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MEDICI DI NOI STESSI: Cibi Pro-infiammatori o Anti-infiammatori?

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medici di noi stessiEccoci giunti al nostro consueto appuntamento settimanale con la Prof.ssa Tiziana Striani, Personal Coach del Benessere, Consulente Alimentare, Personal Trainer Top Master BIIO NBBF- CONI, Eccellenza Salentina Maggio 2015. 

– Esiste un collegamento tra la formazione dei tanto temuti radicali liberi e l’alimentazione?

– Quello che mangiamo può creare radicali liberi oppure prevenirne la formazione, quindi l’alimentazione può essere pro-infiammatoria o antinfiammatoria.

Il cibo che ingeriamo deve garantirci i principi nutritivi in grado di rivitalizzare i mitocondri e le cellule.

Le proteine, il materiale base della vita, sono fondamentali per assicurare salute, bellezza e longevità.

Durante la digestione delle proteine, queste vengono scomposte in aminoacidi, che sono poi utilizzati dalle cellule per riparare i danni all’interno del nostro organismo.

L’organismo umano è in grado di produrre solo undici su venti aminoacidi essenziali alla sopravvivenza. Di conseguenza gli altri nove aminoacidi dobbiamo ricavarli dalla nostra alimentazione.

Quando le cellule non hanno accesso a tutti gli aminoacidi essenziali, il processo di autoriparazione rallenta.

Dato che non possiamo immagazzinare le proteine è necessario assumere una buona fonte proteica a ogni pasto.

Alcune fonti proteiche come il salmone selvatico, il re degli alimenti antinvecchiamento, sono decisamente antinfiammatorie perché sono ricche di acidi grassi essenziali omega-3 e di astaxantina.

Ci tengo a sottolineare che consumare salmone di allevamento, nutrito con mangime vegetale che lo rende ricco di acidi grassi omega-6, aumenta i livelli di infiammazione. Questi acidi grassi riducono i benefici degli omega-3, comunque presenti nel salmone di allevamento. Quest’ultimo è nutrito con mais e soia e spesso viene colorato con pigmenti artificiali. Inoltre viene fatto largo uso di antibiotici per favorirne la crescita, e di PCB (policlorobifenile), un sottoprodotto industriale cancerogeno per l’uomo.

Invece, il salmone selvatico ha un’alimentazione a base di solo pesce, ricca di gamberetti, a loro volta ottime fonti di astaxantina.

– Cosa è l’astaxantina?

– E’un potentissimo carotenoide antiossidante ed è una sostanza che protegge la membrana cellulare dai radicali liberi. L’astaxantina difende anche il doppio strato lipidico che circonda le cellule, i mitocondri e il nucleo cellulare, giocando un ruolo fondamentale nel ritardare l’invecchiamento.

L’astaxantina, che esiste anche sotto forma di integratore, è in grado di ridurre la pressione arteriosa poiché aumenta il flusso sanguigno. L’integrazione di astaxantina può anche tenere sotto controllo il diabete mellito tipo II, ostacolare il danno progressivo a livello dei reni, preservare le funzioni pancreatiche e la sensibilità all’insulina.

Inoltre l’astaxantina migliora l’elasticità della cute, riduce l’affaticamento oculare, favorisce la resistenza muscolare e il recupero post-allenamento, diminuisce le infiammazioni gastriche.

L’astaxantina è spesso chiamata < oro rosso che viene dal mare >, è il re dei carotenoidi, è dieci volte più potente del beta-carotene e cento volte più efficace della vitamina E.

I carotenoidi favoriscono la salute delle cellule, facilitano la trasmissione degli impulsi nervosi e prevengono i tumori.

– Altri alimenti da prediligere?

– Frutta e verdura, meglio se biologiche, non dovrebbero mai mancare dalle nostre tavole. Eviteremo di invecchiare precocemente con un viso solcato da rughe e di perdere la nostra così preziosa massa magra, prevenendo la diminuzione della densità ossea e l’accumulo della tanto odiata massa grassa.

Negli spinaci, nel cavolo e nelle bietole, abbondanti luteina e zeaxantina esercitano effetti protettivi sulla retina e prevengono la cataratta e la degenerazione maculare. E’ bene sottolineare che gli spinaci e gli altri ortaggi a foglia verde scuro hanno una grande efficacia in termini di prevenzione e azione antinvecchiamento anche per altri importanti fattori.

– Potrebbe elencarceli?

Certamente! Sono ottime fonti di vitamine C e K, essenziali per la salute delle ossa.

– Sono ricchi di magnesio, che può contribuire ad abbassare la pressione sanguigna e a proteggere dalle malattie cardiovascolari.

– Contengono acido folico (o vitamina B9), fondamentale per la crescita, la riproduzione cellulare e per un ottimale sviluppo del feto. Nell’organismo l’acido folico aiuta a neutralizzare una sostanza chimica presente nel sangue, l’omocisteina, il cui aumento è correlato all’insorgenza di ictus e/o infarto.

E’importante cercare di consumare sempre verdura biologica perché i pesticidi e i fertilizzanti chimici impiegati nelle coltivazioni estensive potrebbero annullare gli effetti positivi di questi alimenti.

Quanti di noi hanno visto negli orti e nei campi la portulaca, tipica pianta infestante. Pochi sanno che è ottima da mangiare. Contiene più Omega3 di qualsiasi altra fonte vegetale. Contiene vitA, B, C, E, sei volte più degli spinaci. Contiene betacarotene sette volte più delle carote. Contiene, inoltre, magnesio, calcio, potassio, acido folico, litio e ferro.

Una pianta definita da tutti noi ‘erbaccia’…

I carotenoidi sono fondamentali per la crescita e la riparazione delle cellule, sono pigmenti in grado di sciogliersi nei grassi e conferiscono il colore giallo-arancio-rosso a frutta, verdura, tuorlo dell’uovo, salmone selvatico, trota salmonata, crostacei. Alcuni pesci e volatili devono la loro colorazione al consumo di grandi quantità di piante acquatiche ricche di carotenoidi, come le alghe e il plancton.

Negli ortaggi a foglia verde scuro, la colorazione giallo-rosso-arancio è mascherata dalla clorofilla, che diventa il pigmento dominante.

I carotenoidi sono  liposolubili e possono penetrare sia nella membrana cellulare sia nei mitocondri, esercitando così un’azione protettiva nei confronti dello stress ossidativo provocato dai radicali liberi e dalle sostanze infiammatorie. Tutto ciò potenzia il sistema immunitario, particolarmente sensibile allo stress ossidativo.

– Ci parla dei principali benefici che possiamo ottenere mangiando cibi ricchi di carotenoidi?

– Negli spinaci, per esempio, l’organismo converte queste sostanze in vitamina A (retinolo) a seconda delle sue necessità.

– I carotenoidi favoriscono la salute delle cellule e facilitano la trasmissione degli impulsi nervosi.

– Per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

– Neutralizzano i radicali liberi.

– Riducono il rischio di tumori, in quanto favoriscono la normale crescita cellulare e non un loro sviluppo anomalo e incontrollato dovuto anche a un danno cumulativo provocato da anni e anni di vita e dieta pro-infiammatori.

Molti studi hanno dimostrato come il 70% delle neoplasie umane sia prevenibile e il 40% di queste possa essere attribuito all’alimentazione.

Secondo l’American Cancer Society, quasi l’80% dei tumori viene diagnosticato in individui con età superiore ai cinquantacinque anni. Le attuali scoperte suggeriscono l’esistenza di un processo molecolare che potrebbe spiegare il legame tra l’alimentazione e la prevenzione delle neoplasie.

Fortunatamente molti danni possono essere riparati modificando le abitudini alimentari e scegliendo integratori adatti.

– Contribuiscono a bloccare le infiammazioni della pelle.

– La famosa bacca di goji è ormai la nuova star di Hollywood…

Rientra nella categoria dei carotenoidi?

– Ebbene sì! Sembra che moltissime star cinematografiche conoscano bene questa antica bacca tibetana. E’uno degli alimenti più nutrienti presenti sulla terra, dal gusto dolce e delicato, che ricorda la ciliegia e il mirtillo. Questa bacca presenta cinquecento volte più vitamina C delle arance, a parità di peso, ed è una delle migliori fonti di carotenoidi. Addirittura vi si trova più beta-carotene che nelle carote. La bacca di goji contiene ben 18 aminoacidi e più ferro degli spinaci, oltre a calcio, magnesio, zinco, selenio, vitamine B1, B2, B6 ed E.

Questa piccola bacca, disponibile essiccata oppure sotto forma di succo, è un potentissimo antiossidante ed ha un basso indice glicemico, quindi non provoca un rapido aumento della glicemia e dei livelli di insulina, processo che, come abbiamo visto, favorisce l’invecchiamento.

– Quali sono i maggiori benefici che apporta questa bacca miracolosa?

– Stimola la secrezione dell’ormone della crescita da parte dell’ipofisi, quindi contribuisce a ridurre la massa grassa, a migliorare i disturbi del sonno, a stimolare la memoria e conferisce un aspetto più giovane.

– Contribuisce all’integrità della parete dei vasi coronarici, alla loro elasticità e corretto funzionamento.

– Previene lo sviluppo di malattie cardiovascolari, in particolare infarto, ictus e aterosclerosi.

– Aumenta il livello del testosterone, migliorando così il desiderio sessuale in uomini e donne.

– Stimola la risposta del sistema immunitario.

I tempi stanno cambiando e le persone stanno iniziando a leggere, informarsi, capire, provare i metodi naturali, prendendosi la responsabilità in prima persona della propria vita.

La nostra Salute e il nostro Benessere sono le cose più importanti che possediamo e non dobbiamo delegarle passivamente ai medici e al sistema sanitario, che intervengono solo quando si presentano i problemi e fanno in realtà pochissimo a livello di prevenzione e insegnamento.

Nè tantomeno possiamo fidarci delle multinazionali dell’industria alimentare, che volutamente e spudoratamente mentono su cosa fa bene mangiare, seguendo soltanto i loro interessi economici. Apriamo, dunque, gli occhi e investiamo sul nostro FUTURO!

 

striani.tiziana@libero.it

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