ACQUARICA DEL CAPO (Lecce) – I soldi delle visite intramoenia finiti nelle proprie tasche. In termini giuridici: peculato. Ornella Negro, 57enne di Acquarica del Capo, all’epoca dei fatti ginecologa in servizio presso l’ospedale “Ignazio Veris Delli Ponti” di Scorrano, è stata condannata a tre anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale (Presidente Francesca Mariano, a latere Mario Tosi e Alessandra Sermarini). E’ stata disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la condanna al risarcimento in favore dell’Asl costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia. E’ stata lievemente ridimensionata la richiesta di condanna invocata dal pubblico ministero di udienza Giovanni Gagliotta che, a conclusione della propria requisitoria, aveva chiesto quattro anni e quattro mesi di reclusione.
Il processo è stato avviato a seguito di un accertamento dei militari della Guardia di Finanza della compagnia di Otranto. Gli investigatori hanno raccolto le dichiarazioni di alcune pazienti che hanno dichiarato che, nella maggior parte dei casi, la ginecologa non avrebbe rilasciato la fattura. Stando a quanto emerso dalle indagini, la professionista non avrebbe versato all’Asl la percentuale sulle visite private effettuate in regime intramoenia allargata nel suo studio privato di Maglie, dal 2010 al 2012. Nel capo d’imputazione viene riportato che su una somma totale di 4650 euro la ginecologa avrebbe trattenuto poco più del 25 per cento pari a 1205 euro.
F.Oli.