GAGLIANO DEL CAPO (Lecce) – A distanza di anni si chiude l’annosa vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex sindaco di Gagliano del Capo Antonio Buccarello. Il gip Michele Toriello ha accolto la richiesta di archiviazione (la seconda) dell’ormai ex procuratore aggiunto Ennio Cillo. L’allora primo cittadino era accusato di abuso d’ufficio e deturpamento di bellezze paesaggistiche per un procedimento relativo al progetto di intervento di ripristino della viabilità sovrastante i frantoi ipogei di via Novaglie. Secondo la denuncia di un privato cittadino che ha messo in moto gli accertamenti, l’ex sindaco avrebbe approvato la realizzazione del cantiere con una delibera di giunta del 28 aprile di cinque anni fa nonostante l’assenza del nulla osta paesaggistico della Soprintendenza ai Beni Ambientali.
Una consulenza del ctu della Procura ha evidenziato nel corso della procedura più segnalazioni relative alla sussistenza del vincolo ed alla necessità di acquisire il parere della Soprintendenza. Da qui la necessità di riscontrare chi ne fosse il destinatario e quando siano pervenute a conoscenza del sindaco. Per il procuratore aggiunto, però, Buccarello avrebbe rispettato il protocollo previsto per simili procedure. Dalle indagini risulta che una richiesta di informazioni è pervenuta dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici l’8 luglio di cinque anni fa e che quel giorno stesso l’allora sindaco l’abbia trasmessa al responsabile tecnico per ricevere una risposta. Il 29 novembre sempre di quell’anno sarebbe stata avanzata una ulteriore richiesta della Soprintendenza trasmessa il giorno successivo dal sindaco al geometra per ricevere una risposta. Da qui la correttezza dell’operato dell’allora fascia tricolore ravvisata dalla Procura che, per ben due volte, ha chiesto l’archiviazione nonostante l’opposizione della persona offesa. In questo procedimento, Buccarello era assistito dagli avvocati Francesco Nutricati e Riccardo Giannuzzi.
F.Oli.