LECCE – “Non vogliamo fare concorrenza a nessuno, né essere alternativi a Confindustria, perché è un modello superato e lontano dalle imprese”. Roberto Fatano, fondatore di Laica, “Libera associazione delle imprese e delle professioni del Salento”, comincia con dei distinguo la presentazione della sua creatura. Dopo 33 anni in Confindustria, gli ultimi dei quali vicinissimo a Squinzi, e dopo aver sfiorato l’elezione nell’associazione degli industriali leccesi, Fatano prova a costruire un modello differente, un sistema associativo dove professionisti, commercianti, imprenditori e addetti ai lavori fanno rete e realizzano idee e progetti.
“Noi abbiamo fatto un favore a Confindustria e non abbiamo più intenzione di parlare di loro, ma vogliamo dare vita a una libera associazione dove la democrazia e la collaborazione tra diversi attori darà vita a idee elaborate in squadre fatte da più professionalità e imprenditori”. All’inaugurazione della “Casa delle Imprese e delle Professioni del Salento”, in via Abba a Lecce, c’erano tutti i rappresentanti delle istituzioni: Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Cultura della Puglia; il presidente della Provincia, Antonio Gabellone; il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete; il sindaco di Lecce, Paolo Perrone e il parlamentare dei Conservatori e Riformisti, Roberto Marti; il presidente del Consiglio Comunale di Lecce, Alfredo Pagliaro. Tutti hanno elogiato l’iniziativa: l’associazionismo dev’essere incentivato, perché crea sinergie, reti e sviluppo.
Laica ha già attivato due sportelli al servizio degli associati: quello del credito e quello dei cofidi. Si lavora molto sull’informazione, formazione e sviluppo di progetti che coinvolgano più professionalità. Ci sono anche un Osservatorio è un Centro Studi che lavorano in maniera autonoma rispetto all’associazione. “Avete fatto bene a coinvolgere i professionisti – ha dichiarato Loredana Capone – unire le loro competenze e far sì che loro contribuiscano allo sviluppo delle vostre proposte è stata un’idea che la Regione ha cercato di favorire sempre. Io ritengo che un professionista sia un imprenditore. Il lavoro di squadra fa la differenza”. Paolo Perrone manda una frecciatina a Confindustria: “Si sono azzannati come i capponi di Renzo, nel Salento c’è un’individualismo spinto che mette in crisi l’associazionismo. L’iniziativa lodevole di Fatano contribuirà a far crescere il capitale sociale”. La sfida è cominciata: tutti gli occhi sono puntati su Laica, compresi quelli di Confindustria.
Garcin