GALLIPOLI (Lecce) – Nessun’aggressione ad un giovane sfuggito alla cattura. A distanza di anni si chiude il lungo e complesso procedimento penale a carico del capitano dei carabinieri (allora tenente) Alessandro Carpentieri, 41enne, di Arpino (Frosinone), già comandante del Norm di Gallipoli ed attualmente comandante del Nucleo informativo del Gruppo Carabinieri di Monza. La parola fine è stata decretata dal gip Simona Panzera che ha rigettato l’opposizione alla richiesta di archiviazione della persona offesa. Per ricostruire l’intera vicenda bisogna fare un passo indietro di alcuni anni. Il caso è relativo ad Antonio Torquato Epifani del quale si è già parlato in passato. Il 15 aprile del 2009, il 37enne di Seclì doveva finire in manette con un’ordinanza di custodia cautelare. Alla vista dei carabinieri, però, scappò. Dopo un lungo inseguimento i militari spararono alle ruote della macchina del fuggitivo, che, dopo aver abbandonato il proprio veicolo,continuò a piedi la propria fuga nelle campagne di Galatone.
Epifani venne arrestato dopo una colluttazione con l’appuntato Michele Gatto, 53 anni, di Gallipoili Il 37enne riportò serie lesioni su tutto il corpo. Attualmente convive con una lesione midollare con difficoltà di deambulazione. Per quell’episodio sia il capitano Carpentieri che l’appuntato Gatto sono stati indagati in concorso tra loro con l’accusa di lesioni personali gravi. Dopo un lungo processo il 16 luglio di tre anni fa il giudice dell’allora sezione distaccata del Tribunale di Gallipoli, Michele Toriello, (attuale gip/gup al Tribunale di Lecce) dichiarò il non doversi procedere nei confronti di Carpentieri. Esclusa la contestata circostanza aggravante, infatti, l’azione penale non poteva essere esercitata per difetto di querela. In quell’occasione, il Tribunale di Gallipoli rimise, inoltre, gli atti alla Procura per valutare l’accusa di abuso di autorità contro arrestati. Il Procuratore Aggiunto della Direzione distrettuale antimafia Antonio De Donno formulò richiesta di archiviazione rilevando che Carpentieri si doveva ritenere completamente estraneo alla vicenda. L’allora tenente sarebbe sopraggiunto sul luogo del fatto dopo che era avvenuta la colluttazione tra Gatto ed Epifani.
Contro la richiesta di archiviazione Epifani si oppose con l’avvocato Giuseppe Bonsegna. L’udienza camerale si è tenuta nei giorni scorsi dinanzi al gip Simona Panzera. Il giudice ha posto fine su questa vicenda giudiziaria, evidenziando come il capitano Carpentieri abbia operato in assoluta correttezza. L’imputato era difeso dall’avvocato Luigi Suez.
F.Oli.