LECCE – Cerimonia di commiato per l’ex procuratore generale della Corte d’Appello di Lecce Giuseppe Vignola. Da giorni in pensione in mattinata il magistrato ha voluto salutare colleghi, avvocati e dipendenti del Tribunale. Una cerimonia toccante, sobria, ma dal forte impatto emotivo. Vignola lascia un vuoto forse incolmabile nella magistratura leccese dopo quasi 50 anni di attività che hanno inevitabilmente tracciato un solco per i suoi successori. E il saluto finale non poteva che essere un elogio alla persona e alla professionalità di uno dei più carismatici e preparati magistrati in servizio a Lecce. “Ho voluto questo incontro assolutamente informale”, ha dichiarato nell’aula magna della Corte d’appello Vignola”.
“Volevo dire grazie a tutti. In particolare a tre persone che ormai non ci sono più fra cui l’avvocato Lecciso che mi ha fornito gli strumenti iniziali per avviarmi a questa professione. Un grazie anche agli avvocati in particolare a quelli giovani che devono sgomitare per svolgere questo nobile lavoro.
Grazie anche ai dipendenti del Tribunale. Ma anche alle migliaia di persone che ho incontrato in questi anni: persone umili, semplici. Soprattutto quando ero in Pretura. Lì ho incontrato il paese reale, quello che aveva bisogno di confrontarsi anche fisicamente con il magistrato e che chiedeva la vera giustizia. “Per me è stato un amico, un incoraggiamento a lavorare sempre meglio anche nel settore dell’ambiente a cui tanto tengo”, ha sottolineato il neo vice procuratore generale Ennio Cillo, “seguendo Vignola nei suoi consigli”.
“Voglio dirti pubblicamente grazie”, ha dichiarato uno dei decani del Foro di Lecce Giuseppe Corleto, Presidente del Centro Studi Michele De Pietro, “che ha poi augurato a Vignola di godersi le gioie della vita che allontanano dalla quotidianità a volte brutta e fastidiosa del lavoro”. “Abbiamo fatto una carriera professionale parallela”, ha commentato il già Presidente della Corte d’Appello di Lecce Mario Buffa, “cercando di essere utili. Avevi una qualità eccezionale, di riassumere un discorso complesso, una questione difficile in una battuta con una smorfia di sorriso che catturava le persone”. “Grazie dell’amicizia e della professionalità dimostrata in questi 40 anni”, ha sottolineato l’avvocato Giuseppe Bonsegna nel suo intervento in cui ha rispolverato la passione di Vignola per il suo vecchio campo di battaglia amato come le aule di giustizia: il rettangolo di gioco.
F.Oli.