COPERTINO (Lecce) – Nelle carte dell’inchiesta “Pozzino” si parla anche di un vecchio omicidio. Un caso di 21 anni fa, ancora irrisolto e finito negli archivi. Il delitto è quello di Augusto Pagano, il pastore di Copertino, ammazzato il 16 marzo del 1995 nelle campagne di Santa Barbara. Il riferimento sul presunto autore è contenuto in una conversazione intercettata dai carabinieri nel corso delle indagini sulla banda specializzata nelle estorsioni con la tecnica del cavallo di ritorno. La conversazione risale al 24 luglio del 2011.
La microspia piazzata nell’auto di Luigi Tarantini intercetta il dialogo con uno degli indagati, Albino Barba, di Monteroni. Mentre transitano nel centro abitato di Copertino, i due fanno riferimento all’omicidio del pastore. Ed è Tarantini che fa il suo nome. Anzi il soprannome del presunto assassino. La trascrizione della conversazione è stata consegnata al procuratore aggiunto Antonio De Donno. Eppure un indagato per l’omicidio del pastore c’è già stato. I sospetti si sono concentrati su Giovanni Tredici, di Copertino. Nell’agosto del 2000 venne anche arrestato con l’accusa di aver ucciso il pastore per vendetta. Il processo, nonostante una richiesta a trent’anni di carcere, si è chiuso con l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Ora si profila una nuova indagine corroborata da un movente differente: presunti attriti negli ambienti della pastorizia.
F.Oli.