NARDO’ (Lecce) – Scarcerati perché incensurati. Sono tornati in libertà nelle scorse ore i quattro cittadini tunisini finiti ai domiciliari nella notte tra lunedì e martedì per aver aggredito un giovane neretino ed il titolare di un bar dove avevano trascorso la serata. Il pubblico ministero Massimiliano Carducci non ha ritenuto di dover chiedere la convalida degli arresti al gip perché i quattro nordafricani sono incensurati. Nessuna udienza di convalida alla presenza degli avvocati Vincenzo Perrone e Anna Sabato. Tutti a casa. Liberi: Hassine Achraf, di 21 anni, Baazaoui Bilel, di 30 anni, Ben Chehima Ali e Khalifa Naceur, questi ultimi di 41 anni. I quattro risultano in possesso del regolare permesso di soggiorno e sono domiciliati a Nardò dove prestano regolarmente lavoro nel settore agricolo.
La rissa da saloon si è verificata poco dopo le 2 della notte, in un bar che posizionato in Corso Vittorio Emanuele II, nei pressi del Teatro Comunale. Dopo aver consumato l’ennesima bevanda alcolica gli stranieri hanno cominciato a litigare tra di loro ed hanno aggredito un giovane avventore, colpito al volto da una sedia di plastica, costretto a rifugiarsi in bagno. Stesso trattamento sarebbe stato riservato al proprietario del bar, che è comunque riuscito a chiudere la porta dell’esercizio commerciale, lasciando all’esterno i quattro esagitati. Non contenti hanno così mandato in frantumi il vetro della porta. Provvidenziale si è rivelato l’intervento degli agenti del Commissariato di Nardò.
I poliziotti hanno così arrestato i quattro tunisini con le accuse di lesioni gravi e danneggiamento aggravato in concorso tra loro. Mentre i tunisini hanno riportato lesioni alle mani, guaribili dai cinque ai sette giorni, il 24enne neretino ha riportato la frattura del setto nasale ed escoriazioni multiple con prognosi di 25 giorni.
F.Oli.