne di Martano, arrestati in flagranza di reato dai carabinieri del Norm della Compagnia di Casarano e dai militari della stazione di Martano.

L’arresto di Sabato è scattato ieri notte, quando i militari lo hanno fermato a bordo di un’auto nella zona industriale di Ruffano. Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di 9 dosi di ketamina, 13 di cocaina, 2 di hashish (per un totale di 15 grammi di sostanze stupefacenti) nonché di un coltellino a serramanico e 145 euro in banconote di vario taglio. Sabato, come detto, è stato ristretto ai domiciliari.

Chiriatti, invece, è stato fermato per le strade di Martano a bordo di un’auto e quindi sottoposto a controllo. Nel corso delle perquisizioni veicolare e domiciliare, i militari hanno rinvenuto complessivamente 98,5 grammi di marijuana, 2,5 grammi di hashish, un bilancino di precisione e circa 10 grammi di sostanza da taglio, tipo lattosio. Anche per il 22enne sono scattati i domiciliari.

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Scontri nel pre-partita tra tifosi giallorossi e del Pescara, feriti e contusi

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LECCE – Scontri tra tifosi nel pre-partita Lecce-Pescara. Le due tifoserie sono entrate in contatto all’altezza dello svincolo Torchiarolo-San Pietro Vernotico sulla statale Brindisi-Lecce con direzione il capoluogo salentino in vista del match serale con i salentini.

Due tifosi pescaresi sono rimasti feriti: uno è stato investito da un’auto nelle fasi degli incidenti; un altro ha riportato un trauma cranico colpito da una pietra in testa. Entrambi sono stati trasportati al Vito Fazzi in codice rosso mentre due contusi, meno gravi, sono stati accompagnati nel vicino ospedale di San Pietro Vernotico. Uno dei due pullman con a bordo i tifosi del Delfino ha preso anche parzialmente fuoco.

Sul posto sono accorsi polizia, carabinieri, vigili del fuoco e mezzi di soccorso. La statale è stata chiusa e il traffico deviato all’altezza di Tochiarolo fino alle 21.30 quando la circolazione è tornata regolare. I tifosi del Pescara sono entrati nel settore ospiti solo alla fine del primo tempo.

Anche la gara d’andata era stata macchiata da alcune intemperanze nel dopo gara quando i tifosi del Pescara avevano teso un’imboscata alla carovana di tifosi giallorossi all’altezza di Francavilla. Ma l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive non aveva disposto restrizioni per la gara di ritorno, libera anche per chi non è provvisto di tessera del tifoso.

Rimangono forti perplessità sui criteri di scelta sulle partite ritenute a rischio. Appena un mesa fa il derby contro il Foggia era stato vietato nonostante i rapporti con la tifoseria dauna siano di assoluto rispetto e la gara d’andata non aveva fatto registrare alcun problema di ordine pubblico; si concede, poche settimane dopo, il via libera per una trasferta aperta senza alcuna restrizione alla tifoseria del Pescara dopo le intemperanze del match d’andata e rapporti tesi noti da anni.

 

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Si sente poco bene, accompagnata in ospedale 44enne muore mezz’ora dopo: avviata indagine

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SQUINZANO (Lecce) – Muore a distanza di appena mezz’ora dal suo arrivo in ospedale e ora la famiglia vuole vederci chiaro. La Procura di Lecce ha così aperto un’indagine sulla morte di R.P., 44enne di Squinzano, deceduta venerdì sera presso il pronto soccorso del “Vito Fazzi” dove la donna era arrivata pochi minuti prima perché si sentiva poco bene. La corsa a Lecce e il trasporto in pronto soccorso non sono serviti a nulla. Il decesso è sopraggiunto in breve nonostante l’impegno profuso dai medici.

Il padre, però, non ha perso tempo presentando una denuncia presso il posto fisso di polizia per chiedere che venga fatta luce sulla morte e accertare eventuali responsabilità a carico del personale sanitario. La salma della 44enne è stata trasferita presso la camera mortuaria. Il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Giovanni Gallone, dovrebbe a breve procedere con l’identificazione del personale sanitario che ha assistito la donna per poi disporre l’autopsia.

Il decesso di R.P. ha scosso l’intera comunità di Squinzano dove la donna era molto conosciuta per la sua umanità e l’impegno nel sociale. In paese frequentava assiduamente il catechismo e la parrocchia. E sulla sua morte, ora, dovrà essere la Magistratura a fornire le necessarie risposte.

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Il tabellino di Lecce-Pescara

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I giallorossi sono stati impegnati al “Via del Mare” di Lecce, con il Pescara, nel big match della 30° giornata del Campionato di Serie B.

Questo il tabellino:

LECCE-PESCARA 2-0

LECCE: Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Tabanelli, Tachtsidis (87′ Majer), Petriccione; Mancosu; Falco (87′ Palombi), La Mantia. A disposizione: Bleve, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Arrigoni, Tumminello, Haye, Marino, Saraniti, Felici.  Allenatore: Liverani.

PESCARA: Fiorillo; Ciofani, Campagnaro, Scognamiglio, Pinto; Crecco (87′ Del Sole), Bruno (46′ Bellini), Memushaj; Brugman; Marras, Mancuso (83′ Sottil). A disposizione: Kastrati, Del Grosso, Gravillon, Monachello, Capone, Balzano, Bettella, Perrotta. Antonucci. Allenatore: Pillon.

Marcatori: 13′ La Mantia, 37′ Mancosu

Ammoniti: Meccariello (L), Pinto (P). 

Espulsi: all’80’ Marras (P).

Recupero: 1 min pt, 4 min st.

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Rossi C.-Formato; IV Dionisi).

Spettatori: 12936.

 

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Nel centrodestra torna il sereno, accordo scritto con Messuti. Marti: “Nessun asse, decidono i segretari”

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LECCE – Ora si può fare sul serio. È la seconda partenza per il centrodestra: la prima (quelle delle primarie) non era buona. C’è stato bisogno di frenare le “tentazioni” di Gaetano Messuti con un accordo scritto garantito da Raffaele Fitto (la stessa proposta fatta ad Adriana Poli Bortone) per due assessorati di peso e il ruolo di vicesindaco. Anche se Marti sottolinea che gli unici accordi validi sono quelli fatti con le segreterie dei partiti e delle liste civiche. In questi giorni l’aria era tesa: le primarie erano state un’ulteriore ferita per i seguaci del leader di Sentire Civico. “Siamo diversi, ma queste diversità arricchiscono il centrodestra – spiega Saverio Congedo – Ora siamo uniti e forti”. L’area Marti è quasi al completo per l’illustrazione della campagna di comunicazione del centrodestra all’Hotel Hilton Garden Inn. Ma i giornalisti sono solo interessati al caso Messuti (che non è presente, ma sono presenti i rappresentanti del suo movimento, l’ex polibortoniano Grasso incluso) e alle accuse della Poli di un centrodestra a trazione Perrone-Marti. L’ex sindaco non c’è: lavora nell’ombra per il suo candidato sindaco, ma cerca di non offuscarne l’immagine.

Le facce sono più rilassate rispetto alle ultime 48 ore: nel centrodestra è tornato il sereno. Congedo mantiene l’aplomb quando parla di Poli Bortone e anche Marti, come potrete vedere cliccando sull’immagine, non dà importanza alle esternazioni della senatrice: “Oggi bisogna lavorare per unire, io sono un senatore della Lega, le decisioni le prendono le segreterie dei partiti e dei movimenti civici, altrimenti non hanno la stessa valenza. Io e Perrone da soli non decidiamo nulla. Nemmeno Fitto senza che partecipino le segreterie regionali”. Vince la diplomazia, vince il pensiero che potrà esserci un ballottaggio e che non si possono chiudere le porte a nessuno. Il senatore leghista non scioglie il nodo Grande Lecce: la lista è ancora in forse, anche se c’è prima la necessità di fare una lista della Lega capace di ambire alla leadership del centrodestra. In campo 10 – 11 liste, a seconda che l’area di Marti si presenti con 2 o 3 liste. Anche se Andare Oltre usufruirà, secondo i bene informati, dell’aiuto del senatore leghista.

LA COMUNICAZIONE

Claim: “È ora di fare sul serio.”

Rispetto alla mia visione di città: Lecce ha tutte le carte in regola per diventare una grande Capitale del Sud. La nostra città dispone di energie, risorse, competenze e conoscenze estremamente capillari e vivaci. Quello che serve è la capacità di metterle “sul serio” a sistema, di creare reti di crescita e sviluppo, sul piano economico, culturale, ambientale e civile.

Ho indicato molto chiaramente, fin da subito, quali sarebbero stati il mio metodo e il mio stile di governo della città: ascolto, partecipazione e confronto. È in questa direzione che ritengo sia giunto il momento di fare davvero sul serio. È questa la prima e più importante chiave di lettura del messaggio dominante della campagna di comunicazione.

Rispetto all’amministrazione uscente: la città esce da 18 mesi di “sospensione” in cui l’amministrazione non è stata capace di mettere in campo assolutamente nulla di significativo. L’ho già detto e lo ripeto, sfido chiunque a indicare un provvedimento, uno solo, per cui la gestione Salvemini-Delli Noci potrà essere ricordata. A rimanere nella memoria della città sarà soltanto quella evitabilissima dichiarazione di predissesto. Non esattamente, insomma, una medaglia da appuntare sul petto.

Con la stessa chiave di lettura va interpretato il simbolo “Play” che nella grafica sostituisce le due “O” di Congedo. Dopo 18 mesi di pausa è ora di riavviare la città.

Rispetto al dibattito politico: negli ultimi mesi il dibattito politico cittadino è rimasto imprigionato nel politicismo, nei tatticismi, nei risentimenti, nei personalismi. Da questo punto di vista il claim vuole essere una specie di richiamo rivolto a tutti, di tutti gli schieramenti politici, a tornare a concentrarsi sui problemi della nostra città e sui bisogni dei nostri concittadini.

Rispetto alla coalizione di centrodestra: da ultimo ma non per ultimo, c’è nel claim anche un messaggio rivolto alla mia stessa coalizione. Non possiamo far finta che due anni fa non sia successo niente. Per usare una metafora calcistica, si è verificato quello che accade quando una squadra che ha inanellato una serie di importanti successi, una domenica, all’improvviso, scende in campo adagiandosi sugli allori. Noi appassionati di calcio sappiamo bene che è la reazione a quella battuta d’arresto che fa la differenza tra un episodio e una catastrofe. Serve un moto di orgoglio da parte del centrodestra, quello vero, autentico, per tornare a vincere e riprendersi la guida della città. Oggi, quindi, la coalizione è chiamata a reagire e, soprattutto, a ritrovare concentrazione sulle esigenze della città e dei cittadini. È chiamata, insomma, a tornare a fare politica. Sul serio.

Logo “Congedo Sindaco” e payoff “La scelta forte.”

La scritta “Congedo Sindaco” è inscritta in una scheda elettorale, colta nell’istante in cui sta per essere inserita in un’urna evocata, su cui campeggia il payoff della campagna “La scelta forte”.

Perché “la scelta forte”? Perché in queste elezioni gli elettori leccesi sono chiamati a compiere una scelta importante. Lecce oggi più che mai ha bisogno di un’amministrazione forte, solida, determinata. C’è da ricostruire un senso di sicurezza per chi vive la città. C’è da alleggerire il fardello di problematiche che grava sulle famiglie e dare una mano a chi vorrebbe metterne su una. C’è da ridisegnare il volto della città e della sue coste. C’è da restituire ossigeno alle attività produttive leccesi. Ci sono mille importanti pagine di futuro da scrivere per Lecce. E per farlo servono scelte forti. A partire da quella che spetta agli elettori leccesi il prossimo 26 maggio.

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Liverani smorza gli entusiasmi: “Testa già al Cosenza”

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LECCE – Dalla sala stampa dello stadio “Via del mare” le dichiarazioni di mister Liverni al termine di Lecce – Pescara: “Poteva essere una nuova goleada, da qui si concretizza il gran lavoro che facciamo. Ciò che si prova in settimana lo facciamo vedere sul campo. Oggi era un big match contro una squadra forte come il Pescara a cui siamo stati bravissimi a non concedere nulla. Ho visto la stessa intensità vista con l’Ascoli, ora la testa va alla partita di Cosenza, altra gara difficile e che prepareremo”. Secondo il tecnico leccese i calabresi concedono poco ed i giallorossi sicuramente devono migliorare la fase di possesso.

Dello stesso tenore il post del vicepresidente Liguori su facebook “Grande partita contro un avversario importante che aveva appena 3 punti meno di noi …
Capolavoro tattico e strapotere atletico in un momento importantissimo del campionato !
Il Via del Mare ed i nostri meravigliosi tifosi si stanno rivelando il vero valore aggiunto e personalmente non avevo il minimo dubbio .
Continuiamo a giocare con serenità e divertendoci facendo divertire , è questo il nostro segreto .
Piedi per terra e sguardo a mercoledì perché affronteremo la partita più difficile è probabilmente la più importante di tutte visti i contestuali scontri diretti .
Vincere due partite consecutive in casa non è mai facile , figurarsi tre !
Andiamo avanti ragazzi …”

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Il Lecce vola al secondo posto. Oggi sarebbe A, se fosse finito il campionato

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di Flavio De Marco

Il Lecce schiera, col 4-3-1-2 Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli; Mancosu; La Mantia. Il
Pescara, col 4-1-2-1-2 mette in campo Fiorillo; Ciofani, Scognamiglio, Pinto; Bruno; Memushaj, Crecco; Brugman; Mancuso, Marras.
I giallorossi partono subito in attacco e recriminano un fallo di mano in area pescarese. Il signor Ros di Pordenone lascia correre, fra le vibranti proteste del Lecce. I padroni di casa attaccano a testa bassa e sugli sviluppi di un calcio d’angolo Andrea La Mantia approfitta di un cross basso e col piatto destro insacca. 1-0 tra Lecce e Pescara. Meccariello rimedia un’ammonizione per un fallo “tattico” a centrocampo ed era diffidato. La squadra di Pillon non molla affatto e cerca di inserirsi nella metà campo giallorossa, però, quando la palla passa dalle parti di Falco, la formazione adriatica fa fatica a contenere.

Il Pescara con un calcio piazzato di poco a lato, ad opera di Brugman, spaventa Vigorito. Doppio vantaggio per il Lecce al minuto trentasei con Marco Mancosu, il quale scarica con violenza una palla vagante in area pescarese. Lecce-Pescara 2-0. La macchina perfetta vista contro l’Ascoli sembra mostrare le stesse peculiarità. Ci prova anche Falco a tre minuti dal termine della prima frazione. Scognamiglio di testa, da posizione ravvicinata sfiora il gol, ma, Vigorito fa buona guardia.

Nel secondo tempo Bellini prende il posto di Bruno per il Pescara. Il Lecce continua a martellare col suo gioco fluido e vivace e Fiorillo è chiamato talvolta agli straordinari. Disordinato il pressing del Pescara che non può superare il muro alzato da Lucioni e compagni. Falco al minuto ventiquattro inventa una serpentina delle sue e sfiora il gol con un tiro a giro alla sinistra della porta pescarese. Saltano i nervi ai ragazzi di Pillon: Marras viene espulso per un fallo cattivo ed inutile ai danni di Petriccione. Il tamburo battente di marca giallorossa non si ferma ed attacca senza tregua: Pillon richiama Mancuso per Sottil. Di fronte a quasi tredicimila spettatori, il Lecce mostra una forza agonistica ed una tecnica straordinaria.

A pochi metri dall’area piccola Mancosu non inquadra di pochissimo lo specchio, vicinissimo al tris il Lecce. Entra Palombi per Falco e lo stesso attaccante con un pallonetto non beffa di poco Fiorillo. Fuori anche Tachtsidis per Majer. Lecce devastante. Quattro i minuti di recupero dove i giallorossi si esibiscono in una “melina” che esalta il Via del Mare. Questa squadra dimostra di essere superlativa, si lancia al secondo posto, meritato per la qualità del calcio espresso sin qui. Alla fine del match tutti i protagonisti in campo hanno abbracciato la curva nord e tutto lo stadio.

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L’almanacco di oggi 1 aprile

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Santo

San Ugo

Sono nati in questo giorno

1805 Hans Christian Andersen

1939 Marvin Gaye

1978 Silvia Salemi

Proverbio

Chi comincia con la testa nel sacco, finisce con la testa rotta

Accadde oggi

1955 scompare all’età di 68 anni lo scrittore Silvio d’Amico, fondatore dell’Accademia d’Arte Drammatica di Roma

1960 viene messo in orbita il primo satellite meteorologico. Si chiama “TIROS 1”, viene lanciato dalla base americana di Cape Canaveral

1977 in Svezia viene sgominata un’organizzazione terroristica internazionale. 30 persone vengono arrestate

Scoperte

1904 Harry De Weed inventa le catene antineve per le automobili

 

 

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La ricetta del giorno: coppa Rocher

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Ingredienti
250 gr di mascarpone
2 cucchiai di latte condensato
50 gr Panna montata
80 gr di biscotti al cioccolato
100 gr di Ferrero Rocher
150 gr di crema alle nocciole

Procedimento
Tritare i Ferrero Rocher;
In una ciotola amalgamare con la crema alle nocciole;
A parte montare la panna montata;
Amalgamare il mascarpone con la panna montata e il latte condensato;
Tartare i biscotti al cioccolato;
In un bicchiere creare un primo strato con i biscotti, adagiare la crema al mascarpone, poi la crema alla nocciola con i Ferrero Rocher;
Continuare così fino a che il bicchiere sarà pieno;
Chiudere la composizione decorando con una manciata di biscotti tritati.

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Calcio Non Vedenti Assoluti: Ascus Lecce vittoriosa in casa contro il Siracusa

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LECCE – Dopo tre pareggi e una sconfitta, l’Ascus Lecce è tornata alla vittoria agguantando il secondo posto della classifica del campionato nazionale di calcio Non Vedenti Assoluti. I giallorossi hanno avuto ragione dei siciliani con il risultato di 2-0 in virtù delle reti siglate da Salvatore Peluso e Massimo Cervelli. La squadra guidata da mister Antonio Potenza ha trionfato sul campo amico del San Massimiliano Kolbe.

“Siamo tornati in campo reduci da una pesante sconfitta rimediata contro il Crema, psicologicamente e fisicamente oggi ci siamo stati, avevamo solo un obiettivo riagganciare il secondo posto e ce l’abbiamo fatta – spiega mister Potenza -. Ora a pari punti con il Firenze sabato giochiamo proprio con loro lo scontro diretto per l’assegnazione del secondo posto”.

Per la compagine giallorossa sono scesi in campo Mattia Persano tra i pali, Leo Bortone (capitano), Davide Dongiovanni, Massimo Dattolico e Massimo Cervelli, (presidente-giocatore). I leccesi restano al secondo posto della classifica con due punti di vantaggio rispetto al Firenze. Dalla panchina saranno pronti a subentrare Antonio Capeto e Salvatore Peluso.

 

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Esplode una batteria e resta ferito alla testa ed al volto: domenica di paura per un 45enne

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GALATONE (Lecce) – Stava sostituendo alcune batterie, quando una di esse è esplosa, procurandogli lesioni alla testa ed al volto. Ed ora è ricoverato in ospedale, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Il malcapitato protagonista dell’incidente domestico è un uomo 45enne di Galatone, rimasto gravemente ferito nel pomeriggio di ieri mentre stava lavorando all’interno del garage della sua abitazione. Ad un certo punto, il 45enne è stato investito dall’esplosione di una batteria che stava maneggiando, riportando – come detto – ferite alla testa ed al volto.

Rialzatosi con le sue gambe ed informati i familiari, l’uomo è stato poi preso in consegna dai medici del 118, che lo hanno trasferito a sirene spiegate alla volta dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per gli accertamenti clinici del caso.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Galatone, che hanno accertato la dinamica dei fatti.

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