LECCE – Sarà un Via del Mare incandescente, una tana dove i lupi dovranno, sul campo, dimostrare di essere affamati. Le motivazioni vanno ben oltre quelle tradizionali di un derby, in ballo c’è qualcosa di più. Non sarà una partita decisiva, al traguardo manca ancora molto ma potrebbe ridimensionare o accrescere, a seconda dei casi, le ambizioni di promozione diretta delle due squadre. Il Foggia fino ad ora in trasferta ha raccolto più di tutte le altre, ma l’atteggiamento spocchioso esibito in campo e nei post partita fino ad ora non ha pagato completamente. La partita con il Matera ne è la dimostrazione, partenza a razzo e finale da dimenticare.
Il Lecce viene da dodici risultati utili, in casa ha sempre vinto e con il Benevento ha interrotto quella serie negativa che durava dai tempi della serie A in cui il Lecce prontamente steccava i match clou. I dubbi di formazione ci sono ambedue i fronti, assenze, infortuni e scelte animano il pre-partita. I giallorossi possono però vantare una rosa di alto livello dove, se non puramente per la percentuale di presenze, è difficile identificare seconde linee.
Per Braglia “occorre fare la partita senza pensare alla classifica. Il Foggia è un organico che lavora assieme da due anni e parte favorito per la vittoria finale. Noi dobbiamo stare calmi ed essere intelligenti a non farci fregare dalla pressione. Fui contattato dal Foggia prima di scegliere il Lecce, e sono felicissimo così. Papini c’è e a lui non rinuncerei mai. Domani per noi sarà un banco di prova anche con il pubblico, ci giochiamo molto a livello d’immagine. Se vogliamo vincere il campionato non possiamo sbagliare”. Fischio d’inizio sabato 20 febbraio alle 17,30 e vista la numerosa affluenza il consiglio è quello di recarsi allo stadio con largo anticipo di almeno un’ora.
Dario Sanghez