«Una sua scelta personale che rispetto». Paride Mazzotta sceglie la via della diplomazia per commentare la fuoriuscita dal gruppo del consigliere più tentennante degli ultimi cinque anni. Fernando Calò ha alzato le sue quotazioni trattando con tre gruppi diversi, ma alla fine il sindaco è riuscito a farlo ritornare in Lecce Città del Mondo, che ora ha quattro consiglieri: oltre a lui c’è Borgia, che diventa capogruppo, Lamosa con delega alle marine, Tramacere, che resta alla presidenza del Bilancio. I componenti della lista del sindaco, però, hanno avuto accese discussioni con i membri della lista di Marti, Grande Lecce: i due gruppi si sono contesi una presidenza di commissione, che alla fine è andata a Giordana Guerrieri, quella dell’Annona. Lo scontro è stato duro, anche perché i componenti della lista del sindaco, numeri alla mano, sono il doppio ma restano con una sola presidenza di commissione. Forza Italia, che con l’ingresso di Vittorio Solero (determinato dalla nomina ad assessore di Nunzia Brandi) aveva guadagnato un altro consigliere, ora ne perde uno con la fuoriuscita di Calò. I forzisti hanno due presidenze di commissione: il Traffico, che va a Solero e i Lavori Pubblici che restano a Scorrano. Giuseppe Ripa resta capogruppo forzista.
A Lecce 2017 va la presidenza dei Servizi sociali, affidata a Lucio Inguscio, mentre la presidenza della commissione Statuto va a Rocco Ciardo. Cultura e politiche comunitarie pubblica istruzione e sport è affidata a Roberto Martella. Al nuovo gruppo anche due vicepresidenze di commissione: l’Urbanistica affidata a D’autilia e la vicepresidenza Bilancio a Cairo.
Garcin