CAMPI SALENTINA (Lecce) – Schernito e sbeffeggiato da ragazzi più grandi già da tempo. Ancor prima di subire l’atto di bullismo più grave e umiliante costato l’arresto ai suoi aguzzini. Le offese e gli insulti subiti dal minore di Campi Salentina andavano avanti da anni in paese. E sono emerse solo dopo l’incatenamento per mano di un manipolo di bulli al cancello di una chiesa del paese. L’ultimo episodio, quello più grave, ha fatto emergere un desolante scenario di degrado sociale in una comunità dove un ragazzo disabile sarebbe stato ripetutamente schernito e offeso. Tutti i retroscena delle sofferenze patite da un ragazzo che avrebbe voluto crescere come i suoi coetanei sono contenuti nella denuncia presentata dalla madre del minore presso la stazione dei carabinieri di Campi Salentina.
Assistita dall’avvocato Cosimo Casaluci, la donna prende coraggio e denuncia l’episodio di bullismo subito dal figlio. Già da tempo alcuni segnali d’allarme erano stati raccolti dalla donna. Il ragazzino aveva iniziato a manifestare atteggiamenti strani. Non voleva più andare a scuola e per rimanere lontano dai banchi si inventava le scuse più disparate. Del tipo che non stava bene o che aveva le scarpe rotte. Sol perchè temeva, magari, di incrociare i suoi bulli all’uscita e all’ingresso della scuola. Fino a quando il minore non si è sfogato confessando alla madre: “Mamma sono mongoloide e mi prendono in giro”.
Più o meno nello stesso periodo la madre è stata chiamata dalla dirigente scolastica per esibirle il video che ritraeva il figlio schernito e deriso da un gruppo di ragazzi. Un episodio che ha creato un gravissimo danno psico fisico al ragazzo. Da quel momento, così come riporta la querela, la madre ha chiesto alla dirigente scolastica di riservare maggiore sicurezza e attenzione affinchè non accadesse nulla di grave al figlio. E poi c’è un passaggio in cui la donna manifesta la frustrazione come madre quando nella querela annota che il figlio non si confidava più tentando di nascondere le cose. Fino all’intervento risolutivo dei carabinieri che hanno arrestato i suoi aguzzini.
F.Oli.