SQUINZANO (Lecce) – Resta ancora avvolto nel mistero l’inquietante episodio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Squinzano, dove ignoti pistoleri hanno esploso quattro colpi di pistola contro l’auto di un idraulico del posto, di 51 anni, in uso alla sua ex convivente, di dieci anni più giovane.
Un “giallo” che riguarda anche lo stesso squinzanese, Maurizio Invidia, già noto alle forze dell’ordine, di cui si sono perse completamente le tracce: risulterebbe infatti irreperibile da alcuni giorni. E non è stato rintracciato neppure nella giornata di ieri, quando i carabinieri lo stavano cercando per ascoltarlo dopo il grave episodio, firmato con un’arma calibro 9, che aveva interessato l’auto di sua proprietà. “Fiutando” il pericolo, probabilmente, il 51enne ha preferito darsi alla macchia e non farsi trovare in casa.
Particolare e certamente insolita, infatti, appare la dinamica dell’intimidazione: la ex convivente dell’uomo, alla quale è in uso la vettura, ha sentito bussare alla porta della sua abitazione di via Cellino (saltuariamente frequentata dallo stesso Invidia) pochi minuti prima delle 2. Uscita per controllare chi fosse, non ha scorto nessuno per strada ed è rincasata, salvo poi sentire quattro colpi d’arma da fuoco in rapida successione.
Soltanto dopo ha scoperto che nel mirino era finita la Peugeot 206 blu dell’uomo, dal quale si era separata da otto mesi: le pistolettate avevano centrato il lunotto ed il montante posteriore.
I carabinieri, che sul posto hanno repertato e sequestrato quattro bossoli e tre ogive, hanno acquisito i filmati delle telecamere presenti in zona, nella speranza di raccogliere elementi utili alle indagini e rintracciare presto l’uomo, per spazzare i timori che – inevitabilmente – col trascorrere delle ore cominciano a nascere anche negli investigatori.