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Diffamarono l’ex tronista Conversano in tv: condannato Lele Mora e multa per l’attore di Gomorra

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Giovanni-ConversanoLECCE – Sei mesi ciascuno sono stati inflitti al manager dello spettacolo Lele Mora, 55, residente a Lugano e a Claudio Di Napoli, 46, di Roma, presidente della nazionale di calcio “Attori vip tv” con l’accusa di diffamazione a mezzo televisivo ai danni di Giovanni Coversano, l’ex tronista leccese di “Uomini e Donne”. 500 euro di multa, invece, sono stati inflitti a  Ciro Petrone, 28, di Napoli, attore nel film “Gomorra”. Le dichiarazioni ritenute lesive furono rilasciate dal manager e talent scout Mora e dagli altri due “artisti” televisivi (Petrone è noto per aver ricoperto una parte nel film Gomorra dove impersonava il ruolo di “Pisellino”) nel corso del programma televisivo “Pomeriggio Cinque” nel marzo di tre anni fa. La sentenza è stata emessa dal giudice della seconda sezione penale Marcello Rizzo che ha anche disposto un risarcimento dei danni in favore della parte civile in via equitativa di 25 mila a carico di Mora e di 15 mila euro ciascuno a Di Napoli e Petrone. Le motivazioni della sentenza verranno depositate nei prossimi 3 mesi.

In quella puntata Mora avrebbe accusato Conversano di avergli rubato delle carte di credito in occasione di una serata in cui era ospite il modello leccese. Per quelle offese subite in televisione, era scattata la denuncia del 33enne ex calciatore delle giovanili del Lecce, e la relativa apertura di un fascicolo. A metà ottobre dello scorso anno, l’ex tronista venne anche ascoltato in Procura e spiegò di non aver mai sottratto nulla a Mora, facendo anche delle precisazioni riguardo ai rapporti lavorativi tra i due. Su richiesta del pubblico ministero Carmen Ruggiero, i carabinieri avevano anche acquisito la registrazione della puntata oggetto della denuncia.

Gli imputati erano assistiti dagli avvocati Vincenzo Perrone e Michele Cianci. In sede di udienza preliminare Conversano aveva avanzato un risarcimento di 250 mila euro e aveva garantito che i soldi sarebbero stati devoluti in beneficenza. “Dopo la sentenza”, commenta l’ex tronista, “sarà mio impegno rispettare la promessa fatta a suo tempo forse costituendo addirittura una Fondazione per i bambini bisognosi. Sono felice al di là dell’aspetto economico di una riabilitazione dal punto di vista dell’immagine che gli imputati avevano provato di infangare. La mia condotta etica e morale è stata sempre uno dei cardini che hanno caratterizzato la mia vita e non poteva essere macchiata da un simile episodio. Il ringraziamento finale va agli avvocati Tania Rizzo e Piero Mongelli per l’impegno profuso in questi anni”.

F.Oli. 


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