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Migliaia di foto e video osè di bambini: imbianchino patteggia la pena

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polizia-postale-computer-slideCALIMERA (Lecce) – Patteggia un anno e quattro mesi di reclusione e torna in libertà. G.P., imbianchino 42enne di Calimera, ha chiuso i propri conti con la giustizia per l’accusa di aver detenuto materiale pedopornografico aggravato dall’ingente quantitativo. Nelle scorse ore, in udienza camerale il gip Giovanni Gallo ha accolto la richiesta di patteggiamento concordata dall’avvocato difensore Massimo Gabrieli Tommasi con il pubblico ministero Maria Vallefuoco, titolare del fascicolo d’inchiesta. L’imputato ha beneficiato della sospensione della pena ed è stato anche scarcerato (si trovava ai domiciliari dal 18 novembre). Ventiquattro ore prima, invece, G.P. era finito in carcere. Nel corso di una perquisizione in casa dell’imbianchino gli agenti della polizia postale trovarono migliaia di foto e video osè di bambini e bambine scaricati dal web e custoditi nella memorie del proprio computer.

L’indagine era partita da Roma. Gli agenti della polizia postale smantellarono una rete di presunti pedofili sul web. Il 42enne venne “agganciato” su Internet grazie ad una serie di contatti on line con siti pedopornografici. Subito dopo l’arresto nel corso dell’udienza di convalida l’imbianchino confessò tutti gli addebiti. Al gip (giudice per le indagini preliminari) Cinzia Vergine G.P. dichiarò: Quando i poliziotti sono arrivati a casa e ho capito il motivo non ho perso tempo. Insieme siamo andati in camera da letto e ho consegnato agli agenti computer e dischetti. Per me l’arresto è stato una liberazione. Questa mania di scaricare era diventata una droga”. Il gip convalidò l’arresto alleggerendo la custodia cautelare in carcere con quella più mite dei domiciliari. Oggi, dopo la sentenza di patteggiamento, G.P. è tornato definitivamente in libertà.

F.Oli. 


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