MONTERONI (Lecce) – Un sopralluogo sulla scena del delitto a caccia della pietra utilizzata da Valentina Piccinonno per ferire Salvatore Maggi, l’anziano originario di Monteroni trovato cadavere nel giugno scorso in una campagna di sua proprietà. In gran segreto, nel primo pomeriggio di ieri, il medico legale Roberto Vaglio si è recato in località “Licatelli” nelle campagne di Arnesano (scenario della tragedia) per rilevare l’eventuale presenza di pietre compatibili con le ferite e le lesioni riscontrate con l’autopsia sulla testa dell’anziano. E’ stata setacciata l’intera campagna a caccia di massi appuntiti che potrebbero essere stati utilizzati dalla donna per colpire e ferire l’anziano.
L’attenzione del medico legale si è soffermata su alcune grosse pietre che, per conformazione, potrebbero risultare compatibili con le lesioni riscontrate sul capo della vittima. Si è trattato dell’ultimo accertamento del medico legale prima che il consulente della Procura depositi gli esiti dell’autopsia nella cancelleria del sostituto procuratore Emilio Arnesano. La morte dell’ex gestore di una sala giochi risale alla notte tra il 28 e il 29 giugno scorsi. Un probabile efferato delitto maturato dopo il rifiuto della Piccinonno, secondo il suo stesso racconto, ad un rapporto sessuale con l’anziano incontrato per caso a Lecce. Maggi avrebbe infatti agganciato la donna per strada dandole un passaggio. Lungo il tragitto, però, avrebbe maturato l’intenzione di consumare un rapporto sessuale con la giovane. E trascinò la donna in campagna.
Lì, lontano da occhi indiscreti, si sarebbe abbassato i pantaloni avvicinandosi alla donna. La reazione della Piccinonno, però, fu energica e la 32enne si liberò del suo presunto aguzzino dopo averlo colpito in testa alla fine di una furibonda colluttazione. Poi la fuga a bordo dell’auto dell’anziano. Durata qualche ora prima di essere intercettata e arrestata dalla polizia.
F.Oli.