LECCE – Ieri, 8 marzo, la V Sezione della Suprema Corte di Cassazione, dopo ore di camera di consiglio, ha emesso la sentenza annullando di fatto quanto stabilito dal Tribunale di Lecce che nel febbraio 2015 aveva condannato Gabriele Abaterusso a due anni di reclusione con l’accusa di bancarotta per distrazione.
Oggi, dopo mesi di polemiche e di strumentalizzazioni, viene scritta la parola “fine” a un incubo.
“Con la sentenza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione mi si restituiscono dignità e onore – dichiara Gabriele Abaterusso. Sono soddisfatto e contento per la decisione della Suprema Corte che ha annullato la sentenza di condanna emessa un anno fa dal Tribunale di Lecce.
Da oggi si volta pagina con la consapevolezza più forte che mai di aver speso in questi anni tutto me stesso per contribuire a salvaguardare un’azienda, oggi considerata un modello nel settore calzaturiero, che dà lavoro a oltre 150 persone.
Voglio ringraziare quanti mi sono stati accanto in questo lungo e delicato periodo. Amici e compagni che non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio, la loro stima e che hanno combattuto al mio fianco rinnovandomi costantemente la loro fiducia, nonostante le accuse che mi venivano rivolte. Ringrazio anche gli avvocati, Federico Massa, Marcello Risi e Antonio Borrometi, per l’ottimo lavoro svolto.
Non posso dire altrettanto per quanti hanno cercato – invano, pur se con grande dovizia – di strumentalizzare le mie vicende gettando fango sulla mia persona, il mio operato e la mia famiglia.
L’ultimo ringraziamento va poi alla Magistratura, verso la quale, anche nei momenti tristi, ho sempre riposto massima fiducia, attendendo in silenzio quella sentenza positiva che finalmente è arrivata.
Adesso non posso fare altro che continuare a lavorare tra i Circoli e le comunità per portare avanti quel grande progetto collettivo che il Partito Democratico intende mettere in atto a tutti i livelli. E lo farò, mosso da una rinnovata energia, anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti cui il PD e tutti noi saremo chiamati nei prossimi mesi”.