LECCE – Maltrattamenti ed estorsioni ai danni dei propri genitori per ottenere i soldi da spendere nell’acquisto della droga. L’ennesima triste storia tra le pareti domestiche si è chiusa con una sentenza di patteggiamento. Il gip Vincenzo Brancato ha condannato P.S., 39enne di Lecce, a due anni e quattro mesi di reclusione. La richiesta concordata dall’avvocato difensore con il pubblico ministero Maria Vallefuoco è stata ritenuta congrua. Ad agosto, P.S finì in manette.
L’indagine venne messa in moto dalla denuncia dei genitori del 39enne. Disperati si recarono in caserma. Svelarono l’incubo andato avanti fino al 5 agosto quando venne presentata l’ultima denuncia. I due genitori hanno raccontato il clima di terrore che si respirava in casa. Minacce di morte, danneggiamenti dei mobili, aggressioni fisiche. Padre e madre sarebbero stati costretti a versare ripetute somme di denaro e ad abbandonare dopo i tanti litigi la propria abitazione in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo l’arresto il gip Carlo Cazzella ha emesso un decreto di giudizio immediato. E l’avvocato difensore ha avanzato e ottenuto richiesto di patteggiamento. Attualmente il 39enne si trova ai domiciliari che sta scontando in casa della sorella. Presto, però, potrebbe essere trasferito in una Comunità di recupero.
F.Oli.