BARI – «Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?», si chiedeva Gaber in una celebre canzone. Secondo il governatore conta poco: «Oggi si governa con uomini validi e progetti utili al Paese». Non è la prima volta che Michele Emiliano imbarca tra i suoi collaboratori o sostenitori uomini che in precedenza militavano tra gli avversati. Se non la pensasse in questo modo, non avrebbe offerto tre assessorati al Movimento 5 Stelle: offerta senza precedenti nella recente storia politica italiana. La scelta di aprire una collaborazione con l’oncologo che lo ha sfidato alle regionali, però, a qualcuno sa di «inciucio». I protagonisti della vicenda sottolineano che Francesco Schittulli, professionalità preparatissima nel campo della Sanità, «fornirà le sue conoscenze a titolo gratuito e che quindi non c’è alcuno scandalo, ma solo una leale collaborazione nell’interesse dei pugliesi». Per i maligni, invece, potrebbe essere il primo passo verso un passaggio definitivo nella coalizione degli ex avversari. L’oncologo, con questa novità entra a far parte del team degli esperti che coadiuveranno il presidente della Regione Puglia. Del resto, l’ex candidato alla presidenza della Puglia nel centrodestra ha avuto solo delusioni: prima gli screzi e i veleni con Adriana Poli Bortone e Vitali, poi con Fitto, fino alla fuga di alcune sue creature politiche, come Luigi Manca. Dopo sconfitte e amicizie saltate, il professore Schittulli apre il «dialogo costruttivo» con il governatore Michele Emiliano.
La lettura che ne danno gli attivisti del Movimento 5 Stelle, però, è molto diversa. Dopo la notizia della scelta di nominare consigliere alla sanità di Michele Emiliano, l’ex candidato presidente del centrodestra, Francesco Schittulli, intervengono gli otto consiglieri M5S Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi: «Anche nella nostra regione l’alter ego di Renzi, Michele Emiliano è riuscito a realizzare un Patto del nazareno tutto in salsa pugliese, tradendo letteralmente i propri elettori. Dopo l’alleanza con Fitto adesso il presidente della Regione ha trovato una poltrona da offrire anche al candidato presidente della destra Schittulli. Insomma chi ha votato Emiliano con il suo voto ha portato al potere anche Fitto, Schittulli e compagnia bella. La verità è che ormai solo il Movimento 5 Stelle è rimasta l’unica forza politica coerente e rispettosa dei propri elettori, il presidente della Regione aveva tentato più volte di allungare i suoi tentacoli per agganciare anche il nostro consenso tentando di “ammorbidirci” promettendoci poltrone, assessorati e benefici, tuttavia a differenza di quanto ha fatto oggi Schittulli, abbiamo ribadito coerentemente il nostro “no”»
Per gli attivisti, il premier e il governatore sono fatti della stessa pasta: «Fanno salire sul carro dei vincitori tutti per rafforzare il proprio potere». «Ci chiediamo a questo punto quali differenze siano rimaste tra Emiliano e Renzi, due presidenti che si dicono di sinistra ma che alla prima occasione utile strizzano l’occhio alla destra. La verità è che per questi signori non esistono più valori o ideali, non esistono più destra o sinistra, – concludono gli otto consiglieri cinquestelle – si danno battaglia in campagna elettorale gettando fumo negli occhi dei cittadini salvo umiliare i loro elettorati nel “dopo elezioni” visto che comunque sia andata, si trova una bella poltrona per chiunque all’insegna del “volemose bene” e naturalmente sempre alla faccia e a spesa dei cittadini».
Garcin