CASARANO (Lecce) – Dopo l’udienza di convalida il gip inasprisce la misura cautelare dei domiciliari con quella in carcere per un operaio arrestato con l’accusa di furto aggravato. Lo stesso giudice che, sempre nelle scorse ore, aveva concesso i domiciliari al molestatore della minorenne di Tricase. Così forse a causa di un vecchio precedente penale (un patteggiamento) risalente al 2007 per un abbandono di rifiuti per Giuseppe Del Genio, 34enne, di Casarano, si sono spalancate le porte del carcere. Una mera supposizione per il momento in attesa che l’avvocato difensore Vincenzo Venneri possa prendere copia dell’ordinanza.
L’uomo era finito ai domiciliari nella serata di mercoledì. Aveva tentato con un muletto di rubare la colonnina ‘self service’ della stazione di servizio “Tomaenergy” sulla Strada Provinciale 334 Casarano – Parabita, ma venne sorpreso dai militari nei pressi dell’impianto, mentre con un muletto scardinava l’apparecchio automatico. Alla vista dei carabinieri, l’uomo cercò di allontanarsi ma cadde e venne fermato. Medicato all’ospedale di Casarano, per diverse escoriazioni alle gambe, venne giudicato guaribile in pochi giorni, e fin’ ai domiciliari con l’accusa di tentato furto aggravato.
Nelle scorse ore il 34enne è comparso dinanzi al gip Stefano Sernia. Ha ammesso di aver compiuto il furto perché ha dei debiti in quanto non viene retribuito regolarmente. Da qui prendendo spunto da un articolo di giornale che raccontava di un furto compiuto con un muletto Del Genio ha deciso di mettere a segno un colpo che, come dichiarato in udienza, si è rivelato la più grande fesseria della mia vita”. E nonostante il pm avesse chiesto la conferma dei domiciliari e l’avvocato difensore avesse evidenziato che non ci fossero le esigenze cautelari avendo consumato il furto in prima serata e non in piena notte il gip ha inasprito la misura.
F.Oli.