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Alga tossica, Asl: “Attenzione ma nessun allarmismo”

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Foto Antonio Castelluzzo

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Attenzione alta ma nessun allarmismo in Puglia per la presenza, rilevata dall’Arpa, dell’alga tossica (Ostreopsis Ovata) sulle coste, dal Gargano al Salento. A ridimensionare le preoccupazioni sono le Capitanerie di porto ma anche le Asl e le istituzioni locali, alle quali i cittadini si rivolgono con mail e telefonate, per ottenere informazioni e chiarimenti sull’alga e i suoi effetti.

Finora, però, non sono stati segnalati casi di disturbi preoccupanti subiti dalle persone, almeno stando ai report in possesso della Direzione marittima della Puglia e Basilicata, che raccoglie le segnalazioni di tutte le Capitanerie della regione e della Basilicata Ionica.

“Al momento non abbiamo contezza di episodi che possano destare preoccupazione – spiega il tenente di vascello Tommaso Capodiferro, in servizio al Reparto operativo della Capitaneria di porto di Bari – se ci sono state segnalazioni sono rimaste a livello degli uffici locali, il che significa che non sono di particolare gravita'”. Anche rispetto alla situazione specifica della costa barese (litorale compreso tra Giovinazzo e Polignano), finora “non sono state segnalate problematiche per la salute umana”.

“Nè – aggiunge Capodiferro – le istituzioni competenti hanno inviato alla Direzione marittima della Puglia ordini di restrizione sul consumo di prodotti ittici”.

Nessun divieto, dunque, per la vendita e il consumo di pesce crudo, almeno per il momento e massima rassicurazione per i cittadini preoccupati.

Numerose sono state, nei giorni scorsi, le richieste di chiarimento giunte anche alla Capitaneria di Porto di Gallipoli, il cui comandante Attilio Daconto ha chiarito che “in Salento allo stato non sono stati evidenziati casi di disturbi alle persone e anche le motovedette, impegnate nei servizi di controllo della costa, non hanno segnalato la presenza di alghe particolari”.

L’attenzione era tornata alta nei giorni scorsi, dopo che l’Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione dell’Ambiente) aveva reso noti i dati del monitoraggio relativo alla presenza della Ostreopsis Ovata, effettuato sulle coste pugliesi nelle ultime due settimane di luglio. In sette punti della regione, in particolare, risultavano concentrazioni molto abbondanti dell’alga conosciuta come “tossica” in quanto l’inalazione di particelle acquose in cui e’ dissolta puo’ provocare disturbi quali faringiti, tosse, disturbi respiratori, cefalee, nausee, raffreddore, congiuntivite, vomito, dermatiti e febbre.

La sua presenza è stata segnalata nel mare Adriatico fin dal 2000 e si ripresenta ormai ogni anno a causa dell’innalzamento della temperatura del mare. L’Ostreopsis Ovata, infatti, attecchisce su fondali rocciosi e in acque calde. In Puglia le concentrazioni piu’ elevate sono state segnalate a Porto Badisco (Otranto) e Forcatella (Fasano) con picchi di tre milioni e un milione e 802mila. Inoltre a Torre Canne (384mila di cellule) e Apani (228mila) sempre in provincia di Brindisi; a Giovinazzo (Bari) dove la concentrazione rilevata e’ di quasi 600mila cellule, sulla costa barese di Santo Spirito con un milione e 78mila e sul lungomare di San Giorgio con una presenza di 163mila cellule.

Le autorità hanno comunque ridimensionato l’allarme, sollecitando al tempo stesso la popolazione a prestare attenzione al consumo di frutti di mare crudi, in particolare i ricci, dal momento che l’alga vive sugli scogli.


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