LECCE – “Non è un criminale che ha sfidato semafori rossi o ha percorso un’autostrada contro mano. L’ha fatta grossa ma si è trattato di una tragica fatalità”. L’investitore killer di Giorgio ed Alex ottiene i domiciliari.
Nelle scorse ore, infatti, il gip Carlo Cazzella ha convalidato l’arresto del 33enne barese Jacopo Lorusso – accusato di duplice omicidio colposo aggravato – concedendogli la reclusione presso la propria abitazione.
L’uomo, attualmente ricoverato nel reparto detenuti del “Vito Fazzi” di Lecce, tornerà a casa appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.
La decisione del giudice per le indagini preliminari è stata depositata nelle scorse ore in cancelleria dopo che nella giornata di ieri il 33enne aveva sostenuto l’udienza di convalida dell’arresto, difeso dal suo legale Michele Colaleo, del Foro di Bari. Il gip ha quindi accolto l’istanza dei domiciliari, presentata dall’avvocato. Il ragionamento del giudice si è fondato sulla mancanza di pericolosità sociale del 33enne che “non si può ritenere un criminale incallito nonostante fosse alla guida con un tasso alcolemico superiore alla soglia consentita”. Anche se su questo punto il gip precisa come i valori riscontrati non siano poi così alti.
Lorusso si trovava al volante della Seat Ibiza che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, tamponò violentemente lo scooter con a bordo Giorgio Sabato ed Alex Giuseppe Furio, di Nardò e Copertino, spezzando la loro giovane vita all’età di appena 16 anni. Gli accertamenti clinici svelarono che il 33enne barese aveva assunto alcol e cocaina prima di mettersi al volante.
Nel corso dell’interrogatorio di ieri, l’uomo si era mostrato “rammaricato per quanto accaduto”, chiedendo scusa ai familiari delle due vittime.
Non è escluso che il magistrato inquirente Giovanni Gagliotta, nei prossimi giorni, decida di disporre una consulenza, per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente, avvenuto su un tratto di strada scarsamente illuminato.
La tragedia si verificò sabato notte poco dopo le 2,30. I due ragazzini, insieme ad altri due amici, percorrevano la Melendugno – Torre Dell’Orso in direzione del mare, quando furono tamponati e travolti dalla Seat Ibiza, guidata dal 33enne barese. Sabato morì sul colpo, l’amico Furio alcune ore dopo in ospedale.
F.Oli.