F.Oli.
LECCE – Rimane ai domiciliari Antonio Torricelli, l’ex consigliere del pd, coinvolto nell’inchiesta sullo scandalo degli alloggi popolari a Lecce. Il Tribunale del Riesame, (Presidente Silvio Piccinno, giudici Pia Verderosa e Anna Paola Capano) ha rigettato l’appello contro un primo rigetto del gip alla richiesta di scarcerazione discusso questa mattina nell’udienza a porte chiuse. La difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi Covella, aveva aveva chiesto la sostituzione dei domiciliari con l’obbligo di dimora. Una richiesta supportata dalla mancanza delle esigenze cautelari.
Il noto esponente della sinistra cittadina non ha mai avuto denunce a suo carico e soffre di alcuni problemi di salute anche piuttosto seri. ragion per cui poteva anche tornare in libertà a distanza di oltre due mesi dal suo arresto. Per conoscere le motivazioni dei giudici bisognerà attendere i prossimi 45 giorni. Quella di Torricelli è una figura chiave nell’inchiesta sugli alloggi popolari. L’ex vicepresidente del Consiglio comunale viene ritenuto promotore ed organizzatore dell’associazione a delinquere che avrebbe gestito l’affidamento delle case popolari in maniera del tutto autonoma per soddisfare i propri interessi e i tornaconti politici.
Secondo il gip Giovanni Gallo, che ha firmato l’ordinanza, Torricelli avrebbe fornito il proprio apporto per dare una “veste legale” al sistema di illecita gestione degli alloggi di edilizia residenziale creando una graduatoria parallela e antagonista a quella ufficiale per rafforzare il controllo sul bacino elettorale. Torricelli risponde anche di abuso d’ufficio, corruzione di atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione elettorale e falso ideologico. Travolto dallo scandalo giudiziario, il consigliere comunale ha poi deciso di rassegnare le dimissioni il 19 settembre scorso.
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