CAVALLINO – «Il Coordinamento provinciale ha commissariato il circolo del PD di Cavallino per rilanciare il percorso politico del partito sulla città in vista delle elezioni amministrative 2016». Ora è ufficiale quello che vi abbiamo anticipato un mese fa sul Corrieresalentino.it: Roberto Serra è fuori dai giochi, è ormai un ex segretario del circolo cittadino. I veleni e le liti interne si sono risolte con il commissariamento deciso dalla segreteria provinciale. «Tale decisione è scaturita al fine di ripristinare l’agibilità politica del Partito Democratico cavallinese che in queste settimane è stata minata da discussioni pubbliche e da prese di posizione contraddittorie e a volte inopportune – spiega in un comunicato Salvatore Piconese – Ribadiamo che è compito del PD essere il motore di una coalizione ampia che mette insieme tutte le forze politiche nella costruzione dell’alternativa all’attuale governo della città. Auguriamo buon lavoro al nuovo commissario Sergio Paladini che ha il compito di guidare il partito fino alle elezioni amministrative della prossima primavera».
I retroscena del «caso Cavallino» sono già stati abbondantemente svelati sul nostro giornale: il Pd provinciale ha deciso di costruire un asse con le forze di opposizione (Forza Italia, La Puglia in Più di Stefano e Udc) per dare vita a una lista unica con una candidata che in passato orbitava attorno al centrodestra, l’avvocata Carla Rugge, che dalla segreteria del Pd danno sempre più vicina ai democratici. Insomma, una grande coalizione come antidoto a 25 anni di governo della squadra di Gaetano Gorgoni, ex deputato repubblicano, che nelle scorse amministrative ha ottenuto l’ennesima vittoria facendo eleggere a sindaco di Cavallino, per la seconda volta, Michele Lombardi. Il listone unico e la possibile candidata in campo, però, non piacciono a Roberto Serra, che si è opposto con i suoi fino all’ultimo momento. La segreteria provinciale, quindi, ha accusato il segretario cittadino di intelligenza con il nemico e alla guida del circolo ha nominato un «fedele alla linea». Dietro questo scontro qualche maligno ci ha visto vecchi screzi tra segreteria provinciale e minoranza, perché Serra durante le regionali ha sostenuto Blasi (con buoni risultati).
Quello che è sicuro, però, è che Roberto Serra continuava a fare il «cane sciolto» e su di lui si erano addensate le nubi del sospetto. Il segretario provinciale, visto il deterioramento del rapporto di fiducia, ha deciso di annullare tutte le riunioni e di commissariare il partito nominando Sergio Paladini, commissario pro-tempore per il circolo del PD di Cavallino; Donatello Lezzi, sub-commissario pro-tempore e Fernanda Cosi, sub-commissario pro-tempore. Adesso, se i rapporti dovessero rimanere tesi e non si dovesse raggiungere un compromesso, Roberto Serra farà la propria lista con i suoi uomini. Nei giorni scorsi, secondo alcune indiscrezioni che circolano in paese, l’ex segretario cittadino ha dovuto bloccare un comunicato al vetriolo, scritto dai «fedelissimi», carico di accuse contro la segreteria provinciale Pd. La spaccatura tra i democratici cavallinesi è innegabile ormai, perché per gli uomini di Serra il listone è un’ammucchiata indigeribile, «che rischierebbe di non far eleggere dei veri militanti del Pd», mentre, secondo gli uomini fedeli alla segreteria provinciale, la grande coalizione, che abbia all’interno anche personalità moderate del centrodestra, è l’unica risposta seria che si può dare per conquistare il governo del paese, dopo tanti anni a bocca asciutta.
Garcin