CALIMERA (Lecce) – Una vigilanza della sede comunale e delle residenze del sindaco di Calimera Francesca De Vito dopo l’intimidazione subita giorni fa. Ed una intensificazione dei controlli sull’intero territorio comunale con una maggiore presenza delle forze dell’ordine. La riunione tecnica di coordinamento convocata dal Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, è servita per delineare le necessarie strategie e garantire così al primo cittadino la massima sicurezza.
L’incontro si è svolto in Prefettura. All’incontro erano presenti il vicario del Questore Vito Montaruli, il comandante provinciale dei carabinieri Nicodemo Macrì e il colonnello della Guardia di Finanza Bruno Salsano. All’incontro ha partecipato anche il sindaco De Vito: “Ho ribadito agli investigatori e al Prefetto che non so dare una spiegazione univoca sugli ultimi episodi avvenuti in paese” commenta il primo cittadino. “Ho illustrato la mia attività lavorativa degli ultimi tempi e magari posso ipotizzare che qualcuno abbia mal digerito qualche decisione. Ho comunque chiesto una maggiore sorveglianza del territorio con l’installazione di impianti di videosorveglianza in luoghi sensibili del paese come le scuole e i giardini pubblici dove la gente deve sentirsi tranquilla. E ho trovato la massima collaborazione”.
Il comitato per l’ordine e la sicurezza ha anche stabilito che non verrà riservata un’attenzione particolare al parroco Luigi Toma dopo l’incendio della propria auto sabato scorso. Il vertice è servito poi per fare il punto della situazione sulle indagini. I carabinieri della Compagnia di Lecce non escludono che l’intimidazione possa essere stata compiuta da una persona del posto con problemi lavorativi che avrebbe deciso di compiere un gesto eclatante. Un’ipotesi, ovviamente, nulla più. In attesa dei necessari riscontri coordinati dal sostituto procuratore Francesca Miglietta.
Sono stati acquisiti i nastri delle telecamere di videosorveglianza del Comune per cercare di risalire all’identità dell’autore dell’intimidazione di giovedì scorso quando sono stati recapitati due bossoli al sindaco sigillati in una busta. E sono stati sentiti anche i dipendenti comunali presenti in quei momenti che potrebbero aver notato qualche movimento sospetto.
F.Oli.