Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Sesso con un 14enne dopo lo sballo con uno spinello: a processo un ambulante

$
0
0

cronaca-spinelloARNESANO (Lecce) – Convinse un 14enne a seguirlo nella sua abitazione con il pretesto di partecipare ad una festa. In casa, però, non sarebbe arrivato nessuno. Il minore cadde in un tranello. Il padrone gli offri uno “spinello” e il ragazzo si sarebbe sballato. Così con i freni inibitori allentati sarebbe stato costretto a subire ripetuti abusi sul proprio corpo. Un ambulante residente ad Arnesano, ma di origini indiane, è finito sotto processo con le accuse di violenza sessuale aggravata e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. In giornata il gup Stefano Sernia ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Benedetto Scippa di far giudicare il proprio assistito in abbreviato. L’udienza è stata aggiornata al 19 aprile. Nel frattempo il ragazzino si è costituito parte civile con l’avvocato Maurizio Papa.

Questa torbida storia arriva da San Cesario dove risiede la vittima (ora 15enne) e risale al 16 giugno di un anno fa. Tra l’ambulante e il minorenne c’è un rapporto di sommaria conoscenza motivato da alcune amicizie in comune. L’uomo, di origini indiane, incrocia il ragazzino e lo invita a raggiungere la sua abitazione con il pretesto di partecipare ad un party. A casa però non arriverà mai nessun invitato. Il padrone offre uno spinello al giovane. Il 14enne si sballa fino a perdere lucidità e contatto con la realtà. Così, seduti sul divano l’ambulante si sarebbe avvinghiato sul giovane dando sfogo alle sue squallide perversioni. Il minore, dopo alcuni minuti, si sarebbe allontanato da quell’abitazione. Contatta la madre e insieme raggiungono la caserma dei carabinieri per denunciare l’ambulante.

Nel corso delle indagini il 3 marzo scorso il ragazzino è stato sentito con la forma protetta dell’incidente probatorio svoltosi presso la Procura dei Minori alla presenza del pubblico ministero Massimiliano Carducci (in sostituzione della collega titolare del fascicolo Roberta Licci) davanti al gip Carlo Cazzella. A carico dell’uomo il pubblico ministero Roberta Licci aveva anche chiesto l’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari rigettata dal gip Carlo Cazzella. Contro questa decisione il magistrato presentò Appello. E il Tribunale del Riesame abbracciò la tesi della Procura. La Cassazione, però, ha annullato la decisione del Riesame accogliendo il ricorso dell’avvocato Scippa. L’ambulante, attualmente, è libero.

Francesco Oliva


Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>