TREPUZZI (Lecce) – Silenzi, paura, complicità per il timore di subire ritorsioni per mano di un ergastolano in fuga pericoloso e armato. A Trepuzzi si è alzata una cappa di omertà che ha coperto la fuga di Fabio Perrone. Il 42enne è stato visto più notato in paese ma la gran parte parte dei suoi concittadini ha preferito voltarsi indietro. E’ il 16 dicembre scorso. L’ergastolano è a Trepuzzi. Gira per il paese in cerca di un eventuale nascondiglio. Un’intercettazione ricostruisce un episodio. Perrone sonda la disponibilità dei proprietari di un’abitazione. Marito e moglie sono fuori di casa. Nelle vicinanze, però, c’è la nipote che riconosce Perrone. Scatta l’allarme, la telefonata prima alla zia e poi allo zio. Quest’ultima conversazione (raccolta dagli investigatori) ricostruisce l’episodio.
Nipote: Zio
Zio: Ehi!Meh, a posto?
Nipote: Insomma non tantissimo
Zio: Perché? Ma ce…te sta preoccupi. non sta capisco
Nipote: Me sta ‘mpauru (impressionando)…mi ha fatto’mapurare
Zio: E perché ti ha fatto ‘mapurare?
Nipote: Non lo so…me l’haggiu vistu tuttu de paru de nanzi
Zio: Mannaggia…che t’ha mpaurare…a posto se mpaurane gli altri ci dobbiamo mpaurare noi?
Nipote: E lo so però me lo sono visto così davanti
Zio: E che ti ha detto?
Nipote: Io…appena l’ho visto ho detto.impossibile…poi l’ho guardato di nuovo ho detto: “Iddhu ete” e mi sono messa a gridare…Mi ha sorriso…mi ha tuzzatu e mi ha detto: Apri, tranquilla”…Quasi non succede nulla se mi apri che stai gridando così…però io me ne sono scappata…ho buttato a terra tutto e poi lui se n’è uscito dal potoncino che l’ho visto dalla finestra
Zio: Ma sì scema mannaggia santa…va stai tranquilla
Nipote: Mi stavo impressionando ad aprirgli
Zio: Vai, stai tranquilla
L’uomo parla dell’incontro anche con la moglie a cui fa una raccomandazione
Marito: Cu nu fannu casinu sa…cu nu parlamu
Moglie: Infatti
Marito: Glielo hai detto no?
Moglie: Sì si glielo abbiamo detto
F.Oli.