COPERTINO (Lecce) – Ha lasciato il carcere il presunto tassista delle squillo arrestato venerdì pomeriggio dai carabinieri della Tenenza di Copertino con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il gip Michele Toriello ha convalidato l’arresto ma non ha applicato alcuna misura cautelare a carico di Sandu Doru, 44enne, di origini rumene. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Battista Cervo, ha spiegato di essersi offerto solo a dare dei passaggi occasionali perché spesso transitava da quella strada (nei dintorni di Copertino) per recarsi a lavoro (lavora nei campi) intascando qualche regalia che le stesse donne gli davano. Non avrebbe pertanto mai e poi mai avuto alcun interesse nell’attività di prostituzione.
Eppure per le indagini condotte per mesi dai carabinieri di Copertino, agli ordini del luogotenente Salvatore Giannuzzi, l’uomo accompagnava alcune prostitute di nazionalità bulgara nelle campagne attorno a Copertino per poi riaccompagnarle a casa a fine giornata così come accertato dopo una serie di servizi di appostamento, foto e video durante i prolungati servizi di osservazione, controllo e pedinamento dei militari in abiti e vetture simulati.
Secondo quanto ricostruito, in cambio del servizio taxi come è stato riferito dalle donne, il cittadino otteneva in cambio 10 euro. Circostanza che ha integrato anche l’ipotesi di sfruttamento della prostituzione. Indagato per gli articoli 3 e 4 della cosiddetta Legge Merlin del 1958 (dal nome della senatrice che propose tale legge), Doru è stato accompagnato presso la casa circondariale di Lecce, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Donatina Buffelli.
F.Oli.
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