LECCE – Non finisce al macero l’inchiesta in cui è finito sotto inchiesta il Presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce Luigi Pepe. Il gip Alcide Maritati ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata mesi fa dal pubblico ministero Paola Guglielmi. L’indagine, dunque, va avanti. Il magistrato inquirente dovrà ultimare nuovi accertamenti nei prossimi quattro mesi. In particolare, gli approfondimenti si concentreranno sulle possibili avversità nutrite da Pepe nei confronti del dottore e della struttura ospedaliera da lui diretta. E’ stata così accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dall’avvocato Giuseppe Terragno. Il legale aveva sollevato l’avvio di ulteriori indagini con la trascrizione di alcune conversazioni tra Pepe e Minelli e tra il dottore ed altri personaggi chiave nell’affaire. Il lavoro degli investigatori venne messo in moto con una denuncia presentata nel settembre di due anni fa dal professionista irrobustita da successive numerose integrazioni.
Nell’esposto venivano inseriti i presunti reati commessi dal Presidente dell’Ordine dei Medici: concussione e diffamazione a mezzo stampa. Minelli fu anche sospeso dall’attività professionale con un provvedimento disciplinare disposto dal consiglio. Il dottore Minelli veniva accusato di essersi fregiato del ruolo di direttore e professore dell’Imid nonostante non avesse mai ottenuto la qualifica di primario così come ipotizzato. Sulla scorta della certezza di non aver mai inserito quelle qualifiche il dottore denunciò per falso l’intera Commissione. Inoltre, dai verbali acquisiti le riunione per decidere la posizione di Minelli si sarebbero svolte sempre nel rispetto delle forme di legge. Il Presidente dell’Ordine è assistito dall’avvocato Mariangela Pepe.
F.Oli.