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La Lupa espugna il Parquet di Monopoli e serve il pokerissimo

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MONOPOLI (Bari) – E sono 5! Cinque come le vittorie consecutive in campionato della Lupa Lecce, cinque come gli uomini in campo, cinque come il numero di maglia di Matteo Malaventura che, nonostante la sua assenza per una contrattura al polpaccio, ha gioito per l’ennesimo successo dei suoi compagni. Ormai la Lupa Lecce è la squadra da battere! Gli uomini di coach Di Salvatore hanno espugnato il parquet di Monopoli per 60-68 dimostrando solidità difensiva e grinta da vendere. I giallorossi sono stati trascinati dai canestri di Jure Brajkovic, autore di ben 24 punti. I salentini sono stati col muso davanti nel punteggio per tutto l’arco della gara, nell’ambito di una partita equilibrata ma sempre viva.

Con questo risultato la Lupa viaggia a punteggio pieno con 10 punti ed è sola al comando della classifica del campionato di Serie C Gold. In attesa del prossimo match casalingo contro Altamura, coach Di Salvatore ha espresso il suo parere a margine della gara di Monopoli: “La squadra mi è piaciuta molto. Abbiamo concesso appena 60 punti ad una squadra abituata a segnare con una media ben più elevata. Per noi è stata una grande prova di maturità, ma dobbiamo restare con le antenne dritte perché in questa categoria le insidie sono dietro l’angolo – prosegue il tecnico -. Nel corso del terzo quarto siamo arrivati a +11, poi abbiamo subito il ritorno degli avversari che abbiamo saputo arginare nell’ultimo quarto decisivo. Il gruppo è coeso e tutti remiamo dalla stessa parte. Stiamo costruendo passo dopo passo qualcosa di importante e siamo diventati la squadra da battere”.

MONOPOLI – LUPA LECCE 60-68

16-18/15-18/19-19/10-13

Monopoli: Bosnjak 29, Paparella 18, Calisi 6, Rollo 7, Torresi ne, Bruni, Annese, Formica, Zaric, Miccoli.

Lupa Lecce: Brajkovic 24, Nolli 3, Vranjkovic, Mocavero 12, Durini 5, Quaranta 2, Salamina 9, Rizzato ne, Malaventura ne, Colucci.

Arbitri: Angelo Paradiso di Santeramo in Colle, Francesco Menelao di Mola di Bari.

 

 

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Si alza il sipario sulla 13esima edizione di Agrogepaciok e le “olimpiadi del Gusto”

Serie di falsi per dimostrare esistenza di concimaia? A processo funzionari Asl e titolare di un allevamento

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F.Oli.

TRICASE (Lecce) – Sarà un processo a stabilire responsabilità e condotte negligenti a carico di due funzionari dell’Asl e di un privato finiti sotto processo in un’inchiesta per una serie di falsi. Il gup Simona Panzera, a margine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Vittorio Meraglia, 55enne, di Tricase e Giovanni Melcarne, 49enne, di Poggiardo, rispettivamente veterinario dirigente dell’Area “C” Asl Lecce Area Sud Maglie Unità operativa di Gagliano del Capo e tecnico della Prevenzione Ambiente e Luoghi di Lavoro, entrambi accusati di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Sul banco degli imputati è finito anche Antonio Quintino Pagano, 74 anni, di Alliste, titolare di un omonimo allevamento, quest’ultimo accusato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Il processo inizierà il prossimo 14 marzo davanti al giudice monocratico Valeria Fedele.

I primi due, in concorso tra loro e nei rispettivi ruoli, avrebbero attestato falsamente sul verbale di verifica delle prescrizioni del 9 settembre del 2015 la presenza di una concimaia (in realtà mai realizzata) a servizio dell’allevamento ovicaprino di Antonio Quintino Pagano ubicato in località Traine nella frazione di Alliste; il terzo, nella qualità di titolare dell’omonimo allevamento, attestato falsamente ai pubblici ufficiali nel verbale di sopralluogo del 19 aprile 2017 l’esistenza sin dai primi mesi del 2015 dell’esistenza di una concimaia.

I presunti illeciti, tutti da accertare nel corso del processo, sono venuti a galla con un accertamento dei carabinieri del Nas insieme agli ispettori dell’Asl, che rilevarono come la concimaia in questione non era stata finita nonostante il verbale di due anni prima attestasse il contrario. A difendere gli imputati, gli avvocati Salvatore Bruno, Ippazio Cazzato e Francesco Maggiore.

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Presunta truffa con i fondi Antiracket: revocati i domiciliari a tre illustri imputati

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F.Oli. 

LECCE – Trittico di eccellenti scarcerazioni nel processo sulla presunta truffa con i fondi Antiracket. I giudici della seconda sezione penale (Presidente Fabrizio Malagnino, giudice Annalisa De Benedictis, giudice relatore Marcello Rizzo) hanno revocato gli arresti domiciliari (nonostante il parere contrario della Procura) per l’ex Presidente dell’Antiracket Maria Antonietta Gualtieri; Pasquale Gorgoni, ex funzionario dell’Ufficio Patrimonio di Palazzo Carafa e Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del servizio finanziario del Comune di Lecce. I giudici hanno così accolto l’istanza depositata nelle scorse settimane dagli avvocati Amilcare Tana, Luigi e Roberto Rella e Francesco De Iaco a ridosso della scadenza naturale dei termini della custodia cautelare.

Nello specifico, per quanto concerne la posizione di Gorgoni il giudice relatore sottolinea che il processo è attualmente in fase istruttoria e sono stati esaminati quasi tutti i testimoni della lista del pm; ritenuto pertanto che non siano più sussistenti esigenze cautelari in quanto il pericolo di inquinamento probatorio appare escluso dallo stato del processo e quello di ricaduta nel reato è ragionevolmente contrastato dal lungo periodo di sottoposizione a misura cautelare e dal buon comportamento tenuto da Gorgoni dal maggio del 2017. Valutazioni, per sommi casi, estendibili anche per gli altri due indagati tornati definitivamente liberi a differenza dello stesso Gorgoni ai domiciliari sempre nell’inchiesta alloggi popolari.

Tecnicamente la Procura potrebbe impugnare la decisione dei giudici con un appello al Tribunale del Riesame mentre il processo per gli imputati è in corso nell’aula bunker del carcere di Lecce.

 

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Illeciti nella gestione dell’ateneo salentino? Condannato l’ex direttore Emilio Miccolis

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F.Oli.

Emilio Miccolis sulla destra con gli avvocati difensori Viola Messa e

LECCE – Si chiude con una condanna a 1 anno e 3 mesi di reclusione e la riqualificazione del reato (da tentata concussione a tentata induzione indebita a dare o promettere utilità) il processo a carico di Emilio Miccolis, l’ex direttore dell’Università del Salento, sulle presunte pressioni nei confronti di due sindacalisti: Dino De Pascalis e Tiziano Margiotta. La sentenza (a fronte di una richiesta di 3 anni) dei giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Roberto Tanisi, a latere Fabrizio Malagnino e Silvia Saracino) prevede anche la sospensione della pena e la non menzione della condanna oltre alla concessione delle attenuanti generiche per il 57enne di origini baresi. Per Miccolis il collegio ha disposto anche l’interdizione dai pubblici uffici per l’intera durata della pena. Non appena saranno depositate le motivazioni (attese nei prossimi 90 giorni) gli avvocati Viola Messa e Daniele Montinaro presenteranno ricorso in Appello.

L’indagine è stata avviata con gli esposti presentati in Procura dai sindacalisti tramite documenti e registrazioni audio. Miccolis venne anche arrestato il 15 giugno del 2013. Trascorse circa 80 giorni ai domiciliari prima di tornare in libertà. I due sindacalisti (per i quali i giudici hanno disposto una provvisionale di 20mila euro ciascuno assistiti dagli avvocati Benedetto Scippa e Marcello Petrelli) segnalarono una gestione dell’Ateneo salentino fondata su promesse di denaro e trasferimenti per isolare i personaggi ritenuti scomodi all’interno dell’Università. Secondo l’accusa, Miccolis avrebbe promesso ai due sindacalisti di migliorare la propria carriera all’interno dell’Università e di “gonfiare” i propri stipendi, se avessero finito di criticare sistematicamente la linea gestionale di Miccolis.

IL PROCESSO 

Le accuse sono state confermate nel corso della lunga istruttoria dai due sindacalisti citati come testi del pm Paola Guglielmi. Margiotta confermò di essere stato minacciato, di aver dovuto “accettare” un trasferimento in un altro ufficio dove non ha avuto più la possibilità di svolgere il suo incarico, subendo una sorta di “terrorismo psicologico”. Il collega De Pascalis riferì di aver avuto un incontro non appena Miccolis si insediò.  Sarebbe stato convocato dall’allora direttore per comunicargli la sua intenzione di quererarlo perché, come membro del senato accademico e del consiglio di amministrazione, aveva fatto rilevare da subito che la figura di Miccolis, era molto chiacchierata.

Nel biennio 2010-2012, poi, l’allora direttore amministrativo avrebbe spinto De Pascalis ad adottare un atteggiamento morbido sia come sindacalista che come funzionario dell’ufficio reclutamento nei concorsi. Il sindacalista, però, non si sarebbe piegato a tali richieste. Così, nell’ottobre del 2012 da funzionario all’ufficio concorsi, sarebbe stato declassato a dipendente dell’Ufficio Funzioni risultando così l’unica persona non riconfermata all’interno dell’Università dopo il biennio. Nel corso della lunga requisitoria, il pubblico ministero Paola Guglielmi ha ripercorso minuziosamente l’intera vicenda processuale che si è avvalsa, come detto, delle dichiarazioni rilasciate in aula dai due sindacalisti e del contenuto delle intercettazioni sbobinate nel corso delle indagini dall’ingegnere informatico Luigina Quarta.

 

 

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Sbattuto contro il muro di un’abitazione disabitata: atroce fine per un gattino

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F.Oli.

Le chiazze di sangue sul muro

TRICASE (Lecce) – Sbattuto contro un muro come una bambola di pezza. E’ l’atroce fine riservata ad un gatto trovato morto sabato mattina in un’abitazione disabitata alla periferia di Tricase. In giornata la Presidentessa della locale associazione Enpa, Eva Baglivo, ha presentato denuncia presso la caserma dei carabinieri per mettere nero su bianco il presunto responsabile di questo gesto: G.M., un pensionato del posto, conosciuto come una persona sopra le righe ma senza alcun deficit mentale. Ecco perchè la gravità dell’atto appare ancora più inspiegabile. I sospetti sull’uomo non sono caduti per sbaglio.

Sabato mattina, poco dopo le 10, il pensionato è stato notato scavalcare il recinto di un’abitazione di una volontaria dell’Enpa dalla donna stessa che aveva preso in cura gli animali in attesa di essere adottati, prendere un gattino e spostarsi nella vicina casa disabitata. Dove G.M. avrebbe sbattuto il felino contro un muro. Schizzi di sangue dappertutto e l’animale in un angolo. La volontaria avrebbe persino sentito i lamenti del gatto e visto l’uomo con l’animale nelle vicinanze ormai morto. Come detto in giornata la Presidentessa dell’Associazione si è recata in caserma per formalizzare regolare denuncia. E il sospetto è che altri gatti scomparsi nei giorni scorsi possano aver fatto la stessa fine.

“Da tempo non riuscivamo a darci una spiegazione su misteriose sparizioni anche perchè non potevano oltrepassare il muro molto alto. Gli altri non sono stati trovati”. Intanto nel pomeriggio il veterinario Gustavo Picci supportato dal dottore Maurizio Caputo eseguirà l’esame autoptico sul gatto per accertare la gravità delle lesioni e appurare un eventuale collegamento con un lancio contro il muro.

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È guerra tra leghisti e fittiani, nuovo botta e risposta sul caso Marti. Caroppo tagliente: “Il centrodestra perde da 15 anni: non c’entra la Lega”

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LECCE – Dopo la disfatta delle provinciali, i fittiani continuano a dare fuoco alle polveri. Volevano la testa di Marti, ma hanno ottenuto l’ennesimo strappo con la Lega. Le polemiche si sono trascinate fino ad oggi tra uomini vicini al senatore leghista ed esponenti di Direzione Italia. Angelo Tondo e Antonio Gabellone sono tornati all’assalto in mattinata: “Continua la mistificazione della realtà da parte dei rappresentanti Lega. Giordana Guerrieri in questa legislatura non ha mai aderito al Gruppo di Direzione Italia e, come è noto, già dalle elezioni politiche ha attivamente partecipato alla campagna elettorale della Lega e non ha mai partecipato a nessun incontro del nostro movimento dal giorno dopo le elezioni comunali di LECCE”. La precisazione viene da Angelo Tondo e Antonio Gabellone, che stigmatizzano un comportamento “non più tollerabile che tende sempre a falsificare tutto ed il contrario di tutto. Siamo arrivati al livello più basso della politica”.

Giordana Guerrieri usa la diplomazia per schivare l’attacco frontale: “Mi dispiace constatare che in Direzione Italia ci sia tanta voglia di attaccarmi i tanto da mal interpretare persino un comunicato che era chiarissimo. Ieri ho comunicato ufficialmente la mia posizione essendomi candidata con Direzione Italia, ma non essendo entrata subito in Consiglio: oggi passo nel gruppo misto e poi con il gruppo della Lega che verrà costituito a breve. Nel periodo in cui inon ero in consiglio comunale da cittadina i avvicinandomi alla Lega non era tenuta a comuniicarlo. Ora che sono tornata a rivestire il ruolo di consigliera mi sembrava un gesto di chiarezza verso l’elettorato e di trasparenza spiegare qual era la mia posizione. Ho espresso solo le mie idee politiche. Inoltre, ho solo testimoniato che il senatore Marti mi ha dato l’indicazione di votare Marra, al contrario di quello che si dice…Non mi interessano le polemiche , (mi piace fare politica.. non polemica..)con ex compagni di partito: il centrodestra ha bisogno di ricostruire, non di litigare tra partiti, come hanno spiegato ieri autorevoli colleghi intervenuti nel dibattito sulla crisi del centrodestra. Per quanto riguarda le accuse di “livello politico basso”, vorrei dire invece che io mi occupo di fare vera politica: quella “dal basso”, a fianco delle persone e sul territorio”.

Forza Italia e Direzione Italia hanno provato a sollevare il caso Marti, ma la Lega resta compatta: dopo l’intervento dei deputati leghisti, Andrea Caroppo sgombera il campo dai dubbi. Il segretario invita tutti a tenere le mani giù dalla Lega e difende il senatore Roberto Marti. “Non parteciperemo a nessun tavolo che abbia come presupposto l’attribuzione alla Lega delle responsabilità di una sconfitta, quale quella di Marra, che invece è stata talmente larga da non consentire di puntare il dito su alcun singolo né su alcun partito” – è quanto dichiara il segretario Regionale della Lega, Andrea Caroppo, intervenendo nel dibattito interno al centrodestra salentino dopo la sconfitta del candidato Presidente del centrodestra per la Provincia di Lecce.
Nell’individuazione del candidato Presidente della Provincia di Lecce, la Lega, a differenza degli altri, non ha posto alcun veto, ha rinunciato al suo candidato e si è detta sempre disposta a sostenere qualunque nome purché condiviso almeno dai partiti che fanno parte della coalizione, cosa che ha fatto.
L’atteggiamento costruttivo e collaborativo della Lega, dunque, oggi non può essere messo in discussione da chi è all’evidente ricerca solo di un capro espiatorio che nasconda responsabilità complessive, diffuse e soprattutto croniche, che, non da oggi, ma da 15 anni, hanno portato il centrodestra pugliese a perdere tutto ciò che si può perdere, dalla Regione, ai Comuni capoluogo alla stragrande maggioranza delle amministrazioni locali.
Perché la coalizione di centrodestra stia in piedi con profitto occorre – conclude Caroppo – recuperare questa consapevolezza oltre che il garbo politico-istituzionale che mi pare qualcuno nelle ultime ore abbia smarrito”.

G.G.

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Chirurgia Toracica, interventi chirurgici ad alta tecnologia in diretta dal “Fazzi” di Lecce e dal Centro di Robotica di Pisa

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LECCE – Operazioni di toracoscopia video assistita in diretta da Lecce e Pisa. La due giorni del 6th Lecce VATS Lobectomy Course promette un programma davvero interessante a base di nuove tecniche chirurgiche e moderne tecnologie applicate in sala operatoria: lezioni teoriche con esperti di valore da un lato e la verifica sul campo dall’altro, con la possibilità per i corsisti di assistere ad interventi con tecnica mini-invasiva e approccio robotico.

L’appuntamento del 7 e 8 novembre 2018 a Lecce – si legge nel comunicato dell’Asl Lecce – è il frutto della collaborazione tra il professore Gaetano Di Rienzo (Direttore U.O.C. Chirurgia Toracica del Fazzi, Coordinatore del Dipartimento Integrato di Oncologia del Salento e Presidente della Società Italiana di Endoscopia Toracica) e la professoressa Franca Melfi (Responsabile del Centro di Chirurgia Robotica Multidisciplinare dell’Università di Pisa).

Il corso prevede una qualificata partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia e di giovani chirurghi che vogliono apprendere queste innovative tecniche chirurgiche. Oltre ad una intera sessione (il 7 novembre a partire dalle ore 15) dedicata alle relazioni degli esperti e alla discussione interattiva fra i gruppi di Lecce e Pisa, l’8 novembre (dalle ore 8,30) verranno eseguiti interventi chirurgici in diretta dalle Sale Operatorie del Fazzi e del Centro di Robotica di Pisa.

L’équipe condotta dal professore Di Rienzo eseguirà una lobectomia polmonare superiore destra in videotoracoscopia, un’operazione che consiste nell’esecuzione dell’asportazione del lobo e linfadenectomia completa (asportazione di linfonodi) con due piccole incisioni di 3 cm e 4 cm senza divaricazione del piano costale toracico e con l’ausilio di moderne apparecchiature e strumenti che consentono di eseguire l’intervento guardando i monitor.

L’équipe condotta dalla professore Melfi, in collegamento da Pisa, eseguirà un intervento simile utilizzando però la tecnica robotica.

Entrambi gli interventi verranno trasmessi in diretta e le due équipe e i corsisti potranno interagire in qualunque momento durante gli interventi, che avranno luogo consecutivamente.

La Chirurgia Toracica del “Fazzi” è ormai una realtà consolidata nel panorama italiano ed europeo ed è particolarmente apprezzata nella chirurgia mini-invasiva che rappresenta il più alto livello qualitativo per i pazienti sottoposti ad interventi sul polmone.

L’Unità Operativa leccese, infatti, nel Registro delle VATS Lobectomy è al terzo posto in Italia, unica struttura pugliese, e precede prestigiose realtà nazionali impegnate nel settore della Chirurgia Toracica. Dopo Padova (649) e Napoli (597), Lecce è attestata a quota 369 interventi, precedendo Ancona, Firenze, il Policlinico di Milano ed altri centri pubblici e privati.

Il Registro delle VATS Lobectomy, aggiornato all’ottobre 2018, è un fiore all’occhiello della chirurgia italiana, un data base rigoroso e validato dalla European Society of Thoracic Surgery (ESTS) in cui vengono immessi tutti i dati statistici relativi a questo tipo di intervento.

 

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“Haxan – La stregoneria attraverso i secoli”, al Cinelab Giuseppe Bertolucci il primo docu-dramma horror del cinema

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LECCE – Seeyousound On The Road, il format itinerante di Seeyousound International Music Film Festival (il primo festival in Italia di cinema musicale) lancia l’ultima anteprima mercoledì 7 novembre alle 20.30 al Cinelab Giuseppe Bertolucci, in attesa della tappa leccese, che si terrà dal 28 novembre al 1 dicembre, con la direzione di Sara Valentino.

Seeyousound in collaborazione con Muto Musicale e con il sostegno di Apulia Film Commission, presenta Propaganda 1904, il duo torinese composto da Luca Giglio (synthesizers, electronics, treatments) e Andrea Cavallo (atonal piano) che sonorizzerà dal vivo “Haxan – La stregoneria attraverso i secoli”, il primo docu-dramma horror della storia del cinema, diretto dal regista Benjamin Christensen nel 1922 (Svezia – 105’).

Immagini iconografiche oscure e tecniche cinematografiche innovative verranno celebrate attraverso potenti suoni elettronici, drone, noise, industrial, ambient e altre architetture sonore sperimentali.

Introduce il film Gianni De Blasi, regista e direttore di Passo Uno produzioni.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

PROPAGANDA 1904 è un progetto musicale specializzato in sonorizzazioni di film muti, eseguite con approccio sperimentale. È costituito da un membro fisso, Luca Onyricon Giglio e da musicisti sempre diversi, impegnati nel creare avvolgenti suoni elettronici drone/noise mediante sintetizzatori analogici e digitali, i quali vanno a sovrapporsi con suoni di chitarre elettriche effettate.

Häxan – La stregoneria attraverso i secoli. Totalmente pervaso da un’atmosfera sconcertante e oscura (non a caso Christensen e il suo operatore scelsero di filmare solo alla sera per perfezionare la resa oscurata della pellicola) resta una delle opere davvero più accattivanti ed uniche del suo genere. Le scene che compongono il documentario, molte delle quali presentano nudità e contenuti blasfemi, hanno il potere di inquietare ancora oggi.

Häxan ha saputo trovare sempre nuovi spettatori e a ogni generazione ha saputo prendere e dare qualcosa di diverso in grado di rinnovarsi come la musica che da sempre lo accompagna.

Seeyousound è il primo e più importante festival italiano dedicato al cinema musicale e alla musica nel cinema. Nato a Torino nel 2015, da quest’anno diventa una rete di festival e arriva anche a Pisa, Lecce e Palermo. 

Il programma dei 4 giorni prevede 7 lungometraggi da tutto il mondo, preceduti da un cortometraggio e un videoclip a cura di PassoUno, in lingua originale, come vuole lo spirito internazionale di Seeyousound, alla presenza di autori e professionisti. Una serie di eventi off come panel, masterclass e concerti arricchisce la proposta. (ingresso a pagamento: singolo biglietto 5 euro / abbonamento intera rassegna 25 euro).

Il festival è ideato e organizzato dall’associazione culturale Choobamba con il sostegno di Diplomàtico, Nikon, Apulia Film Commission per le tutte le attività realizzate presso Cinelab Giuseppe Bertolucci finanziate dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia, Family Bartender’s Movement. Il Festival gode del Patrocinio di Museo Nazionale del Cinema di Torino, Anno europeo del patrimonio culturale, Patrocinio del Comune di Lecce; è realizzato in coproduzione con DB d’Essai Cineteatro e Manifatture Knos ed è in collaborazione con DAMS Unisalento, Passo Uno produzioni e Festival del Cinema Europeo.

Dal 2015 SEEYOUSOUND, promosso dall’Associazione Choobamba, mette in relazione l’arte del cinema e della musica grazie all’omonimo film festival – la cui quarta edizione si è svolta con successo lo scorso gennaio e a proiezioni, live show ed eventi tutto l’anno che in poco tempo sono diventati un appuntamento fisso e atteso nel panorama culturale torinese.

Il festival ha come scopo la ricerca dell’immagine che il cinema può restituire della musica e quanto l’una possa entrare in risonanza con l’altra. Non solo musical e biopic, ma un insieme di produzioni, anche indipendenti, che rendono tangibili questi temi.

 

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“Note d’Europa”, Uto Ughi e Andrea Bacchetti al Teatro Apollo di Lecce

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LECCE – Uto Ughi, uno dei più nomi più prestigiosi della scena musicale internazionale, torna a Lecce, ospite della Camerata Musicale Salentina. Il celebre violinista si esibirà venerdì 16 novembre al Teatro Apollo di Lecce con il concerto “Note d’Europa”, un viaggio tra più belle pagine del repertorio violinistico.

I preziosi strumenti di Ughi “Stradivari” e “Guarneri del Gesù”, insieme al pianoforte di Andrea Bacchetti, eseguiranno brani di Granados, Albeniz, Chopin, Tchaikovsky, Saint- Saens, Gounod, Mozart e Brahms.

Note d’Europa – si legge nel comunicato – è anche il titolo del nuovo cd di Ughi, un chiaro riferimento alle “7 Nazioni Europee coinvolte”, ciascuna delle quali è rappresentata da un brano emblematico di un grande compositore di quella nazione (Italia, Francia, Spagna, Austria, Polonia, Ungheria, Germania).

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne, la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.

Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche.

Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.

In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne ha raccolto l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei Conservatori italiani.

Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.

Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

Prevendite disponibili presso la Camerata Musicale Salentina, il Castello Carlo V, online e nei punti vendita del circuito Vivaticket.

Fondata dal M° Carlo Vitale nel 1970, la Camerata Musicale Salentina è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce.

Sponsor della manifestazione Banca Popolare Pugliese.

 

Inizialmente previsto per venerdì 9 novembre, il concerto è stato rinviato per motivi di salute del maestro Uto Ughi

I biglietti acquistati per la data del 9 novembre potranno essere utilizzati per la nuova data del 16 novembre.
Gli spettatori che invece volessero richiedere il rimborso del biglietto potranno farlo fino a martedì 13 novembre.

MODALITÀ DI RIMBORSO
Sarà possibile chiedere il rimborso nel punto vendita in cui è stato acquistato il biglietto (Uffici Camerata Salentina, Castello Carlo V o punti vendita del circuito Vivaticket).

 

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A Lecce il corpo di Santa Maria Goretti

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LECCE – Dal 7 al 9 novembre sarà esposto alla pubblica venerazione a Lecce il corpo di Santa Maria Goretti, la giovane martire uccisa a dodici anni a seguito di un tentativo di stupro da parte di un suo vicino di casa che da lei prima di morire ricevette anche il perdono. Fu canonizzata da Pio XII nel 1950.

I fatti avvennero nel 1902 ma la tragica fine di Maria Goretti sembra essere proprio una storia scritta ai nostri giorni.

La reliquia giungerà in città direttamente da Nettuno dove è ordinariamente conservato. Un segno da cogliere soprattutto per le nuove generazioni vista la giovane età della martire, proprio all’indomani del Sinodo sui giovani: Marietta – come la chiamavano tutti – è un esempio concreto di santità semplice: la purezza e la dignità al di sopra di tutto.
Secondo il programma dell’evento, mercoledì 7 novembre, alle 17.00, le spoglie della santa saranno accolte presso la parrocchia di S. Giovanni Battista e, dopo la processione verso la parrocchia di S. Massimiliano Kolbel’arcivescovo monsignor Michele Seccia celebrerà l’eucaristia.

Alle 20 Padre Giovanni Alberti, maggior biografo della santa, guiderà la veglia di preghiera intitolata “Notte di guardia a Marietta”.

L’8 novembre, alla celebrazione eucaristica delle 9, seguirà “Marietta incontra gli studenti”. Le scuole della città faranno visita alle reliquie. Alle 15,45 Padre Alberti farà memoria del beato Transito della santa.

Alle 19 dopo la messa vespertina un corteo accompagnerà il corpo presso la parrocchia S. Maria Goretti a Frigole, dove il 9 novembre si terrà alle 9 la celebrazione eucaristica e alle 10 l’incontro con gli ammalati. Dopo l’Adorazione Eucaristica, alle 18 i resti mortali della santa ripartiranno per il Santuario di Nettuno.

Per due giorni i confessori saranno a disposizione nella “Tenda del Perdono” allestita a San Massimiliano Kolbe.

 

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Nuove proteste dei No Tap per bloccare i lavori: tensioni nella notte

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MELENDUGNO (Lecce) – “Chi lavora per Tap non perde le sue cattive abitudini, e come al solito continua a lavorare di notte per cercare di scappare all’occhio vigile della popolazione. Ma non hanno capito ancora che noi saremo sempre lì, a qualsiasi ora, anche sotto la pioggia! Stanotte, i mezzi di Tap hanno trasportato alcuni Jersey dal deposito di Alma Roma a Masseria del Capitano, e ora li sta ammucchiando in un’area probabilmente adibita a deposito. Tutto questo scortati dal solito ingente dispiegamento di forze dell’ordine.

La situazione attuale è che i mezzi stanno scaricando i Jersey con enormi difficoltà, dato che il maltempo ha reso un pantano l’area di deposito.
Con la speranza che quel pantano ingoi il malaffare, siamo lì a sorvegliare ogni loro passo. Non passeranno!” Questo il post su facebook del Movimento No Tap, dopo che in nottata, nonostante la pioggia, sono partiti a sorpresa i lavori per la recinzione del cantiere, in località Masseria del Capitano, a Melendugno, dove dovrà essere realizzato il PRT, il terminale di ricezione del gasdotto Tap.

Una cinquantina di attivisti tra cui anche numerose donne, hanno cercato di fermare i camion che, scortati dalle forze di polizia, dalla sede dell’istituto di vigilanza Alma Roma hanno raggiunto l’area di cantiere, sulla Melendugno-Calimera, per scaricare le barriere New Jersey e le reti che serviranno per recintare l’area. C’é stato qualche momento di tensione tra attivisti e le forze dell’ordine presenti sul posto ma la situazione non è mai degenerata. Le operazioni di scorta del transito dei mezzi verso il cantiere sono ultimate, senza ulteriori tensioni. Sul posto adesso sono presenti alcuni attivisti che si stanno limitando ad osservare e fotografare lo stato dei luoghi.

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Inchiesta Tap: giudice rigetta richiesta Procura, si va avanti con gli stessi periti

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F.Oli.

MELENDUGNO (Lecce) – L’inchiesta Tap andrà avanti con gli stessi periti. Il gip Cinzia Vergine ha così rigettato la richiesta sollecitata dal Presidente della Regione Michele Emiliano e avanzata formalmente dal Procuratore capo Leonardo Leone De Castris e dal sostituto Valeria Farina Valaori, titolare del fascicolo. Il giudice, per motivi evidentemente procedurali, ha ritenuto di proseguire con la stessa squadra ritenendo di non revocare l’incarico ad un perito già nominato. In ballo c’era la possibile sostituzione di uno dei suoi Ctu (consulenti tecnici d’ufficio) nominati da tempo: si tratta del professor Fabrizio Bezzo, ingegnere e docente dell’Università di Padova.

I magistrati ritenevano che la revoca di Bezzo fosse opportuna alla luce dei rapporti professionali ed amicali che lo legavano al professor Giuseppe Maschio, anche lui collega dell’Università della città veneta e consulente di parte di Tap. Va da sé che un cambio in corsa avrebbe potuto allungare i tempi di consegna della consulenza, per la quale lo stesso Bezzo aveva chiesto una proroga di 30 giorni, in base alla quale l’elaborato sarebbe dovuto essere depositato entro e non oltre il 17 novembre.

L’inchiesta della Procura dovrà stabilire se siano stati rispettati tutti i termini di legge e le prescrizioni sui rischi per l’incolumità pubblica e i danni per l’ambiente. In particolare si dovrà valutare se, considerando unitariamente il gasdotto Tap e il suo collegamento con la rete Snam nel tratto tra Brindisi e Mesagne, esista o meno la possibilità dello sforamento del tetto delle 50 tonnellate di gas nel terminale previsto dalla normativa “Seveso”.

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Soldi in cambio di posti di lavoro con la complicità di un “falso” medico? chieste due condanne

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F.Oli.

VEGLIE (Lecce) – Posti di lavoro fantasma in cambio di somme di denaro: nell’azienda in cui lavorava, la ditta di pullman Marozzi ma anche nelle Ferrovie dello Stato e nei ranghi di Sud-Est. In mattinata davanti al giudice monocratico Alessandra Sermarini, il vpo Antonio Zito ha formulato le richieste di condanne: 5 anni per Raffaele Faggiano, 57enne, di Veglie, autista di pullman; 4 anni e 6 mesi per Stefano Laneve, 59enne di Montalbano di Fasano, entrambi accusati di truffa aggravata, il secondo anche di esercizio abusivo della professione medica. La sentenza è prevista per il 19 novembre.

Sono trentuno i casi contestati dalla Procura (una ventina già emersi a febbraio del 2014 quando l’uomo venne arrestato dopo aver intascato l’ultima mazzetta da una giovane di Veglie) per una truffa complessiva quantificata in circa 150mila euro. In alcuni raggiri, Faggiano non avrebbe agito da solo. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina e dai colleghi di Veglie (all’epoca al comando del maresciallo Matteo De Luca), avrebbero accertato la complicità di un falso medico. Laneve avrebbe sottoposto alcuni aspiranti lavoratori a visite mediche attestando l’idoneità a poter lavorare in un ospedale di Bari. Faggiano avrebbe utilizzato sempre la stessa tecnica. Avvicinava le vittime spesso giovani e disoccupate residenti tra Lecce, Porto Cesareo, Veglie, Salice Salentino, ma anche del brindisino, come San Donaci e San Pancrazio Salentino assicurando di poter trovare un posto di lavoro. Le somme intascate variavano da caso a caso: da mille fino, addirittura, a 12mila euro.

Faggiano avrebbe organizzato le truffe in maniera del tutto professionale per rendere ancor più credibile la sua messinscena. Esibiva fascicoli con nominativi,  fototessere, fotocopie dei documenti d’identità, bozze dei contratti preliminari di assunzione, certificati medici di idoneità al lavoro.  Nel febbraio del 2014, però., una giovane di Veglie non abboccò al suo tranello. Si presentò in caserma consentendo ai carabinieri di incastrare l’uomo. L’allora autista le aveva prospettato la possibilità di essere assunta nell’azienda in cui lavorava dietro il pagamento di 2mila euro. Scattò così la trappola. La giovane organizzò un incontro con Faggiano per versare un anticipo nei pressi di un bar di Veglie dove ad attendere il finto intermediario erano presenti i carabinieri. In giornata gli avvocati Americo Barba e Stefania Melissano hanno discusso per le posizioni dei due imputati. Diverse le parti civili rappresentate, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Rella, Massimo Gabrieli Tomasi e Giuseppe Romano.

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Lite per la gestione dei parcheggi sfocia nel sangue: un arresto e una denuncia

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LECCE – Un arresto e una denuncia per la violenta lite sfociata nel sangue, scoppiata nel piazzale della stazione ferroviaria di Lecce. È il bilancio del pomeriggio di follia andato in scena, ancora una volta, nei pressi della stazione del capoluogo salentino, teatro anche nel recente passato di episodi simili.

Ieri l’ennesima lite tra stranieri ha scatenato il fuggifuggi di viaggiatori e passanti, rischiando di trasformarsi in tragedia. Tutto è accaduto attorno alle 18, quando numerosi cittadini hanno segnalato al 113 che due extracomunitari se le stavano dando di santa ragione nel piazzale antistante l’area della stazione di Lecce, usando a mo’ di arma anche alcuni cocci di bottiglia.

Giunti sul posto insieme alle ambulanze del 118, i poliziotti hanno subito provveduto a separare i due litiganti, che riportavano ferite al volto, uno dei quali in maniera più grave poiché presentava tagli al viso e la frattura scomposta della mascella e del setto nasale.

Ascoltate le testimonianze dei presenti, gli agenti hanno così appreso che la violenta lite era scoppiata per motivi legati all’attività di parcheggiatori abusivi: i due si stavano contendendo la “piazza”. E che il più giovane dei due – un indiano di 30 anni – aveva aggredito il rivale – un marocchino di 41 – colpendolo al volto con una bottiglia di vetro causandogli gravi ferite.

Entrambi trasportati in ospedale dai medici del 118, i due sono stati sottoposti a tutte le cure del caso: mentre il marocchino è stato denunciato per avere violato il foglio di via obbligatorio emesso nei suoi confronti lo scorso 16 ottobre dal Questore di Lecce, l’indiano è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate ed accompagnato presso la casa circondariale di Borgo San Nicola.

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Il tabellino di Pescara – Lecce

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Pescara: Fiorillo, Campagnaro, Del Grosso, Gravillon, Mancuso, Memushaj, Machin (32 st Monachello), Balzano, Brugman, Marras (39 st Del Sole), Antonucci (27 st Crecco). A disp: Kastrati, Scognamiglio, Elizalde, Cocco, Palazzi, Perrotta, Melegoni, Kanoute, Ciofani. Allenatore: Pillon

Lecce: Vigorito, Petriccione, Mancosu, Palombi (33 st Cosenza), Meccariello, La Mantia (27 st Falco), Tabanelli, Venuti, Calderoni, Fiamozzi, Scavone (13 st Marino). A disp: Bleve, Di Matteo, Arrigoni, Lepore, Torromino, Haye, Dubickas, Tsonev, Armellino. Allenatore: Liverani

Marcatori: 3 pt Mancuso, 22 pt Gravillon, 47 pt Palombi, 22 st Tabanelli, 44 e 51 st Del Sole

Espulso: Calderoni somma ammonizioni 20 pt e 8 st, Meccariello somma ammonizioni 15 pt e 31 st

Ammoniti: 35 pt Campagnaro, 11 st Machin, 48 st Balzano

Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano

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Altalena Lecce, sconfitta a Pescara per 4-2

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di Flavio De Marco

Il Pescara di Pillon, in casa è un brutto cliente e la sua formazione dedita al classico 4-3-3 è composta da Fiorillo; Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin; Marras, Mancuso, Antonucci. Liverani schiera i giallorossi con l’iniziale 4-3-1-2, mettendo in campo Vigorito; Fiamozzi, Venuti, Meccariello, Calderoni; Tabanelli, Petriccione, Scavone; Mancosu; La Mantia, Palombi.

Da tenere sotto osservazione, per il Lecce Antenucci, Mancuso e Marras, un trio niente male per una fase offensiva degli adriatici che davanti al suo pubblico vogliono strafare. Infatti, bastano tre minuti perché l’ex Memushaj riesca a imbeccare Mancosu su un cross, colpo di testa e Vigorito battuto: è già 1-0. Il Lecce si affida ad un tentativo di Palombi per la sua reazione, ma, non ha varchi per esprimere il proverbiale gioco della fluidità. Al minuto ventitré è la difesa a mostrare una distrazione notevole, Gravillon, salito dalla difesa, sugli sviluppi di un angolo non perdona con una conclusione perentoria e fa 2-0. Ora il Lecce subisce e bisognerà attendere lo scadere della prima frazione per qualche azione degna di nota: dapprima Palombi su una intuizione di Tabanelli a liberare il compagno e poi La Mantia insistono nel cercare di insidiare il portiere dei padroni di casa Fiorillo. Nel recupero del primo tempo Palombi accorcia le distanze dopo il calcio di punizione ottenuto da un combattivo Tabanelli.

Al rientro dagli spogliatoi il Lecce ci crede e La Mantia colpisce la traversa dopo una bella azione dei giallorossi: la svolta in negativo, però, arriva al cinquantesimo minuto quando gli uomini di Liverani restano in dieci per doppia ammonizione di Calderoni. Sicuramente sarà questo l’episodio che caratterizzerà la gara in toto. Liverani richiama Scavone per Marino e al minuto sessantacinque l’ottimo Tabanelli pareggia momentaneamente i conti facendosi trovare pronto su una iniziativa di Fiamozzi, 2-2. Da qui a qualche minuto ammonizione, doppia, anche per Meccariello, Lecce in nove e Meluso espulso dalla panchina. Falco, intanto, rileva La Mantia, ma, è il Pescara a affondare il coltello: Del Sole a due minuti dal termine compie una prodezza, quasi imprendibile il suo tiro all’incrocio dei pali ed è 3-2. Gravato dall’assenza di due giocatori il Lecce subisce l’onta, ingiusta, del poker: Del Sole in contropiede non si lascia pregare e sigla il 4-2.

Un’altalena di emozioni questa partita che ha confermato tanti spunti positivi del Lecce ma che ha denotato, probabilmente, qualche decisione troppo avventata del direttore di gara. Il Lecce, tuttavia, si fa valere contro una signora squadra.

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Nuova sede regionale con le plafoniere da 632 euro l’una: Emiliano blocca tutto ma scoppiano le polemiche

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LECCE- Dopo che la notizia è passata da Giletti è scoppiato un vespaio: le plafoniere da 632 euro l’una nella nuova sede regionale hanno fatto andare su tutte le furie anche Emiliano, che ha bloccato tutto.

“Emiliano ridicolo – attacca il Movimento 5 Stelle – Non ci sono altre parole per definire lui e la buffonata di questo collegio di vigilanza che improvvisamente dovrebbe valutare cose che sapeva benissimo da mesi e cioè da quando abbiamo denunciato le spese folli della nuova sede del Consiglio regionale. Peccato che all’epoca sia lui che l’assessore Giannini avessero avuto il coraggio, addirittura, di elogiare la gestione dell’appalto. Non solo, le note dei dirigenti regionali che difendevano le scelte fatte, compresa quella delle plafoniere, sono partite proprio dalle sue mail istituzionali.

Ancora piú grave è che Emiliano dimostra di ignorare che la scelta delle plafoniere è stata fatta con la quinta variante, (la più cospicua di tutte predisposta a Febbraio 2017 e approvata con atto dirigenziale 273 del 6.6.2018), proprio durante la sua amministrazione. A Emiliano consigliamo di studiare perché il problema delle plafoniere è solo uno degli scandali che abbiamo denunciato, a questo si aggiungono i controsoffitti, le pareti divisorie, i pozzi per il raffreddamento, 19 chilometri di cavi elettrici a grossa sezione solo per citarne alcuni.

Ora leggiamo di questa balla mediatica di un collegio inutile composto da tutti quelli che avrebbero dovuto controllare ma non lo hanno fatto compresa la dirigente Valenzano che, tra l’altro, già dovrebbe essere a capo di un’altra commissione di verifica (anche questa evidentemente inutile) sulle spese della nuova sede, di cui si sono perse le tracce. Nell’attesa di altrettanti collegi di vigilanza inutili noi ci siamo portati avanti da tempo inviando tutto a Corte dei Conti, ANAC e Procura della Repubblica all’attenzione di magistrati veri che hanno fatto questo lavoro per amore della legalità e non per trasformarlo in un trampolino di lancio per la politica. Ancora una volta è stato necessario che fosse il Movimento 5 Stelle Puglia a far emergere questi scandali, chi avrebbe dovuto controllare.

Non ci stupisce che, come al solito, sia stato necessario che i problemi della Puglia arrivassero sui media nazionali per meritare l’attenzione di uno showman che se fosse stato un Presidente di Regione serio avrebbe affrontato la questione quando è stata sollevata nelle sedi istituzionali. Di fronte a scandali del genere una persona intellettualmente onesta si dimetterebbe: non solo doveva controllare ma quando lo abbiamo avvisato si è voltato dall’altra parte. Per nostra fortuna e per fortuna dei pugliesi il suo mandato volge al termine”.

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Agrogepaciok, domani il gran finale con lo show cooking di Cristina Bowerman

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LECCE – Mercoledì 7 novembre, nel centro fieristico di piazza Palio a Lecce, ultimo appuntamento con Agrogepaciok, Salone nazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare, giunto alla tredicesima edizione. Presentato da Camera di Commercio, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Cna,  UnionAlimentari Confapi e Coldiretti di Lecce, il Salone è organizzato da Eventi Marketing & Communication di Carmine Notaro con il sostegno della Regione Puglia (Assessorato alle Risorse Agroalimentari) e i patrocini di Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Provincia e Comune di Lecce, e realizzato con l’attiva collaborazione dell’Associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Imprese Lecce, dei Maestri Pizzaioli Gourmet Salentini (Mpgs), dell’Associazione Cuochi Salentini di Confcommercio Lecce e di Campus Etoile Academy.

Nell’area espositiva di 10mila metri quadri, oltre 400 i marchi “in vetrina” con aziende provenienti da tutta Italia per presentare i prodotti e le novità più importanti nei settori del dolciario artigianale, della ristorazione, della gelateria e caffetteria e dell’artigianato agroalimentare più in generale. E per il gran finale, tanti appuntamenti golosi.

Ospite speciale nel Forum di Cucina (a cura dell’Associazione Cuochi Salentini) è CRISTINA BOWERMAN, chef stellata che ha scalato le vette della cucina italiana e americana: è una delle poche donne chef italiane ad aver conseguito una stella Michelin per il suo lavoro al ristorante Glass Hostaria di Roma e diversi altri prestigiosi riconoscimenti, in patria e nel mondo.

La creatività è il segno distintivo della sua cucina “senza confini”. È anche l’unica donna selezionata come chef ambassador di Expo Milano 2015. Presidente dell’associazione “Ambasciatori del Gusto”, l’ultimo progetto di chef Bowerman è Romeo Chef&Baker, nel quartiere Testaccio di Roma: più di duemila mq tra il ristorante, la gelateria Frigo e la pizzeria Giulietta. Ad Agrogepaciok, chef Bowerman terrà uno show cooking durante il quale proporrà alcune originali ricette utilizzando prodotti locali come ricci, gamberi viola e cardoncelli (ore 11-15).

Nel Forum di Pasticceria, riflettori puntati sul concorso “Dolci Tradizioni – Premio Andrea Ascalone” organizzato per il quarto anno da Agrogepaciok e Associazione Pasticceri Salentini per commemorare il maestro galatinese conosciuto come “il “re del pasticciotto”, scomparso nel 2015 all’età di 76 anni. I concorrenti che si sfideranno nella realizzazione del miglior pasticciotto, sono: Alessandro Franchini, Andrea Baccaro, Gianluca Mastrogiovanni, Ludovica Tarantini, Maria Domenica Blandolino, Mario Basile, Cosimina Cucinelli, Tania Pappadà. Dalle 13 alle 15, lezione su “Isomalto: cottura, colorazione e realizzazione di decorazioni in zucchero di facile realizzazione e d’impatto” a cura di Serena Cosma.

Nel Forum di Pizzeria a cura dei Maestri pizzaioli gourmet salentini (Mpgs), ospite speciale è MARCO FUSO, miglior pizzaiolo dell’anno in Gran Bretagna 2017 e primo posto nella categoria “Pizza tecnica” ai “National Pizza awards UK 2018”. Fuso terrà una lezione dimostrativa su “Le nuove tendenze – Pizza canotto” (assistenti: istruttore Sebastiano Bisconti e Angelo D’Amico di Mpgs). Dalle 10.30 alle 12.30, focus su impasto Biga 100%, a seguire dibattito con il maestro Marco Fuso, poi alle 13 stesura, cottura e degustazione della “pizza canotto” e alle 16 workshop su “Per-Corsi futuri” a cura di Mpgs e Confcommercio Lecce. All’ora di pranzo, inoltre, si possono degustare le pizze a fronte di un’offerta di 5 euro: il ricavato sarà devoluto all’Associazione Genitori Onco-ematologia pediatria “Per un sorriso in più” onlus di Lecce.

Nel Forum Caffè “Salento Coffee Village” a cura di Agrogepaciok e Barista&, sono in programma workshop con gli esperti e trainer Matteo Don Giovanni (“Cappuccino perfetto”) e Carmine Iannone (“Espresso perfetto”), poi Alessandra Celi di Tè e Teiere (“I colori del tè, differenze tra le principali categorie, coltivazione e lavorazione delle foglie”).

Infine, nel Forum di Panificazione, per tutto il giorno si terranno dimostrazioni su “Prima colazione, frolla e crostate” con chef e allievi di Etoile Academy.

Il Salone è aperto dalle 10 alle 18. Info e aggiornamenti su www.agrogepaciok.it e sulle pagine Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.

PROGRAMMA GIORNALIERO AGROGEPACIOK 2018

Nel Forum di Pizzeria, durante l’orario di pranzo si potranno degustare le pizze a fronte di un’offerta di 5 euro: il ricavato sarà devoluto all’Associazione Genitori Onco-ematologia pediatrica “Per un sorriso in più” onlus di Lecce

 

MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE

FORUM CUCINA

Ore 11-15.30 – Show cooking con lo chef Cristina Bowerman

FORUM PASTICCERIA

Ore 10-13 – Quarta edizione del concorso “Dolci Tradizioni – Premio Andrea Ascalone”

Ore 13-15 – “Isomalto: cottura, colorazione e realizzazione di decorazioni in zucchero di facile realizzazione e d’impatto” a cura di Serena Cosma

Ore 17 – Premiazione “Dolci Tradizioni – Premio Andrea Ascalone”

FORUM PANIFICAZIONE

Ore 10-18 – “Prima colazione, frolle e crostate” e creazione di prodotti da forno con gli chef e gli allievi del Campus Etoile Academy

FORUM PIZZERIA

Le nuove tendenze – Pizza canotto a cura del maestro Marco Fuso, miglior pizzaiolo dell’anno in Gran Bretagna 2017, primo posto categoria “Pizza tecnica” ai National Pizza awards UK 2018. Assistenti: istruttore Sebastiano Bisconti e Angelo d’Amico di MPGS

Ore 10.30-12.30 – Realizzazione impasto BIGA 100%

Ore 12.30-13 – Dibattito con il maestro Marco Fuso

Ore 13-14 – Stesura, cottura e degustazione della “pizza canotto”

Ore 16-18 – “Per-Corsi futuri” a cura di MPGS e Confcommercio Lecce

FORUM CAFFÈ

Workshop a cura di Matteo Don Giovanni, Carmine Iannone e Alessandra Celi

Ore 10-11 – “Espresso perfetto” tenuto dal trainer C.Iannone riservato agli alunni degli Istituti Alberghieri.

Ore 11.15-12.15 – “Cappuccino perfetto” tenuto dal trainer M. Don Giovanni riservato agli alunni degli Istituti Alberghieri.

Ore 16-16.45 – A.Celi: “I colori del tè, differenze tra le principali categorie, coltivazione e lavorazione delle foglie”

CRISTINA BOWERMAN

Cristina Bowerman, chef stella Michelin, è nata in Italia a Cerignola, in provincia di Foggia. Dopo la laurea in Giurisprudenza nel 1990, nel 1992 lascia la Puglia per gli Usa. In California alterna gli studi forensi e quelli in graphic design al lavoro da Higher Grounds, coffee house di San Francisco. Nel 1998 si trasferisce ad Austin, dove consegue la laurea in Culinary Arts. Nel 2005 decide di tornare in Italia, presso il Convivio dei fratelli Troiani a Roma, e poi da Glass Hostaria. Qui Cristina Bowerman propone la sua cucina decisamente originale. Il pubblico della Capitale e quello internazionale ne sono conquistati totalmente e, nel 2010, le viene riconosciuta la stella Michelin.

La sua storia e quella del ristorante Glass sono diventate un case study all’Università Bocconi nel programma 2010. Nel 2008 riceve Due Forchette nella Guida del Gambero Rosso. Nel novembre 2012 nasce Romeo Chef&Baker, nel quartiere Prati di Roma. È così che nascono anche le due Api Romeo, realizzate nel 2013 per rendere itinerante la proposta. Un’esperienza che si completerà nel 2015 con il lancio di Frigo, Il Van del Gelato artigianale. Romeo è anche al Testaccio Market di Roma, concept pop di ispirazione internazionale: due banchi all’interno del mercato popolare, dove acquistare pranzi gourmet veloci da asporto. Vicino al salato c’è il banco di Frigo con gelati artigianali. Nel 2013 viene premiata come Chef Donna dell’Anno a Identità Golose 2013. L’ultimo progetto di Chef Cristina è Romeo Chef &Baker in Piazza dell’Emporio, nel quartiere Testaccio di Roma: più di duemila mq tra il ristorante, la gelateria Frigo e la nuova nata, la pizzeria Giulietta. Nel 2014, per Mondadori esce il libro: Da Cerignola a San Francisco e ritorno – La mia vita di chef controcorrente.

Nel 2015 Cristina Bowerman è anche l’unica donna selezionata come Chef Ambassador di Expo Milano 2015. Nel novembre 2015 riceve il Premio Aila Progetto Donna dell’Associazione Aila Fondazione Italiana per la Lotta contro l’artrosi e l’osteoporosi. A marzo 2016 le viene assegnato il premio Identità Nuove Sfide a Identità Golose 2016. A giugno 2016 è nominata primo Presidente dell’Associazione Ambasciatori del Gusto. Nello stesso anno firma la consulenza con Autogrill in vista dell’apertura del bistrot Assaggio (Terminal 3 di Fiumicino). A maggio 2017 riceve il premio speciale “Non omnia possumus omnes” durante la IX edizione del Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli. A febbraio 2018 è nominata Ambasciatrice dall’Associazione Telefono Rosa e membro del Comitato Tecnico di Coordinamento per l’Anno del Cibo Italiano 2018 dal Ministro dei Beni Culturali e del Turismo e, a marzo, membro del Comitato di Indirizzo del corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche presso l’Università di Roma Tre. Infine, viene premiata ai Cinecibo Awards di Roma per la sua creatività in cucina. A giugno 2018 riceve il Premio “Simpatia per le storie” per meriti sociali ed il Premio Nazionale “Galvanina” come miglior Chef per l’anno 2018. Tra i suoi impegni più sentiti: Action Aid, Fiorano For Kids, Food Act.

 

 

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Gestione dei rifiuti urbani nei nove comuni dell’ARO Lecce 6: le novità del nuovo sistema

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NARDO’ (Lecce) – Cambia la raccolta differenziata, con nuove attrezzature, un nuovo calendario di raccolta e la rilevante aggiunta della separazione della frazione organica. La svolta nella gestione dei rifiuti riguarda il territorio dell’ARO Lecce 6, l’ambito del servizio di igiene urbana dei Comuni di Alezio, Aradeo, Collepasso, Galatone, Nardò (Comune capofila), Neviano, Sannicola, Seclì e Tuglie.

Proseguendo nei percorsi già tracciati, sarà presto avviato un sistema avanzato di gestione dei rifiuti urbani a cura dell’A.T.I. composta da Bianco-Igiene Ambientale Srl di Nardò (capogruppo), da Gial Plast Srl di Taviano e da Armando Muccio Srl di Taurisano. Si tratta di una compagine di operatori già rodata sul territorio. Tutte e tre le aziende vantano un’esperienza pluridecennale nel campo, con grande attenzione rivolta alle dinamiche di mercato e ambientali. Garantiranno il servizio unitario di raccolta porta a porta nei nove comuni dell’ARO 6 per i prossimi 9 anni. La presenza di un gestore unico per un bacino complessivo di circa 90mila abitanti, non può che tradursi in ottimizzazione del servizio.

L’A.T.I. proprio in questi giorni sta dotando tutte le utenze (domestiche e non) delle nuove attrezzature previste per ciascun comune e di un nuovo Calendario di Raccolta (non ancora attivo).

Si punta ad una gestione dei rifiuti virtuosa, nel rispetto dei criteri legislativi regionali e nazionali e al fine di raggiungere gli standard europei in termini di riciclo, con l’attivazione di quanto indicato dai nuovi programmi “Europa 2020”.

Obiettivo è la riduzione dei rifiuti urbani prodotti, attraverso l’incremento di servizi di raccolta differenziata e l’aumento delle tipologie di rifiuti urbani differenziati gestiti, per innalzare le percentuali di raccolta e la qualità di quelli avviati a riciclo di materia.

INFOPOINT E PARTECIPAZIONE ATTIVA

Per far sì che il sistema funzioni correttamente è necessaria una PARTECIPAZIONE ATTIVA e la PIENA COLLABORAZIONE dell’intera comunità attraverso il rispetto di alcune semplici regole. Per avviare il processo di informazione degli utenti e per renderli partecipi del cambiamento, in ogni comune sono stati temporaneamente attivati degli INFOPOINT che funzionano, dal lunedì al sabato, anche come Punti di Distribuzione della nuova attrezzatura per il conferimento dei rifiuti.

Sono aperti (festivi esclusi) il LUNEDÌ-MARTEDÌ-MERCOLEDÌ-VENERDÌ dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, il GIOVEDÌ dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e il SABATO dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Si trovano ad ALEZIO in Via Dante Alighieri, 69; ad ARADEO presso la sede Bianco Igiene Ambientale – Zona Artigianale; a COLLEPASSO presso l’ex Scuola dell’Infanzia – Via Masaniello; a GALATONE nella sede Cave Marra Ecologia – Zona Industriale, sulla strada Nardò – Galatone; a NARDÒ in Viale Caduti di Nassiriya, 61; a NEVIANO in Via Graziani, 74; a SANNICOLA in Via Grassi, 157; a SECLÌ nell’ex Sede del Municipio – P.za S. Paolo; a TUGLIE presso il Municipio – P.za D’Azeglio, 4.

Per il ritiro delle attrezzature, l’intestatario della Tassa sui Rifiuti è tenuto a recarsi presso il Punto di Distribuzione del proprio comune munito di Carta di Identità e Tessera Sanitaria (in caso di impossibilità, si può delegare una persona di fiducia sottoscrivendo apposito modulo scaricabile dal sito www.arolecce6.it).

La data di avvio del nuovo servizio di igiene urbana sarà resa nota con successiva comunicazione. Fino ad allora la raccolta dei rifiuti continuerà secondo le modalità attuali.

Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito www.arolecce6.it e sulla pagina Facebook ARO LECCE 6. A disposizione degli utenti, per ogni informazione, anche il numero verde 800.267711.

NOVITA’: ECO CENTRI e FRAZIONE ORGANICA

Con il nuovo sistema di gestione, soprattutto

  • aumentano le opportunità di conferimento, anche grazie ad una serie di nuovi ecocentri ed isole ecologiche mobili (ECOMOBILE) e intercomunali diffusi sul territorio, potenziati ed informatizzati
  • migliora nettamente l’opportunità di separazione domestica, soprattutto interna, dei rifiuti, con l’aggiunta della separazione della frazione organica (che finora finiva nell’indifferenziato). L’aggiunta di tale specifica raccolta consentirà di incrementare notevolmente le attuali percentuali di raccolta differenziata, poiché l’organico (detto anche umido) incide mediamente per circa il 35-40% sul totale dei rifiuti prodotti. Le giornate di conferimento dell’organico con il “porta a porta” per le utenze domestiche delle aree urbane saranno tre. I rifiuti organici sono composti da tutte quelle sostanze di origine vegetale o animale che rappresentano la maggior parte dei rifiuti domestici. In particolare, di questi circa il 60% sono scarti di cucina (ad esempio: avanzi di cibo, bucce e scarti di frutta e verdura, ossa, lische di pesce, frutta secca, ecc.) e il 40% sono rifiuti di giardinaggio (ad esempio: terra, erba, fogliame, sfalci di potatura, ecc.). L’insieme di questi rifiuti ha la caratteristica di essere biodegradabile e recuperabile sotto forma di compost da riutilizza in agricoltura.

La novità dei KIT contenitori sottolavello. È una fornitura per la gestione domestica interna dei rifiuti, permette di separarli e ridurli con efficacia e comodità. Il kit consente già in casa una preselezione dei materiali (carta, plastica, metallo, vetro, organico, non riciclabile) che successivamente verranno conferiti nei bidoncini che saranno esposti in strada.

Il kit “sottolavello”, per quanto concerne la gestione della frazione organica, comprende un secchiello areato da 10 litri e specifici sacchetti in carta da inserire all’interno (contribuiscono alla riduzione della componente acqua negli scarti di cucina non riutilizzabili e sono sostituibili solo con altri sacchetti che riportino l’indicazione “compostabili”).

La fornitura per la SEPARAZIONE e RIDUZIONE INTERNA continua con 1 secchiello da 7 litri per il non riciclabile e 3 borsine da 18 litri in polipropilene per carta, imballaggi in plastica e metallo, imballaggi in vetro.

L’importanza della compostiera

Il nuovo servizio punta a diffondere il sistema di compostaggio domestico. Verranno consegnato, in comodato d’uso gratuito, appositi COMPOSTER da 300 litri (obbligatori per gli utenti che risiedono in aree extraurbane) in cui conferire li scarti alimentari o da giardinaggio (secondo il vademecum collegato). L’obiettivo è sottrarre rifiuto al ciclo di raccolta ordinario.

Le altre novità: ecomobile, ecocentri e mezzi euro 6

Tra le altre novità che saranno introdotte nell’ambito territoriale:

  • il nuovo servizio di raccolta differenziata di prossimità tramite ecomobile, un’isola ecologica informatizzata che sosterà secondo un calendario prestabilito in diversi punti dei territori comunali, per il conferimento di svariate tipologie di rifiuti urbani
  • integrazione dei 9 ecocentri comunali previsti/progettati o da realizzare a cura dei comuni, con ulteriori 3 ECOCENTRI offerti dall’Ati, di cui 1 già attivo nel centro urbano di Nardò (via Valle d’Aosta), 1 da realizzare in località Boncore (frazione di Nardò), con riqualificazione dell’area, e 1 in località Pagani (Nardò). Gli ecocentri arriveranno a gestire ognuno fino a 52 differenti tipologie di rifiuti urbani conferibili da parte di tutte le utenze dell’ARO
  • realizzazione, all’interno dei centri di raccolta, di aree del riuso, dove poter lasciare oggetti in buono stato a disposizione di chi volesse usufruirne
  • servizio di raccolta “pannoloni” a specifiche utenze segnalate dal servizio sanitario locale

Altre novità

Per quanto riguarda la RACCOLTA RD MINORI, sono tra l’altro previsti:

  • l’installazione di cestini gettarifiuti multiscoparto da 100 litri nei punti di pregio delle aree urbane e marine
  • raccolta indumenti usati mediante appositi contenitori stradali
  • nuovo servizio di raccolta olio vegetale da cucina, tramite raccoglitori stradali oppure conferimento presso gli ecomobili o ecocentri
  • raccolta a domicilio, su prenotazione, di sfalci e potature di verde ornamentale
  • raccolta piccole quantità di inerti da attività del “fai da te“ domestico (massimo mezzo metro cubo l’anno) tramite fornitura di sacconi “big bag”

Tutti i servizi di raccolta e spazzamento saranno svolti mediante l’utilizzo di automezzi euro6 a basso impatto ambientale e spazzatrici aspiranti con filtri pm10 dotate di specifici sistemi di abbattimento polveri e filtraggio dell’aria

La svolta sarà maggiore ad Aradeo dove il cambiamento partirà dalla RIMOZIONE DEI CASSONETTI STRADALI, con conseguente avvio di un sistema avanzato di gestione dei rifiuti urbani con RACCOLTA PORTA A PORTA, come per gli altri otto comuni dell’ARO.

Obiettivi possibili grazie al “VALORE DEL COMPORTAMENTO”.

La gestione differenziata e integrata del ciclo rifiuti urbani, la cura ed il mantenimento e dell’immagine e del decoro del territorio, la qualificazione del tessuto urbano sono i servizi primari della città.

L’attivazione del sistema delle “regole del quotidiano” condivise e rispettate e da far rispettare, sono l’elemento base per la convivenza e l’integrazione dei cittadini.

Nella gestione del ciclo rifiuti urbani questo è possibile grazie al VALORE DEL COMPORTAMENTO ed alla RESPONSABILITA’ CONDIVISA del bene comune.

I nuovi programmi UE modificheranno, progressivamente, il ciclo dei beni e a valle il ciclo dei rifiuti, con obiettivi che in soli 15 anni porteranno ad una piena economia circolare con valorizzazione della materia e scomparsa delle discariche.

La nuova gestione dei rifiuti urbani presuppone, prima di tutto, l’attivazione di azioni anche a livello locale per un nuovo modello della filiera della gestione dei beni, dalla loro produzione fino al loro riciclo e recupero finale, transitando per il consumo consapevole a livello di singolo e di comunità.

Questo nuovo approccio consente lo sviluppo di pratiche e servizi per la prevenzione e minimizzazione dei rifiuti, il loro recupero e avvio a riciclo, non più solo come scelta individuale, ma come elemento qualificante di una realtà locale.

L’attivazione di nuovi comportamenti, a partire dalla cura del contesto locale urbano e ambientale, diventa l’elemento primo della rinascita economica dei territori.

Nella nuova gestione diventa centrale “il valore del comportamento” delle utenze e turisti ospiti finalizzato all’eco sostenibilità domestica e della comunità locale.

Viene superata la gestione come semplice espletamento di servizi indipendenti dal comportamento e coinvolgimento dell’utenza.

NUOVO LOGO ARO6: CUORE, RICICLO ED ECONOMIA CIRCOLARE

Il nuovo logo dell’ARO6 è il risultato di un preciso “concept”. Deriva, infatti, dalla fusione di tre immagini/concetti, e cioè

  • il Cuore: simbolo di passione, di amore verso qualcosa o qualcuno (in questo caso il territorio ed il proprio mestiere);
  • Il Riciclo: identifica il ciclo di raccolta differenziata ed il recupero delle materie;
  • L’Economia Circolare: recupero e riuso in un ciclo continuo, non si butta via niente.

 

 

 

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