ROMA – La nuova creatura a cui sta lavorando Berlusconi si chiamerà L’Altra Italia: primo obiettivo, raggiungere il 20 per cento, come fece nelle passate politiche, con un’iniezione pesante di presenzialismo mediatico. In occasione della campagna della amministrative 2016, l’ex Cavaliere vuole tornare al centro della scena politica. Volti nuovi, retorica del cambiamento, che funziona sempre, e j’accuse costante contro «i professionisti della politica, che quando non hanno potuto prendere, si sono fatti i loro partitini». Nel nuovo soggetto berlusconiano ci finiranno tutti i volti nuovi da lui selezionati, tra cui la salentina Federica De Benedetto, che ormai è entrata nelle sue grazie. Forza Italia, se resterà in vita, potrebbe essere utilizzata come una bad company, per metterci dentro vecchie glorie. Ma c’è di più: l’ex Cavaliere punta a riprendersi la leadership del centrodestra, scavalcando la Lega a suon di ospitate televisive già da settembre. Il piano è ben preparato, con uno staff di tecnici e fedelissimi. E Berlusconi già marca le distanze da Salvini spiegando che «non basta una ruspa a risolvere il problema dei nomadi».
Tra le cose da mettere in atto c’è anche la strategia dell’isolamento di chi gli ha voltato le spalle: si parte da Fitto, che con il suo nuovo partito potrebbe restare isolato. L’obiettivo di Berlosconi è quello di sbattere gli uomini dell’ex ministro di Maglie fuori dal Parlamento: una meta che si può raggiungere bloccando le possibili alleanze e facendo diventare Conservatori e Riformisti un semplice partito regionale «con percentuali da uno virgola qualcosa».«Meglio soli che male accompagnati…»- avverte Berlusconi, sempre più furente, a proposito di alleanze. «Noi non facciamo politica per nostro tornaconto… I nomi li sapete tutti, con noi sono saliti come su un taxi tanti professionisti e mestieranti della politica»- commenta l’ex Cavaliere, dopo l’abbandono di Verdini. Insomma, tutto è pronto: dopo la pausa estiva, arriverà un nuovo partito e la resa dei conti con gli ex. Berlusconi, se salirà al 20 per cento nei sondaggi, dominerà tutte le dinamiche delle alleanze nel centrodestra e potrà dare il benservito alla sua ex protesi, bloccando qualsiasi possibile alleanza dei Conservatori e Riformisti con Meloni, Salvini e altri.
Garcin