ROMA – “Abbiamo tentato di bloccare i tagli alla polizia con alcuni emendamenti in Commissione, al Senato, ma il governo è andato avanti per la sua strada – spiega il vicepresidente della Commissione Giustizia, Maurizio Buccarella – Adesso speriamo che alla Camera venga almeno ridotta l’entità dei tagli. Noi vorremmo che i politici, che a parole sono solidali con la polizia, evitassero un taglio così pericoloso”. La brutta notizia, che rischiava di passare in sordina, l’aveva data proprio il senatore del Movimento 5 Stelle, all’indomani della fuga di un noto pregiudicato leccese durante una trasferta al Vito Fazzi, proprio nei giorni in cui la polizia penitenziaria leccese chiedeva rinforzi e maggiore sicurezza. Buccarella ha dato l’annuncio durante la conferenza dell’Osapp nel carcere leccese: stanno arrivando nuove sforbiciate da Roma, altro che rinforzi. Bisogna rassegnarsi a vivacchiare. Il governo va dritto per la sua strada: la battaglia alla Camera per costringerlo al dietrofront sul taglio di 35,5 milioni sarà molto dura.
Intanto, l’Osapp continua a polemizzare e a lanciare allarmi: manca il personale, le trasferte nelle strutture sanitarie diventano sempre più rischiose, i mezzi sono obsoleti, si fa poca formazione (alcuni poliziotti penitenziari non si allenano nei poligono da anni) e da Roma continuano a tagliare. Eppure, dopo gli attentati di Parigi l’allerta aumenta e ci sarebbe la necessità di maggiore presidio del territorio. Da Roma, più che risposte continuano ad arrivare sforbiciate: sono gli stessi “addetti ai lavori” a dirlo. Gli appelli dei sindacati di polizia continuano a cadere nel vuoto.
Garcin