SALENTO – Quaranta Daspo emessi negli ultimi dodici mesi, il 45 per cento in meno rispetto all’anno precedente.
Dopo l’annus horribilis della stagione 2013 – 2014, nel quale i gravi fatti di violenza verificatisi sui campi di calcio del Salento hanno raggiunto la ribalta nazionale e portato all’emissione di 73 provvedimenti, i Daspo emessi quest’anno dal Questore di Lecce sono nettamente diminuiti.
Il focus sulla piaga della violenza dentro e fuori gli stadi di tutta Italia, anche quest’anno, è stato realizzato dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno. In collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, l’organo ministeriale ha redatto il rapporto 2015, che prende in esame l’ultima stagione sportiva che si sta per concludere.
Il dato registrato nella provincia di Lecce ricalca esattamente ciò che è stato registrato a livello nazionale. E cioè che le manifestazioni di violenza – per quanto riguarda lo sport del calcio – trovano terreno “fertile” nelle cosiddette categorie minori, ossia dalla serie D in giù.
Sono quaranta, come detto, i divieti di accesso alle manifestazioni sportive relativi agli ultimi dodici mesi, che hanno interessato i supporters di otto differenti tifoserie: si tratta di quella del Gallipoli (13 i Daspo emessi quest’anno a carico di altrettanti tifosi), quella del Novoli (12), quella dell’Ugento (6), quella del Maglie (3), quella del Nardò (2), quella del Sannicola (2), e quelle dello Specchia e dello Squinzano (1).
All’exploit dello scorso anno – in cui la percentuale dei Daspo emessi rispetto all’anno precedente aveva fatto registrare un vertiginoso incremento dell’812,5 per cento, collocando la provincia di Lecce sul terzo gradino del podio, dietro Venezia e Livorno – ha fortunatamente risposto un netto calo dei provvedimenti, che hanno fatto registrare un decremento del 45 per cento.
Nel report annuale non vengono menzionati (perché ancora non emessi dal questore di Lecce) i due Daspo a carico dei due supporters dell’Us Lecce, che recentemente sono stati indagati dalla Digos per le pressioni e le minacce ai danni dell’ex terzino uruguaiano, Walter Lopez. Lo avevano avvicinato sotto la sua abitazione per costringerlo ad infangare la società e sostenere davanti alla stampa locale il mancato pagamento degli stipendi, da parte dei Tesoro, ex proprietari della squadra giallorossa.
Grazie al costante impegno delle forze di polizia e dei carabinieri, quest’anno si è quindi riusciti a ridurre notevolmente gli episodi di violenza dentro e fuori i campi di calcio. La stagione sportiva precedente, infatti, fu caratterizzata da numerosi e deplorevoli episodi: su tutti, le aggressioni (fisiche e verbali) di due presidenti di altrettante società di calcio, nei confronti del direttore di gara.
Tensioni che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, infine, si sono registrate anche in altri sport, sebbene non abbiano poi portato all’emissione di alcun Daspo: è accaduto nella pallavolo (a Casarano) e nel basket (a Lecce).
Claudio Tadicini