Foto di repertorio
SQUINZANO (Lecce) – Una consulenza per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente stradale del 28 novembre scorso in cui ha perso la vita il 32enne di Cellino San Marco Alessandro Spedicati sulla strada provinciale che collega Squinzano con il comune brindisino. Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha conferito incarico al professore Sergio Leo (specialista sui sinistri stradali). Il consulente dovrà accertare nei prossimi 60 giorni se fossero presenti sulla strada ostacoli, o insidie e se la macchina presentasse dei difetti. Eventuali anomalie verranno comunicate al magistrato. L’accusa di omicidio colposo aggravato viene ipotizzata a carico di L.C., 23enne di Cellino, amico della vittima, che si trovava alla guida della Fiat Panda. Gli accertamenti disposti subito dopo l’incidente evidenziarono uno stato “alterato” del conducente: il giovane aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito e con tracce di cocaina nel sangue.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, i due amici rientravano a casa dopo una serata trascorsa a Lecce. Poco dopo le 3 della notte, la Fiat Panda finì fuori strada, per poi ribaltarsi e terminare la propria corsa contro un albero di ulivo. Per Spedicati, invece, ogni soccorso si rivelò inutile. Morì sul colpo. Sul posto, i soccorritori del 118 ed i vigili del fuoco di Veglie lavorarono a lungo prima di poter estrarre il corpo dell’automobilista dalle lamiere contorte dell’auto. Per L.C. la sorte fu molto più clemente. Rimediò solo alcune ferite giudicate guaribili in una decina di giorni.