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Patù, domani l’omaggio a Federico Garcia Lorca a Casa Tomash

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garcia-lorcaPATU’ (Lecce) – Domani 19 agosto 2015 ore 20,30 si terrà un “Reading di poesie e musica andalusa“, omaggio annuale al grande poeta andaluso Federico Garcìa Lorca, nel 79° della sua uccisione da parte dei falangisti franchisti, a cura della Compagnia Mura di Flamenco Andaluso a Casa Tomash, Strada Vicinale Canale Volito, Patù, col Patrocinio del Comune di Patù.

Non dimentichiamo ogni 19 agosto – scrive Massimo “Max” Mura, Direttore artistico della Compagnia Mura di Flamenco Andaluso – il sacrificio di uno dei più grandi poeti dell’umanità e dell’era contemporanea ovvero il poeta andaluso “Federico Garcia Lorca“, nato a Fuente Vaqueros nei pressi di Granada il 5 giugno 1898 e barbaramente ucciso all’alba del 19 agosto 1936 a Viznar, sulle alture intorno a GRANADA verso la Fuente Grande in arabo detta Ainadamar (Fonte delle lagrime).

Il poeta non schierato politicamente ma sostenitore  delle rivendicazioni degli umili, dei deboli, dei nullatenenti e cantore e interprete e valorizzatore della cultura e musica  gitana andalusa, fu  ospitato a casa dei fratelli Rosales, suoi amici personali e fra i capi dei franchisti a Granada ma non scampò alla ferocia di un gruppo rivale di insorti comandati da Ramòn Rùiz Alonso nemico dei Rosales, i quali lo arrestarono il 16 agosto, approfittando dell’assenza dei Rosales, su mandato del governatore civile di Granada Josè Valdès Guzmàn conducendolo nel carcere della città dove rimase recluso fino all’alba del 19 agosto, senza che Luis e Pepe Rosales potessero far nulla (fecero loro credere che il poeta era stato già ucciso) e  a nulla valse inoltre l’intervento del grande compositore e amico Manuel De Falla con cui il poeta granadino organizzò nel 1922 la Fiesta e conferenza del Cante Jondo, il canto gitano andaluso.

Il poeta fu fucilato insieme al maestro elementare Dioscuro Galindo, al figlio di questi e a due banderilleros iscritti al sindacato anarchico e precisamente Francisco Galadì e Juan Arcolla. Malgrado ricerche approfondite e autorizzate anche negli ultimi anni dall’autorità giudiziaria competente spagnola su richiesta dei familiari i poveri resti di Federico Garcìa Lorca e delle altre citate vittime dei fascisti franchisti non sono stati ancora ritrovati.

Il sottoscritto, direttore artistico e fondatore, nel 2006, della Compagnia Mura di Flamenco Andaluso, con sede a LECCE e nipote dell’unica staffetta partigiana del Salento, Maria Teresa Sparascio nata a Caprarica del Capo, frazione di Tricase, uccisa per rappresaglia dai nazifascisti nel nord Italia a Langhirano (PR) nel 1944, ogni anno ricorda a Lecce e nel Salento, quest’anno a Casa Tomash nel territorio di Patù, la crudele fucilazione del grande poeta andaluso, simbolo di tutte le vittime delle guerre civili e anche delle vittime delle mafie e delle vittime  per causa degli ideali e dei valori di giustizia, di libertà, di democrazia e di solidarietà proponendo un reading di suggestive poesie di Federico Garcìa Lorca soprattutto dal Poema del cante jondo (tra le voci recitanti degli Omaggi a F. Garcìa Lorca degli anni passati si ricordano quelle di Costantino Piemontese, Massimo Romano, Ivan Raganato, Mattia Politi e Simone Muia) con l’accompagnamento musicale (falsetas) sempre a cura del sottoscritto in veste di chitarrista compositore anche di brani di flamenco andaluso,con la novità, quest’anno, dell’accompagnamento del percussionista senegalese Laye Seck“.

 

PROGRAMMA

-Introduzione
– reading dal “Poema del cante jondo” di F. Garcìa Lorca : “ Soleà” (con falseta di Max Mura)
-“Soleà por bulerìa” (di Max Mura, chitarra, cajòn di Laye Seck )
– reading dal “Poema del cante jondo” di F. Garcìa Lorca:“La chitarra”, “Le sei corde”, “Indovinello della chitarra” (con falsetas di Max Mura)
-“Fandango de Huelva” (di Max Mura, chitarra, cajòn di Laye Seck)
– reading dal “Poema del cante jondo” di F. Garcìa Lorca:“Malaguena”,“Quartiere di Cordoba ”, “Cueva”, “Baile” (con falsetas di Max Mura)
– “Rumba gitana” (elaborazione di Max Mura, chitarra, cajòn di Laye Seck)
– reading in spagnolo dal “Poema del cante jondo” di F. Garcìa Lorca:“Memento” (voce di Mattia Politi) e a seguire “Rumba para Lorca” (elaborazione di Max Mura, chitarra, cajòn di Laye Seck)
-“Omaggio a Paco de Lucìa” (di Max Mura, chitarra, bongo di Laye Seck)

locandina

 

 


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