GALATINA (Lecce) – I racconti di due escort hanno consentito di squarciare il velo su un presunto giro di prostituzione nel “Cocò Night” di Galatina. Gli atti sono stati allegati nelle carte dell’inchiesta giunta al giro di boa del Tribunale del Riesame. Nei giorni scorsi, i giudici hanno confermato i domiciliari per il titolare Marco Costa. E il contenuto delle denunce è stato sdoganato. Una delle due ragazze svela i presunti meccanismi del giro. Le sue dichiarazioni sono state messe a verbale il 16 giugno negli uffici della caserma di Campi Salentina. I carabinieri del Norm raccolgono il racconto. Ecco il contenuto: “Dopo alcuni tentennamenti accettai la proposta. Una volta sul posto il Costa, senza alcuna forma di contratto scritto mi diceva che la mia retribuzione sarebbe stata di 60 euro come onorario fisso per lavorare tutte le sere dalle 22 fino alle 4. Il mio compito era quello di ballare ed attirare i clienti. Una volta che il cliente mi aveva notato con lo stesso potevo intrattenermi al tavolo a bere qualcosa insieme per circa dieci minuti e per tale tempistica per avrei preso cinque euro. Se invece un cliente si voleva appartare in un privè avrei preso ulteriori 30 euro. Specifico che il privè consisteva in uno spettacolo privato durante il quale io mi denudavo completamente ed il cliente guardava seduto sul divano senza toccarmi. In tale circostanza il cliente pagava 60 euro al Costa di cui 30 le prendevo io…”.
Il racconto prosegue: “Ricordo che un giorno Costa ci diceva che per fare andare avanti il locale e per attirare più clienti noi avremmo dovuto accettare di effettuare delle prestazioni sessuali con alcuni di loro e sempre dietro un cenno. A questo punto noi accettavamo tale proposta ed infatti nelle serate successive mi è capitato di dover fare dei privè a base di sesso con alcuni clienti del Costa fra i più fidati. Era lo stesso Costa che mi diceva testualmente: “Mi raccomando c’è quel cliente mio amico soddisfa i suoi desideri sessuali…”. Io gli chiedevo cosa dovevo fare e quanto tempo dovevo dedicare a lui…Il Costa mi diceva che il cliente avrebbe pagato a lui la somma di 100 o 150 euro a privè e che a me sarebbe spettata la metà. Tale differenza stava nel fatto se erano più o meno suoi amici. Effettivamente ho fatto numerosi privè a sfondo sessuale sia con rapporti completi che solo orali ed a fine serata ricevevo il compenso sia della serata complessiva che comprendeva l’intrattenimento al tavolo, il privè normale ed il privè sessuale. Ogni tipo di prestazioni era rigorosamente pagata a metà con il Costa”.
F.Oli.