TREPUZZI (Lecce) – Stupore, meraviglia, un senso di titubanza dopo l’arresto dell’ergastolano latitante Fabio Perrone. I residenti di via 2 Giugno hanno scarsa voglia di parlare. In pochi hanno visto o sentito rumori o movimenti strani né nei giorni precedenti e neppure venerdì notte. Tutti dormivano nonostante l’imponente dispositivo di uomini impiegato per bloccare le eventuali vie di fuga del 42enne. “Eravamo a letto” dichiara una residente della via. “Non ci siamo accorti di nulla. Solo questa mattina una mia vicina mi ha raccontato quello che è successo. “Eppure mio marito si alza presto”, precisa la signora, “ma neppure lui ha notato qualcosa di strano. Magari fosse accaduto d’estate con le finestre aperte avremmo sentito qualche rumore. Ma noi non abbiamo visto nessun movimento sospetto”.
C’è, però, chi va oltre e riferisce di non essere neppure a conoscenza dell’arresto. Chissà se dice il vero. Fa spallucce preferendo non commentare quanto accaduto sotto il proprio naso. Un residente passeggia il cane proprio di fronte all’abitazione utilizzata da Perrone per nascondersi negli ultimi giorni. E alla domanda se ha visto qualcosa nella notte risponde: “Perchè cosa è successo?”. Difficile proseguire la conversazione. Qualche anziano, invece, si dimostra più collaborativo. “Ho visto tante auto che si aggiravano a velocità moderata proprio sotto casa mia. Erano quattro, cinque macchine. Mi sono affacciato alla finestra ma poi sono uscito per andare in campagna”. “Solo ora ho capito perché c’era tutto quel trambusto”. A pochi passi, nel silenzio generale, i poliziotti stavano procedendo all’arresto di un pericoloso latitante.
F.Oli.