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Feto nasce morto dopo parto cesareo: aperta un’inchiesta per procurato aborto

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TRICASE (Lecce) – Il sogno per la nascita del figlioletto. Una maternità senza intoppi per mesi, interrotta alla ventisettesima settimana di gestazione dopo un tracciato che non segna più il battito del feto. E una coppia di Tricase decide di sporgere denuncia mettendo in moto gli accertamenti. Il pubblico ministero Stefania Mininni ha aperto un fascicolo d’indagine per la morte di un feto avvenuta questa mattina all’ospedale di Tricase. L’accusa ipotizzata a carico di ignoti è di procurato aborto. Il pm ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’identificazione dei medici che hanno tenuto in cura la donna.

Gli accertamenti sono stati avviati con una denuncia del marito. Questa mattina C.D.A., elettricista di 34 anni, si presenta negli uffici della caserma di Tricase e mette nero su bianco gli ultimi giorni trascorsi in ospedale dalla moglie. La gravidanza sembrava procedere senza intoppi. Il 26 febbraio scorso, C.M., di 26 anni, viene ricoverata presso il reparto di ostetricia-ginecologia dell’ospedale “Panico” per carenza di liquido amniotico. Fino a ieri pomeriggio il tracciato era regolare. Questa mattina la disgrazia. La donna si sottopone ad un esame strumentale che rivela l’assenza del battito cardiaco. La donna partorisce così con un taglio cesareo e dà alla luce un piccolo già morto.

Troppe ombre, troppi dubbi per il marito. Cosa è successo nel reparto di ostetricia-ginecologia? Gli sviluppi dell’indagine accerteranno se si debbano ravvisare eventuali responsabilità a carico dei medici e del personale sanitario. L’autopsia sul feto potrà fornire le prime risposte.

F.Oli. 


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