SQUINZANO (Lecce) – Un ordigno rudimentale piazzato davanti alla saracinesca del negozio della compagna del boss di Squinzano Sergio Notaro.
L’esplosione non ha provocato grossi danni ma vittima e possibile destinatario dell’intimidazione inducono gli investigatori a non sbilanciarsi.
L’attentato, se tale sarà confermato dalle indagini, si è verificato nella notte ai danni del negozio di abbigliamento “Corona Outlet” in via Brindisi, la strada principale che taglia in due il paese. La scoperta è avvenuta in mattinata quando la donna ha raggiunto il negozio. La saracinesca è rimasta lievemente annerita e per terra erano ancora visibili i residui dell’ordigno utilizzato. Non è escluso che sia stato utilizzato qualche botto natalizio.
La donna ha regolarmente denunciato l’accaduto ai carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Giovanni Dellisanti.
I militari hanno eseguito un sopralluogo. Il negozio è munito di una telecamera di videosroveglianza. Nelle vicinanze sorgono altre attività commerciali fornite di telecamere. I nastri dei filmati sono stati acquisiti e saranno visionati già nelle prossime ore.
Il gesto, come detto, non ha una precisa chiave di lettura. E’ stata una bravata compiuta da qualche balordo oppure chi è entrato in azione voleva lanciare un avvertimento magari trasversale al boss detenuto? Notaro è in carcere da mesi dopo essere sfuggito al blitz “Vortice Déjà-vu” dell11 novembre scorso. Scappò dai tetti della sua abitazione riuscendo ad evitare l’arresto. La sua latitanza durò circa un mese fa. Il boss di Squinzano venne bloccato dai carabinieri in una villa di Cellino San Marco. Ora questo episodio ancora tutto da decifrare ai danni della sua compagna getta un’ombra sulla tranquillità nel paese a nord di Lecce.
Fra.Oli.