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Molestò vicina di casa minorenne: giudizio immediato per un operaio

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CRONACA_molest-(5)TRICASE (Lecce) – Giudizio immediato per l’operaio di 58 anni che abusò per due volte di una vicina di casa di appena 11 anni. Il gip Stefano Sernia ha accolto la richiesta del pubblico ministero Paola Guglielmi. Non ci sarà nessuna udienza preliminare alla luce delle prove granitiche raccolte dall’accusa e dello stato di detenzione (domiciliare) dell’imputato.

La prima udienza è fissata per febbraio ma l’avvocato difensore Mario Ciardo ha già annunciato che intende presentare richiesta di patteggiamento (alla luce dell’ampia confessione fornita dal molestatore) e in subordine l’abbreviato (che consente uno sconto di in terzo della pena). Nel corso delle indagini la psicologa Michela Francia ha ascoltato la vittima e ha stabilito la sua capacita di testimoniare. Così il pubblico ministero non ha ritenuto necessario congelare ulteriori elementi di prova attraverso l’incidente probatorio.

Da qui la richiesta di un giudizio sprint bypassando l’udienza preliminare. Il fatto di cronaca è noto. L’operaio venne arrestato il 24 luglio scorso in flagranza di reato. L’uomo avrebbe abusato della ragazzina nei pressi di un casolare abbandonato alla periferia di Tricase. Nel secondo episodio, però, venne notato da un agente di polizia libero dal servizio. L’agente bloccò l’operaio che si era appartato con la ragazzina e chiese l’immediato intervento delle forze dell’ordine.

Nel corso dell’udienza di convalida dinanzi al gip Stefano Sernia il molestatore confessò gli episodi. Giustificò le proprie azioni con un raptus irrefrenabile. Il 58enne raccontò di aver avvicinato la ragazzina in tutte e due le circostanze con una banale scusa e di averla “trascinata” in un luogo isolato dove avrebbe soddisfatto i suoi morbosi appetiti. Subito dopo l’udienza, il gip accolse la richiesta dei domiciliari e l’uomo la sciò il carcere. Contro quel provvedimento il pubblico ministero Paola Guglielmi presentò appello al Riesame chiedendo che il 58enne ritornasse in carcere. I giudici del Tribunale della Libertà, però, confermarono i domiciliari dove l’uomo si trova tuttora confinato e la sua abitazione divenne bersaglio di una sassaiola compiuta da alcuni concittadini inviperiti per l’accaduto. I genitori della ragazzina, assistiti dall’avvocato Tony Indino, si costituiranno parte civile.

F.Oli.


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