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La ricetta del giorno: farfalle funghi e gorgonzola

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Ingredienti
200 gr di pasta formato farfalle
150 gr di funghi champignon freschi
250 gr di gorgonzola piccante
1 bicchiere di vino bianco secco
Sale
Pepe
Olio evo

Procedimento
Pulire i funghi e tagliarli a fette non troppo sottili;
In una padella versare un filo di olio evo e lasciare scaldare;
Versare i funghi;
Lasciare cuocere per almeno 10 minuti;
Mettere a bollire in una pentola l’acqua per cuocere la pasta;
Quando i funghi iniziano ad appassire, tirare col vino;
Lasciare cuocere per altri 10 minuti;
Tagliare a pezzi il gorgonzola;
Versare la pasta nell’acqua salata;
Aggiungere il gorgonzola ai funghi;
Continuare a cuocere finché il gorgonzola si sarà sciolto;
Quando la pasta sarà a metà cottura, con una schiumarola passarla nella pentola con i funghi e il gorgonzola;
Terminare la cottura amalgamando;
Condire con il pepe;
Servire caldo.

 

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Babbo Natale arriva dal tetto per i piccoli pazienti del Vito Fazzi di Lecce

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LECCE – Non ha temuto né la pioggia, né le basse temperature. Non lo hanno fermato le avverse condizioni atmosferiche, Babbo Natale si è calato lo stesso dal tetto del Fazzi ed è piombato direttamente nell’Unità Operativa di Pediatria e di Chirurgia pediatrica per portare i doni a tutti i bambini ricoverati.

Per il terzo anno consecutivo ha riscosso grande consenso l’iniziativa organizzata dall’Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” ONLUS assieme al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, guidato dal comandante Giuseppe Bennardo.

Insieme a Babbo Natale c’erano anche i super eroi dei fumetti Spider Man, Iron Man , Hulk, Flash e i volontari clown dell’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre. Insieme hanno portato doni ai piccoli pazienti e si sono intrattenuti per dei brevi momenti di convivialità tra lo stupore dei bambini e il sollievo dei loro genitori.

Il dottore Pietro Caprio, direttore responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria ha così commentato il momento: “Per l’ennesimo anno ringrazio Don Gianni, Franco e gli amici dei Vigili del Fuoco per questa bellissima iniziativa che ormai è diventata una tradizione per la nostra Pediatria. I bambini era qui e stupiti vedevano scendere Babbo Natale, è stata un’emozione bellissima per loro, un bel momento soprattutto perché alcuni sono ricoverati da diversi giorni”.

Ringrazio la Direzione Sanitaria del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce e i direttori responsabili di Pediatria e Chirurgia Pediatrica che accolgono con molta disponibilità le nostre iniziative. L’umanizzazione degli ambienti di cura costituisce un’attenzione che migliora l’ospedalizzazione, soprattutto del paziente pediatrico, con benefici evidenti. Abbiamo regalato qualche minuto di distrazione dalla routine degli esami e del ricovero e abbiamo consentito, grazie alla professionalità dei Vigili del Fuoco di Lecce, di vivere un momento di gioia e stupore. È stato come far vivere una favola in un contesto che solitamente evoca ben altri pensieri”. Le parole di Don Gianni Mattia, Cappellano del Fazzi e presidente dell’Associazione Cuore e mani aperte.

L’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre ONLUS è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla colorazione della Risonanza Magnetica e della Sala Prelievi del Fazzi.

 

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Buon compleanno O’Brien

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VEGLIE ( Lecce ) – O’Brien pub festeggia ventun anni di attività e come sempre lo fa alla grande, ospitando la cartoon band più famosa della puglia. Gli IPERGALATTICI. Sarà una serata indimenticabile nel segno delle sigle dei cartoni animati. Un viaggio nel tempo incredibile che vi lascerà senza fiato. Non fatevelo raccontare. Vi aspettiamo

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Jam Night – Ogni martedì live @Cantiere

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LECCE – Un altro mese di #JamNight è arrivato. E questo, è inutile dirvelo, sarà il mese dei regali, delle grandi sorprese, della musica live improvvisata che continuerà a mantenerci caldi ogni martedì sera…

Ritornano – senza mai essere andate via – le jam session più “laboriose” e partecipate in città orchestrate da:

🎺 Gabriele Blandini alla tromba (from Manu Chao, Bundamove, Io, te e Puccia, Salento Calls Italy)
🥁 Antonio De Marianis Dema alla batteria (from Opa Cupa e Bundamove)
🎸 Mike Minerva al basso (form Bundamove)
🎸 Gino Semeraro alla chitarra (from Opa Cupa)

coordinati dalla direttrice dei lavori Titti StomeoTTevents.

Con arrangiamenti e rivisitazioni particolari ed esclusive, si canterà e ballerà sulle note jazz, pop, rock, reggae dei brani che hanno fatto la storia della musica nel mondo.

Rispolverate i vostri brani preferiti, lucidate chitarre, sax e ogni strumento che avete in casa: le Jam Night sono aperte a tutti i musicisti e amanti dell’improvvisazione musicale.

E preparatevi a ospiti locali e di rilievo nazionale un martedì al mese. Di quelle sorprese che infiammeranno ancora di più il palco.

Il Cantiere è pronto ad essere la vostra casa. Iniziate a portare i regali, ché Natale è vicino.
Vi aspettiamo, come sempre birra in mano 🍺

🚧 Start h 22 🚧
Ingresso gratuito, come sempre.

Per prenotare un tavolo, 📞 3895141191

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“Ciò che sei”è il nuovo album del rapper Pikyniello

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LIZZANELLO (Lecce) – All’anagrafe Luca Miccoli, nasce e cresce a Lizzanello. A soli 12 anni inizia il suo approccio con la musica e nel ’93 viene travolto dal rap. Da quel giorno questo stile musicale entra a far parte stabile della sua vita. Fonda così diversi gruppi e partecipa a molti festival. “Ciò che sei” è un lavoro frutto di anni di esperienza, di passione e di difficoltà riguardanti la vita quotidiana.

“L’album non segue uno stile ben preciso – ribadisce l’artista –  ma è frutto di passione, amore e vita quotidiana condivisa con tanti amici che hanno contribuito a rendere unico il disco, o raccolta come è stato definito da alcuni di loro. Il mio obiettivo principale è quello di poter dare un messaggio a chi lo ascolta e soprattutto ai giovani, di crederci sempre senza mollare mai, inseguire i propri sogni e coltivare le proprie passioni sentendoci vivi ogni giorno ma rimanendo sempre con i piedi per terra ed assumendoci tutte le responsabilità di quello che facciamo”.

Testi diversi che parlano della realtà quotidiana, della società attuale, dell’amicizia e della vita di chi lavora per portare avanti la famiglia. Tra vecchie e nuove sonorità, in questo lavoro discografico si leggono i nomi di diversi featuring con vari cantanti e produttori. L’album è distribuito dall’etichetta  Rising Time con la promozione di  Music in Black ed è disponibile su tutti i digital store e in formato fisico.

Tramite questo link è possibile ascoltare “Ciò che sei” su tutti i digital store.

https://songwhip.com/album/pikyniello/cio-che-sei?fbclid=IwAR2Hl7lGQUoClhQF_hn4WpxbVsMCSjl0QNdYfgqXlX1uACZfFXtoHA2sf1c

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“Suzanne”, il coraggio, la speranza, la forza. Il romanzo di Lara Savoia, la cartina tornasole dell’amore

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SALVE (Lecce) – «Penso che sia difficile riconoscere cosa vogliamo davvero se qualcuno ci consiglia la strada da percorrere. È più facile essere osteggiati, perché un fallimento lo potremmo giustificare. Ma noi, Suzanne, siamo qui, in questo tempio della musica, perché quello che amiamo non riusciamo a lasciarlo andare. La volontà non può niente contro quello che sentiamo».

Il concetto di volontà di fare la cosa giusta (giusta per tutti tranne che per se stessi) e al contempo di impossibilità a restare lucidi e attenti per non scivolare nella turbina delle emozioni e non farsi rapire dalle sensazioni che solo l’amore sa dare, è uno dei temi che ricorre nel romanzo di Lara Savoia, Suzanne.

Non una storia d’amore, non solo almeno, ma una storia che narra prima di tutto la capacità di amare, di farsi carico e di prendersi cura di un amore.

Suzanne è una ragazza che vive nel Salento, ha quasi 10 anni, suo padre è un violista affermato e sua madre è una donna molto dolce e premurosa, la riempie di attenzioni e amore come per colmare il vuoto solcato dall’austerità del padre determinato a trasferirsi con la figlia a Milano per iscriverla al conservatorio una volta terminati gli studi della scuola primaria. Suzanne suona il pianoforte, suo padre vuole che diventi un’affermata musicista.

La bambina ama suonare, ma il rapporto conflittuale con il padre le offusca questo suo sentimento per la musica. Ma è proprio la musica e la sua paura di non essere brava a suonare come il padre vorrebbe, che le fa conoscere il suo grande amore. Un uomo misterioso, Louis, che compare e scompare dalla sua vita per lunghi periodi, non perché non la ami, ma perché il loro amore è pieno di ostacoli da abbattere, tanti, storie che si intrecciano infittite da un velo di mistero che riguardano la nascita di Suzanne, le sue origini e quelle di Louis.

Una serie di eventi tragici nella vita di quella che era ancora una bambina, portano Suzanne a dover lasciare il Salento e trasferirsi, orfana, in Inghilterra a casa dei suoi tutori legali, per poi tornare in Italia a l’Aquila, una volta maggiorenne, per iscriversi all’università e raggiungere i suoi amici d’infanzia che avevano scelto il capoluogo abruzzese per proseguire gli studi.

Ed è in questo periodo che la protagonista, diventata donna, ritrova l’amore, ignara di ciò che la aspetta e di ciò che scoprirà su di lui e sull’intrico delle loro vite. Fino a pensare che forse è meglio lasciar perdere l’amore e ricominciare da se stessi.

In un passaggio del libro Louis, confidandosi con il suo amico Lukas, gli dice: «Sai, Lukas, non sempre ti è permesso avere ciò che desideri, ma nei nostri pensieri nessuno ci può impedire di fare degli altri ciò che vogliamo».

I sogni, i pensieri e i desideri però non bastano a sopire un animo davvero innamorato, un animo che ha il mare nel cuore e che non trova pace se non tra le braccia dell’amata, oltre ogni ostacolo e forse anche oltre ogni logica.

Appassionante, coinvolgente e scorrevole, il Libro di Lara Savaoia si beve in poche ore. Si tratta del primo romanzo della scrittrice, che però ha già pubblicato tre libri di poesie.

L’abbiamo incontrata.

Come è stato passare dalla poesia alla prosa?

È stato molto difficile. Ha richiesto anni di prove e di duro lavoro. La prosa e la poesia sono due tipi di musica molto diversi. Sebbene le lettere (le note) siano le stesse, il rischio che l’una sconfini nell’altra è sempre molto forte. La prosa richiede in intreccio, una trama, che devi portare a compimento con precisione quasi matematica. La poesia è, invece, un intimo sentire mediato dalla tecnica.

Com’è nata Suzanne?

Mi trovavo al mare, in un chioschetto gestito in estate dalla mia famiglia, ad un certo punto ho visto arrivare una ragazzina con degli amici. Era solare, estroversa e anche carina. L’ho fissata, ho provato ad immaginare la sua vita… Ed è nata Suzanne. A dire il verso questo fatto che osservo le persone per tanto tempo non è carino, lo so, a volte mi prendono per matta, però a volte mi fermo proprio a fissare qualcuno e ad immaginare la sua storia. La storia di Suzanne è nata così.

Qual è la parte di Suzanne che più ti assomiglia?

La parte di Suzanne che più mi assomiglia è senz’altro riconducibile ai primi capitoli del libro. Anch’io da piccola ero un po’ ribelle.

Cosa ti ha lasciato questo libro e cosa ti ha tolto?

Questo libro mi ha lasciato la consapevolezza di poter costruire una storia e questo mi dà fiducia per eventuali altri futuri lavori. 
Cosa mi ha tolto? La compagnia dei miei protagonisti, che considero ormai miei amici.

Cosa ti aspetti da questa pubblicazione?

Spero tanti lettori

Memoria e speranza sono i due concetti che imperano nel romanzo, sempre presenti per non perdere mai Polaris, la stella capace di indicare la strada quando tutto è buio.

Dal Salento all’Inghilterra, dall’Aquila a San Pietroburgo senza paura, perché, come direbbe Suzanne, bisogna avere il coraggio di non lasciare nel limbo i nostri sogni, ricordandoci che i sentimenti vanno dimostrati senza paura, perché la paura li uccide e l’amore questo non ce lo perdona.

«Tutto quello da cui fuggi ti rincorre e l’amore è il predatore più tenace, l’ho capito anch’io.»(Suzanne – Lara Savoia)

Il libro di Lara Savoia “Suzanne” è stato presentato in anteprima nazionale a Salve, cittadina dove l’autrice ha i natali, nei prossimi mesi sarà presentato a Bari, Roma e Milano. 

 

Valeria Coi

 

 

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Al Teatro Apollo la 7^ edizione del Concerto di Beneficenza “Il Peccato di Eva The Kings Band & Friends”

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LECCE – Le festività natalizie si orneranno di solidarietà con il live de “Il Peccato di Eva The Kings Band & Friends – Concerto di Beneficenza”. La 7^ edizione dell’evento musicale organizzato dal duo vocale salentino composto da Raffaella Roccasecca e Daniela Cataldi, che ogni anno si rinnova per tendere una mano verso chi soffre, si svolgerà giovedì 20 dicembre a partire dalle 21.00 nella maestosa cornice del Teatro Apollo di Lecce. Il tandem canoro si esibirà sul palco per interpretare i grandi classici di Natale e i brani che hanno fatto la storia della musica italiana ed internazionale.

La magica serata che verrà condotta da Marco Guacci e Giampaolo Catalano Morelli, si impreziosirà delle partecipazioni di una sequela di ospiti d’eccezione. Antonio Castrignanò, Tekemaya, Gli Avvocati Divorzisti, Scemifreddi, Miss Mikela vsCherry Pie, Alto & Basso, The Lesionati & Zonno Cacudi Show e In Memories Stefano Wolf & Nicolas Lezzi. Gli artisti si alterneranno nella fitta scaletta, in un’altalena di luci colori e armonie che intratterrà i numerosi presenti nell’ambito di uno show ricco di emozioni. Il Peccato di Eva sarà accompagnato dalla band composta da Roberto Fedele (batteria), Stefano Compagnone (basso), Michele Russo (chitarra), Riccardo Notarpietro (tastiere), Marcello Zappatore (chitarra), Alessandro Dell’Anna (tromba), Marco Loderini (sax soprano).

Il ricavato del concerto sarà devoluto al “Reparto di Oncoematologia Pediatrica” dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce e alla “Fondazione Casa della Carità” di Lecce. Col Patrocinio del Comune e della Provincia di Lecce. Media partner Ciccio Riccio, Radio Mambassa e Radio Wau.

Info e prevendite 3405539463 – 3206637697 – Oppure presso:
Castello Carlo V, Lecce
Aresta Confezioni, via Nazario Sauro 32
Offside via Maremonti
Urban Café, piazzetta Santa Chiara
Bar Q8 Viale Roma
Rooster Via G.Salvemini 16
Prezzo del biglietto 10 euro

 

 

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Natale giallorosso, Sticchi Damiani: “pronti per le sfide del nuovo anno”


L’albero sradicato dal vento si abbatte sull’auto in sosta: paura nel quartiere Santa Rosa

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LECCE – Il forte vento sradica un albero, che si schianta su un’auto in sosta. È accaduto in via Bradano, nel quartiere Santa Rosa di Lecce, dove un grande albero di pino è stato sradicato dal forte vento delle scorse ore, per poi abbattersi su una Kia parcheggiata in strada.

Fortunatamente non si sono registrati feriti. Sul posto, dopo l’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, che hanno provveduto a rimuovere l’arbusto caduto.

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Concerto di Capodanno 2019 con l’Odessa Philarmonic Orchestra: appuntamento al Teatro Apollo di Lecce

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LECCE – Con la performance esclusiva di un’orchestra che esprime la migliore tradizione musicale russa, il Concerto di Capodanno 2019 della Camerata Musicale Salentina si preannuncia davvero imperdibile: venerdì 4 gennaio, al Teatro Apollo di Lecce, l’appuntamento è con la scintillante Orchestra Filarmonica di Odessa, una preziosa ‘gemma musicale’ diretta dal Maestro Hobart Earle.

La Filarmonica di Odessa arriva da una fiorente tradizione musicale. Fondata nel 1937, per tutto il periodo sovietico ha eseguito regolarmente stagioni sinfoniche importanti senza mai viaggiare fuori dai confini dell’Urss. Con l’indipendenza dell’Ucraina, lo status dell’orchestra è cambiato. La Odessa Philharmonic Orchestra, dal 1992 sotto la guida del suo nuovo direttore musicale Hobart Earle è stata la prima orchestra ucraina ad attraversare l’Oceano Atlantico e l’Equatore, esibendosi in prestigiose sale da concerto come il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Colonia, la Beethovenhalle di Bonn, il Barbican Hall di Londra, l’Auditorium nazionale di Madrid, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo Society, Carnegie Hall di New York e il Kennedy Center di Washington DC, Orchestra Hall di Chicago, Davies Hall di San Francisco e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Nel 1994 la è stata la prima orchestra sinfonica ucraina ad esibirsi nella Sala Grande della Società Filarmonica di San Pietroburgo dopo il crollo dell’Urss. Ha effettuato numerose incisioni di opere di compositori ucraini per l’etichetta discografica britannica ASV sotto la guida di Hobart Earle. Nel giugno 2002, per decisione del presidente dell’Ucraina Leonid Kuchma, è diventata ufficialmente la Odessa Philharmonic Orchestra, la prima organizzazione dello spettacolo in Ucraina al di fuori della capitale Kiev.

L’Orchestra Filarmonica di Odessa proporrà l’entusiasmante programma musicale tipico dei concerti di capodanno viennesi, con le più belle musiche di Strauss, Rossini e Tchaikovsky.

Prevendite disponibili presso la sede della Camerata Musicale Salentina, il Castello Carlo V, online e nei punti vendita del circuito Vivaticket.

Fondata dal M° Carlo Vitale nel 1970, la Camerata Musicale Salentina è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce.

Sponsor della manifestazione Banca Popolare Pugliese e Grand Hotel Tiziano e dei Congressi.

 

PROGRAMMA MUSICALE

– Prima parte

Gioacchino Rossini: Guglielmo Tell, Ouverture

P.I.Cajkovskij: Valzer da “La bella addormentata”

Johann Strauss: Bauern Polka – POLKA DEI CONTADINI

Johann Strauss: Accelerationen Walzer, op. 234 – VALZER DELLE ACCELERAZIONI

Johann Strauss II: Egyptischer Marsch Op.335 – MARCIA EGIZIANA

Josef Strauss: Auf ferienreisen, Polka schnell, Op. 133 – IN VACANZA !

Johann Strauss II : Wo die Zitronen blühn op. 364 – DOVE FIORISCONO I LIMONI

 

– Seconda parte

Johann Strauss jr.: Ouverture from “Waldmeister”

P.I.Cajkovskij: Valzer dei fiori da “Lo Schiaccianoci”

Johann Strauss II: Vergnügungszug – Polka-schnell, op. 281 – TRENO DEI DIVERTIMENTI

Johann Strauss II: Spanischer Marsch op. 433 – MARCIA SPAGNOLA

P.I.Cajkovskij: Scena, Danza dei piccoli cigni da “Il lago dei cigni”

Johann Strauss Jr: Leichtes Blut Polka, Op.319 – A CUOR LEGGERO

Josef Strauss: Dorfschwalben aus Österreich – RONDINI DALL’AUSTRIA

Johann Strauss: Im Krapfenwaldl, Polka française, Op.336 – NEL BOSCO DI KRAPFEN

 

PREZZI

Poltronissime e palchi I Ordine: Intero € 30+3 dp, Ridotto* € 27 + 2 dp

Poltrone e palchi II Ordine: Intero € 25 + 2 dp, Ridotto* € 22 + 2 dp

Loggione: Intero € 18 + 2 dp, Ridotto* € 15 + 2 dp

*La riduzione è valida per: over 65 anni | Docenti | Studenti | Soci BiCinema | Dipendenti BPP Banca Popolare Pugliese

La riduzione verrà applicata SOLTANTO dietro presentazione del relativo documento che la consente.

PREZZI SPECIALI UNDER 35

E’ disponibile una quantità limitata di posti a tariffa speciale per Under 35!

Poltrone ultime file e Palchi Laterali II Ordine: 12 €

Loggione: 10 €

Info per accedere alla promozione: 3480072655

Email: biglietteria@cameratamusicalesalentina.com

CARTA DEL DOCENTE E 18APP

Anche per questo evento è possibile l’acquisto del biglietto o dell’abbonamento utilizzando il Bonus Cultura, scegliendo come tipologia di buono SPETTACOLI DAL VIVO o CONCERTI.

CON I BIMBI A TEATRO!

Assistere ai concerti della Camerata Salentina con i propri bimbi da quest’anno è possibile! L’Associazione, in collaborazione con la Scuola Superiore di Musica Harmonium, organizza infatti un laboratorio musicale dedicato ai bambini dai 6 anni in su in contemporanea con gli spettacoli serali e nelle sale interne dei teatri.

Il costo varia dagli 8 ai 10 € a bambino, con possibilità per i bambini di assistere allo spettacolo.

BIGLIETTO SOSPESO

Un “biglietto sospeso” per chi non può permettersi di andare a teatro: solidarietà e cultura si fondono nell’iniziativa della Camerata Musicale Salentina. Il meccanismo è molto semplice: chiunque, sottoscrivendo un abbonamento o acquistando un biglietto per uno spettacolo, può offrire un “biglietto sospeso” e fare in modo che il teatro sia davvero uno strumento di cultura per tutti. Per ogni biglietto sospeso donato, la Camerata ne offrirà un altro. Le Associazioni solidali che vogliono collaborare a questo progetto possono contattare gli uffici della Camerata al 348 0072655.

 

 

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Operazione “Contatto”: inflitte 52 condanne, assolta agente di polizia penitenziaria

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F.Oli.

SOGLIANO CAVOUR (Lecce) – Si chiude, con un livellamento verso il basso e svariate assoluzioni dalle accuse più gravi, il processo di primo grado per le decine di imputati finiti alla sbarra nell’inchiesta antimafia “Contatto” condotta dai carabinieri nei confronti dei presunti esponenti del clan “Coluccia”. Nell’articolato dispositivo non mancano le assoluzioni piene, tra cui spicca quella dell’agente di polizia penitenziaria, Laura Gemma, sottoposta a una misura interdittiva di 6 mesi e ad una gogna mediatica pressante ma uscita indenne dopo una lunga e complessa istruttoria. Drastica riduzione di pena, poi, anche per il carabiniere Piero Tramacere a fronte della dura richiesta invocata dalla Procura. Processo, infine, che ha fatto i conti con la sorpresa dell’ultim’ora: il pentimento di uno dei capi promotori dell’organizzazione: Vincenzo Antonio Cianci, condannato a 16 anni e 2 mesi.

LA SENTENZA – Nelle specifico, il dispositivo della sentenza emessa in tarda mattinata dal gup Antonia Martalò nel giudizio in abbreviato: 14 anni e 8 mesi per Giuseppe Antonaci, inteso Castello, 54 anni, di Sogliano Cavour, (16 anni); 3 anni e 4 mesi per il vigile urbano Luigi Antonaci (sottoposto alla misura interdittiva di 3 mesi); 5 anni e 8 mesi per Salvatore Blago, 40, di Sogliano, (15 anni); 10 anni e 4 mesi per Massimo Candido, 45, di Cutrofiano, (19 anni); 9 anni e 2 mesi a Pierluigi Carechino, inteso “Careca”, 41, di Sogliano Cavour, (16 anni); 5 anni a Cristian Carluccio, 31, di Surbo, (15 anni); 6 anni a Ivano Cascione, 38, di Sogliano, (12 anni); 4 anni e 2 mesi per Alessandro Cianci; 16 anni e 2 mesi per Vincenzo Cianci, 33, di Sogliano, (20 anni); 8 anni a Michele Coluccia, di 59, di Noha, (16 anni).

Quattro anni e 8 mesi per Luana Giovanna Congedo, 51, di Martano, (10 anni); 11 anni e 10 mesi per Leonardo Costa, detto Musicheddha, 56, di Corigliano d’Otranto, (16 anni); 6 anni e 2 mesi per Domenico Dell’Avvocata, 25, di Cutrofiano, (15 anni); 4 anni e 10 mesi per Giuseppe De Matteis, detto trattorista, 31, di Corigliano d’Otranto, (12 anni); 5 anni e 2 mesi per Luigi De Matteis, 35, di Corigliano d’Otranto, (12 anni); 10 anni e 4 mesi per Daniele De Matteis, inteso panna e fragola, 34, di Frigole, (16 anni); 6 anni e 4 mesi per Gabriele Antonio De Paolis, 42, di Noha, (12 anni); 10 anni e 8 mesi per Pantaleo De Paolis, 58, di Cursi, (15 anni); 6 anni e 2 mesi per Paolo De Simone, inteso Paulu de lu moru, 48, di Sogliano Cavour, (15 anni); 4 anni a Ugo Donno, 28, di Corigliano d’Otranto, (5 anni); 5 anni e 2 mesi per Silvano Donno, detto volpe, 60 anni, di Sogliano Cavour, (12 anni); 11 anni e 4 mesi per Giordano Epifani, 43, di Corigliano, (16 anni); 9 anni e 6 mesi per Francesco Epifani, 45, di Cutrofiano, (15 anni); 8 anni a Giuseppe Salvatore Fiorito, 53, di Cutrofiano, (18 anni).

Ancora: 3 anni e 4 mesi per Lorenzo Frassantito, 62, di Sogliano Cavour, (4 anni); 8 anni a Rosario Frassanito, inteso Pilone, 49, di Sogliano Cavour, (16 anni); 7 anni ad Angelo Greco, 47, di Sogliano, (12 anni); 20 anni a Marco Gugliersi, 41, di Noha, (17 anni); 20 anni a Pasquale Gugliersi, 38, di Noha, (17 anni); 6 anni e 2 mesi ad Andrea Icaro, 38, di Cutrofiano, (12 anni); 6 anni e 8 mesi per Rudy Lubelli, 27enne, di Lecce, (12 anni); 10 anni e 10 mesi per Rocco Longo, 51, di Cutrofiano, (14 anni); 5 anni e 10 mesi Maurizio Maggio, 25, di Sogliano, assolto dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e dall’aggravante mafiosa dell’associazione, (difeso dagli avvocati Luigi e Alberto Corvaglia); 11 anni e 4 mesi per Carmela Magnolo, 54, di Sogliano, (15 anni); 6 anni a Luca Marzo, 53, di Corigliano, (12); 6 anni e 2 mesi per Arcangelo Mengoli, 30, residente a Milano, (14); 8 anni e 8 mesi per Paolo Mengoli, 55, di Cutrofiano, (16); 6 anni e 2 mesi per Andrea Ignazio Monreale, 32, di Sogliano, (12 anni); 13 anni a Emiliano Pedone, 42, di Sogliano, (15 anni); 1 anno e 4 mesi a Cosimo Paglialonga, 54 anni, di Collepasso, (12 anni); 9 anni e 4 mesi a Marco Pepe, 33, di Giorgilorio, (15 anni); 5 anni a Giancarlo Perrone, 38, di Cutrofiano, (9 anni); 5 anni e 2 mesi per Marco Pica, 39, di Sogliano, (14 anni); 8 anni e 8 mesi per Danilo Piscopo, 38, di Cutrofiano, (15 anni); 4 anni e 4 mesi per Davide Polimeno, 28, di Cutrofiano, (7 anni); 11 anni e 8 mesi a Giuseppe Stampete, 51, di Cursi, (15 anni); 10 anni e 10 mesi a Salvatore Solombrino, 62, di Castrignano dei Greci, (15 anni).

Infine: 1 anno, pena sospesa, per il carabiniere Piero Tramacere, di 52 anni, di Corigliano, (8 anni), condannato per una sola ipotesi di falso, difeso dagli avvocati Massimo Manfreda e Francesco Vergine; 5 anni e 8 mesi ad Antonio Vecchio, 37, di Sogliano, (13 anni); 4 anni a Ugo Donno, 27 anni, di Corigliano d’Otranto, (difeso dall’avvocato Alexia Pinto), (5 anni), assolto da una rapina e dalla detenzione delle armi; 20 anni ad Alexsander Ballarino, 26, di Noha (frazione di Galatina), (19 anni); 1 anno e 4 mesi (pena sospesa) per Valentina Ballarino, 24, di Noha, (2 anni); 1 anno e 4 mesi, pena sospesa, per Martina Beccarisi, 26, di Galatina, (2 anni).

LE ASSOLUZIONI: Assoluzione piena per Luigi Otello Coluccia, 72, di Galatina, (16 anni); Laura Gemma, agente di polizia penitenziaria, 30 anni, di Sogliano, per la quale la Procura aveva invocato 7 anni e 8 mesi di reclusione, accusata di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, difesa dagli avvocati Cosimo Rampino e Donato Sabetta e Chiara Licci, 29enne, di Cutrofiano, (7 anni). La richiesta di patteggiamento è stata accordata per Antonia Candido, 51, di Soleto; Clarissa Giannotta, 26, di Cutrofiano e Fulvio Vantaggiato, 51, di Sogliano.

L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Maglie e coordinata dal sostituto procuratore Roberta Licci e dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi, ha svelato l’esistenza di un gruppo criminale che, partendo dalle rapine e dalle estorsioni con la tecnica del cavallo di ritorno, avrebbe scalato posizioni inserite nel tessuto sociale e politico. Una piovra con tentacoli ovunque, capace di stringere rapporti con un amministratore comunale che si sarebbe dato da fare per favorire la concessione di contributi economici e prestazioni lavorative a personaggi vicini al clan, con un agente di polizia locale il cui silenzio sarebbe stato ripagato, un militare della stazione dei carabinieri che avrebbe sporcato la divisa con inopportune confidenze.

Tra gli imputati compare anche il consigliere comunale Luciano Magnolo, ex assessore alle Politiche sociali e già vicesindaco. È accusato di corruzione con l’aggravante mafiosa per aver ricevuto protezione e sostegno politico dai vertici del clan (Vincenzo Cianci e Pasquale Gugliersi, ma anche dal boss Michele Coluccia). In cambio, nella sua veste di assessore alle Politiche sociali, avrebbe concesso benefici economici in favore di alcuni soggetti vicini al clan e ai loro familiari. Almeno sette gli episodi accertati, avvenuti fra il 2013 e il 2014. Contributi che sarebbero stati assegnati in violazione dei principi di terzietà e di imparzialità propri della pubblica amministrazione e facendo pressione sull’assistente sociale. Magnolo, insieme ad altri sie imputati, è finito sotto processo con il rito ordinario.

Il collegio difensivo è completato dagli avvocati Simona Mancini, Simone VivaCarlo Gervasi, Ubaldo Macrì, Mario CoppolaGiuseppe Presicce, Michele BonsegnaGiancarlo Dei Lazzaretti, Luigi Greco, Enrico D’OspinaPantaleo Cannoletta, Davide Polimeno, Tommaso ValenteSalvatore AbateArcangelo Corvaglia, Ladislao Massari, Romolo Chiriatti, Angela Rizzo, Maria Luisa Greco, Dimitry Conte, Umberto Leo, Alessandro Mariano, David AlemannoAngelo Vetrugno, Annalisa Bandello, Antonio Savoia, Michelangelo Gorgoni, Donata Perrone, Enrico Chirivì, Vincenzo Scarpello, Elvia Belmonte, Fritz Massa, Paolo Cantelmo.

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Xylella, emergenza terreni abbandonati. Parte il progetto pilota di monitoraggio per la Banca della Terra

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CAPRARICA (Lecce) – Un monitoraggio dei terreni agricoli abbandonati nel comune con la maggiore percentuale (90%) di superficie olivetata del Salento. È stata firmata questa mattina una convezione tra Coldiretti Lecce e Comune di Caprarica per tracciare una “fotografia” precisa della situazione dei terreni nel comune salentino. Dati che confluiranno nella Banca della Terra di Puglia, istituita dalla Regione. La convenzione è stata sottoscritta, nella sede della federazione dei coltivatori diretti, dal presidente di Coldiretti Gianni Cantele e dal sindaco di Caprarica Paolo Greco.

In particolare, Coldiretti Lecce si impegna a svolgere, per conto del Comune di Caprarica, un’analisi conoscitiva dettagliata dei terreni e del loro stato, effettuando un monitoraggio dei suoli agricoli abbandonati o potenzialmente tali, anche a causa del fenomeno xylella fastidiosa e che potrebbero essere restituiti alla conduzione come previsto dal progetto regionale della Banca della Terra di Puglia (Legge regionale n.15 del 2017).

Nell’ambito del monitoraggio, la federazione provinciale di Coldiretti si impegna ad effettuare una ricognizione generale dei terreni agricoli presenti nel territorio comunale, considerando come incolti tutti i terreni che “non siano destinati ad utilizzazione agraria o agro-zootecnica da almeno due anni”, come cita la legge regionale. Sarà inoltra “fotografata” la situazione di quei terreni che, pur non considerabili come abbandonati, presentino di fatto uno stato di impossibile resa agricola, specialmente a seguito del fenomeno xylella.

 “Con la convenzione odierna diamo il via ad un progetto pilota di monitoraggio dei terreni agricoli – dice il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele – partiamo dal comune di Caprarica con l’auspicio che venga poi esteso a tutti i comuni del Salento. Un monitoraggio necessario sicuramente alla luce del problema xylella fastidiosa, ma comunque importante al di là della contingenza proprio per motivi strutturali dovuti alla frammentazione fondiaria nel Leccese che pone il problema del ricambio generazionale e dell’abbandono di larghe porzioni del territorio agricolo. Ipotizziamo percorsi agevolati per accorpamenti fondiari o per imprese di giovani agricoltori che possano accedere al bene terra per dare il via a nuove coltivazioni”.

“In un comune che ha il 90 per cento di superficie agricola oliveta – dice il sindaco di Caprarica, Paolo Greco – questo monitoraggio nel quale ci coadiuverà Coldiretti, risponde ad un’esigenza che nasce proprio dagli agricoltori ma anche dal bisogno di interrogarci sul futuro di questa collettività per la quale l’olivicoltura è tradizione sociale ed  anche paesaggio. Ci poniamo il problema dei terreni distrutti da xylella ma anche dei piccoli appezzamenti con decine di alberi condotti da ultra settantenni e che con ogni probabilità verranno abbandonati nei prossimi anni”.

Il monitoraggio, tra i primi in Puglia in riposta della legge regionale che istituisce la Banca della Terra, fornirà dunque elementi importanti per dare il via alla rigenerazione agricola post xyella.

 

 

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Il Musical “Chicago Night” al teatro “Il Ducale” di Cavallino

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CAVALLINO (Lecce) – È tutto pronto per uno straordinario viaggio nel musical di livello internazionale: si chiama“Chicago Night” lo spettacolo che si terrà all’interno dell’elegante Teatro “Il Ducale” di Cavallino, ‪alle 19.30 del 21 dicembre 2018. Il Centro Musical Enterprise punta su uno spettacolo coinvolgente e dà la possibilità a tanti giovani talenti del Damus Accademia di Lecce di confrontarsi con delle star internazionali. Canto, buona musica live, straordinari ballerini e tanto divertimento saranno gli ingredienti di una serata speciale dedicata a un genere che conquista tutte le fasce d’età e porta a teatro tante famiglie.

Sul palco ci saranno due mostri sacri del musical europeo: Robin Poell e Marcella Adema. I due artisti, insieme a Luisa Mancarella, hanno calcato le scene dei palcoscenici più importanti d’Europa con musical originali: West Side Story, Chicago, Ghost, Carmen Cubana, Sister act e tanti altri capolavori del genere. La musica è affidata a musicisti virtuosi di alto livello e di grande esperienza: Fulvio Palese (solo sassofono) e Alessandro dell Anna (Solo tromba).

Con uno stile caratteristico e inconfondibile si alternano nello spettacolo “Chicago Nights” strepitosi successi della storia del musical del celebre regista e coreografo statunitense Bob Fosse, in un ́intrigante storia di avidità, corruzione, adulterio e tradimento, con la spettacolarità del musical. Tra le produzioni più importanti di Bob Fosse alle quali lo spettacolo è ispirato trovano menzione: “Chicago” film musicale del 2002 ambientato nella Chicago degli anni 20; “Sweet Charity ” si colloca nel periodo della lotta per l’uguaglianza e riprende temi del movimento femminista; “Cabaret” un film musicale del 1972, diretto e prodotto da Bob Fosse, interpretato dalla strepitosa ‪Liza Minnelli.

Luisa Mancarella, ballerina di lungo corso con una importante esperienza nella tv e nel teatro, è il cuore pulsante di questo nuovo progetto nelle vesti di coreografa, regista, scenografa e direttrice.

Chicago Night è il primo musical nato nel Salento: un vero e proprio debutto per “Musical Enterprise”, il progetto di Luisa Mancarella, che nella sua carriera ha lavorato con tanti big della televisione e del teatro come Matilde Brandi, Justine Mattera, il coreografo Marco Garofalo e tanti altri. Da quando è tornata nel Salento, diversi anni dopo, con un bagaglio di esperienza vissuto in tutta Europa, lavorando come performer in diversi musicals di Stage Entertainment e dopo aver lavorato per la Disney, la mission della direttrice artistica del musical è quella di promuovere questa forma d’arte portando sui palcoscenici salentini un prodotto professionale, che aiuti tanti talenti a realizzare il loro sogno studiando nella propria terra. Il 22 dicembre, il giorno dopo lo spettacolo, Robin Poell terrà una lezione con gli allievi dell’Accademia Damus di body percussion e tip tap: sarà un’occasione imperdibile per chi vuole specializzarsi nel musical. 

 

 

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Omicidio Noemi, il gip riapre le indagini a “caccia” di eventuali complici

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di F.Oli.

SPECCHIA (Lecce) – Altri quattro mesi di indagini. Altri 180 giorni per accertare se, all’alba del 3 settembre di un anno fa, Lucio Marzo abbia effettivamente ucciso (senza alcuna complicità) la sua fidanzata, Noemi Durini, colpendola mortalmente con alcune pietre e una coltellata nelle campagne di Castrigano del Capo. Il fascicolo, coordinato dalla Procura ordinaria, sull’omicidio della studentessa di Specchia rimane un caso aperto così come disposto dal gip Vincenzo Brancato. Accertamenti tradizionali, di laboratorio e tecnici dovranno fugare dubbi e incertezze che aleggiano, a distanza di tempo, sul delitto della 17enne di Specchia e sulla condanna a 18 anni e 8 mesi per il giovane di Montesardo salentino. Possibile che il 19enne (all’epoca ancora minorenne) abbia agito da solo nelle campagne di Castrignano del Capo?

Lo spettro delle indagini si focalizzerà, ancora una volta, sulle figure genitoriali dell’omicida reo confesso per i quali i familiari di Noemi si erano opposti alla richiesta di archiviazione sollecitando da sempre un’attenzione particolare da parte di investigatori e inquirenti: il padre Biagio e la madre Rocchetta Rizzelli, (difesi rispettivamente dagli avvocati Luigi Piccinni e Stefano De Francesco) accusati di soppressione di cadavere in concorso. Anzi, il gip Vincenzo Brancato, nell’ordinanza con cui tiene ancora caldo il caso, scrive “di ipotizzato coinvolgimento degli indagati nei reati di omicidio della minore e di soppressione di cadavere”.  Accertamenti di differente natura che si dovranno soffermare sull’intero arco temporale che ha scandito anche il pre e il sequel dell’omicidio. Non solo le sequenze della brutale esecuzione.

Quattro gli approfondimenti investigativi “imposti” dal gip al pm Donatina Buffelli; verificare il traffico telematico dell’apparecchio e delle sim card riferibili a Noemi Durini, Lucio a Biagio Marzo e Rocchetti Rizzelli dal giorno precedente l’omicidio all’arresto dell’imputato; acquisizione ed esame delle riprese effettuate dagli impianti di video-sorveglianza relativi ai movimenti della Fiat 500 dal luogo di residenza degli indagati al luogo del delitto e dall’1 settembre all’11 settembre; sequestro degli ulteriori massi per il seppellimento del corpo e consulenze finalizzati a rilevare possibili tracce di cellule epiteliali appartenenti agli indagati; ulteriori accertamenti biomolecolari sugli indumenti indossati dalla vittima e sottoposti a sequestro per l’eventuale ritrovamento di tracce biologiche appartenenti agli indagati.

Il supplemento d’indagine dà così ulteriore consistenza agli accertamenti sollecitati in questi mesi dagli avvocati della famiglia di Noemi, i legali Mario Blandolino, Francesco Zacheo e Claudia Sorrenti, che anche grazie ad una consulenza dell’ingegnere informatico Luigina Quarta avevano sollevato più di qualche dubbio sulla completezza delle indagini. Al riguardo lo stesso gip, nella sua ordinanza, sottolinea: “Il supplemento investigativo richiesto non può essere disatteso assecondando il giudizio formulato dal pm secondo il quale ogni accertamento sarebbe superfluo alla luce di quelli già svolti; tale affermazione, infatti, costituisce una mera anticipazione di conclusioni, allo stato, solo parzialmente giustificate dalle indagini svolte privando gli opponenti di investigazioni necessarie”.

Esce, invece, definitivamente di scena il meccanico di Patù, il 48enne Fausto Nicolì, (difeso dall’avvocato Luca Puce) iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario sulla scorta delle accuse (poi rivelatesi prive di fondamento) contenute in alcune lettere scritte di proprio pugno da Lucio nel carcere di Quartucciu dove è sempre detenuto. Precisa il gip, allineandosi con la richiesta del pm: “Le operazioni di intercettazione, le operazioni di perquisizione e le consulenze sui telefonini sequestrati hanno dato esito negativo. E il relativo procedimento va quindi archiviato per infondatezza della notizia di reato”. Non per i genitori di Lucio per i quali saranno decisivi i prossimi quattro mesi.

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Gazzetta del Mezzogiorno, il sindaco Salvemini vicino ai giornalisti

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“Sono vicino ai giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno nel difficile momento che il loro giornale sta attraversando – dichiara il sindaco Salvemini – la Gazzetta è un patrimonio culturale del territorio pugliese e dell’intero Mezzogiorno, del quale racconta le vicende politiche, sociali,culturali ed economiche da più di un secolo, che è importante tutelare, al di là delle vicende giudiziarie del suo editore che in questo passaggio esercitano ricadute negative su circa 200 lavoratori, tra giornalisti e poligrafici.

Il mio auspicio è che in questo passaggio il territorio pugliese trovi le energie economiche e imprenditoriali per consentire a questa prestigiosa testata  un rilancio atteso e quanto mai opportuno. Ai giornalisti la mia personale solidarietà per le difficoltà che stanno vivendo”.

 

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Continua l’offensiva del Noe contro l’abusivismo edilizio: nuovo sequestro sul litorale di Otranto

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OTRANTO (Lecce) – Senza sosta i controlli dei carabinieri del Noe di Lecce, impegnati nella repressione dell’abusivismo edilizio sul litorale di Otranto.

Questa volta, gli accertamenti dei militari del Nucleo operativo ed ecologico diretti dal maggiore Dario Campanella hanno interessato un’altra struttura ricettiva situata in località “Fontanelle”, dove è stata constatata la presenza di una struttura in legno, che era stata realizzata in difformità alle autorizzazioni edili e paesaggistiche.

In particolare, i carabinieri hanno posto sotto sequestro una struttura di circa 100 metri quadri, adibita a spazio di ristorno esterno. I proprietari della struttura ricettiva – M.S., di 60 anni, e M.S., di 56 anni – sono stati deferiti in stato di libertà per la realizzazione della suddetta opera abusiva.

Le attività di controllo del Noe proseguiranno anche nelle prossime settimane. Si tratta dell’ennesimo sequestro scattato sul litorale di Otranto. Dalla fine del mese di novembre ad oggi, infatti, i militari hanno apposto i sigilli all’interno di cinque strutture ricettive del litorale idruntino, ad altrettanti manufatti realizzati abusivamente, in una zona tra l’altro sottoposta a vincolo paesaggistico.

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“InSegno di Pace”, al Teatro comunale di Nardò il concerto dei docenti del Polo 1

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NARDO’ (Lecce) – Il Teatro comunale di Nardò ospita domani, mercoledì 19 dicembre, “InSegno di Pace“, il concerto del coro stabile dell’Istituto Comprensivo Polo 1, diretto dai maestri Carla Casarano e Danilo Cacciatore. Il coro è composto dai docenti di scuola dell’infanzia, di primaria e secondaria di primo grado ed eseguirà canti e melodie natalizie.

Parteciperanno Clara Colazzo (violino) e Gabriele Cioni (chitarra). L’inizio del concerto è alle ore 19:30. Si accede per invito. Le offerte all’ingresso saranno devolute alla Caritas di Nardò.

L’evento rientra nel programma di Nardò sotto le stelle, il cartellone di eventi e spettacoli che l’amministrazione comunale ha messo a punto per il periodo delle feste natalizie

 

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In aula Cianci ufficializza la collaborazione: “Voglio mettere fine al mio percorso delinquenziale”

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F.Oli.

SOGLIANO CAVOUR (Lecce) – Prima della sentenza è arrivata l’ufficialità: Vincenzo Antonio Cianci è un nuovo collaboratore di giustizia. Il 33enne di Sogliano Cavour, condannato a 16 anni e 2 mesi di reclusione, ha confermato la sua decisione in videoconferenza dalla località segreta in cui si trova. Il giovane, ritenuto a capo della presunta organizzazione smantellata con l’operazione “Contatto”, ha precisato di aver iniziato il suo nuovo percorso da collaboratore dal 21 novembre; ha ammesso le proprie responsabilità così come messo nero su bianco in un memoriale depositato nella giornata di ieri per il momento secretato e motivato la sua decisione di pentirsi “perchè vuole porre fine al suo percorso delinquenziale”.

Le sue parole sono risuonate chiare e nette nell’aula bunker del carcere di Borgo “San Nicola” dove si è celebrata l’udienza e sono arrivate come una mannaia agli altri imputati rinchiusi nelle celle. Non si è sollevato alcun mormorio. L’ufficializzazione della sua collaborazione è stata accolta nel massimo silenzio e in un’aula priva dei familiari degli imputati dopo le intemperanze segnalate nella precedente udienza. Nei prossimi 5 mesi (a partire da novembre) Cianci, difeso dall’avvocato Sergio Luceri, potrà dunque fornire tutto quanto in suo possesso agli investigatori e agli inquirenti dell’Antimafia prima di poter ottenere un sistema di protezione definitivo. Alcuni retroscena sono stati già riversati nel memoriale dove potrebbero essere già stati inseriti nomi e fatti ancora inediti. Anche perchè la collaborazione di un presunto capobanda, estremamente giovane, potrebbe consentire di svelare le recenti dinamiche della criminalità organizzata; fatti recenti, recentissimi. Di stringente attualità.

Nelle carte dell’inchiesta “Contatto”, Cianci viene indicato come il capo di una banda specializzata in diverse rapine messe a segno nella zona del magliese e sarebbe stato il referente per conto del clan Coluccia nel comune di Sogliano provvedendo al procacciamento della droga e alla successiva distribuzione; intratteneva i contatti con i sodali; gestiva la cassa comune e contribuiva al sostentamento degli associati detenuti; organizzava e realizzava truffe, stando alle contestazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare e oggetto doi discussione nel processo, per recuperare liquidità da reinvestire nel traffico illecito di stupefacenti; manteneva i contatti con gli appartenenti all’Arma dei carabinieri e della polizia municipale attivi sul territorio che avrebbero favorito l’attività dell’associazione.

 

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Conclusa la prima parte del “Progetto Minore”: l’acqua distribuita da Aqp è sicura

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LECCE – Falda salentina: certificata la sicurezza dell’acqua distribuita da Aqp. E’ il primo risultato concreto della presentazione, all’interno di un articolato convegno, dei dati del Progetto MINORE (Monitoraggi Idrici Non Obbligatori a livello REgionale) alla presenza dei sindaci della Provincia di Lecce, del Direttore Sanitario ASL Lecce Rodolfo Rollo, del Direttore Generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, e del consigliere regionale Mario Pendinelli, oltre che degli esperti che stanno lavorando al progetto.

Il Progetto MINORE è fortemente sostenuto dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Lecce e dalla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, col determinante contributo di ARPA Puglia, ARESS, Provincia di Lecce e Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. Presente al momento di condivisione dei risultati preliminari anche la Coordinatrice Europea del Programma di Monitoraggio Acque delle Nazioni Unite, prof.ssa Debora Chapman dell’Università di Cork, giunta appositamente dall’Irlanda, insieme al collega John Weatherill, per certificare il Progetto MINORE sulla base di standard di qualità internazionali e valutarne la possibilità di promuoverlo a buona pratica di livello europeo.

Il Progetto MINORE nasce per integrare il numero e la tipologia di sostanze monitorate nei pozzi o in distribuzione, nell’ambito degli obblighi previsti dalle normative nazionali e regionali. “L’idea di integrare i monitoraggi superando gli obblighi di legge”, spiega il Dr Giovanni De Filippis (Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce), “tiene conto che rispetto al momento in cui è stata varata l’attuale legislazione europea e nazionale in tema di monitoraggio delle acque, si è diffuso l’utilizzo di nuovi pesticidi come ad esempio il glifosate ed altri prodotti fitosanitari di nuova generazione ed è importante certificare l’assenza di contaminazione della falda acquifera, tenendo conto che il territorio salentino attinge la quasi totalità della propria acqua dalla falda profonda autoctona, potenzialmente vulnerabile agli inquinanti presenti in superficie a causa della natura carsica del sottosuolo. Ciò impone non solo maggiore attenzione allo stato dei corpi idrici sotterranei leccesi, con particolare riferimento ai fitofarmaci utilizzati in agricoltura, ma anche i metalli pesanti, le ammine aromatiche, il radon e – a campione – anche diossine e PCB”.

“In generale – rimarca – abbiamo moltissime informazioni sulla sicurezza dell’acqua ad uso umano che l’Acquedotto Pugliese preleva dai suoi 104 pozzi salentini e distribuisce ai cittadini della provincia di Lecce. Si tratta di oltre 390.000 controlli l’anno eseguiti direttamente da AQP a cui si aggiungono quelli paralleli condotti da ARPA Puglia su prelievi effettuati dalla ASL in diverse campagne annualmente”.

Nell’ambito del Progetto Minore, ARPA Puglia ha le competenze per la realizzazione delle determinazioni analitiche, utilizzando i propri laboratori e quelli del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA). I primi risultati – ad oggi in fase di validazione – sono quelli relativi alle 119 fontanine di distribuzione di tutti i Comuni del Salento e a oltre la metà dei 104 pozzi da cui AQP effettua i propri prelievi (Obiettivo 1 del Progetto).

In particolare sono già disponibili i risultati sulle concentrazioni del Glifosate e suoi sottoprodotti (tra cui AMPA) in 35 pozzi AQP, tutti con esito inferiore al limite di quantificazione; le analisi ad oggi validate (altri fitofarmaci e parametri di base) rispettano i limiti di legge ad eccezione del parametro “Cloruri” in un numero limitato di pozzi, che sembrerebbe confermare il già noto fenomeno di contaminazione salina nel Salento.

A conclusione delle attività di monitoraggio integrativo sulle acque ad uso umano distribuite da AQP, ASL Lecce e ARPA Puglia condurranno un monitoraggio mirato (Obiettivo 2) in tutto il Salento su 77 pozzi rappresentativi delle condizioni della falda da cui si riforniscono la miriade di pozzi privati autorizzati ad uso irriguo dalla Provincia o dal Genio Civile (circa 35.000), a cui si aggiungono quelli abusivi (stimati almeno nel doppio). Si tratta di pozzi talora impropriamente utilizzati per uso umano da chi abita fuori dalle zone urbane nel Salento leccese. Ogni anno sono circa mille richieste di autorizzazioni di pozzi per usi diversi generando una potenziale problematica di sanità pubblica ed una prospettiva a medio termine di accelerazione del processo di  salinizzazione della falda profonda, che rappresenta la primaria fonte di acqua potabile del Salento, tale da renderne impossibile l’impiego ad uso potabile ed irriguo. Attraverso un’apposita campagna di comunicazione diretta alla popolazione si cercherà di scoraggiare la diffusa pratica di utilizzo improprio ad uso umano di acqua proveniente da pozzi autorizzati per uso irriguo e quindi non adeguatamente monitorati.

La necessità di approfondire le conoscenze sulla falda in maniera più diffusa, per quanto riguarda i pozzi non utilizzati da AQP, nasce anche dalla presenza di possibili situazioni particolari a livello locale eventualmente risultanti dalla presenza di siti potenzialmente inquinati già censiti nell’anagrafe delle aree da bonificare, di cui l’ex discarica di Burgesi è un esempio eclatante. Nell’ambito dell’Obiettivo 2 del progetto MINORE, proprio nel circondario di Burgesi è previsto un maggior numero di analisi tra cui diossine e PCB prelevati con metodo statico oltre che dinamico.

Sono in partenza anche i monitoraggi integrativi su campioni di alimenti d’origine vegetale (a cura di ARPA Puglia) ed animale (con l’IZS), con focus particolare nelle zone a maggiore pressione ambientale, che includono tra gli altri parametri anche i metalli pesanti e le sostanze di norma non dosate.

Nell’ambito dell’Obiettivo 3 del MINORE sarà invece estesa a tutta la provincia di Lecce l’attività di ricerca svolta dal DISTEBA dell’Università del Salento sulla cosiddetta “impronta idrica” ovvero la quantità di acqua necessaria per diluire e neutralizzare l’eventuale presenza di contaminanti in falda, che muove da una prima esperienza di studio presentata lo scorso anno all’Accademia dei Lincei riguardante 22 pozzi di falda profonda diversi da quelli da cui emunge l’AQP.

Prevista anche la partenza di attività di formazione nelle scuole per il corretto utilizzo della risorsa idrica dirette a circa 2500 allievi di scuole primarie e secondarie in tutta la Provincia, oltre all’aggiornamento del Rapporto Salute e Ambiente in Provincia di Lecce (presentato nel febbraio 2016 per la prima volta) nei primi mesi del 2019.

 

 

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Celtic pub: Tutti i mercoledì Karaoke e non solo

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