LECCE – “La caserma Pico, edificio storico nel cuore della città, sede dell’ex Distretto militare, un immobile di oltre 40mila mq di cui 2500 di superficie coperta, deve essere oggetto – a mio avviso – di una iniziativa verso il governo per verificare la possibilità di una sua utilizzazione da parte del Comune. Nella struttura attualmente è ubicato il centro documentale dell’Esercito e in una logica di razionalizzazione del patrimonio pubblico va verificato se un immobile così grande non è sovradimensionato per quella funzione”. Lo dichiara il Consigliere comunale Antonio Rotundo.
“Oggi il Comune – aggiunge – cerca immobili da adibire ad uffici comunali per collocare i settori Anagrafe, Traffico e Ambiente, attualmente ubicati in via Lombardia e in viale Rossini, ed in questo senso la Giunta ha dato mandato al settore Patrimonio di procedere a tale ricerca sul mercato privato, preceduta da una preliminare verifica di spazi presso gli immobili di proprietà comunale dove poter collocare anche parte degli uffici interessati allo spostamento.
La mia proposta è che l’Amministrazione comunale avvii rapidamente un confronto con i Ministeri della Difesa e dell’Economia per verificare in tempi di spending review forme e modi di una utilizzazione totale o parziale della vecchia Caserma ad uffici del Comune.
D’altro canto la stessa normativa più recente è molto chiara in merito e richiede che prioritariamente si deve favorire l’utilizzo di immobili delle altre amministrazioni pubbliche, proprio nell’ottica di razionalizzare gli spazi della pubblica amministrazione e del contenimento della spesa per locazioni passive. Non è un caso che la normativa della spending review abbia introdotto per gli spazi ad uso pubblico il parametro di 20-25 metri quadrati per addetto.
Il confronto sull’uso dell’ex Distretto – conclude il Consigliere – dovrebbe riguardare anche la possibilità di aprire la caserma al transito evitando al cittadino di circumnavigare il perimetro di circa 1 chilometro per andare da via 4 Novembre a via Duca d’Aosta e consentendo con un tratto di strada di collegare più direttamente la zona Ariosto-Salesiani con quella della Villa Comunale”.