LECCE – Giunta ormai alla sua 26 esima edizione, la classifica pubblicata oggi su Il Sole 24 ore, mina decisamente tutte le certezze della città barocca che si vede arretrata alla posizione 105, ben 5 posizioni in meno dello scorso anno.
Il Gap tra nord e sud sembra essere ancora più tangibile dal piazzamento nelle ultime posizioni della maggior parte delle province del mezzogiorno.
I dati elaborati per calcolare la qualità della vita tengono dunque conto di una moltitudine di indicatori: si va dalla vivacità imprenditoriale all’incremento demografico, passando per il numero di presenze negli eventi dedicati al tempo libero, alle denunce per reati, fino al fattore ambientale; ed ecco smentite le certezze del capoluogo di provincia salentino che si piazza al 105esimo posto; lo seguono Palermo, Taranto e Caserta, fino all’ultimo posto della classifica occupato da Reggio Calabria. Nessuna sorpresa dunque se il punteggio totalizzato da Lecce sia 418, quasi 200 punti di stacco dalla capolista Bolzano; tenore di vita, ordine pubblico, servizi e ambiente ancora troppo lontani dalle percentuali qualitative che ci si sarebbe attesi.
Sorprende Milano che balza al secondo posto, nonostante sia al centro, in questi giorni, di molteplici polemiche proprio per la questione ambientale inerente le polveri sottili sopra la media consentita; solo 11esima Roma, la capitale perde 4 posizioni.
Segno questo che la questione meridionale è ancora tutt’altro che in via di risoluzione; al contrario, grava incontrovertibilmente sulla classifica divulgata da Il Sole 24 Ore.
Valentina Petrucci