TARANTO – Al sud e in Puglia tutto da rifare. Parola di Pippo Civati, che ha voltato le spalle al Pd per puntare sulla sua impresa che molti vedono come “Possibile”: proporre un programma di governo che venga realmente dal basso. “Per Taranto manca una vera progettualità – ha spiegato l’ex dem – Perenne stato emergenziale per Ilva. Sulle grandi questioni politico economiche, ambientali, il Pd prima di Renzi raccontava cose diverse”. Civati dice di voler ripartire dalle grandi emergenze del Sud e boccia l’operazione Tap e le Trivelle: due operazioni che per l’ex dem hanno un solo colpevole, il Pd. “Il Partito Democratico ha perso i suoi ideali e ha imposto quello che i territori non volevano. Emiliano in Puglia firma il referendum contro le trivelle e poi guida un partito che le ha volute” – tuona il leader di Possibile.
Anche in Puglia, parte un’indagine che “vuole individuare i vantaggi competitivi del Sud, comprendere le trappole del sottosviluppo, le criticità e i punti di forza, con l’obiettivo di contribuire a scrivere un vero programma di governo per un nuovo soggetto politico di Sinistra”. Insomma, una sinistra più vera, più radicale. Ma come fare a non finire come tutti gli altri partitini a sinistra del Pd? Per Civati basta coinvolgere davvero i territori, le persone e tenere lontano la vecchia politica, “ripensare le grandi opere in Puglia”. Facile a parole. A Lecce, per ora ci sono dentro due transfughi, Diego Dantes e Vanessa Nocolardi, ai quali si aggiungeranno altri ex dem, ma per contare qualcosa bisogna vedere qual è il vero appeal che il movimento esercita sull’elettorato di sinistra.
L’ Associazione “Possibile”, presieduta dal deputato Giuseppe Civati – all’indomani del suo addio al PD – ha promosso 8 quesiti referendari per abrogare alcuni provvedimenti di legge dei Governi Renzi e Monti su 4 temi fondamentali: scuola, lavoro, democrazia ed ambiente. Per la consultazione è necessario presentare 500.000 firme da raccogliere entro il 30 settembre 2015. Nel corso degli incontri è possibile sottoscrivere i referendum, informarsi sui banchetti ed attivarsi per promuoverne di nuovi. Domani si riparte da Lecce. Insomma, una politica attiva, tra la gente al fine di conoscerne il sentire e le esigenze.
In serata, a Taranto, presso il Palazzo Pantaleo nella città vecchia, insieme alla tarantina Anna Rita Lemma, già consigliere regionale, il prof. Gianfranco Viesti, Ordinario di Economia Applicata presso l’Università degli Studi di Bari, ed esperto di politiche per lo sviluppo del Sud, Civati ha avviato il confronto a più voci sul tema della formazione – lavoro, le politiche del Governo Renzi e gli interventi possibili, anche a mezzo dello strumento referendario. Convegni, incontri e referendum, L’ex dem propone la sua alternativa a Renzi anche a Lecce, senza fare sconti a nessuno: da Emiliano alla segreteria leccese, sono tutti accusati di connivenza col “grande televenditore, che sta cambiando i connotati al Pd”.
Garcin